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« Italia mondiale, da feno...Gossip: STING padre mode... »

Scandal-Mose: Galan si difende in aula. i pm:"Presi 50 milioni".

Post n°92 pubblicato il 23 Giugno 2014 da DukeInformer
 

Continua a far discutere, il ciclone scatenatosi attorno alla vicenda del Mose, che vede indagati decine di personaggi della politica.

Quest'oggi, Giancarlo Galan, deputato di Forza Italia, non chè uno dei soggetti sui cui gravano le più pesanti accuse inerenti l'inchiesta sul Mose, è intervenuto personalmente per difendersi dalla richiesta di arresto giunta quest'oggi alla camera.

Qui di seguito, alcuni punti salienti del suo discorso depositato in Giunta alla Camera, proprio riguardo la richiesta di arresto che lo vede protagonista:

 "Finalmente dopo 20 giorni posso parlare. Finora non ho parlato con nessuno per rispetto nei confronti della magistratura: volevo che i magistrati fossero i primi ad ascoltare. Non hanno voluto farlo e ora io sono qui, perché in questo frattempo sono state scritte tutte le peggiori infamie sul sottoscritto, sono stato investito da un ciclone giudiziario, umano e mediatico che mai avrei pensato, anche perché non ho le colpe che mi vengono attribuite dai miei tre accusatori.

Io so che il politico è un mostro, ma mi aspettavo più rispetto nei confronti miei e della mia famiglia. Mia moglie non faceva la cubista, non ha neppure il fisico anche se è una bellissima donna a cui voglio bene. Quando mi ha conosciuto lavorava nel volontariato ed è stata licenziata.".

Intanto, nel corso della giornata, sono arrivate nuove accuse da parte dei pm, secondo i quali traspare, tramite l'indagine in corso, un massiccio versamento di fondi su conti esteri, che si aggirerebbe attorno ai 50 milioni di euro. Secondo quanto riferito dal pm Stefano Ancillotto, emergerebbe dalle intercettazioni ambientali, una telefonata tra il commercialista di Galan, Paolo Venuti, e sua moglie, nella quale si farebbe inequivocabile rimando al fatto che lo stesso Venuti agiva come prestanome del Galan, per conto del quale, in corso di indagine, sarebbe stata portata all'estero un'ingente quantità di fondi. Proprio presso Venuti, sarebbero state ritrovate carte inerenti massicce quantità di denaro depositate nel sud-est asiatico, per l'appunto, i 50 milioni di euro già citati. 

Si estende anche a questa accusa, il tentativo di difesa proposto da Galan, che sottolinea come la firma apposta per ritirare quel denaro sia falsa - fatto comprovato, sempre secondo il parlamentare di FI, da due perizie tecniche - e che non ci sia nulla da nascondere, nulla di "cifrato" in questa vicenda. Ultima precisazione, riguardo l'accusa di un restauro milionario di una casa di sua proprietà:"Quel restauro mi è costato 700.000 euro. Ho acquistato la casa, già parzialmente restrutturata da un dentista, addirittura gli infissi sono ancora gli stessi di quando l'ho acquistata. Il lavoro che ho fatto io, è stata la suddivisione dell'immobile in 7 stanze. Quante balle".


 
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