Creato da henrytalprain il 22/04/2009
appunti a futura memoria per mio figlio

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27/4/09

Post n°32 pubblicato il 10 Maggio 2009 da henrytalprain

Sono passato a scrivere su di una agendina del 1993. In quell'anno ancora non ci conoscevamo io e tua mamma e tu eri meno prevedibile di un'ipotesi.

Ieri ci è venuta a trovare tua nonna (mia mamma) e ripensando a fornirti notizie più complete sui tuoi antenati, le ho chiesto cosa avevano fatto durante la guerra i miei nonni paterni (quindi i tuoi bisnonni che tu non conoscerai).

Entrambi sono andati in guerra, uno era in sicilia quando arrivarono gli americani e torno sù con loro come vivandiere. Non ha mai parlato di quello che aveva visto, troppo terribile per parlarne con i suoi cari.

L'altro era in Croazia e usava il lanciafiamme, al cambio di alleanze, finì la guerra combattendo contro gli ex-alleati...neppure lui raccontò mai nulla al ritorno.

Dei nonni di tua mamma uno raccontava con fierezza di non aver mai preso in mano un fucile e di non aver sparato mai a nessuno, era barbiere e tagliò capelli per tutta la guerra... un grande.

Come vedì fra i tuoi antenati nessun eroe, solo uomini comuni sballottati da una tragedia enorme che hanno cercato di sopravvivere facendo il minor danno possibile...penso che sia il più bell'albero genealogico che ti potessi fornire.

Uno chiamato eroe è di solito uno molto bravo ad uccidere i nemici.

Uno chiamato martire è uno che viene ucciso per i suoi ideali.

Uno chiamato soldato è uno che và in guerra.

Uno chiamato civile, è uno che costruisce le bombe che qualcun'altro sgancerà.

Uno chiamato vigliacco è uno che quando c'è una guerra scappa, andando dove la guerra non c'è, e quello sarei io, se tutti scappassero le guerre neanche ci sarebbero... quaranta soldati e quaranta sorelle...

buonanotte fiorellino.

 
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24/4/09

Post n°31 pubblicato il 10 Maggio 2009 da henrytalprain

Ti scrivo prima di dormire per dirti due parole sulla tua prima festa della liberazione che sarà domani 25 aprile.

E' proprio la tua festa, perchè tu sei ancora alla macchia (imboscato!), ancora non sei stato schedato e finchè stai lì non lo possono fare!

A parte le battute chissà cosa sentirai fra sei/sette anni a scuola, cosa ti racconteranno dicendoti che è STORIA.

Io ho conosciutto dei partigiani, ma fra un pò (non voglio portare sfiga) non ne rimarranno molti, ne ho intervistati diversi quando andavo alle medie per una ricerca e poi ho visto documentari e ricostruzioni e films, ma la liberazione non l'ho vista con i miei occhi.

Qualche anno fà i festeggiamenti erano pomposi, quasi religiosi verso i martiri della liberazione, oggi vogliono fare martiri anche quelli che li hanno uccisi e qualcuno dice che i primi non erano eroi ma delinquenti.

Vedi piccolo mio queste cose sono complesse ma guardate togliendo le lenti rosse bianche o nere qualcosa si capisce: la Storia la scrivono i vincitori, se la seconda guerra mondiale fosse stata vinta dai nazifascisti, la storia l'avrebbero scritta loro e i martiri e gli eroi sarebbero stati repubblichini e non partigiani.

Oggi che governano partiti che derivano dal fascismo o comunque da una "cultura" di destra, stanno cercando di riscrivere la storia per far passare anche i loro morti come martiri ed eroi e tutti i partigiani per delinquenti comuni che hanno approfittato della liberazione per rubare e uccidere... allora in nome della riconciliazione nazionale diciamo che tutti i morti sono uguali e non ci pensiamo più!

Vedi amore mio non dovrebbe essere morto nessuno, non ci sarebbe dovuta essere nessuna guerra e il valore della vita umana è impagabile, non esistono "perdite accettabili", nessuna perdità sarà mai accettabile, di nessuno, qualsiasi idea abbia, ma se uno muore perchè degli innocenti non vengano fucilati e se uno del plotone d'esecuzione viene poi ucciso, sono entrambi morti, ma non per valori ugualmente condivisibili e se hanno entrambi dignità umana, il loro sacrificio non ha la stessa dignità.

Questo è quello che penso io, tu metti sempre in discussione tutto, anche quello che ti racconto io, fatti una tua idea e non prendere mai per buone "le verità della televisione".

Penso che il 25/4 sia da celebrare con lo studio e la ricerca, non con i fiori, anche perchè se la storia ha un senso è quello della memoria perchè, altrimenti  "quel c'ha da gnir incion s'arcorda" (quel che succederà... nessuno se lo ricorda).

Buona liberazione piccolino.

 

 
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24/4/09

Post n°30 pubblicato il 10 Maggio 2009 da henrytalprain

Piccolo mio oggi ho rivisto l'odissea con Kirk Douglas e, quando Ulisse incontra il figlio Telemaco... ho pensato a noi due, al rapporto padre-figlio.

Tutti pensano sempre a Penelope ed alla sua tela, ai 20 anni in cui lui se ne stà in giro a conquistare terre e donne, ma non vede crescere suo figlio e lascia la sua casa in balia di parassiti. Lo lascia in fasce e lo ritrova uomo.

Questa l'eredità classica o un padre che abbandona il figlio o, con Edipo, un figlio che uccide il padre... direi di affrancarci da queste tristi eredità.

Io penso che l'amore paterno esista e sia degno e forte quanto quello materno, è diverso, non ti cresco dentro di me, ma, come responsabilità, sento idealmente di abbracciare te e lei.

Solo 20 anni fa andavo all'università e conobbi, per la sua fama, una prof che bocciava tutti i maschi in quanto tali e, alle sue lezioni, diceva che l'uomo non faceva parte della famiglia se non per un apporto genetico iniziale (lo diceva con meno eleganza a dire il vero).

Io non lo credo, forse è stato così, anche per me che non ho memoria di mio padre prima della mia adolescenza (quindi assente e, quando poi è stato presente, avrei preferito fosse rimasto assente) ma oggi, almeno per me e te, può essere diverso.

 
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23/4/09

Post n°29 pubblicato il 04 Maggio 2009 da henrytalprain

A me le animazioni piacciono tantissimo, chissà, a te, quali di quelle che ho ti piaceranno. Un toto-animazioni!

Bruno Bozzetto?

Fra tutti i suoi quello che mi piaceva di più da piccolo era minivip (mio fratello superuomo), gli altri erano sempre stupendi ma più per grandi, Il signor Rossi, i corti, West & soda, allegro non troppo...

La pantera rosa?

I barbapapà mi sà che ti piaceranno, io andavo pazzo per il muppet show con Gonzo Kermit e Piggy... e i maiali nello spazio! E tutti i films dei muppets...

Kirikù, principi e principesse, Tex Avery e poi la città incantata di Miyazaki (anche Ponyo ma lo devo ancora vedere)...Bugs Bunny e tutti i corti della WB, Nick Carter e l'ultimo chiuda la porta... Fantasia... tutti quelli della Pixar, da toy story a wall-e...

e poi i fumetti, ma quelli vorrei farteli io, come in un telefilm americano di tanti anni fà (di cui non ricordo il nome ed un suggerimento sarebbe apprezzato!) dove c'era una bimba con l'apparecchio per i denti che quando tornava da scuola o la sera prima di dormire andava nello studio del papà a chiedergli spiegazioni e lui per risponderle disegnava delle cose (cane, suocera...) che si animavano sul foglio da disegno...

vorrei ritrovare anche un'altra animazione di cui allo stesso modo non ricordo il nome, in cui un padre legge una favola al figlio che intanto guarda di nascosto la tv, una favola di un paese con gli abitanti dalla testa a punta in cui nasce un bimbo con la testa tonda che viene esiliato per questo ed incomincia a viaggiare, e trova anche uno che è pieno di frecce per indicare tutte le direzioni...

Luzzati ...  la gazza ladra e trovandolo anche il suo pulcinella...

la skeleton dance ed i primi corti di topolino e pluto che lotta con la carta moschicida...

ti vorrei far vedere tante cose, per guardare te mentre le vedi per la prima volta e vedere la tua meraviglia di fronte alla scoperta di cose belle...

Troverò assolutamente anche:

- bighli-bighli ed il gorilla lilla,

- napo orso capo,

- braccobaldo show,

- yoghi, bubu, il ranger ed i cestini della merenda,

- Wilcojote da più grande, troppo violento!

Son tutte cose di quando ero piccolo io che vorrei integrassero i vari Gormiti, Potter e stronzate varie per una sola ragione, allora si faceva il cartone e poi il pupazzo, oggi fanno i pupazzi e poi i cartoni per venderli meglio, ci sono capolavori anche oggi (vedi Miyazaki) ma purtroppo restano eccezioni.

 

 
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23/4/09

Post n°28 pubblicato il 04 Maggio 2009 da henrytalprain

La musica.

La musica è la più diretta fra le arti e ti taglia la carne come un coltello arrivando fino all'anima.

Passa per meno filtri rispetto alla pittura, coinvolge tutto il corpo.

La musica e la danza sono alla base della socialità, dove c'è musica si balla e dove si balla c'è l'odore delle persone... ma delle musiche non posso farti nessuna lista perchè la musica si ascolta tutta, con curiosità.

Io ho conosciuto vari generi musicali grazie alla radio e agli amici, il Jazz l'ho conosciuto grazie ad un collega, Pino Daniele grazie ad un'amica.

Le musiche irlandesi con relativi balli, la new age, Pink Floyd, Led Zeppelin... Tangerine dream, Popol Vuh, Peter Gabriel... di tutto e di più, salsa e merende, e poi ciliegina sulla torta, cantando in un coro ho conosciuto tua mamma, quindi si può ben dire che tu sia figlio di un blues, di un gospel e di un canto di lavoro. Un incrocio fra sixteen toons, amen e banana boat.

Quando io ero piccolino, negli anni 60, pareva che i giovani avrebbero cambiato il mondo con la musica, poi il mondo ha cambiato i giovani con la droga e con falsi miti di progresso. Ora si parla di musiche che darebbero effetti stupefacenti... per cui niente di nuovo sotto il sole. La musica stupefà comunque, esalta, senza bisogno di additivi alcoolici e psicoattivi, per quelli basta guardare un tg.

La musica và sempre bene, i tg te li evito.

 
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22/4/09

Post n°27 pubblicato il 04 Maggio 2009 da henrytalprain

...

questa cosa di oggi è più un ragionamento tra me e me, anche se ti riguarda, mica posso chiedere a te... quando si porrà il problema tu non sarai ancora in grado di rispondermi, o io di capirti...

dopo che sarai nato ti battezzeremo o no?

Potrei lasciar fare a tua mamma e ponziopilatamente lavarmene le mani,

ma ponendomi il problema, io non mi sento né cattolico né cristiano per cui...

ma del resto mica tutti i genitori che battezzano i figli lo fanno perchè sono credenti, ma per consuetudine, per invitare parenti e amici e fare festa... fare festa e gli amici anche anche, ma i parenti e la consuetudine non è che mi spostino un gran chè.

Almeno una volta c'era la scusa che il bimbo andava in paradiso battezzato e nel limbo se non battezzato... adesso hanno tolto anche il limbo!

Inoltre se o io o tua mamma avessimo avuto qualche problema, grazie alle loro leggi o non venivi o avevi tre o quattro fratelli (e tuo babbo sarebbe andato agli angoli delle strade a chiedere la carità in quel caso per mantenervi) perchè solo i ricchi possono avere aiuti accettabili dalla scienza medica, andando all'estero.

Allora che si fa?

Ma il problema continua perchè poi alla materna, quindi a tre anni, già cominciano a raccontare ai bimbi per pasqua tutta la crocefissione per filo e per segno al pari della passione di Mel Gibson.

...oppure non ti battezzo, non ti faccio fare l'ora di religione e tu farai come me che per non essere diverso dagli altri chiesi io di andare a catechismo... in fin dei conti è grazie al catechismo che sono diventato para-agnostico, ok, tutto come gli altri, così non mitizzi l'esperienza e venendo a contatto magari ti vaccini pure!

E' uno scherzo, piccolo mio...probabilmente faremo come dice tua mamma che capisce sempre un pò più di me.

 
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22/4/09

Post n°26 pubblicato il 01 Maggio 2009 da henrytalprain

Ieri ero partito solo per dirti qualche titolo ed invece, ogni libro a cui penso me ne ricorda altri 50, ognuno di loro 10 films, ogni film centinaia di quadri, migliaia di canzoni...

miliardi di ore che ho passato a guardare "a farmi narrare la vita degli occhi" (avrai notato che cito spessissimo Fabrizio De Andrè, perchè le sue idee mi hanno cresciuto, l'affetto che ho per la sua opera e il dolore per il suo non esserci più sono presenti sulla mia pelle come cicatrici)... ma non era necessario...in fondo si sopravvive bevendo, mangiando, evacuando e dormendo.

Ma per vivere bisogna mettersi in relazione con gli altri, con il mondo e per questo l'arte in tutte le sue forme ed i suoi contenuti diventa INDISPENSABILE.

Leggere, scrivere (scriverti ti rende presente a me come se ti avessi di fronte), guardare, odorare, toccare, intuire il mondo finchè non ci si veda la propria immagine e scrutare in se stessi fino a vedere l'altro.

Sì è vero che i libri ed i films fanno evadere dalla realtà (star seduti due ore in un cinema fa scordare i propri guai quotidiani per un pò), ma forniscono indizi per capire la realtà.

Si può vivere anche senza aver letto "Guerra e Pace" o "Spoon River", ma non leggendo nulla mancano strumenti utili a decodificare il mondo.

Chiavi e porte.

Quando ogni porta si apre su di un corridoio con infinite porte, diventa importante avere il mazzo di chiavi con il passepartout.

Sapere e capire non danno automaticamente accesso alla felicità, ma neppure l'ignoranza garantisce questo, anche se tanti lo affermano.

Ogni giorno succedono eventi come terremoti, alluvioni, eruzioni che hanno ben poco di naturale, ma viviamo tutti sulle pendici di un vulcano attivo, anche vivendo in pianura padana... le cose che mettiamo da parte per i nostri figli sono solo cose e potrebbero non arrivare mai a voi anche per ragioni meno cruente:

le cose cadono e si rompono,

il topi le mangiano,

la muffa le ricopre,

l'acqua le marcisce...

anche la sola "tecnologia che avanza" ci toglie sempre più di quanto non ci dia.

Tutti i films che ho su VHS quando non produrranno più lettori o videoregistratori e quando il mio si guasterà, non si potranno più vedere.

Dancer in the dark e Sud Side Story non li vedrò più o dovrò ricomprarli in eterno sempre su nuovi supporti, DVD e poi Blue Ray...

Le cose cambiano ... tu che avrai 20 anni nel 2029 probabilmente avrai a disposizione anche la biblioteca fantastica di Borges, ma sarà tutto mescolato a merda, ciarpame e pubblicità...

forse lasciarti delle liste, elenchi con priorità espresse, sequele propedeutiche può fornirti indicazioni su cosa e dove cercare quel che ti serve.

Tutti i libri del mondo stanno in uno solo, il vocabolario... "e dopo maiale, Majakowsky e malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi matto", parti dalla A e non fermarti alla Z, il resto viene sempre da sè.

 
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...

Post n°25 pubblicato il 30 Aprile 2009 da henrytalprain

...aspetta, mi rendo conto che ti stò parlando nel tempo in vari sensi, non solo dal mio presente in cui scrivo al tuo futuro in cui leggerai, ma a te nelle varie versioni, a due anni, a sei a otto e poi a venti, quaranta, settanta, a volte ti penso piccolino a volte più grande, anche perchè ad un certo punto potrei non esserci più (facciamo gli scongiuri) o esserci e non ricordarmi più le risposte che credo di sapere, o le domande. Tu potresti avere un dubbio o voglia di un consiglio ed io ...ne approfitto per scriverti adesso tutto quello che mi viene in mente, probabilmente tutto quello che io avrei voluto sentire da mio padre...

ti dicevo de La nave morta di B. traven che spiega molto bene quanto valga avere una identità e quanto costa perderla (viviamo in un mondo in cui un documento od un  bollo fanno la differenza fra vivere e morire).

Chesterton, Nausicaa di Miyazachi... Farenait 451 bellissimo libro e stupendo film sul valore dei libri...84 di Orwell dove si capisce benissimo cosa sia la "guerra eterna", la "riscrittura della storia" e beffa delle beffe, si capisce pure quanto ci piglino in giro chiamando il peggio della tv "il grande fratello" (spero che quando capirai sarà rimasto solo quello letterario)...

La fattoria degli animali, Alice, Peter Pan, La storia infinita che forse leggerai da bimbo, ma rileggendoli da grande vedrai che ti diranno nuove cose aprendosi a tante interpretazioni...

Van Voght ed il suo NON-A precursore della semiotica, L'eternauta, Crazy Kat, Popeye, P.K. Dick, Asimov, Heinlein, Clarke, Il piccolo principe... sono in ordine sparso per via della mia confusione, ma per quando arrivi avrò spostato negli scaffali in alto American Psicho e Taxi Driver, Bukowsky e Burroghs (quello del pasto nudo), Miller e Nice, Sartre, Robbins, Manara e Magnus...

io penso che i libri siano vivi e quindi leggerli significa relazionarsi con qualcosa che risponde e se è un bel libro risponde sempre in maniera diversa, come una persona, come un distillato della persona che l'ha scritto o tradotto... non sì può obbligare una persona a leggere un libro, se non c'è feeling... per questo molti insegnanti falliscono, non può funzionare "leggete e commentate da pagina a pagina", bisogna trovare la sequenza giusta, o il libro che appassioni alla lettura, quando accade questo innamoramento si leggerebbe di tutto, anche gli Harmony...

...la scuola uccide Dante e Benigni lo rianima...

Oppure bisogna trovare delle alternative, ad esempio la meravigliosa antologia di Spoon River uno potrebbe non avere voglia di leggerla (tipo Bleeah la poesia cimiteriale) eppure penso che attraverso Non al denaro, nè all'amore, nè al cielo di De Andrè non sia possibile che non venga almeno la curiosità...

La criptica filosofia Sartriana è chiarissima nei romanzi e nel teatro, la letteratura di ogni tempo e luogo si comprende al volo leggendo gli esercizi di stile di Quenau (o quelli di Disegni e Caviglia)... poi ci sono tanti libri trasposti in films stupendi come Papillon...

ancora scrittori come Evangelisti, Moorkock, Salgari, Donaldson, Tolkien...

poi Crepax, Alan Moore, Garth ennis...

Segar.. Zelazny...Gemmel...

...una lista infinita...sfinita...ciao piccolino ti è venuta voglia di leggere? Adesso ti passo una lucetta ed un librino piccolino, così puoi cominciare...

 

 
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21/4/09

Post n°24 pubblicato il 29 Aprile 2009 da henrytalprain

Ciao... mi manchi, vedo il pancione e sò che se lì dietro, ma non vedo l'ora di vederti.

Paura ce n'è, di specchiarmi nei tuoi occhi e vedere un imbecille (cioè io).

Morissi, i miei atomi cambierebbero stato e legami ma vivrebbero altre vite, mio malgrado, io resterei in quello che ho detto, scritto vissuto insieme ad altri e vivrei come vive un ricordo, finchè c'è memoria.

Spesso mi sento come un autobus che trasporta in giro quello che ho visto, letto, vissuto, provato, come se tutte queste esperienze stratificate fossero me.

Fanno parte di me anche:

- Kafka,

- Hemingway,

- Edgar Allan Poe...

i tre scrittori che ho amato fin da piccolo, ma prima Giulio Verne con "Dalla terra alla luna" e "L'isola misteriosa", Dumas  con "I tre moschettieri" che introduce all'assurdità della vita, visto che sono sempre stati quattro.

Questi libri a otto anni circa mi hanno portato ad amare la lettura per tutta la vita... ho cominciato a leggere con topolino, poi tanti libri e fumetti, libri bassi e fumetti alti.

Evadevo da un mondo che conoscevo poco ma già non mi piaceva, anche perchè non mi sentivo accettato (con una mannaia aggiungerebbe Bergonzoni)...andavo verso mondi di fantasia, a volte spaventosi come la metamorfosi di kafka e la tomba di Ligeia di Poe.

America, Il processo e poi i racconti, le lettere al padre, tutto kafka, mi sentivo molto kafkiano.

Isole nella corrente del grande H e Papillon di Charriere, il vecchio e il mare e fiesta, insieme alle favole di Andersen e la più terribile di tutte UNA MADRE.

Agenzia omicidi di Jack London che insegna quanto sia terribile un'utopia vissuta fino in fondo...

B.Traven: La nave morta ed il tesoro della Sierra Madre ...

 
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12/4/09

Post n°23 pubblicato il 29 Aprile 2009 da henrytalprain

Di tutta questa "eredità" di cui ti ho scritto ieri, quello che realmente importa non è la conservazione, ma l'utilizzo, che l'ambiente si arricchisca di serenità, bellezza e cultura, che ti cullino musiche e colori.

Trarre quello che riesci, che vuoi e che ti piace.

Non voglio certo fare di te un catalogatore o un bibliotecario o peggio, come me, un collezionista.

Il collezionismo è spesso compulsivo e può diventare una ossessione, prima o poi si finisce per tenere anche le unghie tagliate in scatole di cerini.

Anche un contesto ricco di idee, concetti ed ideali, di libri, musiche e quadri non comporta obblighi, come uno disadorno e senza cultura, ma libera dall'ignoranza permettendo la crescita, non influenza, informa e basta.

Stai tranquillo piccolo mio che non ti darò lezioni di pittura perchè io sò dipingere e che non ti manderò a lezioni di piano o violino solo perchè io non li sò suonare.

Quando nascerai io avrò verso di te un solo ruolo, quello di papà e tu verso di me solo quello di figlio.

Non si scappa, è così e per quanto io desideri l'ordine senza leggi (ossia il significato originario di anarchia), sò per esperienza (quella di educatore) che dovrò assumermi insieme a tua mamma la responsabilità di scegliere per  te almeno finchè sarai piccolo, che dovremo darti dei limiti per educarti e quindi direzionare la tua crescita.

Sò che è necessario, ma mi pesa, perchè odio il potere e le regole, ma sò anche che per vivere senza regole bisogna che ognuno le abbia dentro di sè e le rispetti autonomamente. Io se non faccio casini non è per la paura dell'eventuale punizione, è perchè non voglio fare casini, perchè la vita è già un tale casino che non c'è nessun bisogno di incasinarsela da soli.

Così come sò che questo ruolo potrebbe, a volte rendermi odioso ai tuoi occhi ed è naturale, lo accetto.

Tutti almeno una volta nella vita hanno odiato i propri genitori.

Sii certo però che io e tua madre condivideremo ogni scelta che ti riguarda e che saremo animati dalle migliori intenzioni (vorrei però evitarti la frase più odiosa di tutte "ora non capisci, ma lo faccio per il tuo bene", penso che ogni tanto ti chiederò cosa pensi tu, che sia il tuo bene) e nonostante questo sbaglieremo di sicuro qualcosa.

Forse faremo tanti errori...spero non troppi...

ma credimi che l'errore più grosso sarebbe non dirti mai di no, cedere ad ogni capriccio, credere che tu ti possa educare da solo, come purtroppo ho visto tante volte e non ha mai avuto buoni esiti.

Cosa significa in pratica?

Che cercherò di mostrarti quanto serva studiare, ma se studiare, quanto e cosa pian piano te lo chiarirai, ti aiuterò a vedere se hai predisposizioni particolari ma senza spingerti o tirarti proiettando su di te, tu al contrario potrai proiettare su di un telone bianco i tuoi futuri fino a scegliere quello che più ti corrisponde.

Per il lavoro spero di mostrarti con l'esempio, quanto sia importante per tutti al di là dei soldi guadagnati, fare bene un mestiere che piace.

Ma il tuo lavoro te lo sceglierai tu.

Mi piacerebbe che il sentimento che c'è fra me e tua mamma ti rendesse permeabile all'amore, cioè ti liberasse dal dubbio del perchè e se vale la pena, ma quando, come, dove e chi amare saranno scelte rigorosamente tue.

Per quello che riguarda le passioni, l'entusiasmo, la curiosità, la morale, il rispetto, le priorità, l'analisi della realtà, il rapporto con la tua aggressività, con il potere e con tutti gli altri da te, per la tua distanza dalle stelle (anche senza assumere un cannibale al giorno, avrebbe aggiunto De Andrè)...

certo che vorrei che tu dessi valore ai valori che ti mostreremo noi, papà e mamma, e se vorrai lo farai, se no userai le chiavi che troverai in casa, a scuola e per strada per costruirteli da solo.

Un giorno, da uomo, magari mentre aspetterai di avere un tuo figlio, rileggerai queste cose e forse penserai "che coglione che era mio babbo" sorridendo.

 
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la mattina dopo

Post n°22 pubblicato il 29 Aprile 2009 da henrytalprain

Ripensandoci, forse esagero.

Sarà normale che ti penso sempre?

Ogni cosa che guardo (cani, casa, macchina) la stò riconfigurando con la tua presenza, stò pensando a quello che devo cambiare, a cosa c'è di pericoloso da mettere sotto chiave o far sparire... poi penso che ancora devi nascere e che prima che cammini e ti metta nei guai passeranno anni.

Eppure lo spazio della casa  si stà modificando nella mia testa.

Quando ero piccolo niente era mio, neppure la mia camera o i miei giochi, se le cose erano in disordine i miei potevano "fare ordine" a modo loro e buttarmi via qualsiasi cosa o portarmi via i giochi rotti (con cui magari io giocavo più volentieri) o buttarmi i fumetti per "fare spazio".

Per questo ho tenuto tante cose di quando ero piccolo, un pò per ricordo, un pò per continuare a giocare e un pò per passarle ai figli, perchè avessero qualcosa di loro... ma ora questa collezione è talmente vasta da seppellirmi varie volte.

Ti comprerò nuove cose solo tue, ed ogni tanto, se vorrai potrai leggere i "Flash Gordon" o i "Topolino" degli anni 40 che mia madre mi passò, ed i "Tex" e gli "Alan Ford" che io ho tenuto per me, ed ora, anche per te.

 
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10/4/09

Post n°21 pubblicato il 28 Aprile 2009 da henrytalprain

Sei veramente un bimbo fortunato, tua madre è molto bella.

Nonostante questo ancora più che bella è dolce, serena, accogliente come il mare e tu pesciolino che nuoti dentro di lei lo sai ancora meglio di me, ora.

Ma te lo scorderai.

Tutti scordiamo non solo i primi momenti di vita, anche i primi anni, per non parlare di adesso, prima ancora che venga calcolato il tuo tempo, ma tu già vivi e cresci, nascosto in una dimensione parallela, avviluppato dal calore di tua madre.

Quando comincierai ad avvertire il mondo esterno?

Quando a sentire?

Sentire i cagnolini che ululano l'affetto del branco, la musica e le madonne di quello scemo di tuo padre?

Tuo padre, non mi sembra vero, spesso me lo ripeto, di nuovo, ed ogni volta ne sono sorpreso come da una novità: annunciaziò, annunciaziò!

Fra un pò arriverai tu ed io dubito di me, anche del mio lavoro, come se avessi fatto l'educatore per riempire un vuoto che tu ora riempirai.

Chissà se mi stupirò di essere un buon padre.

 
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7/4/09

Post n°20 pubblicato il 28 Aprile 2009 da henrytalprain

Mi sa che ti abbiamo trovato il nome!

Abbiamo pensato alla sua:

-musicalità,

-lunghezza,

-indisponibilità alle storpiature da parte di coetanei stronzi,

-significato etimologico,

-non appartenenza a parenti viventi o defunti.

Purtroppo ti dobbiamo dare un nome prima che te lo possa scegliere da solo, ma non credere che sia troppo importante.

Il nome è come una etichetta appiccicata su di un barattolo, non sempre quello che c’è dentro corrisponde alle scritte.

E’ un modo per distinguere gli individui gli uni dagli altri, condizionato dal tempo e dalle mode.

Infatti abbiamo scartato anche nomi troppo antichi, troppo diffusi o rari e strani.

Peccato perché amo i nomi antichi e strani come:

Gilgamesh,

Ulisse,

Paride,

Achille,

Prometeo,

Demetrio,

Orlando,

Patroclo no, mi ricorda troppo L’altra domenica.

 

Idealmente avrei voluto che come Kirikù  o Villaggio tu cominciassi a parlare dalla pancia della tua mamma e ci dicessi il tuo nome, mentre abbiamo dovuto indovinarlo da soli.

Così come vorrei fossi tu da adulto a decidere se battezzarti o meno ( in fondo anche Gesù lo fece a 30 anni e non gli portò neppure fortuna), ma non dipende da me.

Anche quello che si ritiene socialmente normale ed accettabile importa, vero che io potrei (insieme a tua mamma) crescerti completamente “a modo mio”, ma farei di te sicuramente un escluso e non voglio.

Io ho vissuto la solitudine e l’esclusione dal gruppo “dei pari” ed ho imparato a star bene con me stesso, ma mi sono serviti tanti anni per riuscire a stare bene anche con gli altri.

Alla fine, mio tesorino invisibile, speriamo che ti piaccia il nome che ti abbiamo scelto.

 

 
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25/3/09

Post n°19 pubblicato il 28 Aprile 2009 da henrytalprain

Piccolino di papà!

Sei un maschietto!!

Sono felice (e lo sarei stato ugualmente fossi stato femmina) e spaventato (questo forse lo sarei stato meno).

Non è una cosa brutta, non voglio dire che ti preferivo altro, è solo una sensazione mia dovuta ad un problema che ho con me stesso (quindi tu non c'entri):

ho un'autostima variabile, qualche volta in qualcosa mi stimo, qualche altra volta, magari nelle stesse cose non mi stimo.

Per cui la paura di cui ti sto parlando è quella di poter non essere un buon esempio per te.

Se eri una femmina avevi come esempio tua madre che io stimo molto.

Ma vedrai, mi passerà anche questa stupida sensazione, in fondo io ho rifiutato mio padre come modello eppure, a volte, sono riuscito pure ad essere felice.

Vorrei scriverti e disegnarti le favole che ti racconterò, storie che ti spieghino il mondo, ma mi sa che ancora non lo capisco neppure io

 
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marzo 09

Post n°18 pubblicato il 26 Aprile 2009 da henrytalprain

ciao piccolino/a... fra due giorni sapremo se sei maschio o femmina e quindi smetterò di rivolgermi a te con o/a.

Penso molto a chi sarai e a che nome darti, diciamo che sò di starmi fissando su cose inessenziali, perchè quelle essenziali mi spaventano.

Il pensiero che tu possa non essere sano mi fa orrore, non per me ma per te, sò che ci sono forme di handicap che rendono la vita un inferno e non riesco a pensare che tu non abbia almeno la possibilità di essere felice, so che ci sono forme di malattia fisica o mentale che rendono desiderabile la morte o addirittura non essere mai nati.

Questo è l'argomento di uno dei più bei films di Frank Capra con James Stewart che io amo da sempre "la vita è meravigliosa", in cui il protagonista desidera di non essere mai nato ed un angelo di seconda classe si deve guadagnare le ali dimostrandogli che la vita è meravigliosa e tutte le volte che James ritrova "i petali di Zuzù" in tasca, io piango.

Io ci credo che valga la pena di vivere ma spero anche che tu lo scopra da solo e non per trovare consolazione.

Per me è un momento particolare, vorrei sistemare le cose (casa, lavoro, modo di vivere) prima del tuo arrivo, per farti trovare una situazione serena e che duri almeno per i tuoi primi anni, sai io da piccolo ho cambiato città per seguire i miei che avevano cambiato lavoro e questo mi ha fatto perdere gli amici e l'ambiente che conoscevo, te lo vorrei risparmiare.

E' chiaro che stress e traumi sono normali nella crescita e nella vita di chiunque, ma non vedo perchè non si debba cercare di ridurli di frequenza ed intensità.

Una vita serena e pacifica non fa schifo e tanti films che cercano di dimostrare quanto sia piacevole il rischio sono solo stronzate.

L'amore importa, io e tua mamma ci amiamo per cui già c'è un piccolo equilibrio, una armonia, nonostante le stecche.

 
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ecografia

Post n°17 pubblicato il 24 Aprile 2009 da henrytalprain

oggi ti vedremo, la tua mamma fà l'ecografia e tu dovresti essere già ben formato/a, forse sapremo anche il tuo sesso (ovviamente non il futuro orientamento sessuale, ma questo non ha nessuna importanza, solo l'amore importa)...giusto per sapere come chiamarti.

Per il momento abbiamo pensato o Giulia e Valentina o Filippo, Fabrizio (io), o Tommaso (lei).

 

 

(dopo la visita)

...alla fine niente ecografia (per la morfologica manca circa un mese ed era inutile farla ora) ma abbiamo sentito con un microfono il tuo cuoricino: batte.

Vedi, visto che la tua mamma ancora non ti sente scalciare o muoverti, a volte abbiamo il dubbio se lì dentro ti stia andando tutto bene.

Sei viva/o e noi siamo già contenti...ah abbiamo cambiato ginecologo questo sembra bravo, speriamo perchè abbiamo tanto bisogno di essere rassicurati.

 
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febbraio 2009

Post n°16 pubblicato il 24 Aprile 2009 da henrytalprain

Scusami piccolino, è tanto che non ti scrivo ma stai sicura/o che ti penso sempre...forse è per quello che non ti ho scritto.

Pensa al nome...

Ce la farai?

Sarai maschio o femmina?

"Perchè è rilevante?" (per la miseria la vocetta del ginecologo)...

...la tivu e 'sta cazzo di crisi...scusa devo smetterla di parlare male, tanto tu appena parli ... mi ripeterai la cosa peggiore che avrai sentito da me ... di sicuro...

...mia sorella a tre anni è saltata sù con mio padre "che caccio voi dala mia vita?"...

...non ce la posso fare!

Mica posso cambiare adesso!...

Porc... ma vaff... alla crisi...io la mia crisi l'ho già avuta anni fa, peggio di quella è difficile...

...però il lavoro, tutti e due precari fra rinnovi dei contratti e l'affitto che cresce sempre (facciamo che tutto questo pezzo te lo evito)...è uno sfogo, poi lo cancello, prima che nasci lo cancello...

 e i soldi ... che per quanto si cerchi di spendere poco è sempre troppo... e tutto il resto...insomma, un casino!

Ma non a causa tua, non pensarlo neanche per un attimo, il casino è immanente e preesistente, sicuramente indipendente.

Tu non mi dai ansia, sono sempre stato ansioso, solo che prima non ho mai avuto molto di importante che mi dispiacesse perdere, ho un pò di apprensione, il lato dolce dell'ansia, perchè vorrei preparare questa cazzo di realtà al tuo arrivo...

... O' SCEMI... TRATTATELO BENE O VE LA VEDRETE CON ME!

 
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gennaio 2009

Post n°15 pubblicato il 24 Aprile 2009 da henrytalprain

Siamo andati tutti e tre (tu, tuo malgrado) al concerto di Vinicio Capossela...bellissimo, spero che influisca positivamente sul tuo sviluppo.

Ma stasera ti voglio parlare di un'altra cosa, una cosa grande, dell'onestà, della giustizia, dell'essere retti.

Questo, tesorino di babbo, è un mondo ingiusto, corrotto e disonesto e di false virtù c'è un fiorente mercato, ma io ti insegnerò comunque l'onestà come mia madre la insegnò a me.

Quando capii che gli insegnamenti di mia madre non corrispondevano alla realtà le chiesi perchè non mi avesse invece insegnato a "stare al mondo".

Come minimo un onesto in un mondo che non lo è diventa un disadattato, allora perchè perpetuare questo "fallimento"?

Perchè non è stato un fallimento, perchè bisogna imparare tutto, a essere onesti dai genitori e ad essere disonesti dal mondo e decidere in che misura essere l'uno o l'altro o entrambi.

Ci sono persone che hanno inventato campi di concentramento e stermino, mafiosi che hanno sciolto bimbi nell'acido, dipendenti statali e privati che torturano e uccidono per lavoro, persone che hanno dato la vita per salvare estranei, persone che si dedicano alla conservazione, al mantenimento ed alla diffusione di serenità, pace e amore, per cui al mondo, purtroppo o per fortuna l'essere umano può fare qualsiasi cosa, non esistono cose disumane, ci sono persone che considerano giuste le ingiustize e viceversa.

Io non possiedo la verità ma vorrei che tu fossi onesto anche a costo di sembrare coglione a chi si adatta al peggio.

Ecco forse stà proprio qui il problema, nell'adattarsi a tutto, il passaggio dal singolo al collettivo, dal particolare al generale.

Per farti un esempio quando c'è una guerra uno deve andare soldato per non essere fucilato, allora si adatta e ci và, in guerra gli viene chiesto di sparare al nemico oppure sarà considerato un vigliacco, traditore, incarcerato e fucilato e a questo punto può rifiutarsi, può darsi un limite, può smettere di adattarsi.

Perchè?

Perchè perdere la vita per salvare quella di un'altro? Di un nemico poi? E poi se non lo uccido io lo ucciderà un altro!

Forse perchè tutti gli esecutori di stermini erano soldati che hanno "solo eseguito gli ordini".

Ma se un ordine è ingiusto non và eseguito "l'obbedienza non è più una virtù" come diceva Don Milani.

...a meno che non sia un MIO ordine...ahr ahr ahr

                                                                              papà Gambadilegno

 
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18/1/2009

Post n°14 pubblicato il 24 Aprile 2009 da henrytalprain

Vorrei tanto essere un nativo americano, un indiano per intenderci.

Stiamo pensando al tuo nome (due liste una per la femmina e una per il maschio) e più ci penso più lo trovo ingiusto.

Prima di tutto è ingiusto che tu abbia necessariamente il mio cognome, è brutto, mi piace di più quello di tua mamma, ho provato di convincerla ma anche lei è appassionata di De Andrè e mi dice "che il mio nome glielo devo proprio dare" (era proprio un fatto estetico, non che non ti volessi riconoscere), poi il nome, che ti resterà appiccicato per la vita, e se non ti piacesse?

Che diritto ho io a metterti l'etichetta NOME?

Meglio gli indiani, che quando davano un nome al bimbo era un nome temporaneo. Quando avesse passato il rito di iniziazione per diventare adulto, lo avrebbe cambiato con un nome segreto da non rivelare a nessuno pena la perdita dell'anima ed un nome pubblico, simile a quello che oggi da noi si chiama il soprannome, come toro seduto, cavallo pazzo o preservativo bucato (vecchia barzelletta sugli indiani).

Altra cosa che invidio agli indiani: il totem familiare.

Loro scolpivano un totem con tutti gli animali che rappresentavano gli antenati, passandolo al figlio come rappresentazione della storia familiare ed assegnando al nascituro un animale guida che lo avrebbe appunto guidato.

Come la stecca nei militi, quando si costruiva la stecca, questo oggetto (di varia natura anche se spesso intagliato nel legno) che rappresentava il gruppo, l'orgoglio e le fatiche di tutti veniva passato poi a chi si riteneva un degno depositario.

 

 
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9/1/2009

Post n°13 pubblicato il 24 Aprile 2009 da henrytalprain

Seconda ecografia: ora ti ho visto bene!

Dicono che sei lungo sette centimetri ma hai già le forme di un bimbo, ti ho visto due gambine che scalciavano e sgambettavano, la schiena, il cuore, le mani, la testa.

Dormivi come sdraiato su di un cuscino.

Che emozione, 12 settimane e già così preciso in soli 7 centimetri, tutto quello che sarà il tuo corpo lì, in miniatura, come pollicino, il bimbo piccolino.

Io te lo devo dire, la paura di perderti è tanta e penso anche a questo, e, per questo ti devo dire che non ho mai capito tutti quelli che si dicono contro o a favore dell'aborto.

Che ci sia un aborto è una sfiga comunque e questo, quelli cosiddetti a favore della legge, l'hanno sempre detto, ma io ne voglio parlare con te, anche per esorcizzare la paura di perderti. Tu per me sei già vivo, tant'è che ti parlo e sei vero, e umano, poco importa dove le leggi posizionano il tuo riconoscimento come essere umano, però sò anche con convinzione estrema che se tua madre rischiasse la vita, tu stesso non vorresti sopravviverle.

Un domani tu sarai solo tuo, ma ora sei parte di lei (e di me, almeno psicologicamente), sei attaccato a lei, ti nutre, è il tuo mondo, la tua casa, la tua culla, se le succedesse qualsiasi cosa da adesso alle prossime 20 settimane sarebbe molto difficile garantire la tua sopravvivenza.

L'essere umano per sopravvivere ha bisogno della terra, l'uomo senza terra non può esistere, mentre potrebbe succedere il contrario.

Noi ti abbiamo cercato e ti vogliamo ma non abbiamo la certezza di te e questo dà ansia, ma se non fosse un caldo ambiente che ti desidera, ad attenderti, io non ti avrei mai cercato o voluto.

Il ginecologo è un pò ruvido e spaventa tua madre quando andiamo da lui, continua a dirci che è una "gravidanza a rischio".

Lo sappiamo non c'è bisogno di dirlo ogni volta, la vita è a rischio, l'abbiamo capito.

Inoltre, oggi, io l'ho fatta piangere e mi sono sentito una merda.

Per concludere la lista delle tristezze da dirti è il caso che ti spieghi che abbiamo deciso di NON fare due esami invasivi (amniocentesi e villocentesi) che potrebbero essere pericolosi per te.

Sono due esami che si fanno per vedere se il feto sia o meno affetto da sindrome di  Down ma che possono danneggiare anche un embrione sano.

Visto che ti vogliamo comunque, anche tu fossi affetto dalla sindrome di Down, è inutile fare esami rischiosi.

Io ho lavorato con ragazzi affetti da Down e ritengo che quel cromosoma in più li renda migliori delle persone cosiddette normali, che sia una sorta di evoluzione della specie, purtroppo a questa sindrome sono collegate malattie cardiovascolari ed alla vista per non parlare dei problemi sociali connessi ad una "diversità" evidente, per cui spero comunque tu sia "normale" qualsiasi cosa significhi e, non penso che qualsiasi problema tu possa avere sarebbe una "disgrazia", non ci è sembrato sensato fare altro, come diceva De Andrè "non per un dio ma nemmeno per gioco"...

infatti non è per rispettare precetti religiosi ma solo per desiderio e rispetto e curiosità di conoscerti e nella speranza di poterti trasmettere il nostro amore.

Ora tu sei nella fase pre-Kirikù(da Kirikù e la strega Karabà), spero di vederti in quella Elora Danam (da Willow)

                                                                                                tuo willow

 
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