noeasywayout
Quelli che sognano di giorno sono consapevoli di tante cose che sfuggono a quelli che sognano solo di notte. (Edgar A. Poe)
Messaggi di Novembre 2014
Post n°705 pubblicato il 21 Novembre 2014 da sciffo
Outside in the cold distance
Fatta eccezione per una piccola parentesi di qualche mese, a Parma dove mi trovavo per lavoro, e un collega mi aveva affittato la dependance della sua casa alle pendici delle colline. Passò qualche tempo finchè, nel 2001, la mia vita prese una di quelle tipiche direzioni impreviste. E così mi sono ritrovato a vivere in campagna, in una frazioncina con un centinaio di abitanti circondata dai campi. All'inizio, ricordo, era una sensazione strana, per certi versi inquietante. Amo il vento che annuncia primavera, sedermi sotto i tre pioppi giganteschi vicino alla casa abbandonata, la musica di un milione di foglie appena nate che vibrano di vita. E le nuvole d'ovatta che passano correndo, dirette chissà dove. Amo le sere d'estate, nell'ora della luce d'oro, sull'orlo del tramonto, che accende il verde del grano ancora acerbo. Porto Wally a passeggio, e me ne sto lì a guardare i campi, compatti e regolari come il tappeto di un titano, nel silenzio che addolcisce il calore della terra secca. Amo l'arrivo dell'autunno, quando il sole del mattino scaccia via la nebbia, e ogni zolla fuma come lava di vulcano, ogni filo d'erba risplende di un suo privato arcobaleno. Senti l'aria che pian piano si riscalda, con un ultimo brivido, e il bofonchio di un trattore che lavora senza fretta. Amo l'inverno quando i campi sono una distesa di bianco intatto, solo le tracce di Wally che corre ubriaco di gioia e si tuffa nei fossi pieni di neve come fossero cuscini. Se c'è il sole, gli occhi spaziano dal profilo dell'Abetone a quello delle Prealpi. In mezzo mille campanili, il fumo dei camini e l'odore della legna umida. E poi capitano cose strane. So che non mi crederete, anche moglie e figli mi han guardato con sorrisi di compatimento, enunciando vaghe teorie socio-scientifiche. Mezzogiorno di maggio, porto il cane a fare una corsa nella tenuta del conte. E' un posto meraviglioso, campi verdi senza fine con un castagno alto venti metri, che si erge nelle pianura come un vecchio guardiano. Entriamo per la stradina che porta al grande fienile abbandonato, a fianco c'è una casa da mezzadro, diroccata e seminascosta da una jungla di alberi di fichi cresciuti senza controllo. Giro l'angolo e, nello spiazzo tra la casa ed il fienile, c'è una vecchia vestita di nero e con il fazzolettone in testa, che parte in bicicletta senza voltarsi a guardarmi, diretta verso il nulla dei campi. Io a certe cose non ho mai creduto.
|
Inviato da: Wetter
il 10/08/2018 alle 11:01
Inviato da: Weather
il 10/08/2018 alle 11:00
Inviato da: Pogoda
il 10/08/2018 alle 11:00
Inviato da: Speed Test
il 10/08/2018 alle 11:00
Inviato da: Sat24
il 10/08/2018 alle 10:59