Creato da sciffo il 27/09/2005

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Quelli che sognano di giorno sono consapevoli di tante cose che sfuggono a quelli che sognano solo di notte. (Edgar A. Poe)

 

 

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IRONDELTA 2012

Post n°688 pubblicato il 25 Settembre 2012 da sciffo

Partiamo dal bilancio a consuntivo: un week end bello e parecchio impegnativo.

La nostra società di triathlon organizza ogni anno - e secondo me anche molto bene - il cosidetto Irondelta, un pacchetto di gare racchiuso in un fine settimana e che trova il suo culmine la domenica in una prova su distanza olimpica.

Quest'anno erano previsti anche una gara sprint, il sabato, e una serie di competizioni per bimbi e ragazzi la domenica mattina.
Insomma, c'era parecchio da fare, tant'è vero che anche noi "atleti" siamo stati precettati per dare una mano all'organizzazione, alternandoci tra gare ed assistenza nei due giorni.


Chi mi conosce sa che, dopo due anni lontano da competizioni ed allenamenti nella triplice, avevo deciso qualche mese fa di fare una piccola rentrèe partecipando all'olimpico.
Il sabato, dunque, ero di servizio motorizzato con il fido Mòster (cioè Monster acquistato a Lugo) per seguire la frazione ciclistica e per la gestione della zona cambio. 

Mi sono divertito!
Innanzitutto la giornata era bellissima: sole, fresco, mare piattissimo e brillante.
Poi sono stato in compagnia di quei ciuciabecche dei miei compagni di squadra, con tutta la giornata a disposizione per insultarne qualcuno, e per fare il tifo per gli altri, e me la sono passata.
Last but not least ha esordito il mio compare Ignazio, che qualche mese fa ho portato subdolamente on the road to perdition, ed ho potuto seguire quello che combinava e dargli qualche consiglio sbagliato.
La sera, tornato a casa, ero stanco come se avessi gareggiato.

Domenica, race day, il meteo era meno gradevole, con una pesante coltre di nuvole di merda e il tradizionale vento di borino.
Parto da casa in solitaria e con calma - lo start è previsto alle 13.20 - dopo una meticolosa preparazione di tutto il materiale, a cui non ero più abituato.
All'arrivo saluto qualcuno, guardo un pò le gare dei bimbi (davvero bellissimi) ed è già tempo di prepararsi.
All'ingresso in zona cambio ritrovo diverse persone che conosco e la Magda che mi pennarella il numero su braccio e gamba - con tanto di doppio cuore di buon augurio! 

Prima della partenza, sulla spiaggia, sono con gli altri moschettieri classe 1966 del club: spariamo un bel pò di cagate, e intanto il cielo sembra aprirsi ad un timido sole.

Nei miei piani c'è una frazione a nuoto a tutta, dato che in Sardegna mi sono allenato tutti i giorni e, con aggiunta di muta, non faccio un cazzo di fatica.
I piani però saltano subito: è una tonnara di quelle incazzate, per almeno 3-400 metri è lotta greco-romana, in più c'è una corrente fottuta e devo continuamente correggere la linea.
Mentre prendo un coppino che quasi mi fa volar via gli occhialini, sento la solita vocina "ma chi cazzo te lo fa fare? ma vai a casa, stronzo!"; la conosco bene, è quasi una vecchia amica, e come al solito non la cago.
Il percorso di nuoto è una vera merda: visibilità subacquea zero assoluto, gente che se ne va a zonzo a zig zag e la ciliegina finale degli ultimi 150 metri con profondità di 60 cm che ci costringono a correre con l'acqua alle cosce.
Anzi, la vera ciliegina sono gli altri 300 metri per arrivare alla bici, ma almeno questo già lo sapevo.
Non so quanto ci ho messo, come da tradizione ho dimenticato di far partire il cronometro, ma di sicuro non è andata come speravo.

In bici riesco a riunire quasi subito un gruppetto, che potrebbe diventare un rilassante gruppone e portarci tutti in carrozza a 40 all'ora fino alla fine.
Senonchè, come noto, i triathleti in bicicletta proprio non ci sanno andare.
Cambi sbagliati, coglionazzi che strappano come dannati per poi trovarsi da soli a guardare indietro (ma poi mica che la capiscano, eh...), altri che perdono contatto con quello davanti senza motivo e poi non ricuciono.
In pratica, mi trovo almeno in tre-quattro gruppi diversi, costretto spesso a tirare o a cucire, e per 30 km faccio una fatica schifosa.
Ad un certo punto, addirittura, proprio mentre sto buttando giù una bustina di gel, l'idiota davanti senza motivo rallenta e perde la ruota, costringendomi a ingollare in un istante l'immonda poltiglia ai frutti rossi (a me pareva però succo di alluci), ustionandomi orrendamente le papille, mentre sbanfo come un mulo da miniera per ribeccare quelli davanti.
Solo negli ultimi 10 km ci assestiamo e riusciamo a finire senza forzare.
 
Al cambio comunque mi sento bene.
Inizio a correre i quattro (!) giri e vedo la family che fa il tifo, scattandomi delle foto come se stessi vincendo. Bello, però.
Visto che il percorso va avanti e indietro, in due corsie appaiate, incontro tutti i ragazzi della squadra e vari conoscenti, e ci scambiamo saluti e baci con la lingua.
Tutto sommato non ho cali, vado per la mia strada e concludo senza particolari problemi.
L'unica cosa di cui sono cosciente è di essere stato sotto le 2h e 30' (sarà poi 2h e 23'), e mi va benissimo così.
Adesso voglio solo una birra media, e il più presto possibile.

Analizzando a freddo come sono arrivato all'Irondelta, credo ci siano degli spunti interessanti. 
Innanzi tutto, dopo due anni senza allenarmi in nessuna delle tre specialità, ho iniziato la preparazione solo il primo luglio scorso.
Aggiungo che non ho mai effettuato dei "lunghi", anzi, limitando le distanze max a 2 km a nuoto, 50 in bici e 10 di corsa.
Le ore di allenamento settimanali sono state tra le 5 e le 8, mai di più.
Non ho mai svolto una sola seduta quantitativa o di scarico, ma sempre lavori (moderatamente) qualitativi, anche in bici. 
Sono arrivato in gara fresco e riposato, e questo ha fatto un bel pò di differenza.
Un'ulteriore prova che la preparazione è stata corretta, è che dopo la gara (oggi è martedì) non ho avuto nessun dolore da fatica alle gambe. Credo che questo sia merito delle corse collinari che ho fatto durante i dieci giorni in Sardegna.
Unico appunto negativo, ho pagato nel nuoto la disabitudine alla tonnara, come ho già detto, ma quella si può allenare solo gareggiando.
 
E adesso?
Adesso letargo!
Ho già ricominciato il mio corso in palestra per ragazzi ed i miei allenamenti di judo, dato che nel 2013 avrò tutti i requisiti richiesti e farò il corso federale per cinture nere.
Ieri mi ha chiamato MV per convocarmi ad una gare di sprint a squadre, ma spero quella domenica di essere in giro in moto con i ragazzi.

Comunque del triathlon sono sempre innamorato, e non credo che finirà qui... 

 
 
 
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