Creato da Uomo_del_Mistero_mmm il 20/12/2010

I Miei Pensieri

Cercando di scrivere, quello che spesso non riesco a descrivere a voce...

 

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La Favola delle Favole

Post n°51 pubblicato il 08 Novembre 2011 da Uomo_del_Mistero_mmm

 



C'era una volta, tanti anni fa una città attraversata dalla pioggia e da tanto freddo, pinguini passeggiavano per Piazza della Repubblica con la sciarpa al collo. Piedi piatti congelati che calpestavano l'asfalto per entrare nel famoso caffè Gilli, per riscaldarsi con un the delle cinque e con qualche chiacchera scambiata con un essere umano curioso. Tutto normale insomma in quel Gennaio 2011 per le vie di Firenze.

Un ragazzo dal cuore un po' pesante rientrava a casa, dopo ore passate a lavoro, ma con la testa altrove.

Quella non era pesante, piuttosto si presentava come un acquario, al posto dei pesci tante parole galleggiavano tra le onde finte di un' acqua torbida.

Poi una sera, tra una boccata d'aria in superficie ed una lunga apnea, una voce, La Voce. Avete presente quando una musica, una canzone, un assolo di chitarra vi colpisce talmente tanto che sentite vibrare le corde della gola? Il cuore che pompa come un operaio sottomesso e le mani che non sanno dove posarsi per stringere qualcosa? Un terremoto improvviso dentro di voi, nessun appiglio, solo il Mondo che si muove.

Lei così diversa, Lei così particolare. Il suo essere impercettibile, i suoi pensieri lontani e la sua presenza mai eccessiva. Lei che se ne andava senza tanti giri di parole e ti lasciava con la fame di conoscerla, Lei che quando arrivava sorgeva il sole alle 3 di notte.

Scegliere il momento sbagliato spesso è un errore banale e questi due protagonisti sono comunque due esseri umani, che in quei giorni non hanno saputo non rispondere al richiamo dell'attrazione.

Piccoli assaggi scambiati in notti che terminavo troppo presto, pensieri non espressi per la paura di non sapersene più andare, scuse trovate nell'angolo della perfidia di chi quell'uva non se l'era saputa mangiare.

Il fuoco improvviso che si era acceso, diventava sempre più debole perché qualcuno tendeva a  spegnerlo per la paura che bruciasse ogni centimetro di pelle. I mesi passavano, i silenzi erano frequenti e la rassegnazione si insinuava tra i denti, avvolgeva la bocca e dalla gola arrivò al cuore.

Essere amico di chi in realtà vuoi intensamente molte volte è una soluzione ottima, qualche volta la si sceglie, altre volte la si accetta.

Link di canzoni mute, saluti irreali, presenza fondamentale anche se sorda, aneddoti di vita scritti nero su bianco in una finestra che forse era più piccola delle altre, magari in disparte, ma che è sempre stata la più importante.

L'estate alle porte, esami da passare, vacanze da programmare, giorni da passare in compagnia lontani dalla propria città.  Lei che lo avverte di assenze prolungate, di un ritorno a Settembre. Lui che avverte il suo inconscio di smetterla con quelle marionette, che tanto si sa, il sipario si sarebbe chiuso per qualche mese.

E poi la disperazione, buttarsi in letti già disfatti, ridere di frasi non comprese, sentirsi persi con una bussola in mano, avere sete di Lei in mezzo ad una fontana. Cercarla quando sapeva benissimo che non era tra quei nomi vuoti, aspettare una chiamata che non sarebbe mai nata, mordere alcuni ricordi sperando di risentire quei brividi lungo la schiena. Aspettava quel 29 Agosto come un bambino fa con il Natale, appunto, inconsciamente, non sapendo in realtà che le mancava tremendamente.

Il ritorno, una notte di settembre, in cui già l'aveva cercata 1000 volte freneticamente, eccola arrivare quando ormai quasi tutti dormivano, la serata si era spenta e le scene stavano terminando, eccola!!!

E le domande di quei mesi d'assenza avevano tutte le risposte, i dubbi nati dalla sua assenza erano svaniti con una sua parola, tutto era chiaro come in una favola magica, tutto era semplice e leggero come quando avevi 15 anni ed avevi Tutto davanti.

Lui, Io, la felicità.

In due minuti hai reso fattibile il miracolo di un sorriso, hai riempito il vuoto che rimbombava nel ventre, hai costruito due nuove Twin Towers, hai fatto crescere un prato in Piazza Plebiscito, hai inondato d'acqua l'Africa, hai svelato il mistero del Paradiso, hai reso giustizia a tutta l'infelicità che respira su questa Terra. Hai fermato il Mondo, ci hai soffiato sopra, la polvere è volata via, come dal mio cuore e mi hai reso felice.

Adesso sei parte di Me.. Sei tutto ciò che voglio per sempre nella mia vita..

Saremo pazzi, ridicoli, sognatori.. Ma tu mi hai insegnato, tra le tante cose, che non hanno importanza i giudizi degli altri, ma fondamentale è la tua vita che in un modo o nell'altro qualcuno punterà sempre con un dito di invidia.

Scriverei per ore, per imprimere meglio nell'Universo cosa sei per me.. Ma forse mai sarei completo nella descrizione, mi perderei nell'Amore che provo per te.. Si nell'Amore.

Voglio che i nostri progetti siano portati a termine, voglio viverli insieme ad una donna fantastica come te, voglio che tutto intorno a me sappia del tuo essere speciale, voglio plasmare tutto con il tuo profilo.

Voglio continuare a respirare per un tuo sguardo, voglio continuare a sentirmi vivo quando mi tocchi, voglio il tuo buongiorno assonnato ogni mattina..

        

                VOGLIO LA TUA VITA NELLA MIA.. LA NOSTRA!

 

 
 
 
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