catch me

"Amò guida tu che c'ho da fare!"

Sento un :"Signore la cintura l'abbiamo lasciata a ca.. Signora ma le sembra il caso? SI alzi!"

Borbotto un "ma che modi!" e mi alzo, non ricordandomi che ho dato le spalle al cruscotto e scivolo dal sedile sbattendo la testa.. (ho ripetuto le bestemmie di mio marito, si sa sono le prime cose che si imparano di un'altra lingua)..

Non si sforzano neanche di provare a stare seri, metto il broncio.

Alla fine fa il suo lavoro, chiede i documenti, libretto e patente..

"Ma lei è la figlia di...xxx"

Si. 

"We guagliò!? guarda chi c'è qua!!?"

Arriva il collega e la giornata ritorna a sorridermi, un vecchio collega di mio padre, che non vedevo da anni, lo adoravo, mi ha fatto guidare la volante di nascosto quand'ero più piccola.. Partono i saluti e mi trattengo  dal saltagli addosso e abbracciarlo perchè mio padre ci ha insegnato che nessun adulto può toccare la divisa quando il poliziotto di turno è in servizio (da piccola invece mi aggrappavo su di lui a mò di scimmietta e giocavo con le spille dei gradi, in due casi strappandoglieli..) e mi ha piacevolmente sorpreso sentire l'abbraccio deciso che mi ha dato.

Siamo andati a fare colazione, e ci siamo raccontati una vita.. 

E' stato un bel risveglio, un bel ricordare..

Ovviamente sono arrivata in ufficio con quasi un'ora di ritardo, sono stata sincera, gli ho detto che mi ha fermato la polizia, chissà come mai non ci casca più nessuno..