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Post N° 211

Post n°211 pubblicato il 07 Novembre 2008 da Nereide_81

Certo che di cose assurde me ne sono successe a iosa, in vita.

mi vengono in mente alcuni episodi, a casaccio.

Sulle amiche, per esempio, che vogliono rifilarti il primo aggeggio vagamente umanoide con cui accoppiarti - secondo loro felicemente - .

Sarò anche difficile, ma questi appuntamenti "a tranello" sono sempre andati male, malissimo.

Odio quelle occhiatine maliziose che ti da l'amica col suo fidanzato mentre ti dice "ti presento Tizio", e tu che devi sorridere e dire "uh...piacere" mentre la vorresti fare a pezzettini con un machete e congelarla nel frizer (guardo troppi film horror, lo so!).

Perché molto spesso i tipi in questione ti provocano repulsione a pelle. Nel resto dei casi, appena aprono bocca ti cascano le braccia.

Ti siedi lì, con fare scazzato, finché cominciano a chiederti cosa fai nella vita, o di che segno sei.

Uno mi disse di avere un figlio, e da lì cominciò una filippica su tutta la sua vicenda della separazione, con tanto di beghe legali annesse. Mostrandomi una serie interminabile di foto sul cellulare di suo figlio che faceva la comunione, che giocava con le macchinine, che studiava sulla scrivania, che dormiva...Io, che di certo non sono Maria Goretti, pensavo che forse, concentrandomi un po', sarei riuscita ad attuare un piano per il teletrasporto.

M. invece mi portò in giro a locali, voleva bere una cioccolata calda con whiskey, secondo lui una sua geniale invenzione...mah...comunque per tutta la sera continuò a blaterare cose del tipo "io ti ho capita...vedo dentro ai tuoi occhi...non ho bisogno di parole...blablabla" sfoderando doti psichiatriche veramente scadenti. Credo che mai nessuno abbia sbagliato così tanto nell'indovinare la mia personalità.

E il tempo non passava mai. un drink dietro l'altro, finivo sempre storna per la disperazione.

Poi c'era il Sub. A quella festa c'era oltretutto anche una mia vecchia fiamma, con cui avrei voluto rimembrare da molto vicino i vecchi tempi. 
Ma il sub cominciò a elencarmi i suoi viaggi, e la bellezza di andare sott'acqua con tutti i suoi sensi reconditi e filosofici. Ovviamente non poteva fregarmene di meno, e ad ogni occasione cercavo di svignarmela, ma lui spuntava dappertutto, facendo saltare la mission della serata. La cosa più tragica fu che dopo andò dalla mia amica a dire che era fatta, e senz'altro mi ero innamorata perdutamente di lui. Solo perché per cortesia mi ero sorbita la sua quintalata di manie di onnipotenza.

Invece Caio era un timidone. Ma non abbastanza da evitare di accordarsi con la mia amica (bastarda!) per venirmi a prendere, non per portarmi in compagnia ma ad un romantico tet-a-tet sul lago. Io, che tra le mie qualità non possiedo proprio quella di saper dire di no col rischio di offendere l'altrui sensibilità, mi ritrovai ingabbiata in un pub con questo che era così timido da non spiccicare parola, e che quando gli sono salita in macchina tremava tutto dall'emozione. Non ho mai sparato tante cazzate come quella sera, perché in situazioni d'imbarazzo do veramente il peggio di me per riempire i silenzi. Mi perseguitò lo stesso per un bel pezzo, dicendo alla mia amica quanto fossi stata fantastica!

F. era il cugino della mia amica (strabastarda!), a due mesi dal matrimonio, un vero e proprio trombeur de femmes. Ma che cazzo mi presenti uno che si sta per sposare, e che mi abborda promettendomi di portarmi a cena nel miglior ristorante della città (ecco, a me ste cose fanno ribollire il sangue) con evidenti secondi fini???

La cosa peggiore è quando alla fine della serata, che sei già sbronza e sull'orlo di una crisi di nervi, si fanno più audaci con discorsi su quanto si trovino bene con te e sul come sarebbe bello ripetere l'espererienza.

Ma la serata più allucinante fu con...boh non mi ricordo il nome, lo chiamerò per comodità LDV (leccato da una vacca). Lui faceva il commesso in uno dei negozi più chic della città, con tanto di manicure e sbiancamento dei denti rimborsati (giusto per dire che non è il mio tipo per niente!). Ci ritrovammo al tavolo ma parlando con la mia amica M. si scoprì che i loro rispettivi fidanzati, di LDV e di M, passavano bollenti ore sotto le lenzuola, insieme. Il poverino ne rimase sconvolto, al punto di piangere, spiegando come avesse creduto la sua fidanzata, fino a quel momento, Miss Santità. Ovviamente mi sentii toccata da tanta disperazione, e, con spirito di misericordia, cominciai a dirgli che non doveva intristirsi, perché si vedeva che era una persona speciale, che avrebbe trovato qualcuna che l'avrebbe trattato così come meritava. Ma non intendevo affatto me stessa! Lo avevo conosciuto quella sera, come poteva credere DAVVERO che avessi colto in lui tutta quella unicità?! ecchediamine, erano chiaramente frasi di circostanza per risollevarlo dal tram che l'aveva investito!

evidentemente ero stata troppo convincente, tanto che si convinse che io fossi la donna giusta per lui, che l'avrei salvato da tutta la disperazione. Improvvisamente ai suoi occhi la sua fidanzata era diventata il demonio, e la proiezione di Miss Santità si era scatenata su di me. Cazzo, come potevo immaginarlo, sembrava inconsolabile PER DAVVERO!

Si presentò ripetutamente sul mio posto di lavoro, creandomi un grande imbarazzo.

Non mi ricordo come riuscii a farla finire.

Ma finì, grazie a Dio.  

 
 
 
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Mi dispiace, oltre ad essere socialfobica, sono fondamentalmente un'asociale. La diffidenza è una caratteristica pregnante della mia personalità. Non sono tipa da quattro chiacchiere, o frasi smielate. Scrivo perché mi fa bene, tutto qui. Non m'interessa di fare nuove amicizie. Sono una persona molto indipendente, ma fragile. Molto fragile. E forse anche molto forte. Mi piacciono le cose vere della vita. Le emozioni, la schiettezza, odio la formalità e le prese di posizione. Il virtuale è solo un modo per fare il punto della situazione.
 
 
 

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