PleaseNoSexCity&Age

IPOCRISIE MODERNE

Dopo un po' di silenzio vorrei riflettere con voi su un tema forse non cosi nuovo, ma a mio avviso troppo spesso "luogocomunizzato".. E scrivo di getto, cosi come viene, perchè cosi mi piace, raccontando il mio pensiero in diretta. Perchè parlare di ipocrisia se in fin dei conti è già noto cosa significa, e per quanto sia comune trovarne in giro? Perchè ci ho un po' pensato, e credo che sarebbe bene capire che, se esiste la ipocrisia tradizionale, fatta di persone che volontariamente predicano bene e razzolano male, io credo che il vero problema dell'Uomo d'oggi sia l'ipocrisia latente, l'ipocrisia sommersa, l'ipocrisia che non ci accorgiamo d'avere e che, mentre ci affanniamo a guardare se chi ci sta intorno, o la società nel suo insieme è ipocrita, lentamente ci rovina la coscienza, lentamente ci corrode dentro e ci impedisce di migliorare, lentamente ci porta giorno dopo giorno a vivere una vita di Vera ipocrisia, ossia a bruciare la nostra vita in parole e gesti che magari fossero inutili, sono tremendamente mortali oltre che per noi stessi anche per il mondo con cui interagiamo, per le persone più care come per quelle che non conosciamo.

Qualche esempio? Non voglio entrare ancora una volta nel discorso vegetariano, forse la mia prima sveglia dalla mia ipocrisia e spero non l'ultima.. Ma guardo intorno, e a qualcuno di voi l'ho già sottolineato, come siamo sempre troppo presi dal giudicare (politici, vigili, extracomunitari, maleducati), dal classificare (chiesa, fumo, destra o sinistra, nullafacenti o mantenuti, amici che diventano nemici, l'amore che diventa odio), uomini e donne che vicendevolmente si accusano delle peggiori infamie colpevolizzando l'intera fascia, amici o nemici di blog, di chat o di web, cosi come nella realtà...

Nella sostanza io credo che dovremmo imparare:
1) a fare un po di silenzio dentro noi stessi per ascoltare la nostra coscienza dopo averla messa a confronto con dei Valori veri;
2) a non aspettarci mai nulla da nessuno, perchè nessuno potrà mai darci esattamente quel che vogliamo, se non per i pochi momenti in cui ci accorgiamo che ciò che arriva ci va bene;
3) a pensare che le persone che ci stanno intorno non sono da classificare, licenziare o mettere al bando solo perchè finiscono in categorie "non protette";
4) ad ascoltare e a capire quel che si può, senza mai passare alla fase del giudizio sentenziato sulla base di quel che crediamo di aver capito, vosto che non ci è dato di poter capire l'anima di una persona e la sua coscienza;
5) cercare di voler bene ed amare in modo Vero, ove per vero intendo quell'amore che sta davanti al nostro egoismo, alla nostra sete, alla voglia di possedere, quel voler bene che deve intendersi sempre e comunque nel senso originale di "VOLERE IL BENE DI"  e non di "sento dentro il cuore un sentimento per... ", perchè un amico che tradisce le nostre aspettative potrà allontanarsi da noi, ma non possiamo smettere di volergli bene per questo, un amore che ci lascia non può spingerci all'odio, e nemmeno alla tristezza, perchè amare non può e non deve esser mai tristezza, ma gioia, se soffriamo più che gioire significa che amiamo più noi stessi di chi sosteniamo di amare alla follia...

L'amore non può esser condizionato da ciò che riceviamo da chi amiamo, e questo vale per l'amore in senso stretto ed in senso lato. Amiamo il nostro compagno ma non siamo felici se sta meglio con un altro che con noi? non lo amiamo affatto! Amiamo un amico ma poi perchè ci fa qualcosa che non ci va bene lo ignoriamo o lo odiamo o lo mettiamo alla gogna? Non lo amavamo affatto. Amiamo la natura e gli animali, ma poi ne facciamo scempio con mille scuse, sino a distruggerne la vita solo perchè "ci piace"? NON AMIAMO AFFATTO.

Queste le ipocrisia di cui parlo, impariamo a dare il peso giusto a ciò che diciamo agli altri ed a noi stessi.

Come si fa a non essere ipocriti quando non si ama? Odiare dall'inizio senza fingere di amare piuttosto, o non chiamare amore ciò che amore non è, non chiamare rispetto quel che rispetto non è, non chiamare libertà quella che libertà non è. Imparare a discernere sempre tra quelli che sono sentimenti a quelle che sono azioni.
I sentimenti non sono mai ipocriti, perchè sono una espressione irrazionale del nostro io. Le azioni, parole incluse, diventano invece spesso una contraddizione tra loro. Sentire affetto e provare amore sono verbi passivi che descrivono una sensazione interiore; voler bene ed amare sono azioni attive che non hanno alcun senso se non quello di essere azioni dirette da noi verso terzi...

So che in molto di quanto ho scritto sono ipocrita in prima persona, ma non mi sta bene, e ritengo che questa mia riflessione possa, e forse debba, essere fatta propria da tutti, ipocrisia permettendo. Nonostante questo infatti soffro spesso perchè mi aspetto, o mi stupisco, sempre ipocritamente, nel vedere tante persone a me carissime, e che mi hanno dichiarato altrettanto affetto, che per esempio nel mondo web e non scompaiono nel nulla, chiudono il loro blog ai tuoi commenti, si interrogano sull'ipocrisia altrui senza accorgersi della propria,  predicano valori di rispetto, amicizia, ascolto, quando non lo fanno per prime..

Cercherò di far qualcosa...  questo vorrebbe essere un inizio per me, se volete anche per voi..