Creato da pleasenosxcityandage il 25/10/2006

PleaseNoSexCity&Age

cercando di cercare al di la di una frenetica ricerca...

 

 

« Ma chi siamo per vederci?la voglia dei sensi »

Chiacchierata con Sant'Antonio

Post n°129 pubblicato il 16 Giugno 2008 da pleasenosxcityandage
 

Cari amici, questo blog, (avevo scritto mio, ma lo considero anche vostro) aveva come scopo quello di trasmettere qualcosa, ed il mio silenzio sinora è stato legato alla mia impossibilità, per problemi di tempo e di scarsità di contenuti interiori, di potervi regalare qualcosa di buono. Voglio comunque ringraziarvi per l'affetto con cui lo avete "controllato", la vostra presenza è comunque per me molto importante. Così ieri sono venuto a conoscenza di questo messaggio del Vescovo di Padova in occasione dellla giornata per il santo patrono padovano, Sant'Antonio (http://www.padovanews.it/content/view/33835/109/).

Questo discorso mi ha invero  mi ha suscitato alcune riflessioni, perchè è un messaggio quantomai vero e necessario in una società come la nostra che, nei fatti, per chi ha la vista un po lunga, non può che preoccupare tutti. Si tratta di un dialogo, che vi invito se possibile a scorrere almeno velocemente, tra S'Antonio, un genitore ed un ragazzo, sui problemi dell'educazione oggi. Sicuramente i contenuti non sono da me esprimibili in modo migliore di quanto già fatto, ma mi piaceva suggerire una prova di identificazione nei tre personaggi chiave: il ragazzo, il genitore, o educatore, il Santo.

Con gli occhi del ragazzo vedo una società in cui troppi ideali sono solo falsi ideali, troppi valori sono falsi Valori, ed al tempo stesso risulta quasi impossibile, per mancanza di tempo, di strumenti, e di educazione, riuscire ad identificare ideali e valori veri, e quant'anche ci riuscissi, non avrei tempo, coraggio, supporto per raggiungerli. Cosi mi affido almeno a qualcosa di divertente, a qualcosa che mi porti a vedere di cosa sono capace, o a qualcosa che mi faccia dimenticare che non ho nulla di divertente da ricordare, o nulla di bello da fare..

Cosa posso del resto fare? A me piacerebbe diventare migliore, anche se as volte mi sento già migliore, ma non so farlo, nessuno me lo ha insegnato, anzi, il mondo degli adulti è colmo, ed è vero, di incongruenze ed errori madornali, non hanno nulla di positivo da insegnarmi. Così resto in attesa, in fondo, di un evento che non so se mai arriverà, di un qualcosa che arrivi a segnare la mia vita e che mi doni la vera pace e  la vera serenità e la vera sicurezza. Il destino, o il mio coraggio forse potrà qualcosa, dubito sinceramente ci riesca un adulto.

 Con gli occhi dell'educatore, mi vedo, con le lacrime agli occhi, succube di una società che ha creato tutto questo, di un mondo che non ha posto al centro l'uomo nel suo intero, ma di volta in volta mette al centro solo piccole parti delle sue necessità. Ora l'economia ora il piacere, ora la famiglia, ora la religione, ora la salute, ora l'amore,  ognuno ha la sua personalissima visione di come dovrebbe essere, e di come mai sarà.

Cosa posso fare io, educatore e genitore, in un mondo ormai compromesso per molto tempo? Di certo non cambiare questo mondo, non posso farlo per i miei ragazzi d'oggi, ma posso dare loro la mia umanità, la mia capacità di cambiare io prima di chiedere di cambiare agli altri. Posso lottare con gli adulti che si ritengono "incambiabili" perchè nulla è irreversibile in quel che siamo, cosi come tutto è legato solo alla nostra volontà. Cambiare ogni giorno piccole cose è una strada, è anche una necessità ed un dovere cui nessuno si deve sottrarre. E' ora di smettere con le scuse legate alle abitudini, è ora di pensare che se siamo quel che siamo è si colpa di una società abbruttita, ma anche del fatto che questa situazione vogliamo subirla e non risolverla, che la specialità della sopravvivenza è ormai DARSI UNA BUONA RAGIONE per sbagliare. O peggio, molte volte, per non aprire occhi, orecchie e cuore. Si può fare è uno spot elettorale recente usato a sproposito, quel che realmente si può fare sta dentro di noi e coinvolgerà la società se e solo se dentro di noi cambierà qualcosa, non se noi vorremo cambiare gli altri. E credo che solo questo messaggio, solo l'emulazione della pacatezza e della saggezza degli adulti, non solo di genitori ed educatori, aiuterà quel ragazzo a ritrovare gli stimoli per dare compimento a quell'opera d'arte, sinora inespressa, che ognuno di noi è, spesso senza saperlo.

Provo, senza convinzione, a vedere con gli occhi del Santo. Sicuramente lui la strada la conosce bene, ma ancora più sicuramente sorride alle strategie di adulti e ragazzi, lui sa che in realtà tutto si riconduce ad una semplice necessità, quella di imparare ad amare veramente. Amare davvero, non parlare d’amore, amare in modo sincero, intelligente, con il cuore e con la mente, con il fisico e con lo spirito;  amare la vita e chi ce l’ha donata, amare chi ci sta vicino, nessuno escluso, perché non possiamo sapere se è migliore o peggiore di noi, se sta meglio o sta peggio di noi, amarlo perché ha la nostra stessa natura o amarlo perché non ce l’ha. Amare chi è lontano perché non possiamo fare niente di meglio che amarlo. Amare quel che ci circonda, amare i fatti, anche i più crudeli ed i più duri, perché sono sempre anche uno strumento che ci parla d’amore, amare le cose che ci circondano, perché sono una prova d’amore, amare gli animali, perché il più delle volte sanno amare meglio di noi e dovremmo solo osservarli ed imparare. Senza mangiarceli dopo, si intende.

Forse attraverso gli occhi del Santo vedo un’utopia, ma preferisco credere che sia la pura e semplice verità. I nostri ideali ed i nostri valori devono essere identificati più che raggiunti, dobbiamo avere il coraggio di gridare a noi stessi dove stiamo andando, anche se sospettiamo che non ci arriveremo mai. Perché in mezzo ad innumerevoli colpe solo un merito, in sintesi, ci potrà sempre essere riconosciuto: quello di non aver ceduto alla tentazione di fermarci e di sentirci arrivati, quello di scegliere la strada più dura da percorrere, poi di percorrerne un tratto quanto più lungo ci sia stato possibile.

Tutti noi siamo ragazzi adulti e santi potenziali. Ci unisce un Blog, e forse un tratto di quella strada.

 
Rispondi al commento:
laureta1977
laureta1977 il 17/06/08 alle 14:51 via WEB
Davvero una coincidenza interessante, al fondo abbiamo scritto la stessa cosa...! Un abbraccio. :)
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

FACEBOOK

 
 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

pleasenosxcityandagemetro11antoniamirafioriWIDE_REDesseffe1968mcamminandosenzametaSemplicemente.BacioCARMEN220599am.serigraficastefania.iozzicapitanonemo74tamidgl3serena.debiaseanimedeserte
 

ULTIMI COMMENTI

Citazioni nei Blog Amici: 18
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963