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Verità o Provocazioni ??

Post n°40 pubblicato il 25 Gennaio 2007 da pleasenosxcityandage
 

Non ci crederete ma molte volte quando leggo i vostri post sui sogni, e sulle meraviglie dell’inebriato amore, canzoni, poesie, storie, molte volte… non leggo…  Ed ho riflettuto ora sul perché non lo faccio, e mi sono affiorate mille considerazioni..

Vi siete mai domandati perché si parla sempre di sogni di anime e d’amore, e mai di cose più concrete? Perché sono quelle che coinvolgono le persone nel loro intimo, a dispetto di una quotidianità completamente differente? Non c’è sotto un tentativo di evasione da questa realtà? Un voler scappare da una routine spesso noiosa, anche fosse per colpa nostra? Perché l’uomo deve sentirsi cosi schiavo, succube ed in totale balia della razionalità  da voler per forza evadere e sognare? Amare e soffrire? Perché non viene dato più spazio a chi usa il cuore e la testa senza estremismi, in maniera bilanciata, con dei Valori assoluti, ascoltando la propria coscienza e vivendo con coraggio per ciò in cui crede? Amando in modo più semplice quel che ci sta intorno, perché è un regalo? Amando per il piacere di sorridere, e condividere il sorriso, non di dover far sorridere chi soffre, il più delle volte per amore? Perché aneliamo a queste illusioni del cuore, sballamenti della mente chiamati innamoramenti? Perché con tutto questo sentimentalismo estremista stiamo cambiando la gente in un popolo di sognatori insoddisfatti?

Perché anelare all’impalpabile essenza quando quel che ci circonda è tutto palpabile? Perché dobbiamo per forza essere artisti e non carpentieri? A me sfugge questa corsa che facciamo tutti un po’ nostra, sempre a parlare di dolore e di amore, mai che parliamo non so, di computer, di come crescere un figlio, di come entrare in protezione civile, di come guarire un mal di testa (questo qualcuno l’ha fatto ;) ), di come sopportare un capo rompiballe, se se ne parla, se ne parla cosi frettolosamente, ma si i capi sono tutti rompiballe, fregatene.. come se liquidassi una persona innamorata di chi non può avere dicendo “ ma si, amare è sempre cosi, fregatene” e mi mettessi a parlare di moda o di calcio.

Perché non possiamo pensare di avere a fianco una persona che amiamo come tante altre, solo perché con essa condividiamo passioni, città, magari lavoro, e valori? No. Guai. Dobbiamo innamorarci, intontirci, drogarci d’amore, mi chiedo allora come si possa trovar disdicevole cercare altri tipi di droghe, farmaci, alcool, fumo, che pur servono ad intontirci il cervello e farci sentir bene? Almeno queste droghe fan male solo a noi stessi, finiscono quando noi vogliamo finiscano, e non coinvolgono altri malcapitati in questa roulette infernale di sogni, a volte diventati realtà, ma poi tornati sogni, ed innamoramenti, che poi poi.. non servono a nulla proprio, se non si sa amare di fatto… Che sian verità o provocazioni poco importa.. Ditemi cosa ne pensate.....

 
Rispondi al commento:
ibiscusrosa
ibiscusrosa il 29/01/07 alle 19:15 via WEB
Già, già, ma possibile che il dear si dichiari sempre contro i sogni? ci sono sognatori falsi e veri sognatori. Quelli veri vivono per i loro sogni, soffrono e lottano per realizzarli, non se ne stanno a letto a immaginare e sorridere sulle loro nuvolette a fumetti.. I sognatori sono i veri rivoluzionari perchè non si risparmiamo mai nulla se non giungono alla loro meta. Non è stato un sogno- vocazione per Mosè anche guidare un intero popolo per portarlo in salvo nella terra promessa dal Dio amato? Mosè ha dato la sua vita per quel sogno ed è morto prima di arrivare. Sembra una crudeltà immensa e forse lo è, ma lui non ha mai ceduto fidandosi del patto con Dio. Gesù al suo tempo sognava un'Utopia, la compassione e tutti o quasi lo credevano un pazzo o una blasfemo che si sostituiva a Dio. Francesco di Assisi, quanto è stato capito, vedi suo padre, l'avrebbe ucciso se avesse potuto. Francesco è sempre andato oltre e contro, per vivere la parola incarnata. Le mistiche, i santi e i santi nascosti e i sognatori che vivono anche in qesto non -luogo.... Gli artisti morivano di fame pur di vivere la loro idea nuova, la loro visione geniale. Spesso morivano anonimi e dimenticati... altre volte hanno avuto successo,ma sempre il loro sogno era concreto. I loro sogni illuminano le nostre vite di eterna bellezza. Amen, Cristina
 
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