UbriacaDiStelle

Parentesi del cazzeggio privo di alcun contenuto intellettuale.

Allora, per risollevare un attimo l'umore di questo blog  -che è diventato non pietoso, non patetico, dippiù!-  il seguente post sarà di una minchiaggine (Esiste?Non penso.Và che neologismo che v'ho sparato!) direi sconcertante.
Ma non, attenzione, per decisione ponderata di voler modificare l'andazzo, ma perchè, capitemi, sto guardando la prima serata del Grande Fratello interamente commentata dalla Gialappas, dunque il mio livello emotivo non potrebbe essere più armonico ed estasiato di così.

Perchè dovete sapere che io adoro, amo alla follia la Gialappas.
I Gialappi, uno ad uno, io li vorrei conoscere, perchè sono fantastici, e non posso smettere di ridere, non ci riesco.
E considerando l'umore degli ultimi giorni è un miracolo, e vorrei fare un monumento ad ognuno di loro, o essere la loro schiava a vita.
No a vita no.
Diciamo per una settimanella và, che esagerare non è mai buona cosa.

Perchè esistono solo due continenti: l'Asia, e l'Occidente (eh sì, è stato detto davvero e non per scherzo, da uno dei concorrenti, non saprei dire quale).

E perchè...Inutilimoto.
Niente frase dal senso compiuto.
E' che basta il nome a farmi ridere.
Sono conscia che il mio livello intellettuale stasera sia notevolmente più basso del solito, ma mi perdonerete.

E poi facciamocela una risata ogni tanto, o no?!
Che non è che faccia male, di questi tempi, in cui il cuore si spezza con la facilità di un ramoscello su un marciapiede, calpestato da una puttana con i tacchi a spillo.


Ps. ultima perla della serata.
Momento delle nomination.
Inutilimoto in confessionale.

Marcuzzi : Allora Andrea, chi vuoi nominare?
Andrea : Dunque, vorrei nominare Olivia...
Gialappo : ...perchè è troia come la mia fidanzata.

Pps. Io adoro Jimmy Barba, è ufficiale.

Grazie per avermi concesso qualche minuto del vostro tempo, ma secondo me valeva la pena di leggere solo per le due perle Made In Gialappas.

E diamo il benvenuto al carpentiere e al macellaio!
Il carpentiere sembra così bellino...

Dal mio petto esce rumore di vetri rotti.

" Le carezze mi fanno piangere.

Son troppo lievi, non lasciano segni, son troppo brevi.

Sembrano quasi dire :

"Non sono sicuro di niente, ma tu sei così bella

che, per un attimo, questo attimo, ho creduto di amarti"."

Straziante.
Come il mio stato d'animo adesso.
Me la ricordo quella carezza.
E queste parole descrivono l'attimo esatto di quella prima carezza, e io mi sento così stupida, e sono straziata, logorata, dilaniata dalla sua mancanza.
Perchè diavolo hai rovinato tutto?

Strazio allo stato puro.

E' che mi sento come un mattone, in un posto che sta a metà tra stomaco e trachea.

E' pesante, e duro, e freddo, e mi fa respirare male.

Come se l'aria non riuscisse più a riempire i polmoni, perchè c'è troppo freddo lì dentro.

Ed è come se ci fosse una lotta interna in me : una parte non riesce a frasi una ragione di quello che succede, è dilaniata dal dolore e vuole giocarsi tutto per cercare di riprendersi quello che vuole, e l'altra parte vuole solo lasciar perdere e tornare nel suo letargo emotivo, nel suo giaciglio fatto di orgoglio, e riparo dalle emozioni di qualsiasi genere, perchè le fanno troppa paura per buttarsi e permettersi di provarle.

Chi diamine dovrei ascoltare delle due??

Ritorno allanormalità.

Certe volte ho bisogno di stare da sola.
Per ascoltare la mia voce interiore, invece delle rassicurazioni esterne, e capire cosa dice realmente il mio istinto.
Chissà se ci azzecca.
Io sono paranoica.
Paranoica e piena di nevrosi.
Penso sempre che tutti se ne andranno, che mi lasceranno.
Perchè non sono abbastanza.
E...bè, poi passa.
Almeno in apparenza.
E' che impazzisco se le cose non vanno come dico io.
Perchè poi divento insicura, e se divento insicura mi metto sulla difensiva, e se mi metto sulla difensiva divento aggressiva, e solitamente è a quel punto che mando tutto a puttane.
E' perchè mi sforzo troppo.
E non è così che bisognerebbe andare.
Le cose dovrebbero accadere, spontanemente.
Bisognerebbe seguire il corso degli eventi, non cercare con tutte le proprie forze di far andare tutto esattamente secondo i piani, perchè così si rischia di diventar scemi, ma del tutto.
E poi, nonostante io stia abbastanza bene adesso, e abbia tante cose nuove per la testa, rivedere Emme dopo...vediamo...- oddio, solo 20 giorni?sembrava un secolo di più - comunque dopo le feste, inizialmente non mi ha fatto effetto.
Ero così concentrata a notare tumulti interiori, che sono rimasta del tutto indifferente.
Quindi ho abbassato la guardia.
E, ovviamente, SBOM! Tra capo e collo, il colpo arrivò.
Io me ne stavo tranquilla a fare le mie cose per i fatti miei, con un amico.
(Okay, amico è una cazzata.Un ex intrallazzo, va bene?Che differenza volete che ci sia?Non c'era bisogno di specificare, date retta a me)
E lui era con un suo amico, alle mie spalle.
(E stavolta dire amico non è una cazzata, almeno così suppongo)
Sentivo la sua voce, e quindi ho alzato al massimo il volume della musica dell'ipod. Perchè mi deconcentra più un suo sussurro, che la musica assordante che mi esplode nei timpani.

Ma comunque.

Ho proseguito serena, per la mia strada.
L'ho incontrato un paio di volte, freddezza totale, al solito.
Da parte mia e da parte sua.
Io con un bel sorriso stampato in faccia, lui con la consueta espressione sofferente, di un uomo che, per sua stessa scelta, è logorato dalle fiamme.
E anche qui, tutto normale.
Ma dietro tutta questa dannata indifferenza...qualcosa.
Sguardi.
Sguardi insistenti.
Sguardi che ti trapassano.
Sguardi furtivi, che sono come paletti nel cuore.

E' peggio di prima.
Peggio.
Quando mi ha salutata, è stato come se il tempo si fosse fermato.
Ho sentito distintamente il suo respiro nell'orecchio.
Le sue labbra sulla mia guancia.
Il rumore attutito del suo bacio.

Un suono maledettamente familiare.

E ho sentito distintamente che non sono state sensazioni soltanto mie.
Qualcosa è passato tra noi come una scarica elettrica, e con quella la consapevolezza che non sono stata l'unica a sentire tutte quelle cose.
Cazzo.
Deve passare.
E' che quegli sguardi sono una droga, ormai.
Un'assuefazione peggiore di quella da eroina.

Corrosa da dentro.

La storia si ripete.

Di nuovo ste scene, e porca troia.
C'è sempre, c'è sempre una stronza che subisce sta roba.
Un'unica, sola, debole gazzella, sulla quale si scaraventa il branco di fottute iene.
E lei non ha scampo.
E che può fare?
E' che mi riporta in mente brutte scene.
E quanto ci si sente soli in situazioni del genere non lo si può immaginare neanche, se non ci si passa personalmente, e io, cazzo, lo so.
Non si fa porca troia, non è corretto.

E gli altri si divertono.
Ridono gli stronzi.
E' tutto un gioco, è tutto solo un gioco.
Perchè loro non son soli, sono insieme.
Non è divertente, questo vi vorrei MARTELLARE in testa, ridicole, insulse teste di cazzo.
Sì, siete i principini della festa, e le reginette.
Adesso.
E' facile essere quelli forti quando si è in gruppo.
E' estremamente facile.

In branco, sono tutti buoni a fare i bulli.
Mi fate schifo, siete tutti uguali.
Tutti uguali.
Non valete un cazzo, presi singolarmente, ma tutto sommato anche in gruppo.
Buoni solo a fare i buffoni di corte, per far divertire chi vi guarda.