Music Non StopLe emozioni che mi dà la musica, unite a qualche stralcio della mia disordinata essenza |
MUSIC NON STOP
"Music Non Stop" vuol essere un raccoglitore di emozioni, pertanto qualcosa di
molto personale. Non verrà aggiornato, purtroppo, con costanza, difficilmente seguirà qualche filo logico o linea editoriale. E' solo una trasposizone di me stesso con i miei scazzi, le mie inquietudini, il mio lavoro che tanto amo-odio, le mie due grandi passioni per le auto d'epoca e la musica. Insomma Gianmarco torna un po' "newromantic", come arrivò su questi lidi qualche anno fa, sperando di non scomparire presto (come se poi dipendesse da altri...)
Boing Boom Tschak - Music Non Stop!
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Japan - Gentlemen Take Polaroids (1980)
Qui il tutto avviene sotto una forma completamente diversa; il tastierista Richard Barbieri produce suoni eterei con richiami esotici, continuamente in bilico tra ascetismo zen e ossessione; il geniale bassista Mick Karn sforna eleganti e ricercate linee di basso funky, e le percussioni ossessive di Steve Jansen (vero cognome Butt) rendono il tutto più cupo e sinistro. A ciò basta aggiungere il cantato in crooning di David Sylvian (fratello del batterista Jansen, anche lui opta per un cognome d’arte), figura dotata di innato carisma e che s’ispira principalmente a David Bowie nel cantato e a Brian Ferry dei Roxy Music nell’immagine, risultando la figura più vicina alla perfezione di dandy decadente. Inevitabilmente le chitarre restano in secondo piano, ma il prodotto finale sarà comunque un’incredibile sperimentazione d’avanguardia, pur partendo la ricerca da solchi musicalmente già in parte tracciati da artisti del calibro di Bowie, Peter Gabriel e Brian Eno. L’album inizia con la title-track, elegante e “maledetta” pop-song della durata di 7 minuti; “Gentlemen Take Polaroids” è un brano intriso del decadentismo tipicamente new-wave; qui il cantato cupo di Sylvian appare a tratti quasi claustrofobico. Purtroppo poco dopo questo capolavoro glam i Japan si sciolsero, anche se chiaramente musicisti di quel talento non sarebbero rimasti di certo inattivi per molto tempo. In particolar modo le due “menti” del gruppo, il tastierista Richard Barbieri e il cantante David Sylvian, hanno prodotto e ancora producono musica di qualità, anche se quasi inevitabilmente, abbastanza lontani dalle vette delle classifiche. Ora il primo fa parte del gruppo dei Porcupine Tree, mentre David Sylvian ha continuato da solista e ha poi collaborato molto con Ryuichi Sakamoto, regalando ancora perle e grandi emozioni. http://www.youtube.com/watch?v=EU6iIBHGFB0
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Inviato da: cassetta2
il 06/10/2020 alle 09:42
Inviato da: newromanticvisage
il 20/04/2010 alle 01:39
Inviato da: isabelxx
il 10/04/2010 alle 12:56
Inviato da: fetus1971
il 16/03/2010 alle 14:30
Inviato da: newromanticvisage
il 16/03/2010 alle 01:24