considerazioni
diario di un vecchio punk, storie di droga politica e malaffare
la musica e i colori sono per la mente ciò che l'aria e la luce sono per il corpo
La religione esiste da quando il primo ipocrita ha incontrato il primo imbecille.(voltaire)
La cattiva notizia, è che dio non esiste.Quella buona ,è che non ne hai bisogno. cit.
"buona parte dei giornalisti di oggi scrivono sulla politica articoli che non sanno scrivere,intervistano uomini che non sanno parlare per giornali destinati a chi non sa leggere" liberamente tratto da una intervista di frank zappa.
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Post n°103 pubblicato il 09 Giugno 2013 da bennilateo
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Post n°100 pubblicato il 25 Dicembre 2012 da bennilateo
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Post n°99 pubblicato il 10 Dicembre 2012 da bennilateo
Tag: archinà, corruzione, ilva, inquinamento, lotta, operai, profitto, proletari comunisti, ribelli, riva, rivolta, rivoluzione, sfruttamento, taranto Il decreto dimostra che la legge non punisce chi la vìola,ma chi la subisce. Siamo contro il decreto perché non sana alcuna questione mentre è “tecnicamente”dalla parte dei padroni, poichè determina solo la riappropriazione dei mezzi di produzione da parte di padron Riva consentendogli la continuità del “funzionamento produttivo dell’Ilva” che “ costituisce una priorità d’interesse nazionale”. Siamo contro perchè non tiene conto dell'impatto sanitario sul territorio della produzione e della assoluta mancanza di sicurezza degli operai su impianti fatiscenti e tirati al massimo. Noi siamo contro Riva e contro lo stato che con una legge annulla l’applicazione di un’altra legge. In cosa devono aver fiducia i tarantini? Nella magistratura? Nello stato? Nella polizia? Nei sindacati? In tutte le istituzioni,chiesa compresa, che erano tenute a salvaguardare le vite di operai e cittadini? Alla luce della rete fittissima di corruzione manovrata da Archinà è chiaro a tutti che solo una rivolta operaia e popolare può spazzare via tutti i parassiti che hanno speculato sull'avvelenamento di una città intera, che non hanno esitato a precarizzare la condizione operaia mettendo a rischio salute e vita dei lavoratori. Solo una lotta avanzata e fuori dalle norme può determinare un vero cambiamento di rotta. A Taranto si è determinata una situazione incandescente che potrebbe realmente portare ad una rivolta sociale, non a caso i ministri si sono affrettati nell’emanare questo decreto proprio per evitare una situazione a rischio di“ordine pubblico”, obiettivo dello stesso decreto una disgregazione dell’opposizione operaia e sociale. La trasformazione di ogni dissenso in problema di ordine pubblico è sistematica, ogni qual volta cittadini, operai, studenti, precari e disoccupati manifestano il loro dissenso con la giusta determinazione,vengono caricati brutalmente. La violenza di questo decreto è uno schiaffo alla popolazione operaia e cittadina che si è mobilitata in questi mesi. I rapporti di forza si determinano da piccoli fatti. Prendiamo in considerazione la rivolta di Genova, alcuni operai tarantini erroneamente vedono alla rivolta degli operai di Genova come una condanna per gli operai e cittadini di Taranto, questa è solo un analisi parziale della situazione, bisogna capire che gli operai di Genova, seppur sindacalizzati, hanno condotto una lotta operaia esemplare, si sono organizzati come vera classe operaia, hanno violato ogni indicazione della questura, e hanno inasprito lo scontro trasformandolo in una vera guerra di classe. Non possiamo noi da Taranto chiedere che, ciò che non fanno gli operai tarantini lo facciano altri, e tantomeno possiamo affidare tutte le nostre speranze alla magistratura, tant’è che è bastato un decreto per annullarne disposizioni e sequestri. Affidare la fiducia del cambiamento nella sola magistratura, non fa altro che spegnere ogni piccolo focolaio di rivolta ormai indispensabile. I piccoli fatti che dicevamo prima riguardano anche le cosìddette “zone rosse”, che da Genova in poi hanno gustificato ogni violenta repressione poliziesca. Le zone rosse vanno violate,non è più tempo di chiedere permessi. Il 2 Agosto, quando gli operai più ribelli, studenti, precari, disoccupati, hanno accettato il divieto imposto dalla questura, permettendo al ministro Clini di venire indisturbato a Taranto, hanno rinunciato ad incidere realmente sui rapporti di forza fra masse e stato, violando la zona rossa e costringendo il ministro e tutto il suo seguito a scappare da Taranto,avrebbero lanciato un segnale chiaro, come per altro è avvenuto per altri ministri in Sardegna,e come puntualmente avviene a Napoli. E' ormai necessario costruire un fronte unito di operai che alzi il tiro,rompa il ricatto occupazionale, che dica chiaro che non si chiude niente senza un piano che garantisca lavoro sicuro e salario a tutti i lavoratori . Se l'operaio fà l'operaio,se costruisce un fronte di classe in fabbrica,se acquisisce attraverso l'unità forza e potere contrattuale autonomo, se rivendica con la lotta la difesa della salute,della sicurezza e dell'ambiente, allora sarà una garanzia per tutti i tarantini. Il lungo sciopero autonomamente indetto dagli operai del Mof e l'occupazione della direzione ILVA con gli operai del "comitato cittadini e lavoratori" e gli operai dello slai cobas per il sindacato di classe,l'astensione dal lavoro per mancanza di sicurezza dei gruisti, hanno segnato un punto di svolta in fabbrica che ora bisogna consolidare. La lotta non può essere "normale". Se l'obiettivo è una legge per Taranto,la lotta deve assumere i contorni di una vera rivolta sociale,di un vero conflitto di classe, solo così si potrà ottenere una legge che riconosca responsabilità di riva e dello stato, che consideri Taranto una emergenza sul piano sanitario e lavorativo e che preveda: - lo spegnimento di un forno alla volta per consentirne la messa a norma; -lo spostamento degli operai che possono essere utilizzati nelle bonifiche ; -corsi di formazione interni per gli altri; -piattaforme sulla sicurezza dei reparti preparati dagli stessi operai,come hanno fatto gli operai del MOF; - lavoro nelle bonifiche del territorio, -analisi e potenziamento delle strutture e dell'assistenza sanitaria. Le manifestazioni ordinarie non hanno nessuna possibilità di incidere, è scritto nel decreto "La produzione assume interesse strategico" e quindi occorrerà il rovesciamento dello stato,a partire dal rovesciamento delle istituzioni tarantine vergognosamente coinvolte.
CIRCOLO PROLETARI COMUNISTI DI TARANTO |
Post n°98 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da bennilateo
i comunisti sono per la lotta di classe...non per la pace sociale,nessuna pace sociale sarà possibile fin quando ci sarà lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo,la logica dei profitti e delle speculazioni a scapito di ambiente,salute e vita delle popolazioni.Coloro che si ritengono comunisti ,partiti e sindacati, sempre pronti a prendere le distanze da ogni focolaio di rivolta sociale,pronti a separare in ogni lotta i buoni dai cattivi tutelano interessi padronali .Credono davvero costoro di poter cambiare veramente le cose con le solite sfilate?Comprendono bene però che condividono una strategia con il governo, attraverso la denigrazione e la criminalizzazione di chi si ribella,consentendo la repressione violenta dello stato che interviene con cariche e arresti di studenti,disoccupati,precari,lavoratori ,notav.Costoro invece di fare i pseudo-gandhiani stipendiati,dovrebbero sempre essere "nel fuoco delle lotte , in stretto legame con le masse" |
Post n°97 pubblicato il 12 Febbraio 2012 da bennilateo
Vai... amore mio...quando vi sono troppe certezze ...tutto diventa forse... l'amore non trascina più,diventa lento e si perde dietro nuovi passi. A poco a poco le certezze svaniscono, l'anima si incattivisce,il cuore diventa buio, il pensiero stritola la mente. Fottiti amore mio... Non c'è spazio per la speranza,l'attesa,il compromesso,l'illusione. Siamo due mondi diversi che non hanno colto da subito la opportunità di completarsi e quindi destinati alla reciproca dissoluzione. Fottiti amore mio...perchè è successo un fatto nuovo ,nelle mie notti insonni ad alta gradazione alcoolica,tra bestemmie ,imprecazioni e alti pensieri, tu non sei più la gioia ma il tormento . Fottiti amore mio... non sei più la passione che liberava la fantasia, ne hai fatta di strada , sei passata da pensiero stupendo a ricordo scomodo da cancellare al più presto per liberare la testa da inutili sofferenze. Fottiti amore mio... perchè hai fatto in modo di distruggere ciò che io credevo speciale e che adesso ritengo soltanto una brutta e dolorosa avventura . Fottiti amore mio... perchè l'amore non si implora, perchè non sei più la donna che desideravo ,quella donna è andata chissà dove e non tornerà più. Fottiti amore mio... perchè mi accusi di averti tradito ,ma sò benissimo che è solo un pretesto al quale non credi nemmeno tu. Nell'amore che è divenuto saggezza, nell'estasi particolare bella e dolorosa, piacevole e soffocante, tutti i pensieri si confondono,si annullano,svaniscono.. sopravvive solo una frase ...con tutto l'amore che posso... Fottiti amore mio...
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Post n°96 pubblicato il 11 Dicembre 2011 da bennilateo
Tag: anarchici, attentato, bomba, Equitalia, FAI, multe, pacco, pignoramenti, strozzinaggio, terrorismo l 15 ottobre abbiamo scritto: è più criminale rompere una vetrina di una banca o l'azione delle banche che hanno precipitato, come parte del sistema del capitale, il paese e le masse nella più grave crisi economica dal '29 ad oggi? |
Post n°95 pubblicato il 16 Ottobre 2011 da bennilateo
Tag: 15 ottobre, black block, indignati, ministri, p.za S.Giovanni, parlamentari, puttane, roma, violenza
Ora fanno a gara i politici per prendere le distanze,ma le distanze da loro le hanno prese i manifestanti ,pacifisti e non ,che hanno deciso di manifestare contro questo ordine mondiale che privilegia un pugno di ricchi e di loro fedeli servitori. Mi chiedo se durante i primi scontri a piazza tahrir i nostri politici avessero preso le distanze dai manifestanti,d'altra parte siamo abituati a vederli spesso prendere le distanze dalle loro stesse affermazioni,senza contare che questo sistema di privilegiati prevede la dissociazione da ogni focolaio di rivolta affinchè nulla cambi. "La solidarietà e la presa delle distanze riunisce la politica",così titolano i giornali rendendo involontariamente una chiave di lettura diversa ,cioè quando si mette in discussione il sistema capitalista,i privilegiati si uniscono per dividere le masse e convincerle che questo sia il migliore dei mondi possibili. A Roma ho visto migliaia di persone ,non il fantomatico gruppetto di black block,ma giovani, studenti,operai,anziani disoccupati,anche alcuni invalidi sulle sedie a rotelle che a p.za S Giovanni urlavano la loro rabbia ,non l'indignazione. A Roma c'era si l'indignazione ma anche tanta rabbia,a Roma ho visto il conflitto di classe ,pacifico e non,perchè si sa un conflitto è pur sempre un conflitto. Ho visto auto di lusso date alle fiamme di fianco a utilitarie lasciate intatte,assalti a banche e agenzie di lavoro interinale perchè rappresentano il marciume del capitalismo che si arricchisce col sangue dei lavoratori,dei pensionati,dei precari e dei disoccupati,anche se le banche e le speculazioni non sono la causa della crisi,ma congenite al sistema capitalista per permettergli di rigenerarsi tagliando diritti e posti di lavoro. Ho visto la rabbia degli studenti e dei giovani che erano lì per scardinare questo sistema che li vede esclusi dal loro futuro. La rabbia era maggiore dell'indignazione e se anche solo una parte dei movimenti avesse deciso di deviare verso i palazzi del potere, evidentemente i giornali avrebbero dovuto faticare per inventare titoli oggi e deviare l'opinione pubblica parlando del solito gruppo di violenti . Tutti si affrettano a condannare la violenza ,ma della violenza che subiscono ogni giorno i lavoratori rapinati dei loro diritti, i precari che lavorano tutta una vita sapendo di non poter contare sulla pensione e la tranquillità,i disoccupati che si vedono privati della dignità del lavoro e molto spesso sono costretti ad arrangiarsi al limite di leggi che si accaniscono verso piccoli reati " di sopravvivenza " garantendo impunità a politici e ministri rei di concussione,corruzione, mafia,negando l'autorizzazione a procedere e violando palesemente la costituzione che dice che tutti gli uomini sono uguali davanti alla legge. Che giustizia è se chi fà le leggi non le rispetta! Chiedo a coloro che si sono affrettati a prendere le distanze qual'è la differenza tra mubarak e berlusconi, cos'altro devono fare ancora governo e parlamento perchè la rabbia delle masse sia da loro giudicata opportuna. Politici,ministri ,deputati e senatori di ogni schieramento politico accusati di mafia ,tangenti e corruzione,prostituzione e sfruttamento della prostituzione per accontentare il rais nano,sono ancora al loro posto e profumatamente pagati con i nostri soldi; voli di stato per portare le puttane al sultano,prostitute in cambio di importanti appalti di aziende di stato,cocaina ,ministeri in cambio di piaceri sessuali o di appoggi alla maggioranza. Non basta l'indignazione e la sfilata delle bandiere di partito ,occorre non dividere il movimento tra buoni e cattivi,faremmo un piacere ai "dissociati"di sempre che vogliono la rivoluzione a parole,coloro che sono sempre pronti a condannare ogni piccolo focolaio di rivolta perchè metterebbe a rischio i loro privilegi. Ieri è stata una bella dimostrazione di forza da parte degli indignati d'Italia,unico rammarico la opportunità sfumata di mettere in discussione governo e parlamento assediando i palazzi del potere indirizzando lì la rabbia e la determinazione degli esclusi dal sistema,come alcuni dei movimenti avevano intenzione di fare,ma poi si è scelta la "sfilata" e la rabbia è esplosa a p.za S:Giovanni. |
Post n°94 pubblicato il 04 Ottobre 2011 da bennilateo
non c'è di che fidarsi della giustizia italiana che manda tanti innocenti in carcere e i potenti fuori. La folla fuori urla vergogna La folla è stata informata da vespa e i suoi plastici,la magistratura è incapace, comunque la pensiate,incapace adesso che li ha assolti o incapace in primo grado quando li ha condannati. Io sono felice che li abbia assolti ,non perchè sono convinto che siano davvero innocenti,ma perchè sono convinto che la giustizia italiana non sia tanto giusta anche alla luce degli ultimi episodi di cronaca,vedi yara e sarah,ma soprattutto perchè le carceri sono piene,anzi scoppiano,di proletari che non possono permettersi nemmeno l'avvocato. Un'altra domanda è spontanea:e se knox e sollecito non avessero avuto alle spalle una famiglia benestante? La risposta è molto facile basta guardare nelle carceri e capire che la giustizia è ingiusta e che ad alcuni incaricati di fare luce su orrendi crimini interessa soltanto mostrare un colpevole all'opinione pubblica . Tanti detenuti innocenti scontano pene altissime solo perchè non possono permettersi nuovi periti di parte che smentiscono perizie frettolose della magistratura, come amanda e raffaele.
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Post n°93 pubblicato il 10 Aprile 2011 da bennilateo
Un altro ragazzo si aggiunge alla lista nera delle morti in carcere. Scrive il nuovo corriere barisera l'8 aprile BARI – Non ci sono solo le aggressioni nelle carceri di Lecce e Bari. Carlo Saturno, il 22enne morto ieri dopo alcuni giorni di coma, sarebbe stato picchiato anche nel carcere di Taranto, davanti all’avvocato d’ufficio che lo difendeva, Antonio Liagi. Nell’istituto del capoluogo jonico, Saturno fu rinchiuso per reati legati allo spaccio di stupefacenti. Il 10 febbraio 2009 fu arrestato da agenti di polizia nel corso di un blitz e destinatario di una misura in carcere. Ed è proprio nel carcere che sarebbe avvennuta l’ennesima aggressione della polizia penitenziaria, finita in un’istanza di richiesta di modalità protetta del 3 marzo 2010 dell’avvocato Tania Rizzo al tribunale, che chiedeva una specie di protezione del detenuto. |
0 Raffaele. Angelo custode. In amore e delitto tutte le cose si muovono per sette. sette compartimenti nel cuore. le sette elaborate tentazioni. sette diavoli espulsi da Maria Maddalena puttana di Cristo. i sette meravigliosi viaggi di Sinbad. sin/bad, peccato/cattivo. e il numero sette impresso eternamente sulla fronte di Caino. Il primo uomo ispirato. Padre del desiderio e dell'omicidio. Ma non fu sua la prima estasi. Considerate sua madre.
A Eva risale il delitto della curiosità. Che come dice il proverbio: ha ucciso la micia. Una mela cattiva fece fallire il colpo. Ma statene certi che non era una mela. La mela assomiglia a un culo. E un frutto da finocchi.
Doveva essere un pomodoro.
0 meglio ancora. Un mango.
L'ha morso. Dovremmo noi condannarla. maltrattarla.
povera dolce troietta. forse la storia si può rimpolpare.
pensate a Satana in forma di stallone.
lei forse aveva le ginocchia aperte.
e satana come un serpente ci s'infila.
si aprono di piú
striscia su per le cosce le si struscia contro un pochino
piú che l'albero della conoscenza in procinto
di essere mangiato... lei ha il suo primo fremito
giardino del piacere
le sarà dispiaciuto
quando mai a noi ragazze
avrà chiavato bene
dio solo sa
tratto da "seventh heaven" di patti smith
SYSTEM OF A DOWN
prison song
Stanno cercando di costruire una prigione.
Stanno cercando di costruire una prigione.
Seguendo i movimenti per i diritti
Avete stretto la morsa con i vostri pugni d'acciaio
Le droghe diventano convenientemente
A disposizione di tutti i ragazzi.
Seguendo i movimenti per i diritti
Avete stretto la morsa con i vostri pugni d'acciaio
Le droghe diventano convenientemente
A disposizione di tutti i ragazzi.
Compro il crack, picchio la mia puttana,
Proprio qui a Hollywood.
Circa 2 milioni di Americani sono incarcerati
Nel sistema carcerario, sistema carcerario
Sistema carcerario degli Stati Uniti.
Stanno cercando di costruire una prigione
Stanno cercando di costurire una prigione
Stanno cercando di costruire una prigione (per farci vivere dentro ad esso)
Un altro sistema carcerario
Un altro sistema carcerario
Un altro sistema carcerario (per farci vivere dentro ad esso)
Spacciatori di droghe leggere riempiono le vostre prigioni
E voi non indietreggiate
Le nostre tasse che pagano le vostre guerre
Contro i nuovi non-ricchi.
Spacciatori di droghe leggere riempiono le vostre prigioni
E voi non indietreggiate
Le nostre tasse che pagano le vostre guerre
Contro i nuovi non-ricchi.
Compro il crack, picchio la mia puttana,
Proprio qui a Hollywood.
La percentuale di Americani nel sistema carcerario,
sistema carcerario è duplicato dal 1985.
Stanno cercando di costruire una prigione
Stanno cercando di costurire una prigione
Stanno cercando di costruire una prigione (per farci vivere dentro ad esso)
Un altro sistema carcerario
Un altro sistema carcerario
Un altro sistema carcerario (per farci vivere dentro ad esso)
Per te e me, per te e me, per te e me.
Stanno cercando di costruire una prigione,
Stanno cercando di costruire una prigione,
Stanno cercando di costruire una prigione,
Per te e me,
Oh, piccola, per te e per me.
Tutte le ricerche e tutte le politiche di successo sulla droga mostrano
Che i trattamenti dovrebbero aumentare,
E le applicazioni legislative diminuire
Mentre si aboliscono le sentenze minime di ingiunzione.
Tutte le ricerche e tutte le politiche di successo sulla droga mostrano
Che i trattamenti dovrebbero aumentare,
E le applicazioni legislative diminuire
Mentre si aboliscono le sentenze minime di ingiunzione.
Utilizzando le droghe per pagare guerre segrete intorno al mondo
Le droghe ora sono la vostra politica globale
Ora controllate il mondo.
Compro il crack, picchio la mia puttana
proprio qui a Hollywood.
Il denaro (che viene dalla) droga viene usato per accaparrarsi le elezioni,
E formare dittatori in tutto il mondo
sponsorizzati da aziende brutali.
Stanno cercando di costruire una prigione
Stanno cercando di costurire una prigione
Stanno cercando di costruire una prigione (per farci vivere dentro ad esso)
Un altro sistema carcerario
Un altro sistema carcerario
Un altro sistema carcerario (per farci vivere dentro ad esso)
Per te e me, per te e me, per te e me.
Stanno cercando di costruire una prigione,
Stanno cercando di costruire una prigione,
Stanno cercando di costruire una prigione,
Per te e me,
Oh, piccola, per te e per me.