CLUB DEL GAMBALETTO

Post N° 228

IL MIO POMERIGGIO DI IERI

Ore 14.30 mi preparo per la lezione di tennis, ma dato che è presto decido di passare prima a farmi una lampada. Mentre sono in macchina mi accorgo che sono quasi a secco… bene ora mi fermo a far benzina.. ed entro nel primo benzinaio che incontro sulla superstrada.. ci sono 8 distributori.. 6 fai da te e due serviti.. devo farmi benzina da sola per forza.. il benzinaio non è ancora aperto.. mi avvicino al bancomat inserisco la carta e dopo averla letta per circa 10 minuti, con tanto di inserimento del codice decide di autoannullare l’operazione.. “ma come ti permetti?? Hai sputato il mio bancomat?? Ma io compro te e tutto l’ambaradan qui!” (ogni volta che qualcuno mi sottolinea che non ho una lira.. vengo presa dallo spirito del “vi compro tutti” o nelle occasioni più rare del “vi ricopro d’oro”)… mentre continuo ad armeggiare con il macchinario (provo anche la carta di credito che solo dopo capisco che non era contemplata tra le forme di pagamento.. cavolo!il benzinaio dell’era paleozoica…).. arrivano i benzinai.. 3 in tutto.. più uno che si defila subito… sentono le mie imprecazioni e si avvicinano “non funziona??” “ehm no.. veramente non è che non funziona l’aggeggio.. non funziona il mio bancomat.. probabilmente ho raggiunto il massimo credito elargibile.. ho provato con la carta ma… sa devo fare il pieno..” (come se avessi una Ferrari da 80 euro a pieno) “bè signorina deve aspettare che apriamo”…????? Aprono.. bene, bene, bene…. e ho iniziato a fare ciò che ogni donna fa nel momento in cui si trova in difficoltà e ha bisogno di aiuto da un uomo… ho iniziato a sbattere le ciglia e a parlare con miagolii e cinguettii.. (sembravo la reincarnazione del bosco di Biancaneve..) “ciuccuiciucuiu apriteeeee?? (flap flap di ciglia) .. ohhhh ma non è che potreste farmela voiiii ciucuiciuicuiuc flap flap… (più che parlare quasi cantavo..)” Ma devo aver utilizzato male le mie risorse perché per tutta risposta “Signora noi apriamo alle 15.. tra un quarto d’ora” si girano e se ne vanno al bar a prendere il caffè. Signora???? Signora??? A parte il fatto che ho la metà dei tuoi anni, sono vestita in tuta e coda di cavallo per cui potrei essere NON tua figlia ma tua nipote cinguettante e bisognosa d’aiuto e tu, anzi voi, cosa fate??? Andate al bar??? Devo rivedere nel manuale della gattamorta in cosa ho sbagliato.. un tempo non solo il benzinaio si sarebbe offerto di fare benzina SUBITO avvicinandosi alla macchina con il passo saltellante alla Alberto Sordi (avete presente quello con il corpo tutto proteso in avanti, braccia spenzolanti e gambe molto più indietro rispetto al corpo? Insomma la corsetta del marpione!).. ma gli altri avrebbero fatto a gara per pulire il mio parabrezza.. il mondo sta cambiando… e con lui i benzinai..

LAMPADA
Una volta aperto il benzinaio, faccio benzina da sola.. uno di loro ha l’ardire di venire ad insegnarmi a far benzina.. (senti pezzo di un idiota.. so come si fa a far benzina.. non è che vivo sulla luna.. prima avevo bisogno di voi per poter pagare..ora smamma, forza!) e vado a fare la lampada.. entro nel mio centro abbronzature.. e al bancone a pagare vedo una signora che ha appena finito di fare la lampada… è, come direbbe fantozzi, di colore tra il terra di siena e il marrone bruciato con venature sul marrone castagna… sembrava le avessero passato una mano di lucido da scarpe in faccia.. di seguito a lei esce la figlia… stesso colore con una punta però di rosso pompeiano.. io guardo Diego, il proprietario, e gli dico “Hai cambiato le lampade?? Io non voglio diventare di sto colore osceno.. io voglio avere una leggera abbronzatura da lentiggine.. dopo devo andare in palestra non vorrei mi scambiassero per Fiona May (formato tascabile)..” Non mi rendo conto che le due marroncine non se ne sono andate.. ho sperato che fossero sorde… ma purtroppo non lo erano .. la mamma mi guarda e non dice niente.. la figlia, vipera, si gira e mi dice.. meglio un sano colorito che un pallore da cadavere.. (di sicuro non parlava di me.. IO HO LE LENTIGGINI e i cadaveri, si sa, non hanno efelidi.. mmmm.. credo)

TENNIS
E arrivo al tennis.. dopo una prima mezz’ora di tecnica-tattica e riscaldamento.. il maestro decide che si faceva partita.. bene, sono pronta.. primi tre set gioco davvero bene.. palle incrociate, pallonetti, lungolinea.. insomma me la cavo tanto che siamo sul 3 a 0 (PER ME!).. mi destreggio bene tra dritti, rovesci.. evvai che sono bravina.. finché.. finché non faccio una palla corta… sento provenire dall’altra parte del campo “Eh no ciccio (il maestro mi chiama ciccio.. mah) così però tu mi provochi…” da quel momento in poi sono stata letteralmente presa a pallettate tipo l’orso del Luna Park… (ehi senti ma no puoi fare così!!! Io ti pago!!! Tu DEVI perdere!!!).. ma non ha perso.. 6-4 finale.. oggi ho imparato la lezione.. nessuno avrà mai pietà di te.. se lo prendi in giro.

PALESTRA 
E faccio 31.. vado anche in palestra.. dopo aver pagato sei mesi di abbonamento senza esserci mai andata.. decido di fare la rentrèè.. dopotutto con l’avvicinarsi dell’estate devo far qualcosa per la prova costume e farlo anche in fretta…  Arrivo, spogliatoio semideserto.. poco dopo, mentre mi sto cambiando, entra una negretta con il classico sedere marmoreo (new entry.. mai vista prima).. si posiziona vicino al mio armadietto, io finisco di cambiarmi.. e lei mi chiede “tu cosa fai?” (la domanda di per sé è facile.. bisognava posizionarla in un contesto.. cosa fai in che senso? Di lavoro? Nella vita per essere così bella? Cosa fai CHE COSA???)  ci guardiamo per un attimo io con sguardo tipo “eehhhhh??” lei tipo “sei scema?? Ti ho fatto una domanda, rispondi!” .. alla fine improvviso.. e le dico “no non faccio corsi faccio solo palestra..” “perché non fai anche spinning??” (ma farò quel cavolo che mi pare! E poi senza che provochi!! Lo so che avrei bisogno di andare in bicicletta per una settimana intera.. ma senti un po’ miss culetto di granito.. ma chi ti ha interpellata????) “lo vorrei tanto ma non so mai quando sono libera e allora preferisco fare palestra che non ha orari fissi..” e me ne vado…
La palestra è sempre lei.. solite facce note.. ci sono gli amici, quelli che quando sei in palestra non ti salutano, poi ti incontrano per strada e ti salutano come se fossi parente stretto, come se ci fosse una sorta di legame di bilanciere, e da lì amici per la vita, quelli con cui invece hai stretto un feeling da subito “ehi bionda ma che fine avevi fatto?” (ma sì, urliamo ancora di più! magari qualcuno non ha sentito!), quelli che cerchi di evitare (c’è una signora di mezza età, l’unica, che è lì sempre, praticamente ogni giorno… una volta ci siamo trovate vicine di attrezzo e mi ha attaccato un bottone infinito.. “sei fidanzata? No perché io ho un figlio, bellissimo, bravissimo.. un gioiello…” io all’epoca uscivo con un tipo, che fra l’altro veniva nella stessa palestra.. e dire che eravamo fidanzati mi sembrava esagerato.. tanto più che se lo avesse sentito lui, sarebbe fuggito a gambe levate.. avrei voluto dire alla signora che mi voleva propinare il figlio “senta signora.. lo vede quel bel ragazzo laggiù con quel gran fisico, le spalle ampie, un bel sedere e quel bel sorriso?” “Si lo vedo” “ecco, quello di fianco è il mio fidanzato!” .. ma non l’ho detto e l’ho lasciata parlare finché mi hanno trovato in debito di ossigeno sotto una panca)..e quelli che speri di vedere…
Decido che è ora di salvare il salvabile.. quello che sta dando segni di cedimento.. e allora decido addominali, glutei, gambe.. ehm.. braccia.. ehm .. sì vabbè tutto.. infilo le mie cuffiette e parto a fare gli esercizi.. mentre sono assorta tra macchinario e Rem (il gruppo musicale, non la fase del sonno!) mi guardo intorno e vedo lui.. il mitico istruttore.. bello come il sole, abbronzato come un bronzo di Riace (saranno color bronzo, no??), sempre sorridente (che sia una paresi?).. lui che è riuscito a dare un nuovo perché alla muscolatura ben definita, lui che si vocifera abbia scoperto un nuovo muscolo mai studiato nei libri di anatomia a cui è stato dato il suo nome, lui che è stato preso da modello per l’uomo di Leonardo, lui che.. insomma in una parola.. lui, un figo! Mentre tento di fare gli esercizi prima di donarmi definitivamente alla scienza… lui mi gironzola intorno aiutando i nuovi arrivi con le schede appena compilate.. mi saluta… (è anche educato, il ragazzo).. e se ne va.. io vago per la palestra e vedo un nuovo attrezzo.. vado dall’istruttore (viene pagato apposta per spiegarmi come usare gli attrezzi… e sfruttiamolo, no??) “scusa Mauro, a cosa serve quell’attrezzo laggiù” mi guarda e mi sorride.. (ok non me ne frega niente di cosa serve.. per me la giornata e conclusa, sono soddisfatta).. e mi dice “vieni” (mi porti fuori a cena??) .. lo seguo spavalda.. e mi fa.. “è per gli addominali” (praticamente mi dovevo sedere, impacchettarmi spalle e gambe e farle convergere insieme all’altezza dell’ombelico.. lo so che non mi sono spiegata, ma credetemi.. non ho ancora capito come funzioni).. mi fa vedere come funziona.. “ora prova tu” mi scarica il peso (probabilmente per lui aveva messo 200 kg) “facciamo 5Kg per adesso visto che non sei mai venuta quest’anno..” (eh???? Ma ciccino, amore, tesoro.. ma ti sei accorto che non ci sono mai stata???? Ma davvero??? Ma allora mi hai notata in questo guazzabuglio di corpi sudaticci e super tonici hai notato che non c’ero??? Me??? L’anti-addominale per eccellenza?? Me?? Il suicidio dei glutei?? me?? E senza nemmeno cinguettare o miagolare???) sono tornata a casa e ho imparato un'altra lezione… le gatte morte sono passate di moda… e forse questo i benzinai lo sanno.