Ok...da qualche parte si deve pur cominciare il viaggio no?
Le scarpette da ginnastica sono allacciate, la bottiglietta dell'acqua per ritemprarmi tra una strada e l'altra ce l'ho. Direi che sono pronta a partire.
Parlo di lui. Inizio con lo zoccolo duro, anzi col mio tallone d'achille. La mia unica debolezza, il mio unico rammarico, il mio cuore che è andato in frantumi per qualcuno che non lo meritava.
Ha combinato un casino. Ha fatto l'unico doppio imperdonabile errore, quello che con me non si deve MAI fare: mi ha mentito (e già li ero nera) e (cosa ancora più grave) ha cercato di farmi fessa. Ha cercato di prendere in giro ME!!!!!!
Io non so dimenticare, non so perdonare e non so ricominciare. Soprattutto non voglio farlo. Perchè non è vero che una donna si tradisce solo andando a letto con un altra...Ci sono tradimenti che col sesso non c'entrano un tubo ma che invece hanno a che fare con altre questioni e che sono persino più mortificanti che sgamare una scopata fatta con una che ha due belle tette e basta. Magari fosse stato questo il suo tradimento, la sua mancanza...
Non voglio vivere mai più una menzogna, non voglio stare mai più con un uomo che mi costringe a tenere le antenne drizzate per aria 24 h su 24 perchè incapace di dire una cosa e non farne una diversa. Una persona così stupidamente torbida e contorta da essere incapace di vivere un amore vero godendosi quanto di + bello esiste al mondo (almeno secondo me): la persona che ami che condivide con te ogni cosa. Senza domande. Senza perchè. Semplicemente perchè tu sei tu e lei è lei.
Non mi interessano i suoi pentimenti, le sue frasi fatte i suoi inutili tentativi di rimonta...E' come voler scalare l'Everest a piedi nudi. Io non mi fido più di lui. Non riesco più a guardarlo negli occhi e a riconoscere la persona che un tempo amavo.
Io quella persona, ovunque sia e sempre che sia mai esistita, la amo ancora.
Non so però se amo un sogno, un illusione, o qualcuno che c'era, o c'è ma che d'improvviso si è perso per strada. Io non lo so più. Non so più chi è. Non so più chi ho avuto accanto, a chi ho dato il mio cuore per un anno e mezzo.
Sto voltando pagina, lo sto facendo, ma è una pagina di marmo e a volte mi mancano le forze. So che non lo voglio più ma so che il mio cuore è ancora suo. Il mio cervello, la mia intelligenza hanno preso un pennarello rosso e hanno tracciato un enorme X sulla sua faccia. Il mio cuore tiene tremante una matita in mano e non sa che cosa scrivere, che cosa dire. Vorrei che la testa scegliesse anche per lui. Vorrei esistesse un pulsante adibito alla "cancellazione degli stronzi", lo premerei talmente tante volte da consumarmi le dita. Ma il pulsante non esiste mentre le incertezze del mio cuore sì.
Che palle...