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Le mille faccie della fedeltà 

Buon giorno e buona settimana a tutti. Uno degli argomenti a me più cari per i riflessi che hanno nella vita affettiva di tante persone incontrate nel tempo è la fedeltà.

Viene infatti purtroppo troppo spesso dato per scontato che per fedeltà si intenda uno standard ben preciso, ma se poi volessimo analizzare cosa significa, le risposte sarebbero le più disparate, e forse qualcuno addirittura una risposta ben precisa non la conosce ancora.

Ma come possiamo rapportarci affettivamente con una persona, se non siamo certi di aver ben chiarito, condiviso ed accettato vicendevolmente cosa significhi fedeltà? O, girando la domanda, quando si tradisce la fiducia di una persona cara? E non si tratta solo di un problema di coppia, ma sempre più spesso ne sono soggetti anche rapporti di amicizia o familiari.

Questo post vorrebbe proporsi come una sede ove chi passa lasci scritto il suo concetto di fedeltà, o meglio quando si considererebbe "tradito" da una persona cara. Poi spero riusciremo a trarre delle conclusioni costruttive per tutti.

Io credo di dover solo sottolineare come opinione personale che spesso il campo della fedeltà e del tradimento sia intrinsecamente ed erratamente connesso al diritto di possesso della sfera altrui, mentre io sono dell'avviso che invece sia una questione correlata esclusivamente al rispetto. E' fedele chi parla chiaramente di se e di come vuole impostare la sua vita, e non tradisce chi si comporta in linea con quanto ha descritto di se, dei propri valori e della propria libertà.

Tradire non è far l'amore, ne baciare, ne corteggiare, ne pensare o sognare, se ciascuno di questi atteggiamenti è una conseguenza evidente di un precedente chiarimento ed accordo. Quel che è certo infatti è che la fedeltà, in qualsiasi modo venga intesa tra due persone, assurge a dignità di valore, ed in quanto tale tra le due persone deve essere un valore noto, accettato e condiviso.

A voi la parola ora, a me l'ascolto.