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Post n°120 pubblicato il 07 Gennaio 2015 da yulyus
Si addormentava con il cuore ai piedi del letto, come un animale domestico che non faceva parte di lui. E ogni mattina si svegliava con il cuore di nuovo nel forziere della sua gabbia toracica, divenuto un po’ più greve, un po’ più debole, ma ancora in grado di pompare sangue. E a metà pomeriggioera di nuovo sopraffatto dal desiderio di essere altrove, di essere un altro, di essere un altro altrove. (Jonathan Safran Foer)
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molto bella e dolce questa "coccola" a parole
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