Colpo Grosso a Berlino.. su ImpossibleISnothing!

Post n°77 pubblicato il 12 Luglio 2006 da navigator77

Comunque fosse andata a finire, non sarebbe stata una giornata (ed una nottata) come le altre per chiunque, tifosi accaniti, persone che se ne fregavano, tifosi occasionali, persone che sputano addosso al tricolore, gente che vive di calcio.. tutti insomma..

La giornata comincia per me con una notte insonne, ed un appuntamento, alle 17:30 in piazzale Loreto, con dei colleghi.. inevitabilmente al mattino l'atmosfera si sente, prima di scendere da casa una rapida occhiata in TV ed alle 16 vedo piazza del Duomo gi� invasa.. Alle 18, al nostro arrivo, � un'impresa riuscire a trovare uno spicchio di piazza dove poter vedere in maniera decente la partita anche se sono andato l� consapevole che questa volta non erano le immagini contare, ma le emozioni.

Emozioni, accresciute dal fatto che in campo di l� a poco ci sarebbero stati dei ragazzi come me, vedi i loro anni di nascita e te ne rendi conto.. anno pi�, anno meno, � la mia genereazione che scende in campo, un bellissimo mix di storie diverse, da chi � nato e cresciuto nel gotha del calcio, a chi a 18 anni ha preso il fagotto ed � andato all'estero a cercare la sua strada, a chi dall'estero � venuto rinunciando alla sua di nazionale, chi � cresciuto nei campetti di periferia ben lontani dai manti regolari di erba.. questa vicinanza, ha fatto in modo di vivermele pi� intensamente, l� oltre un paio di frontiere c'erano ragazzi che come me si pongono problemi sulla vita, con le stesse ansie, gli stessi dubbi, gli stessi problemi di cuore, perch� notoriet�, successo e soldi non comprano certe cose, determinate certezze.. possono dare alcuni tipi di tranquillit�, ma non regalare serenit� e felicit�.

La cosa che subito mi colpisce piacevolmente, � che in piazza ci sono un p� tutte le comunit� presenti rappresentate, ho assistito alla partita ed alle gesta degli azzurri circondato, a parte che da connazionali, da una moltitudine di ragazzi provenienti da ogni parte del mondo e legati all nostra nazione per l'ospitalit� che, pi� o meno palesemente, gli d�. Oltre alla diversit� di nazionalit�, salta all'occhio anche la diversit� di et�, si va dai 10 ai 70 anni, fischio d'inizio e tutti con gli occhi puntati verso il maxi-schermo.. e quasi immediata arriva la doccia fredda, il nostro muro di Berlino che crolla, il capitano che fa l'unico errore del suo mondiale e d� il via libera a quella maglia bianca che dopo pochi metri va gi�.. toccata o meno, l'arbitro indica il dischetto.. dal quale parte un tiro tremolante che accarezza la traversa e va verso il basso.. un brivido sembrava far sperare che fosse al di qu� della roga bianca, ed invece la aveva in maniera beffarda oltrepassata.. Ma per fortuna la risposta � rabbiosa ed immediata, 10 minuti o poco pi� e si � di nuovo punto e a capo e palla al centro grazie quella maglia azzurra svetta pi� alta di tutte..

Dopo il turbine di emozioni iniziale, i minuti cominciano a scorrere lenti, tra sussulti, legni colpiti, urli strozzati in gola, fino al 90-imo, e come qualche giorno prima, ci sar� bisogno almeno di due tempi supplementari, sembra che la stanchezza la faccia da padrona per entrambe le squadre, ancora una parata del nostro portierone, e poi, quasi come un segnale, la star annunciata della serata sporca la sua immagine, ma pi� che altro perde la faccia, se � vero (come personalmente credo) che un uomo vero lo si vede nei momenti importanti, dimostra quanto poco lo sia.. ma nonostante tutto oramai il supplizio dei tiri dal dischetto � inevitabile.. ed in ogni sgaurdo, in ogni espressione, si cerca disperatamente di scovare la sicurezza e la tranquillit� nel volto dei nostri, e la paura in quello degli avversari che uno dopo l'altro si avvicendano dagli 11 metri.. ma sub�to viene il turno di colui che ci castig� 6 anni fa, al contrario di quanto accaduto ad inizio partita il tiro � secco teso, ma il bersaglio sembra essere lo stesso, il lato inferiore del legno sulla testa del nostro portierone, ma stavolta la sfera � al di qu� della linea.. � il loro errore, ed ora � tutto in mano nostra, basta (manco fosse facile) non sbagliare.. e si arriva cos� al tiro decisivo.. quel pallone tra le mani di quel volto fino a poco tempo fa ai pi� sconosciuto sembra pesare 20kg quando lo piazza sul dischetto, il fiato � sospeso quando il colpo parte.. poche frazioni di secondo � la rete � gonfia, quello gruppo di ragazzi come me ce l'ha fatta.. sono i Campioni del Mondo..

Ma adesso chi glielo dice a Platini che non siamo nel 2030?!? :-D

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navigator77 il 14/07/06 alle 18:24 via WEB

A me son sempre piaciute queste manifestazioni anche per questo, quando ero piccolino per me il bello che l'Italia vincesse era soprattutto nell'andare a fare la famigerata "sfilata" per strada, e poi con il tempo l'entusiasmo per queste cose � rimasto, la stessa cosa vale anche per il vedere le partite allo stadio, che preferisco 1 milione di volte a vederle in TV (oggetto che uso mooolto poco).

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