ImpossibleISnothing!

Durante queste vacanze, mi sono trovto a fare una lunga chiacchierata con un mio vecchio amico, è tantissimo che ci conosciamo, dai tempi dell'adolescenza, ed anche tra le nostre famiglie è sorto un piacevole feeling.

Lui è sempre stato un tipo "tosto", dal carattere forte, che non si è mai fatto problemi a prendere decisioni "impopolari", o all'apparenza assurde, ma di cui era convinto, nel modo di fare, spesso era considerato il "bastardellodentro", piacendogli molto fare scherzi goliardici che mettessero in un imbarazzante difficoltà chi ne fosse stata la vittima.

Al di fuori di questa maschera anche "goliardica", come detto ha sempre avuto una ferrea volontà di fare e di riuscire nelle cose in cui credeva, e nonstante l'attività della sua famiglia è molto ben avviata in un settore ancora "sguanito" (solo un paio di ditte in Italia fanno quello che fa il padre), lui ha sempre voluto seguire la sua strada, e quindi dopo il diploma, pur lavorando spesso in tale ditta (lavoro che decisamente richiede un grosso dispendio di tempo ed energie) si è iscritto all'università, laureato, andato a fare un corso avanzato (ma soprattutto serio ed impegnativo) di inglese, perchè nn voleva che la su vita fosse "limitata" ad un qualcosa che era stato "pre-scritto" o perchè fosse "solo" remunerativo. Inoltre, da parte della sua famiglia mai nessun ostacolo è stato posto alle sue ambizioni, anche perchè consapevoli del suo carattere, sapevano che non sarebbe servito a nulla.

..ad un certo punto.. come ogni favola che si rispetti.. dopo tanto penare, viaggi in treno, auto ed aereo per "colloqui della speranza", ecco a lui spalancarsi le porte di una grande occasione, un'avventura ltreoceano che l'avrebbe potuto consacrare nel mondo che gli piaceva.. quello per cui veva tanto faticato, studiato, passato notti insonni, fatto sacrifici (nonostante non fosse di certo un tipo a cui non piacesse divertirsi, insomma, tutto il contrario del classico "secchione" o comunque persona povera di interessi e/o iniziativa).

Non aveva cuori da lasciare tramortiti, aveva comunue la garanzia che anche se avesse fallito, se si fosse "scocciato", se avesse scoperto che quello a cui andava incontro non sarebbe poi stato il mondo che aveva sempre sognato, avrebbe sempre potuto fare "marcia indietro", tornando lì dove era partito, nella sua florida azienda di famiglia..

Lui dice che non sa perchè, ma ha preferito dire di no a questa opportunità.. e che non ne cercherà altre.. io l'ho paragonato un pò al "no" che dice la sposa dopo anni di fidanzamento al futuro marito (non quello della nota pubblicità però.. :-D), come una persona che sale tutti gli scalini di un palazzo ed all'ultimo decide di prendere l'ascensore e tornare indietro, al maratoneta che molla la presa negli ultimi 100 metri e rinuncia ad arrivare.. sinceramente la cosa mi ha dato una grande sensazione di tristezza, inseguire in pratica per una vita un sogno, una possibilità.. ed abbandonare ancora prima di "giocarsela" dopo tanti sacrifici, poi dato anche il profilo cartteriale della persona.. mi ha lasciato letteralmente spiazzato, e mi ha fatto riflettere su quante persone, allo stesso modo, anche meno forti di lui.. abbandonino l'inseguire la propria strada.. quello per cui si lotta e si va avanti fra traguardi volanti e rinuncie..

Ed in lui stesso, notavo mentre parlava, quello sguardo diverso, un pò più "spento" che traspariva da quegli occhi azzurri solitamente pieni di entusiasmo..

Credo che nella vita soffrirò ancora, sognerò, rimarro deluso, mi entusiasmerò e prenderò batoste.. quello che mi auguro è che nessuno debba farmi notare, così come io ho fatto con lui, quello sguardo un pò più spento, ricevendo un timido e dismesso assenso con un cenno del capo chino..

He saw the hands that build, could also pull down...
(Capì che le mani che costruiscono, possono anche distruggere...)