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indiani d'America e popoli nativi

Post n°1 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da arabafenice1972
 

Spazio dedicato alle storie,ai miti,alle leggende e alla simbologia sacra degli Indiani d'America e degli altri popoli nativi

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arabafenice1972
arabafenice1972 il 28/01/09 alle 10:30 via WEB
"Ci avete detto che noi non conosciamo colui dal quale abbiamo vita ed essenza,che è signore del cielo e della terra.E dite che coloro che noi adoriamo non sono dèi ma feticci.Ma a noi questo modo di parlare sembra molo inconsueto...Tali parole ci fanno rimanere orripilati,poichè i nostri antenati,che ci hanno dato la vita e ci hanno guidato,mai ci hanno detto cose simili;essi ci hanno tramandato da tempi assai remoti il costume di venerare i nostri dèi." (Aztechi)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 02/03/12 alle 10:15 via WEB
"Vivi la tua vita in maniera tale che la paura della morte non possa mai entra...re nel tuo cuore. Non attaccare nessuno per la sua religione; rispetta le idee degli altri, e chiedi che essi rispettino le tue. Ama la tua vita, migliora la tua vita, abbellisci le cose che essa ti da. Cerca di vivere a lungo e di avere come scopo quello di servire il tuo popolo. Prepara una nobile canzone di morte per il giorno in cui ti incamminerai verso la grande separazione. Rivolgi sempre una parola od un saluto quando incontri un amico, anche se straniero, in un posto solitario. Mostra rispetto per tutte le persone e non umiliarti davanti a nessuno. Quando ti svegli al mattino ringrazia per il cibo e per la gioia della vita. Se non trovi nessun motivo per ringraziare, la colpa giace solo in te stesso." Capo Tecumseh
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 02/09/13 alle 21:20 via WEB
"Prima dell'arrivo dei nostri "fratelli" bianchi, e del loro tentativo di trasformarci in uomini civilizzati, noi indiani non avevamo prigioni. E di conseguenza non avevamo nemmeno delinquenti: senza prigioni non possono esserci delinquenti. Non avevamo serrature o chiavi: quindi non c' erano ladri. Eravamo così incivili da non dare valore alla proprietà privata. Desideravamo possedere cose solo per poterle donare. Non conoscevamo nessun tipo di denaro, così non usavamo la ricchezza come parametro per calcolare il valore di una persona. Non avevamo leggi scritte, né avvocati, né politici, così non ci potevamo imbrogliare l'uno con l'altro. Prima dell'arrivo dei bianchi eravamo proprio conciati male e non riesco a capire come potevamo cavarcela senza tutte le cose fondamentali che, come ci dicono, sono alla base della società civile" (Cervo Zoppo Sioux)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 20/12/13 alle 12:32 via WEB
petroglifi degli aborigeni australiani: http://www.ilfattaccio.org/2013/04/28/i-petroglifi-di-pilbara-potrbbero-essere-i-piu-antichi-del-pianeta-foto/?fb_source=pubv1
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 30/12/13 alle 10:59 via WEB
Un bel giorno una giovane donna della tribù indiana Cheeroky disse a suo figlio: "amore mio la lotta più grande che esiste, è quella dei due lupi che risiedono in noi, uno tenebroso, rancoroso, pieno di invidia, violento, egocentrico, dominato dalle forze del male.... e l'altro lucente, amorevole, compassionevole, caritatevole, saggio, guidato dalle forze del bene" Il piccolo Cheeroky penso´ un minuto e chiese alla mamma: "amata madre, ma quale dei due lupi vince?" La mamma rispose: "quello a cui dai da mangiare.."
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 15/01/14 alle 11:25 via WEB
"Il Grande Capo che sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra. Ma come potete comprare o vendere il cielo e il calore della terra? L'idea ci sembra assurda. Se noi non possediamo la freschezza dell'aria, lo scintillio dell'acqua sotto il sole, come potete chiederci di acquistarli? Ogni zolla di questa terra è sacra per il mio popolo; ogni ago lucente di pino, ogni riva sabbiosa, ogni lembo di bruma nei boschi ombrosi, ogni radura ed ogni ronzio d'insetti è sacro nel ricordo e nell'esperienza del mio popolo. La linfa che scorre nel cavo degli alberi reca con sè le memorie dell'Uomo Rosso. (....) Siamo parte della terra, e la terra fa parte di noi. I fiori profumati sono nostri fratelli: il cervo, il cavallo, la grande aquila sono nostri fratelli: le creste rocciose, le essenze dei prati, il calore dei corpi dei cavalli e l'Uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia. (....). (L'uomo bianco) tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come cose che possono essere comprate, sfruttate, vendute (....). La sua ingordigia divorerà tutta la terra, e a lui non resterà che un deserto. (....) Qualora accettassimo la vostra offerta di acquistare le nostre terre, io porrò una condizione: l'uomo bianco dovrà rispettare gli animali che su di essa vivono, come se fossero suoi fratelli. Io sono un selvaggio, e non conosco altro modo di vivere. Ho visto migliaia di bisonti imputridire sulla prateria abbandonati dall'uomo bianco che gli aveva sparato da un treno che passava. Noi li uccidiamo solo per vivere. (,,,,). Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su se stessi. Noi sappiamo almeno questo: non è la terra che appartiene all'Uomo, è l'Uomo che appartiene alla terra. Tutte le cose sono collegate, come i membri di una famiglia sono collegati da un medesimo sangue. Tutto ciò che accade alla terra, accade anche ai suoi figli. Non è l'Uomo che ha tessuto la trama della vita: egli è un semplice filo dentro di essa. Tutto ciò che egli fa alla trama, lo fa a se stesso. (....). Anche i bianchi spariranno, forse prima di tutte le altre tribù. Contaminate i giacigli dei vostri focolari, e una notte vi ritroverete soffocati dai vostri stessi rifiuti. Ma, mentre morirete, brillerete bruciati dalla forza dello stesso dio che vi ha condotti qui. (...) E' la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza." (Il capo Duwamish di nome Seattle, 1853)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 17/01/14 alle 00:05 via WEB
Non mi interessa cosa fai per vivere. Voglio sapere per cosa sospiri e se rischi tutto per trovare i sogni del tuo cuore. Non mi interessa quanti anni hai. Voglio sapere se ancora vuoi rischiare di sembrare stupido per amore, per i sogni, per l'avventura di essere vivo. Non voglio sapere quali pianeti minacciano la tua luna. Voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita, o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro. Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo, se puoi ballare pazzamente e lasciarti andare all'estasi che ti riempie fino alla punta delle dita senza prevenirti di cautela, di essere realista, o di ricordarti le limitazioni degli esseri umani. Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera. Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso, se puoi subire l'accusa di un tradimento e non tradire la tua anima. Voglio sapere se sei fedele, e quindi di fiducia. Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni, se sei capace di far sorgere la vita con la tua sola presenza. Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio, e continuare a gridare all'argento di una luna piena. Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai. Mi interessa sapere se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste e spaccato in due, e fare quel che si deve per i bambini. Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare fin qui. Voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco, con me, e non retrocedere. Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove. Voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto di te non l'ha fatto. Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso, e se veramente ti piace la compagnia che hai nei momenti più vuoti. (Donna Indiana della tribù Oriah)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 21/01/14 alle 09:17 via WEB
*Come pazzi voi uomini bianchi correte dietro al denaro, fino a che ne avete così tanto, che non potete vivere abbastanza a lungo per spenderlo.. Voi saccheggiate i boschi e la terra,sprecate i combustibili naturali come se dopo di voi non venisse più alcuna generazione, che ha altrettanto bisogno di tutto questo.. Voi parlate sempre di un mondo migliore mentre costruite bombe sempre più potenti per distruggere quel mondo che ora avete!! -Toro Seduto-
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 06/02/14 alle 10:24 via WEB
Gli anziani Lakota erano saggi. Sapevano che il cuore di ogni essere umano che si allontana dalla natura si inasprisce. Sapevano che la mancanza di profondo rispetto per gli esseri viventi e per tutto ciò che cresce, conduce in fretta alla mancanza di rispetto per gli uomini. Per questa ragione il contatto con la natura, che rende i giovani capaci di sentimenti profondi, era un elemento importante per la loro formazione. (Orso in Piedi - Lakota)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 06/03/14 alle 10:12 via WEB
“Tieni stretto ciò che è buono, anche se è un pugno di terra. Tieni stretto ciò in cui credi, anche se è un albero solitario. Tieni stretto ciò che devi fare, anche se è molto lontano da qui. Tieni stretta la vita, anche se è più facile lasciarsi andare. Tieni stretta la mia mano, anche quando mi sono allontanato da te.” (Poesia indiana)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 18/03/14 alle 14:11 via WEB
Nativi americani: ”Qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra. Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su sé stessi.”
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 12/06/14 alle 15:53 via WEB
"Sono venuti con la Bibbia e la loro religione, ci hanno preso la terra e soffocato la nostra spiritualità, e adesso ci dicono che dovremmo ringraziare il Signore per averci salvato." (Pontiac, capotribù indiano)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 16/06/14 alle 19:40 via WEB
“Che il sole ti porti nuova energia durante il giorno, che la luna dolcemente ti rigeneri di notte, che la pioggia ti lavi via le preoccupazioni, che il vento soffi nuova forza nel tuo essere, che tu possa camminare per il mondo e conoscere la sua bellezza tutti i giorni della tua vita.” (Benedizione Apache)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 01/07/14 alle 10:56 via WEB
"Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro. Abbiamo una responsabilità sacra, dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, ben al di sopra del dono meraviglioso che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli e di tutte le creature che vivono sulla terra. Noi siamo in grado di prenderci cura di loro". Shenandoah
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 28/07/14 alle 11:44 via WEB
http://www.consulentiolistici.it/insegnamenti-preghiere-dei-nativi-americani-2/
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 02/08/14 alle 13:05 via WEB
"TIENI STRETTO ciò che è BUONO,anche se è un PUGNO di TERRA. TIENI STRETTO ciò in cui CREDI, anche se è un ALBERO SOLITARIO. TIENI STRETTO ciò che DEVI FARE, anche se è molto LONTANO da qui. TIENI STRETTA la VITA anche se è più facile lasciarsi andare. TIENI STRETTA la MIA MANO, anche quando mi sono allontanato da te." (Detto degli Indiani d'America)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 24/08/14 alle 23:21 via WEB
"Prima dell'arrivo dei nostri fratelli bianchi, e del loro tentativo di trasformarci in uomini civilizzati, noi indiani non avevamo prigioni. E di conseguenza non avevamo nemmeno delinquenti: senza prigioni non possono esserci delinquenti. Non avevamo serrature o chiavi: quindi non c'erano ladri. Se qualcuno diventava così povero da non avere un cavallo, una tenda o una coperta, gli venivano dati in dono. Desideravamo possedere cose solo per poterle donare. Non conoscevamo nessun tipo di denaro, così non usavamo la ricchezza come parametro per calcolare il valore di una persona. Non avevamo leggi scritte, né avvocati, né politici, così non ci potevamo imbrogliare l'uno con l'altro. Prima dell'arrivo dei bianchi eravamo proprio conciati male e non riesco a capire come potevamo cavarcela senza tutte quelle cose fondamentali che, come ci dicono, sono alla base di una società civile". Tahca Ushte (Cervo Zoppo), Mineconju-Lakota Sioux, America Settentrionale (1903-1976) Lo stato della attuale sedicente civiltà, che osa impudentemente dirsi giusto e legittimo, se non è sotto il pieno e verace controllo politico democratico del popolo, assume giovani disoccupati e li paga per imparare a sparare. Poi li paga per andare in giro per il mondo a sparare addosso ad altri giovani. Le continue sanguinarie stragi di questi stati, in mezzo ai quali ogni giorno viviamo, sono davanti agli occhi di tutti coloro che le vogliano guardare, invece di voltare il viso dall'altra parte. L'unico modo per impedirglielo è che lo stato sia davvero sotto il controllo politico democratico diretto ed effettivo del popolo: perché solo una minoranza trae vantaggio dalle guerre, a spese della maggioranza calpestata e violentata. E indispensabile la sovranità popolare vera ed effettiva. Nel cerchio intorno al fuoco dei pellerossa, si praticava la autentica sovranità popolare. Tutti avevano diritto di parola, anche i bambini, certi che nessuno avrebbe parlato con lingua biforcuta, non avendone alcun bisogno. Chiunque poteva dire tutto ciò che voleva, e da tutti veniva ascoltato con attenzione e rispetto, quale membro della stessa vita di cui tutti facciamo parte. Quando avesse ad accadere che un gruppo si trovasse in forte inconciliabile dissenso con la decisione conclusa dalla maggioranza, aveva diritto di annunciare che si staccava in pace, andando a formare un'altra tribù, per la impossibilità a condividere la scelta fatta dagli altri. Solamente in due circostanze di emergenza, in guerra o in marcia di trasferimento, era necessario rinviare la separazione a dopo la conclusione dell'operazione, per non mettere in eccessiva difficoltà il gruppo originale. Lo Stato A Parte Free Lakota Internationa Democratic Kingdom si ispira a questa forma di sovranità popolare. Nel nome del Grande Spirito che tutto permea e tutto è: sia la sua presenza sempre viva e visibile, chiaramente percepita, in mezzo a voi, Augh. Sarvamangalam.
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 27/08/14 alle 11:07 via WEB
“Grande è la fede di chi riesce a spostare le montagne; ma più grande ancora è la fede di chi crede che stanno bene dove sono.” (Indiani Chippewa) “La vostra gente mostra di stimare gli uomini quando sono ricchi, perché hanno molte case, molta terra, molte squaw. Non è così? Bene, diciamo che il mio popolo mi stima perché sono povero. È questa la differenza.” (Tatanka Yotanka - Toro Seduto - Lakota Hunkpapa)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 02/09/14 alle 13:04 via WEB
"Voi volete che noi andiamo a vivere in una riserva e volete costruire per noi case, chiese e scuole. Tutto questo non mi serve. Sono nato nella prateria, dove il vento soffia libero senza schermare la luce del sole. Sono nato in una terra dove non esistevano recinti e tutto respirava libertà. Là desidero anche morire e non tra delle pareti. Conosco ogni corso d'acqua e ogni bosco tra il Rio Grande e l'Arkansas, in questa terra ho cacciato e vissuto. Io vivevo come i miei padri prima di me e, come loro, vivevo felice". (Dieci Orsi)
 
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arabafenice1972 il 19/10/14 alle 18:36 via WEB
“Tieni stretto ciò che è buono, anche se è un pugno di terra. Tieni stretto ciò in cui credi, anche se è un albero solitario. Tieni stretto ciò che devi fare, anche se è molto lontano da qui. Tieni stretta la vita, anche se è più facile lasciarsi andare. Tieni stretta la mia mano, anche quando mi sono allontanato da te.” (Preghiera attribuita ad un indiano Navajo)
 
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arabafenice1972 il 05/01/15 alle 10:32 via WEB
"Quando siete giunti in questo continente avete trovato un popolo di pelle rossa. Era in armonia con tutti gli esseri viventi. Ma voi non avete visto la sua bellezza sul cammino della vostra civiltà, guardate ora la disperazione che gli ha dato l'avervi conosciuto. E in quella disperazione ammirate quella che ogni giorno date a voi stessi." (Nuvola Azzurra, Sioux Lakota)
 
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arabafenice1972 il 26/01/15 alle 14:48 via WEB
"Allora io ero là, sulla più alta delle montagne, e tutto intorno a me c'era l'intero cerchio del mondo. E mentre ero là, vidi più di ciò che posso dire, e capii più di quanto vidi; perché stavo guardando in maniera sacra la forma spirituale di ogni cosa, e la forma di tutte le cose che, tutte insieme, sono un solo essere. E io dico che il sacro cerchio del mio popolo era uno dei tanti che formarono un unico grande cerchio, largo come la luce del giorno e delle stelle, e nel centro crebbe un albero fiorito a riparo di tutti i figli di un'unica madre e di un unico padre. E io vidi che era sacro... E il centro del mondo è ovunque." (Alce Nero)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 01/03/15 alle 12:13 via WEB
“Tutto l'Universo non è che la forma materializzata dello spirito creatore che si manifesta ovunque: nel mondo degli esseri umani, ma anche in quello animale, vegetale, minerale. In base a questo principio il dovere dell'indiano è di vivere in armonia con tutto ciò che lo circonda. Mitakuye oyasin (tutti miei parenti) è l'invocazione tuttora in uso nei riti Lakota: l'uomo non sta un gradino più su rispetto alle altre creature, ma insieme con esse fa parte del creato. Lasciateci sedere nella prateria libera,dove non si vedono recinti o strade. Non stendete coperte: il nostro corpo deve stare a contatto con la terra, con gli arbusti che si piegano al nostro contatto. Il nostro materasso sarà l'erba: sentiremo la sua morbidezza e la sua asperità. Lasciateci essere come sassi, come fiori e piante. Lasciateci essere come animali, pensare e sentire come loro.” (Cervo Zoppo)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 26/04/15 alle 15:24 via WEB
https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xap1/v/t1.0-9/11179942_882997021763230_1745120413138462487_n.jpg?oh=c725cc015680ec94707f7d824b66da3f&oe=55CCDFB2&__gda__=1439682414_9b63b7b7a5109a1cdc30953cf5f7b574
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 23/05/16 alle 17:45 via WEB
Lettera di Capo Seattle al Presidente degli Stat Uniti Pierce: http://www.mexicoart.it/Ita/seattle.htm
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 09/01/17 alle 18:57 via WEB
http://www.eticamente.net/54053/poesie-e-benedizioni-degli-indiani-damerica.html?refresh_ce
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 17/10/17 alle 10:11 via WEB
"Non ti auguro un dono qualsiasi, Ti auguro soltanto quello che i più non hanno. Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa. Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri. Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre, ma tempo per essere contento. Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perchè te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull'orologio. Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare. Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare. Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. Ti auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita" Poesia Sioux
 
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arabafenice1972 il 03/11/17 alle 10:51 via WEB
Non restare a piangere sulla mia tomba. Non sono lì, non dormo. "Sono mille venti che soffiano. Sono la scintilla diamante sulla neve. Sono la luce del sole sul grano maturo. Sono la pioggerellina d’autunno. Quando ti svegli nella quiete del mattino… Sono le stelle che brillano la notte. Non restare a piangere sulla mia tomba. Non sono lì, non dormo." ~ Canto Navajo
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 30/12/17 alle 16:16 via WEB
"Se non lascerai inaridire il tuo cuore, se farai delle piccole gentilezze ai tuoi simili, essi ti risponderanno con affetto. Ti doneranno pensieri amichevoli. Più uomini aiuterai, più saranno i buoni pensieri che ti verranno rivolti. Il fatto che ci siano degli uomini ben disposti nei tuoi confronti, vale più d’ogni ricchezza." ~ Vecchio Coyote
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 03/02/18 alle 11:02 via WEB
“Può darsi che sembriamo pazzi agli occhi dei bianchi perché siamo un popolo molto semplice. Viviamo accanto a nostra madre, la terra. Crediamo nel nostro Dio come voi credete nel vostro, ma pensiamo che il nostro Creatore sia meglio per noi. Egli ci parla e ci dice cosa bisogna fare. Ci dà le nuvole cariche di pioggia, la luce del sole, il mais e tutte le cose necessarie alla vita. Ci ha dato tutto questo ben prima che avessimo sentito parlare del vostro Dio. Se il vostro Dio è così grande, fate in modo che mi parli come mi parla il mio: al mio cuore e non attraverso la voce di un uomo bianco.” (HOPITU SCHINUMU, indiano Hopi)
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 17/05/18 alle 13:51 via WEB
http://www.eticamente.net/60410/il-codice-etico-degli-indiani-damerica-per-vivere-felici.html?refresh_ce
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 07/12/20 alle 13:44 via WEB
"I bianchi si burlano della terra, del daino e dell'orso. Quando noi uccidiamo un animale, ne mangiamo tutta la carne. Quando raccogliamo radici commestibili, facciamo solo piccoli solchi. Quando costruiamo le nostre case, facciamo dei piccoli buchi. Quando bruciamo l'erba a causa delle cavallette, non roviniamo tutto. Noi ci procuriamo le ghiande e le pigne scuotendo gli alberi. Facciamo uso solamente di rami secchi. L'uomo bianco, invece, ara la terra, abbatte gli alberi, distrugge ogni cosa. L'albero dice: "Fermati, sono ferito, non farmi ancora male!" Ma l'uomo bianco lo abbatte per venderlo. Cosi lo spirito della terra lo odia. L'uomo bianco strappa gli alberi e sconquassa tutto sino alle radici; sega gli alberi, toglie loro la vita e questo è male. L'uomo bianco fa esplodere le rocce e le lascia sparse al suolo. La roccia dice: "Fermati, mi fai male!" M l'uomo bianco non ci fa caso e prosegue. Quando gli indiani utilizzano le pietre, invece, prendono quelle che trovano, le prendono piccole e rotonde per fare il loro fuoco. Come lo spirito della terra potrà amare l'uomo bianco? Dovunque egli vada, qualsiasi cosa tocchi, lui lascia una piaga, lascia una striscia di sangue dietro di sé." Una donna Wintu
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 02/03/23 alle 16:59 via WEB
"O Grande Spirito, la cui voce sento nei venti e il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami. Vengo davanti a Te, uno dei tuoi tanti figli. Sono piccolo e debole. Ho bisogno della tua forza e della tua saggezza. Lasciami camminare tra le cose belle e fa’ che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro. Fa’ che le mie mani rispettino ciò che Tu hai creato e le mie orecchie siano acute nell’udire la Tua voce. Fammi saggio, così che io conosca le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia. Cerco forza, non per essere superiore ai miei fratelli, ma per essere abile a combattere il mio più grande nemico: me stesso. Fa’ che io sia sempre pronto a venire da Te, con mani pulite ed occhi diritti, così che quando la vita svanisce, come la luce al tramonto, il mio spirito possa venire a te senza vergogna." Preghiera di Allodola Gialla, capo indiano Sioux
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 25/04/23 alle 12:46 via WEB
"Non conosco alcuna specie di pianta, uccello o animale che non si sia estinta dopo l'arrivo dell'uomo bianco. L'uomo bianco considera la vita naturale degli animali come quella del nativo su questo continente: come un fastidio. Non c'è alcun termine nella nostra lingua con il significato di "fastidio". Orso in piedi, Lakota - Sioux-
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 31/08/23 alle 16:19 via WEB
"I nostri figli devono andare a scuola per essere civilizzati. Lì vengono a conoscenza delle chiese. Sembra che esse siano state costruite con l’intenzione di addossarsi colpe l’uno con l’altro. Quando la gente trova da ridire sulle chiese anche Dio viene coinvolto nelle loro contese. La chiesa di mio nonno non era costruita da uomini: quindi lui non avrebbe mai potuto insegnarmi a litigare con Dio. La nostra chiesa era la natura. Abbiamo perso così tanto. Sebbene le circostanze fossero contro di noi, la colpa è anche nostra. Non abbiamo saputo affrontare lo shock che l’uomo bianco ci inflisse. Sono nato in una cultura che viveva in case aperte a tutti. Tutti i figli di mio nonno e le loro famiglie vivevano in un’abitazione di 26 metri e mezzo di lunghezza, vicino alla spiaggia, lungo una insenatura. Le loro camere da letto erano separate da una tenda composta di canne, ma un unico fuoco comune nel mezzo serviva ai bisogni culinari di tutti. In case come queste la gente imparava a vivere e a rispettare i diritti di ognuno. I bambini dividevano i pensieri del mondo degli adulti e si trovavano circondati da zie e zii e cugini che li amavano e non li minacciavano. Oltre a questa reciproca accettazione, c’era un profondo rispetto per ogni cosa presente in natura che li circondasse. Per mio padre la terra era la sua seconda madre. Era un dono del Grande Spirito e l’unico modo di ringraziarlo era quello di rispettare i suoi doni. L’uomo bianco invece ama solo le cose che possiede: non ha mai imparato ad amare le cose che sono al di fuori e al di sopra di lui. In realtà o l’uomo ama tutto il creato o non amerà niente di esso. La mia cultura dava valore all’amicizia e alla compagnia, e non guardava alla privacy come a una cosa cui tenersi aggrappati, poiché la privacy costruisce muri su muri e promuove la sfiducia. La mia cultura viveva in grandi comunità familiari, e fin dall’infanzia le persone imparavano a vivere con gli altri. La mia gente non dava valore all’accaparramento di beni privati: tale azione era disonorevole per la nostra gente. L’indiano guardava a tutte le cose presenti in natura come se appartenessero a lui e supponeva di dividerle con gli altri e di prendere solo quelle di cui aveva bisogno. Ognuno ama dare nello stesso modo in cui riceve. Nessuno desidera continuamente ricevere. Tra poco sarà troppo tardi per conoscere la mia cultura, poiché l’integrazione ci sovrasta e presto non avremo valori se non i vostri. Già molti fra i nostri giovani hanno dimenticato le antiche usanze, anche perché sono stati presi in giro con disprezzo e ironia e indotti a vergognarsi dei loro modi indiani." Capo Dan George- Tsleil-Waututh Nation, una delle tribù costiere Salish la cui riserva si trova a Burrard Inlet nella zona sud-orientale del distretto di North Vancouver, British Columbia, Canada.
 
arabafenice1972
arabafenice1972 il 07/02/24 alle 00:09 via WEB
“Può darsi che sembriamo pazzi agli occhi dei bianchi perché siamo un popolo molto semplice. Viviamo accanto a nostra madre, la terra. Crediamo nel nostro Dio come voi credete nel vostro, ma pensiamo che il nostro Creatore sia meglio per noi. Egli ci parla e ci dice cosa bisogna fare. Ci dà le nuvole cariche di pioggia, la luce del sole, il mais e tutte le cose necessarie alla vita. Ci ha dato tutto questo ben prima che avessimo sentito parlare del vostro Dio. Se il vostro Dio è così grande, fate in modo che mi parli come mi parla il mio: al mio cuore e non attraverso la voce di un uomo bianco.” (HOPITU SCHINUMU, indiano Hopi)
 
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Un blog di: arabafenice1972
Data di creazione: 26/01/2009
 

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