"Mama says they was magic shoes. They could take me anywhere."
La settimana scorsa ero a Viareggio da B, dove mi sono rilassato parecchio, con la consueta fantastica compagnia, mangiate di ottimo livello e alcune gite divertenti, tra cui segnalo Cala Violina, nel Grossetano, una spiaggia di livello insospettabile immersa in una pineta stupenda.
Che nuotata che ci ho lasciato, altro che la merdosa riga nera sul fondo della piscina!
Si, perchè oltretutto ho anche messo in cascina alcuni allenamenti importanti, in particolare cercando di alzare un pò la velocità di crociera nella corsa.
Peccato non aver potuto portare la mia bici, comunque sono riuscito a fare un pò di salite con la mtb prestatami da B.
Un mattino, proprio mentre sbanfavo per completare una sezione di 30 minuti al medio, su una stradina ai piedi delle colline, pensavo ad uno dei più bei film che siano stati realizzati, e cioè a Forrest Gump.
Un associazione affatto strana, mentre si sta correndo, e come al solito senza conoscerne il vero motivo.
Pensavo che, se un giorno dovesse scoppiarmi la testa, potrei ritrovarmi più o meno a ripetere quello che fece Forrest, e cioè a correre avanti e indietro da un estremo all'altro del paese, lui dalla California al Maine, io magari dal Brennero al Salento.
Ma, mi sono chiesto, cosa potrebbe spingere un uomo, o una donna, ad una determinazione così estrema?
Nel film, la molla scatta dopo un doppio trauma, la morte della madre e l'abbandono da parte di Jenny.
Forrest è in qualche modo inserito nella piccola comunità di Greenbow, dove vive senza problemi o necessità particolari.
Ma gli manca la seconda scarpa della vita, una famiglia.
Ora, non è che voglia far passare 'sto film come fosse la Bibbia, però mi trovo sostanzialmente d'accordo, o perlomeno questa è la mia lettura.
Un essere umano ha bisogno di tante cose, ma andando veramente al sodo, le componenti di base e di lungo periodo sono due e sono queste: IL (e non un) posto dove vivere, dove l'albero possa mettere radici, e l'amore di una famiglia.
Non necessariamente in quest'ordine, naturalmente, ma forse un ordine vero non c'è neanche, perchè poi, nel lungo periodo, i due ingredienti tendono a fondersi sulle rispettive linee di margine.
Tutto ciò forse suonerà ovvio e scontato ma, se mi guardo intorno, non vedo sempre comportamenti su questa linea.
Certo, è legittimo avere anche aspirazioni e desideri diversi, ma vale la pena di riflettere su cosa sarà importante alla fine, quando la polvere della battaglia si poserà, e lo sguardo potrà spaziare libero sull'asse del tempo, e in entrambe le direzioni.
Perchè quel momento arriverà, e forse sarà mano breve di quanto qualcuno pensa.
Credetemi, succede, l'ho visto con i miei occhi, e più di una volta.
E questa parte della storia nei film non si vede quasi mai.
Inviato da: Wetter
il 10/08/2018 alle 11:01
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il 10/08/2018 alle 11:00
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