Parole in confusione

Secondo Tempo

Spiaggia, teli, crema protettrice e mare. Un casino di gente e un sole che picchia forte.
Alterniamo l’acqua  a qualche partita di beach volley, insieme a Gabri e altri amici, sulla sabbia bollente che appena ti ci tuffi, per recuperare una palla impossibile, riesce ad incollartisi addosso che è una meraviglia.
Nemmeno la doccia e la fila indescrivibile per raggiungerla riescono a levartela di dosso.

Arriva il momento dell’Happy Hour celebrato dal ritornello dell’ultima paraculata di Ligabue e, credo di essere stato l’unico, mi scolo due coche grandi, alla spina, con ghiaccio senza limone per soli tre euro.
Le solite canzoni, i soliti tipi da spiaggia.
Le casse dei bagni vicini che si spremevano per vincere il duello all’ultimo decibel con le compagne di reparto.
La triste constatazione che di ragazze che non cadono a pezzi, dopo i 20, ce ne sono veramente poche, al contrario della componente maschile che fa la sua bella figura e non è un pensiero maschilista ma solo, lo ripeto, una triste constatazione.
La donna decide, l’uomo non conquista.
L’uomo si tiene in forma, la donna se ne sbatte.
Massima generale e io odio generalizzare.

Ci rimettiamo sulla strada di casa.
La navetta ora è stipata fino all’ultimo spillo ma il percorso è breve e la macchina è ancora li che ci aspetta.
Siamo in cinque questa volta anche se, visto l’impianto a GPL, sarei omologato per quattro ma non è una cosa importante.
San Vitale, cinque ragazzi che gridano dai finestrini a quelli su due ruote campioni del mondo e il Greatest Hits II dei Queen pompato a tutto volume dallo stereo.
Ci ritroviamo a cantare a squarciagola la stupenda “The show must go on” e continuiamo su “Bohemian Rhapsody” e ancora “We will rock you” per concludere con la meritatissima “We are the champions”.

I saluti e una bella domenica che porta il segno di un’abbronzatura senza bruciature, con qualche, inevitabile, tempo morto fra le righe ma con la certezza di aver vissuto altrettanto, col ricordo di qualche momento di stupenda felicità e sincero entusiasmo.
Parcheggio sotto gli alberi del parco buttando un'occhio alla terrazza di casa mia e sento il telefono suonare.
- Nonna!
La chiamo subito.
Me stesso - "Sono a casa, tutto bene."
Nonna: -"Bene. Lo sai che non m'addormanto eh!?"
Per scrivere bisogna Vivere,

The show must go on

Empty spaces,
what are we living for
Abandoned places,
I guess we know the score
On and on, does anybody know
what we are looking for
Another hero, another mindless crime
Behind the curtain, in the pantomime
Hold the line, does anybody want
to take it anymore

The show must go on
The show must go on
Inside my heart is breaking
My make-up may be flaking
But my smile still stays on

Whatever happens,
I'll leave it all to chance
Another heartache,
another failed romance
On and on, does anybody know
what we are living for?
I guess I'm learning
I must be warmer now
I'll soon be turning
Round the corner now
Outside the dawn is breaking
But inside in the dark
I'm aching to be free

The show must go on
The show must go on,
Inside my heart is breaking
My make-up may be flaking
But my smile still stays on

My soul is painted like the wings of butterflies
Fairytales of yesterday will grow but never die
I can fly my friends

The show must go on
The show must go on
I'll face it with a grin
I'm never giving in
On with the show

I'll top the bill, I'll overkill
I have to find the will to carry on
On with the show
On with the show
The show - show must go on

Queen