PORTO EMPEDOCLE DELL'ORRORE
Voleva solo un po' di pappa e qualche carezza invece un branco di giovani BESTIE UMANE lo ha preso, tenuto, legato, seviziato, sodomizzato, infilato ossa nel retto fino a lesionare gli organi interni e dopo il sadico divertimento lo hanno SOTTERRATO VIVO... tutto ciò davanti a curiosi affacciati alle finestre che non hanno fatto nulla per evitare questo orrore. Dopo alcuni giorni di agonia la povera bestiola non ce l'ha fatta ed é morta, nonostante le cure
Firma la petizione per l'applicazione delle leggi a tutela degli animali e di pene severe per chi si macchia di questi orrori che manifestano l'inciviltà, la stupidità e la crudeltà di certi umani
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Post n°6 pubblicato il 09 Luglio 2008 da Waithera
Je (m') accuse Mi accuso di aver causato un incendio. Ho concepito desideri peccaminosi su mio fratello. Mi accuso di aver tentato di avvelenarmi. Mi accuso di aver consegnato del veleno a una tale che intendeva propinarlo al marito. Mi accuso di aver commesso incesto tre volte la settimana, circa trecento volte complessivamente, e manustuprationes un quattro o cinquecento volte. Ho commesso adulterio con un uomo sposato per un periodo di quattordici anni. Mi accuso di aver dato molto denaro a quest'uomo, per il quale mi sono rovinata. Bis peccavi immundum peccatum cum isto. Mi accuso di aver avuto commercio con un cugino di secondo grado, duecento volte. Era scapolo. Ho avuto commercio con un primo cugino di mio marito, un trecento volte. Era un uomo sposato. Mi accuso che un giovanotto me stupravit quando avevo sette anni. Mi accuso manupeccavisse cum fratre meo, prima ancora di avere sette anni. Mi accuso posuisse virgunculam super me. Mi accuso di aver avvelenato mio padre con le mie proprie mani. Facevo cio' per le sue ricchezze. Cosi' ho fatto avvelenare i miei due fratelli, in conseguenza di che un uomo è stato arrotato. Una volta ho preso delle droghe per abortire. Mi accuso di avere somministrato del veleno a mio marito, cinque o sei volte. Poi sono stata presa dal rimorso, l'ho fatto curare bene, ed è guarito. Tuttavia ne porta ancora le conseguenze. Lo facevo onde poter attendere ai miei piaceri. Mi accuso di aver inghiottito io stessa del veleno e di averne propinato a una dei miei figli ... perché era già grandicella. Mi sono confessata a Pasqua, e comunicata, ma senza alcun proponimento di emendarmi. Marie-Madeleine marchesa di Brinvilliers (Paris, 29 aprile 1676) |
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