Messaggi di Febbraio 2014

Hello Bear

Post n°973 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie Pop


Hello Bear - An Exquisite Year For Charm (Cd Single - NRONERECORDS - 2011)

Ci sono attimi, momenti oserei scrivere, durante la giornata che si vuole solo non pensare a nulla, solo rilassarsi...Ebbene consiglio caldamente questo simpatico singolo dei britannici (di Norwich) Hello Bear. Costoro, senza sbagliare un colpo, hanno saputo realizzare uno scanzonato indie pop. Canzoni con melodia e ritornello che ti si attaccano alla pelle e non vanno più via. Insomma è quello che si vuole (che si chiede sopra ogni altra cosa) dalla musica pop. Gioia ed assenza totale di problemi. Gli Hello Bear hanno il potere propedeutico di deliziare l'ascoltatore con delicate composizioni (pop)olari. E per ora è veramente tutto. Rimanete sintonizzati su queste frequenze.

Sito Web: www.nrone.co.uk

          www.hellobear.co.uk

Claudio Baroni 

 
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Vic Godard

Post n°972 pubblicato il 26 Febbraio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Rock


Vic Godard - 30 Odd Years (2 Cd - Gnu Inc - 2014)

"30 Odd Years" è una preziosa doppia antologia che ripercorre la carriera artistica di un genio ribelle (ed al tempo stesso sofisticato) della musica rock britannica. Si tratta di Vic Godard ed i suoi Subway Sect. I pezzi che ho amato nel corso del tempo ci sono tutti. Vorrei ricordare, più di ogni altro brano, "Nobody's Scared", "Ambition" e la mirabile "Stop That Girl". Conobbi tanti anni fa Vic Godard grazie ad un album intitolato "A Retrospective (1977-81)", pubblicato nel 1984 dalla prestigiosa Rough Trade. Posso scrivere, senza ombra di dubbio, che fu subito amore a prima vista. Rimasi colpito, letteralmente fulminato, dalla voce disarticolata di Vic, così calda e profonda...Così punk, così tanto rock e tanto malinconica. Un eroe moderno che dovrebbe essere ricordato ai giovani musicisti ed ascoltatori. Le sue canzoni sono uno spaccato generazionale e di vita, melodia e movimento, ritmo ed elasticità mentale. Il buon Godard spazia in un territorio incontaminato dove la poesia rock primeggia. Anni ed anni trascorsi a calcare palcoscenici per diffondere le sue immense canzoni, così belle e destrutturate. Sì abbiamo proprio bisogno come il pane di personaggi come Vic Godard, che con la sua sublime arte ci irradia l'esistenza, e cd come "30 Odd Years" riconciliano la musica con la bellezza.  

Sito Web: www.vicgodard.co.uk

Claudio Baroni


 
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We Can't Dance

Post n°971 pubblicato il 25 Febbraio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie Rock


We Can't Dance - Routines (Cd - NRONERECORDS - 2011)

Cosa scrivere di un ep come "Routines"? Insomma non è semplice sviscerare concetti che non siano (forse) terribilmente banali. Ebbene sarò banale (e potrebbe non essere la prima volta che capita) e farò presente a chi mi legge che ci troviamo davanti ad uno scolastico indie rock. I We Can't Dance nulla tolgono e nulla aggiungono allo stereotipo canonico di questo stile musicale. Ritmo, melodia e chitarre bene in evidenza. Tutto perfetto, anche troppo per il sottoscritto. Non c'è la classica scintilla emozionale che ti fa saltare dalla sedia. Tutto in queste canzoni appare magistralmente anonimo e scontato. Manca una forte originalità di fondo. I We Can't Dance sono anche simpatici, ma non mi basta per farmi godere...Manca il mordente, manca decisamente manca...

Sito Web: www.nrone.co.uk

Claudio Baroni

 
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Young Hare

Post n°970 pubblicato il 23 Febbraio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie pop


Young Hare - Unbreak My Heart (Cd - Altin Village & Mine Records - Data Di Pubblicazione: 15 Marzo 2014)

"Unbreak My Heart" degli Young Hare è il disco (per certi parametri odierni) perfetto, il disco perfetto che sperimenta l'esatto connubio tra electronica e musica pop. Il gruppo in questione sa dosare le proprie energie, sapendo unire due differenti generi musicali, riuscendo a donare alle canzoni una preziosa carica emotiva. Sono sinuosi i battiti concepiti in "Sure", brano dalle movenze ipnotiche e dalla melodia malandrina. Non c'è una virgola fuori posto in questo cd, fa quasi paura la maniacale perfezione con quale gli Young Hare costruiscono un lavoro godibile e preciso. L'operosità di questi artisti è valida e sincera, ed "Unbreak My Heart" si fa ascoltare senza particolari problemi. Viene difficile fare paragoni con altri gruppi, in quanto gli Young Hare nella loro forzata consuetudine appaiono assolutamente unici ed originali. Sole alto che splende nel cièlo, sensibile primavera che si preannuncia nell'aria...e le note brillati di un disco intriso di beats pulsa nello stereo del cuore. Non ci sono altre parole, assaporatelo brano dopo brano...

Sito Web: www.altinvillage.de

                www.younghare.com

Claudio Baroni   

 
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Barzin

Post n°969 pubblicato il 19 Febbraio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Pop/Folk


Barzin - To Live Alone In That Long Summer (Cd - Monotreme Records - Distribuito In Italia Da Ghost Records - Data Di Pubblicazione: 3 Marzo 2014)

Con Barzin ci si spinge all'interno del più puro cantautorato pop/folk. Quando ci si innamora di un disco si fa molta fatica a staccarsi da esso. E' proprio il caso di "To Live Alone In That Long Summer". Sono giorni che gira instancabilmente sul mio lettore preferito. L'opera in questione è terribilmente malinconica, la voce profonda di Barzin ti lievita nella mente e ti scompone la pelle. Le canzoni sono di una tristezza magica, sì questo lavoro (per il sottoscritto) è pura magia che ti entra nell'anima. "Without Your Light" è un pezzo straziante che colpisce molto bene l'ascoltatore, ma ad essere sinceri non c'è propriamente un pezzo che si distacca dagli altri. Il sound di Barzin è un muro di note coese ed emancipate che si rotolano per la strada. E' vero manca la gioia in queste difficoltose composizioni, ma in fondo sono la loro brutale bellezza. Una bellezza spartana e sconfinata di un cantautore profondo e raffinato. Piove, tanto per cambiare, ed io mi raggomitolo ascoltando le parole ed i suoni di Barzin...Per ora è tutto...veramente mi basta, non voglio il superfluo, voglio solo il giusto...quello che mi spetta. Lunga vita a Barzin ed alla sua immensa arte.

Sito Web: www.monotremerecords.com
 
                www.ghostrecords.it

                www.barzinh.com

Claudio Baroni   

 
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Gallon Drunk

Post n°968 pubblicato il 17 Febbraio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie Rock


Gallon Drunk - The Soul Of The Hour (Cd - Clouds Hill - Data Di Pubblicazione: 7 Marzo 2014)

Mi ricordo che negli anni novanta i londinesi Gallon Drunk erano tra i miei gruppi preferiti. Fa un certo effetto ritrovarli, a distanza di qualche tempo, ancora in pista con tanta creatività in corpo. Cerchiamo subito di fare chiarezza scrivendo che "The Soul Of The Hour" è un grande disco. James Johnston ripropone alla grande i vecchi stilemi della band, quegli stilemi cardine che hanno portato i Gallon Drunk a formazione-culto incontrastata di un certo tipo di rock oscuro e disarticolato. Certo il disco in questione è alquanto difficile, e per nulla adatto a palati poco inclini ad una musica urticante. Si tratta di un viaggio onirico sulle montagne russe, un sali e scendi pericoloso che vaga per territori ostici ed incontrollati. "The Soul Of The Hour" ti lacera la pelle, provate ad ascoltare, per fare un esempio, "The Dumb Room" pezzo straziante e altamente cerebrale. Gli strumenti sono armi precise che colpiscono il bersaglio con meticolosa forza. Anima che si rompe, i pezzi di questo cd si spezzano dentro, non c'è salvezza nelle note di questo sound. Ascoltando questa opera si ha l'impressione di camminare sempre dalla parte sbagliata della strada. Una strada deragliata e mal messa, ed i Gallon Drunk ci mettono tutto l'impegno possibile per rendere il percorso instabile e minaccioso. Sì il tutto mi piace, ed anche tanto. 

Sito Web: www.clouds-hill.com

                 www.gallondrunk.com

Claudio Baroni

 
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Spain

Post n°967 pubblicato il 15 Febbraio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Alternative Rock


Spain - Sargent Place (Cd - Glitterhouse Records - Data Di Pubblicazione: 28 Febbraio 2014)

Delizia delle delizie, il nuovo album (in studio) degli americani Spain è intitolato "Sargent Place". Queste canzoni sono un compendio di emozioni impervie e disarticolate. In quanto è disarticolato il mondo di Josh Haden, vero artista loser interprete di un rock malandato ed oscuro. Non finirei mai di ascoltare questo cd, gli Spain colpiscono il bersaglio con un disco ancora una volta meraviglioso ed orgogliosamente maturo. Di una maturità strabiliante, questi musicisti sanno ricreare (come per incanto) suggestioni oscure e piene di ostacoli. La loro musica è semplice e complicato al tempo stesso, è terribilmente lenta e cerebrale. Le note sono centellinate come un buon vino, gli strumenti suonano piano-piano per non disturbare l'ascolto. Un ascolto pesante e prezioso, giacchè i misteri degli Spain vengono svelati poco per volta. C'è un pezzo, decisamente irresistibile, che mi è entrato in testa si tratta di "It Could Be Heaven". Perfetto per una serata chiuso in casa a rimuginare sugli amori spenti ed ormai perduti. Questa band non si fa mancare proprio niente, il feeling con la musica è ricercato ed inesorabile. Bisognerebbe fargli un monumento per la loro sincera bravura. Sì c'è in questo momento una grafica perfetta che rappresenta il sound degli Spain è la copertina di questo lp: la sagoma di una donna avvolta nel buio, gambe compresse in lunghi tacchi a spillo, spilli conficcati nel cuore dell'amante venerato e scappato via per sempre...

Sito Web: www.glitterhouse.com

                 www.spaintheband.com

Claudio Baroni 

 
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C/O/R/D

Post n°966 pubblicato il 14 Febbraio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie Rock


C/O/R/D - Later Is Better For Me, If That's Ok (Cd - NRONERECORDS - 2011)

Cinquanta minuti di quasi insostenibili monologhi rock sullo stile di Muse e Coldplay. I britannici C/O/R/D non mi entusiasmano per nulla. Ritengo la loro proposta artista stanca ed assolutamente obsoleta. Sinceramente non avevamo il bisogno di sentire un'altra band che copia perfettamente altre formazioni. L'originalità non si trova in casa C/O/R/D. Mi dispiace infinitamente stroncare il lavoro altrui, ma questi suoni (per il sottoscritto) sono perdutamente inutili. Ci si arrovella per trovare qualche lato positivo in questo album, ma fatico ad estrapolare qualcosa di decente. Per cui sconsiglio caldamente l'ascolto di questo cd, a meno che non siate appassionati ad un certo tipo di rock pomposo e stereotipato. Per ora mi fermo e non voglio aggiungere altre considerazioni, sarebbe superfluo ed inutile per la mia salute mentale. Avanti un altro per favore...

Sito Web: www.nrone.co.uk

Claudio Baroni 

 
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The Vegas Fame Index

Post n°965 pubblicato il 12 Febbraio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Indie Rock


The Vegas Fame Index - Square Eyes (Cd Single - NRONERECORDS - 2011)

E poi al mattino ti svegli con l'oro in bocca, mentre lo stereo pompa veloce i brani dei britannici The Vegas Fame Index. Tre brani, solo tre, per fare capire al pubblico di che pasta sono fatti questi ragazzi. Indie rock solido e ben calibrato. Strumenti che macinano note su note. Chitarra veloce che sprizza energia da tutti i pori. Si tratta assolutamente di musica primaverile, "Square Eyes" rivitalizza il panorama del rock alternativo. Osiamo affermare che questa band si pone esattamente a metà strada tra il sound dei The Jam e dei Supergrass. Non mancano, altresì, di una certa originalità...Peculiarità che non guasta mai, anzi...Per il sottoscritto sono promossi con il massimo dei voti.  

Sito Web: www.nrone.co.uk

Claudio Baroni

 
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Martin Rossiter

Post n°964 pubblicato il 07 Febbraio 2014 da press10
 
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Genere Musicale: Pop


Martin Rossiter - Live At Bush Hall (Cd/Dvd - Drop Anchor Music - 2013)

"Live At Bush Hall" è una doppia succosa pubblicazione (cd + dvd) dove Martin Rossiter (ex cantante dei mai dimenticati Gene) presenta dal vivo i brani del suo album di debutto (del 2012) intitolato "The Defenestration Of St Martin". Senza ombra di dubbio considero Martin Rossiter, dopo Morrissey ovviamente, uno dei più grandi cantautori britannici. Vi sono pochi artisti in Inghilterra che sanno scrivere bene come Martin. Le sue canzoni sono delle ben precise prese di posizioni riguardanti l'amore ed i suoi travagli. Il britannico in questione pone l'accento su contrasti ed emozioni mai del tutto sopite. La sua voce, che penetra l'animo, è dolce e cruenta al tempo stesso. Dal vivo poi dimostra, ancora una volta, tutta la sua fama di istrione modello. Ovvio sono lontani i tempi dei Gene (ricordo una profonda esibizione milanese di questa formazione negli anni novanta), ma la brillantezza e la poesia sono rimasti intatti. Ecco è la poesia la parola chiave che agita i pensieri nascosti del buon Rossiter. Si rimane ammaliati da brani come "Darling Sorrow" e "Three Points On A Compass", per non dimenticare ovviamente i ricordi del passato con una struggente "London, Can You Wait ?". Questi sono i dischi che vorrei ascoltare più spesso, vorrei poter piangere con questi mirabili lavori, vorrei poter pensare e godere di semplici e confortanti emozioni. Emozioni che confondono la pelle e la mente. Cuore sul cuore, sangue rosso vivo, pezzi che ti strappano la pelle, carne viva che pulsa, tensioni in movimento. Mille grazie per la tua esistenza Martin Rossiter, la gente vuole e desidera sognare con la tua musica. Piccole e grandi note per un fantastico artista. Un artista che riscopre, sempre di più, il disagio dell'amore, amore più amore. Sentimenti logori e maldestri, concepiti per contrastare tutto il brutto della nostra esistenza. Bene così...

Sito Web: www.martinrossiter.co.uk

Claudio Baroni  

 
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