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Società ed animali, bis

Ho lasciato un po decantare il mio post numero 9 perchè volevo un po riflettere. E' naturale che le ragioni di chi ha optato per una scelta cosi radicale siano profonde e ricche di motivazioni come si puo desumere dalle limpide risposte a tanti perchè...

Cio nonostante a mio avviso in qualsiasi settore che richieda una scelta di "conversione" della gran parte della società è conveniente non solo ricercare verità "storiche" o di "identità" ma è necessario porsi nella storia con oggettività cercando di migliorarla, se la si ritiene sbagliata, armandosi di pazienza e tempo, perchè  altrimenti, con l'attacco apparentemente "ideologico" si rischia una chiusura immediata delle finestre dell'anima di chi legge. E a mio avviso dalle pagine che ho potuto scorrere, assolutamente lecita, ammirevoli e forse anche giuste, traspare purtroppo troppo il desiderio di "convertire" snocciolando tutti assieme argomenti di carattere sanitario, etimologico, darwiniano, ecc. che da chi è abituato al contraddittorio possono troppo facilmente essere classificate come "informazioni di parte" dando nella sostanza effetto nullo. Vado a fare degli esempi, cercando di non appesantire questo post:

L'uomo è vegetariano. Al di la della formazione dello stomaco e delle conseguenze sanitarie dell'uso di proteine di origine animale, è logicamente osservabile che l'uomo da sempre è carnivoro nella maggioranza sin dalla preistoria, e che probabilmente ha sviluppato e sta sviluppano modifiche al suo metabolismo per assimilare anche queste proteine. Ma non confrontiamo "carogne" con gli animali macellati, perchè è evidente che insulteremmo chiunque lavora con coscienza in quel campo (allevatori, veterinari, ed altri); non credo che questi odino gli animali,a nci probabile li amino quanto noi; ne che producano carogne, ma abbiano il compito di nutrire una parte della società che lo richiede, secondo precise regole sanitarie (fatte salvo ovvie eccezioni legali ed illegali) che fanno della carne un alimento tutt'altro che insalubre com'è notorialmente una "carogna" (ed è eventualmente su quelle eccezioni che si deve lottare)

La carne fa malissimo e cosi ogni proteina di origine animale: è evidente e risaputo che l'eccesso di carne fa male, ma è altrettanto constatabile nella esperienza id ciascuno di noi che mangiando carne si puo vivere cent'anni e che la vita media si sta allungando, e con essa il benessere, nonostante si consumi più carne di una volta. Quindi senza un contraddittorio scientifico, che non posso fare io, come si puo essere sicuri che semplicemente "troppa carne fa male" cosi come dicono anche i moderni dietologi, e che non sia un motivo per di per se valido per diventare vegeti. Siamo cosi sicuri che stravolgere le abitudini alimentari cessando improvvisamente l'apporto di proteine animali non possa generare problemi collaterali, a livello statistico, sia a livello fisico che psicologico che di benessere apparente, superiori al beneficio atteso?

Gli animali e l'uomo: è verissimo che l'animale soffre, ma stiamo attentissimi a non confondere l'animale con l'uomo. L'animale è biologicamente simile all'uomo quanto alle piante, dalle quali deriva senza soluzioni di continuità delle specie a livello biologico. L'uomo, al di la di particolari concezioni, è eletto rispetto all'animale perchè lo si ritiene dotato di anima a differenza degli animali. All'uomo concediamo di vivere tra diritti e doveri, all'animale possiamo concedere solo diritti. Al termine della vita di un uomo i più presumono che ve ne sia un'altra, mentre al termine della vita di un animale i più presumono non vi sia altro. Lottare per i diritti degli animali è sacrosanto e per fortuna c'è chi lo fa, ma chi lo fa non puo ignorare che vi sono uomini che hanno bisogno di salvare non solo il corpo, con le sue sofferenze e la morte, ma anche l'anima.

La dignità uomo animale e animale animale. Se anche fosse vero che uomo e animale hanno la stessa dignità, quante persone tra i vegeti poi non usano insetticidi? Quante si nutrono di alimentazione biologica senza pesticidi? quanti sanno che comunque anche la biologica non puo non far uso di insetticidi per difendere i raccolti? forse allora che un pulcino deve essere salvaguardato di piu di una zanzara, una pulce o un leone?

La scelta: la scelta di essere vegeti in sintesi può essere meravigliosa, ma solo se si sa dare peso giusto alle cose ed alla vita. Se vogliamo asserire che l'uomo è animale anch'esso, ricordiamo che gli animali tra di loro si mangiano senza pensare se hanno uno stomaco di 3 o 30 metri. e che l'homo sapiens non ha mai ritenuto di salvare le gazzelle dagli attacchi di un leone, ne un insetto dalla rete del ragno, come puo intervenire per salvare un animale predato da un altro uomo?

Allora che fare? Questi gli interrogativi che mi si sono sollevati riflettendo, e che credo sollevino tutti i "carnivori" che leggono, e che sono comunque la maggioranza di chi legge.  Io credo che le modifiche storiche della società debbano essere fatte a piccoli passi agenso sulla coscienza comune, non con lotte di fazioni estreme che han sempre portato a poco. Gli animali è certo che soffrono, ed è certo che vi sono già leggi che impongono di non farli soffrire. cerchiamo di combattere da questi punti, ( e questo era il senso del post n. 9) sviluppando qui ed altrove una riflessione su come ci sia bisogno di rivedere e cancellare prassi e malcostumi, come si possano evitare questi orrendi macelli, queste sofferenze quando vi sono, lasciando agli animali la gioia di una crescita naturale quando possibile; sviluppiamo la coscienza perchè possa da se spingere alla creazione di allevamenti come una volta, in cui gli animali stanno nel loro habitat naturale e poi vengon cacciati da persone a questo "abilitate", senza farli soffrire (probabile gli animali soffrissero nel momento della morte più una volta di oggi, no? ). Il ritorno alla caccia quindi non sarebbe logico anzi, vi immaginate quanto possa soffrire un capriolo prima di morire dissanguato in un bosco? (forse sempre meno del suo terrore quando è tra le fauci di un felino..). Uccidere non è mai bello ma a volte necessario, potremmo aprire una sottoscrizione per istituire un tribunale che decida quando è necessaio e come... Ma cercare di far passare il 90% dell'umanità come dei Vegeti degenerati in rozzi ed insensibili carnivori autolesionisti mi sembra francamente eccessivo e controproducente per la causa animale.

Chi crede. Io personalmente penso che la natura, e con essa gli animali, siano stati creati al servizio dell'uomo, che ha il diritto di sfruttarne la presenza sulla terra, con il dovere di non abusarne, amandoli come parte di essa. Da quando rifletto su questo tema mangio carne con meno implusività, e cerco e valuto delle alternative efficenti per me e per i miei cari. Ma ancora non mi sento di nutrirli a fagioli e piselli...

Queste righe sono una meditazione effettuata or ora, di getto, vi chiedo scusa per eventuali inesattezze, certo vi ringrazio ancora per eventuali ulteriori contributi, sicuramente la mia meditazione non si esaurisce qui. Vi attendo