Sono in riabilitazione come una popstar stitica con la testa piena di merda.
Con le dovute proporzioni, in questi giorni provo le sensazioni tipiche di un tossico in disintossicazione.
Ieri per qualche breve attimo avevo pensato di uscire in bici, ma mi sono reso conto che avrei avuto più voglia di farmi pisciare in faccia da un cavallo.
Quindi è andata a finire che non ho fatto nessuna attività fisica, e sono arrivato a sera incazzato ed intrattabile come una pantera con le emorroidi infiammate.
Sono andato a mangiare una pizza e non avevo fame, quasi non riuscivo a finirla. Incredibile.
Stamattina ho preso il metadone, cioè mi sono fatto una corsetta per la campagna di 50 minuti. E subito, guarda caso, la giornata ha assunto una colorito più roseo ed allegro, come quello di un porco scampato al Natale.
Per inciso, mentre passavo vicino ad un silos abbandonato tra i campi, ho sentito miagolare. C'era un merdoso gatto intrappolato dentro, senza possibilità di poterne uscire da solo.
Dopo la doccia, sono tornato andato a liberare quella testa di cazzo, che mi ha ripagato di averlo salvato da una fine orrenda prima cercando di saltarmi in faccia e poi rovinandomi una mano a morsi.
Alla fine sono riuscito ad intrappolarlo con una coperta, ma ammetto di aver provato una leggerissima tentazione di staccargli la testa tirando un bel drop kick.
Comunque, per fortuna anche del gatto, dopo la corsa mi sono subito sentito più sereno, quasi incurante delle secche implacabili della domenica pomeriggio, che pure già potevo vedere minacciose all'orizzonte.
Ho mangiato con appetito i rituali cappellaci col ragù e poi mi sono messo a potare gli alberi al sole, proprio come un eroinomane in comunità.
Un eroinomane scorreggione, però: con tutti quei cannoncini alla crema a fermentare in corpo, quasi non avevo bisogno della scala, ero un fottuto uomo razzo.
Poi la partita dell'Italia (ma quando cazzo si decideranno a mandare Bortolussi a cagare?) e adesso l'insidiosissima palude che si stende tra le 18 e le 20.
Un tossico, vacca troia.
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