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« TERREMOTO ITALIA: SIAMO ...GIUSTIZIA E' (QUASI) FA... »

Renzi: nuova sveglia all'Europa. "Famiglia al centro del progetto". (La Stampa)

Post n°95 pubblicato il 26 Giugno 2014 da DukeInformer
 

«Se vogliamo bene all’Europa dobbiamo darci una smossa e occuparci di crescita e lotta alla disoccupazione». Lo ha detto Matteo Renzi arrivando al vertice del Pse ad Ypres che anticipa la riunione di stasera e domani del Consiglio europeo. Per il premier si deve «prendere atto del messaggio chiaro arrivato col voto. Un messaggio che fa riflettere per la forza e per il significato: se vogliamo bene all’Europa dobbiamo darci una smossa e occuparci di crescita e lotta alla disoccupazione».  

 

La posizione del Pse e del Pd, ha poi sostenuto, non è contro altri Paesi: «È la posizione del Pse e del Pd, che è la forza che ha preso più voti, per una Europa che si occupi meno di burocrazia e un po’ di più di crescita e famiglie». 

Intanto nel capitolo economico delle conclusioni del vertice si legge che «devono essere utilizzate» tutte le «possibilità offerte dal quadro esistente», nell’ambito del Patto di stabilità e crescita, «di contemperare la disciplina dell’equilibrio dei conti pubblici con l’esigenza di sostenere la crescita». «Grazie agli sforzi degli Stati», si legge ancora nell’ultima versione del testo, «la correzione degli squilibri macroeconomici ha fatto progressi e le finanze pubbliche continuano a migliorare. Il Consiglio europeo accoglie con favore l’abrogazione della procedura per deficit eccessivo per molti Paesi». 

 

IL NODO NOMINE  

Sul fronte dell’elezione del presidente della Commissione la cancelliera tedesca Angela Merkel è stata chiara: il voto sulla scelta del leader dei popolari, Jean-Claude Juncker, come candidato a presidente della Commissione Europea «ci sarà», ha spiegato a margine del summit dell Ppe a Courtrai, in Belgio. «I trattati - ha insistito - dicono che bisogna votare con maggioranza qualificata e non ritengo che sia un dramma se il voto questa volta non sarà unanime». Via libera a Juncker alla presidenza anche da Renzi, «ma solo - ha sottolineato il presidente del Consiglio - se c’è un documento chiaro che indichi dove vuole andare l’Europa». 

 

L’IPOTESI MOGHERINI  

Stasera, a Ypres, con la cena dei 28 leader, si aprirà il vertice europeo sulle nomine e probabilmente ci sarà la decisione sul nome del presidente della Commissione europea da proporre al Parlamento. La partita di oggi vede l’Italia chiedere un accordo globale su tutto un pacchetto complessivo e non solo sulla figura di Juncker come presidente della Commissione Ue. Inoltre il governo punterebbe a un gentlement agreement pure sulle altre cariche - anche la nomina del socialista Schulz a presidente del Parlamento europeo non è formalmente prevista ma è sul tavolo - mantenendo ferma la sua unica priorità, quella dell’alto rappresentante per la politica estera (secondo alcuni rumors potrebbe circolare il nome della Mogherini).  

 
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