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Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 08 Marzo 2007 da kristal2007
 

L'Antica Europa e il culto della Dea: quando Dio era una donna

C'era una volta una civilt basata su valori come il legame con la terra e la natura, l'equilibrio ecologico, la pace, l'amore, la non violenza, l'uguaglianza fra i sessi, la parit sociale e la spiritualit, una civilt dove il profitto e il progresso tecnologico erano investiti nel benessere comune, nelle arti e nel godimento della vita. Le citt, prive di fortificazioni, erano costruite in base alla bellezza dei luoghi e alla ricchezza delle risorse naturali locali. Il principio comune era l'amore per la vita in tutte le sue manifestazioni animate e inanimate. Immaginate una societ che non conosceva la guerra, almeno non nel senso comune che oggi le viene dato. La profonda osservazione della natura nei suoi processi ciclici e legati alla fertilit delle donne, degli animali e delle piante, il porsi domande sull'origine della vita e il significato della morte, port le genti di questa civilt a immaginare l'universo come una madre onnidispensatrice nel cui grembo ha origine ogni forma di vita e nel cui grembo, come nei cicli della vegetazione, tutto ritorna dopo la morte per poi rinascere. La religione di questa civilt, di tipo matrilineare, fu quindi quella della Dea Madre, del principio femminile, del rispetto e considerazione delle donne, sacerdotesse e capi clan. La Dea aveva il potere di donare e sostenere la vita, quanto di portare la morte ma anche la rinascita. Il principio maschile aveva anche la sua importanza ed era rappresentato dal figlio/amante della Dea; la loro unione era simboleggiata dal rito del "matrimonio sacro". Alla mascolinit era quindi associata, tra l'altro, l'energia della Terra e lo spirito selvatico della natura e gli sciamani erano coloro capaci di entrare in contatto con queste forze per operare rituali sacri e guarigioni.

Non stiamo raccontando una bella favola ecologista ma approfonditi studi archeologici sulla civilt agricola neolitica dell'Antica Europa pre-indoeuropea come stata definita dall'archeologa lituana Marjia Gimbutas (Europa centro meridionale, balcanica, bacino del mediterraneo). Una civilt che con i limiti e imperfezioni immaginabili per quel tempo cos lontano dai nostri giorni, vide i suoi albori all'inizio del Paleolitico superiore, circa 40.000 anni fa, con la comparsa dell'Homo sapiens sapiens e delle prime pitture rupestri, per poi fiorire verso il 7.000 a.C. e perdurare ininterrotta per circa 3.500 anni. In seguito l'evoluzione sociale e spirituale di questa civilt fu interrotta dalle invasioni di violente popolazioni guerriere nomadi dedite alla pastorizia, provenienti inizialmente dalle fredde steppe caucasiche dell'Est europeo e in seguito da tutta l'Europa orientale e dai deserti dell'Asia Minore, come per esempio le antiche trib ebraiche guidate dai loro sacerdoti-guerrieri. Queste genti, con una struttura sociale patriarcale, adoratrici di bellicose divinit maschili e delle armi, lentamente ma inesorabilmente travolsero anche con massacri e distruzioni le pacifiche popolazioni locali. Nella protetta isola di Creta questa antica civilt, chiamata localmente Minoica, iniziata pi tardi rispetto al continente, circa verso il 3000 a.C., perdur fino a circa il 1500 a.C.

Tra i principali centri della civilt dell'Antica Europa, vere e proprie citt con una tuttora invidiabile organizzazione e influenza socio-culturale, ricordiamo †atal Hyk e Hacilar (nell'attuale Turchia), Vina (Yugoslavia), Cucuteni (Romania), Gerico (Palestina) e la pi conosciuta Cnosso (Creta). L'Isola di Creta fu forse l'ultimo luogo sul pianeta dove si celebr l'armonia tra gli uomini e le donne.

In seguito varie popolazioni europee come i greci (che parlavano sempre di una mitica "Et dell'oro"), gli etruschi, i celti e le popolazioni nordiche in generale, presero molti spunti dalla civilt neolitica dell'Antica Europa. L'antica religione della Dea Madre non fu mai del tutto soffocata ma alla societ di tipo ugualitario-mutuale che celebrava la vita e la natura, se ne sostitu gradualmente un'altra di tipo gerarchico-dominatore basata sulla violenza e la sopraffazione che vide innanzi tutto la supremazia degli uomini sulle donne e sulla natura e che ancora caratterizza principalmente le grandi societorganizzate moderne come quella occidentale.  

 
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animedeserte
animedeserte il 08/03/07 alle 22:52 via WEB
ciao notte anna pleas..
 
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