Domenica, in uno spettacolare tardo pomeriggio di primavera, mi sono fatto una bella corsa sull'argine del Reno con Wally.
Era tanto tempo che non facevo un pò di fiuming, che è sempre stato una delle mie discipline preferite. Anticipo la battuta di chi so io: lo so che sono più bravo nell'argining (o arzaning).
Comunque sia: il fiuming è il percorrere argini e golene di fiumi e canali, e si può fare a piedi, in mountain bike o con la moto da enduro. Per noi bassaioli, che viviamo nella piatta e antropizzatissima pianura padana, costituisce l'unica possibilità di immersione in un paesaggio relativamente naturale.
Il termine 'fiuming' non è farina del mio sacco, ma di quello di Mario Ciaccia, mitico redattore di Motociclismo FUORIstrada.
Il modo migliore e più divertente di praticarlo è, infatti, con una moto da enduro specialistico, l'unico mezzo che consenta veramente di raggiungere ogni angolo delle golene, in qualsiasi periodo dell'anno e con qualsiasi superficie, fango e sabbia comprese.
Certo, è vietato e non alla portata di tutti, ma è divertentissimo.
Ricordo ancora, ad esempio, come trascorsi il pomeriggio del primo giorno del 2001: immerso fino alla vita in un canaletto gelido, con altri due idioti, a cercare di tirare fuori dall'acqua la mia moto con una corda (meglio portarne sempre una, e magari anche i due idioti).
Avendo un po' di tempo, è possibile anche risalire il corso di un fiume fino alla montagna che lo partorisce, o discenderlo fino allo sfocio in mare, 'fiumate' mitiche che ho fatto un paio di volte lungo il Reno.
Anche in MTB si può fare un po' di fiuming, anche se è necessario un periodo secco senza fango, inoltre non è possibile pedalare sulla sabbia o tentare guadi, il che è un bel limite in zone tipo le golene del Po, dove ci sono spiagge immense.
Se si va per correre, meglio rimanere sugli argini, dove ci sono sentieri o strade sterrate/asfaltate, si sta in alto e si può godere di panorami più ampi, e soprattutto non si corre il rischio di essere tramortiti e inculati da qualche busone in agguato.
Si, perchè a causa della pressochè totale assenza di esseri umani, in alcune zone ben precise ci sono luoghi d'incontro di frocioni, e capita spesso, transitando a fatica in pieno inverno con la moto su qualche sentiero sabbioso, di trovarsi di fronte uno o più tizi con l'aria equivoca che si guardano intorno facendo finta di niente, come se stessero facendo un giro in piazza a vedere le vetrine.
Datemi ascolto, correte sempre sull'argine, che svegliarsi con un bernoccolo e un gran male al culo non dev'essere un'esperienza granchè piacevole...
P.s.: si vede che ho voglia di ricomprarmi una moto da enduro?
Inviato da: Wetter
il 10/08/2018 alle 11:01
Inviato da: Weather
il 10/08/2018 alle 11:00
Inviato da: Pogoda
il 10/08/2018 alle 11:00
Inviato da: Speed Test
il 10/08/2018 alle 11:00
Inviato da: Sat24
il 10/08/2018 alle 10:59