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UN COMPRESSORE NEL SEDERE PER LA MAMMA DI NAPOLI E' UN SIMPATICO SCHERZO...

Post n°410 pubblicato il 10 Ottobre 2014 da occhjblu

NAPOLI - Vicenda del ragazzino di quattordici anni, violentato da un ragazzo di 24 anni (in presenza di altri due idioti) con un compressore, dopo averlo preso in giro per l’obesità e denudato, ora in rianimazione all’Ospedale di Napoli dopo un intervento al colon.

I genitori del ragazzo arrestato per tentato omicidio, intervistati, dicono (l’ho tradotto in italiano perché il tutto è in napoletano stretto):

1) “Non voleva fare del male! Quello era uno scherzo!!” - avvisiamo la mamma illuminata che gli scherzi prevedono delle risate, del divertimento e non un’operazione d’urgenza per evitare il decesso della vittima dello scherzo. Che difendere il proprio figlio, indifendibile, per le idiozie che fa non la rende una madre eroica e protettiva, ma una madre idiota di figlio idiota.

2) “Ma quale tentato omicidio! Mica ha usato una pistola o un coltello” – avvisiamo la sensibile mammina che anche se non si usano armi “ufficiali” e si causa (o si rischia di causare) la morte di qualcuno il caso rientra sempre nella fattispecie “omicidio” e non in “eddai su voleva fare uno scherzo” o “ma stavano solo giocando con un compressore nel sedere, non siate esagerati su”.

3) “Non è vero che lo hanno spogliato” – avvisiamo questa volta l’orgoglioso papà che difende la virilità del proprio figlio che, il fatto che abbia spogliato una persona del suo stesso sesso è sì vergognoso e schifoso, ma “solo” perché c’è una violenza su un minore e non perché si potrebbe pensare che suo figlio “sarebbe un ricchione”. Stia sereno che di suo figlio non si dirà mai che è frocio, si troveranno sicuramente epiteti consoni per identificarlo al meglio. Tranquillo, la virilità del suo figliolo è salva. Per il momento. Dipende in che carcere lo metteranno.

4) “Ma mica ha potuto fare tutto da solo, ma figuriamoci e come faceva a tenerlo fermo, togliere i pantaloni e a infilare il compressore, è stato aiutato dagli altri due!” – avvisiamo la mamma idiota che il fatto di chiamare in causa gli altri due non scagiona il suo bambino cerebroleso, ma non fa che aggiungere alla schiera degli imbecilli altri due elementi. E soprattutto che “il mal comune mezzo gaudio” non rientra tra le attenuanti generiche di un tentato omicidio.

Conclusioni: il fatto di cronaca è già aberrante in sé. Tre 24enni che seviziano e violentano con un compressore un ragazzino è spaventoso e per loro auspicherei lo stesso trattamento “scherzoso”. Ma non raggiungerà mai le vette di imbecillità dei genitori che li difendono. Avere un figlio idiota è una disgrazia, ma di solito, e qui è proprio evidente, la mela non casca mai lontano dall'albero.

 
 
 

QUESTA E' L'ITALIA

Post n°409 pubblicato il 25 Luglio 2014 da occhjblu

Pare che la cosa più difficile da fare per i vari Governi sia tagliare i costi della PA.

Ora: ammetto che possa essere particolarmente difficoltoso eliminare - non fisicamente - le migliaia di dipendenti pubblici che negli anni sono stati assunti, senza che ce ne fosse bisogno, in virtù di qualche marchetta politica fondata sul "do ut des". Ammetto pure che riuscire a tagliare gli enti locali inutili può portare ad un ulteriore problema di dipendenti pubblici da collocare in altre strutture, ma Cristo! non può esistere un comune in provincia di Sondrio che ha 34 abitanti dove sono state fatte elezioni amministrative con una sola lista che appoggiava un solo candidato che ha ottenuto (ma va?) il 100% delle preferenze.

Un Comune di 34 abitanti con un consiglio di 10 consiglieri e due assessori, praticamente mezzo paese. Se poi consideriamo i dipendenti comunali, il segretario e gli addetti vari, il paese è il Municipio. (non si può parlare nemmeno di frazione, quartiere o zona, qui siamo ai numeri di un condominio)

Alle ultime elezioni amministrative sono andati a votare in 29, con 27 voti validi: praticamente per diventare consigliere bastava autovotarsi e avere una moglie. Mi immagino il periodo di campagna elettorale, comizi nei soggiorni di casa con moglie e figli ad applaudire, inviti a cena in pizzeria con i vicini di casa, la stampa di tre santini da dare ai suoceri nel caso si fossero dimenticati il nome del genero “sai l’età”... Per i single la campagna elettorale è più dura, se non hai un amico o un flirt rischi di rimanere trombato.
 

In un altro comune, questo in Piemonte, con lo stesso numero di abitanti, sono state fatte elezioni amministrative la scorsa primavera. In questo caso le liste che si presentavano erano due: due candidati sindaci sostenuti da 8 candidati consiglieri per lista.

Ce ne sono diversi che non ne hanno preso nemmeno un voto, soprattutto nella lista del candidato sindaco perdente, che con un dignitosissimo 25,8% - avercene – si aggiudica 3 seggi. Evito di sottolineare il fatto che il 25% corrisponde a 8 voti, non mi sembra carino.

Il vincitore delle elezioni con un altisonante 74,2% (23 voti) si aggiudica 7 seggi.

Nella lista vincente di otto candidati ce n’è una che non ha preso nemmeno un voto ma è diventata lo stesso consigliere in quanto alcuni eletti si sono dimessi.

Diventare consigliere con zero preferenze, nemmeno la sua.

Questa è l’Italia.  

 
 
 

... riflessioni...

Post n°408 pubblicato il 01 Marzo 2011 da occhjblu

 

Volevo rimanerne fuori, anche perché troppi ne parlano, ma dopo la trovata della manifestazione in piazza dal titolo sibillino “se non ora, quando?” non riesco a non dire la mia.

Innanzitutto mi soffermerei sul titolo: “se non ora, quando?” che porta ad un immediato “ma cosa?” a cui segue un lungo monologo sulla dignità della donna e bla bla bla, trito e ritrito, sentito e risentito in tutte le salse… da qui il passaparola tra i vari avventori di non chiedere tassativamente nulla di quel titolo enigmatico onde evitare il rotolamento dei coglioni lungo la scalinata di Trinità dei Monti…

Di solito, facendolo per lavoro, una manifestazione deve avere un titolo inequivocabile… in questo caso avrei consigliato “dopo anni di battaglie al grido di “la fxxa è mia e me la gestisco io” ora desideriamo un po’ più di morigeratezza.. sì “me la gestisco io” ma vorrei essere rispettata”...

Le due cose in effetti non sono inscindibili.. la libertà sessuale di una donna è stata cercata e agognata in quelle lotte del 68 che inneggiavano ad una donna che fosse libera di esprimere la propria sessualità senza pregiudizi… pregiudizi che proprio queste donne oggi portano in piazza. Si sentono offese perché una velina o una ragazzetta la dà via per soldi/regali? E allora? Non era “la fxxa è mia e me la gestisco io”? si sentono offese perché un uomo fa sesso con una donna e poi le fa regali? E allora?? Non è così da sempre? La libertà sessuale è questo, nessuno ha puntato una pistola alla tempia di queste ragazze intimandole a fare sesso… sono consenzienti… la dignità lesa dove sta? Io non mi sento per nulla offesa nel mio essere donna, ma proprio per nulla… e anzi dirò di più, se mi offrissero 100mila euro per fare un calendario, lo farei… il punto è che non me li offrono… e allora mi chiedo.. non sarà che la dignità offesa è solo invidia?

 

 
 
 

PRECISAZIONE...

Post n°407 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da occhjblu

 

Passo di qua per caso, dopo tempo che non scrivevo più per motivi vari, mi imbatto in un commento fatto da uno/una (non si capisce se uomo o donna) su un post del lontano ottobre 2008 (e precisamente quello n. 400 del 24 ottobre) che raccontava la stranezza di un giudice della cassazione che obbligava a dare al figlio di una coppia il nome Gregorio Magno, invece del nome scelto dai genitori, Venerdì. (per chi avesse tempo da perdere e soprattutto voglio di leggere eccolo qua:

Ogni tanto mi diletto a leggere le varie notizie che Libero ci propina… e spesso, oltre alle solite notizie catastrofiche, ce ne sono altre che mi fanno sì rabbrividire, ma per altri motivi.
Oggi leggo un titolo “La mamma di venerdì: non lo chiameremo mai Gregorio”. Dal titolo avevo capito che una signora aveva partorito di venerdì (e si sa che né di venere né di marte) e che per chissà quale motivo era in lite con il marito per il nome. Vado a leggere la notizia, che così come l’avevo interpretata non mi sembrava nemmeno una notizia…

Allora: praticamente non ho capito un cavolo. Una coppia di Genova ha avuto un bimbo e lo ha chiamato Venerdì (aiuto…), all’anagrafe però si sono opposti… così i genitori vanno dall’avvocato per fare ricorso, vanno in appello e finalmente in Cassazione la quale Cassazione DECIDE che il figlio non si chiamerà Venerdì (deo gratias) ma si chiamerà Gregorio Magno.

MA SIAMO IMPAZZITI???

Posso capire che chiamare un figlio Venerdì sia allucinante, soprattutto perché sarà marchiato a vita e preso per il culo dai compagni di asilo-elementari-medie-superiori-università-lavoro.. insomma da tutti, soprattutto perché si sa che Venerdì è l’aiutante di Robinson Crusoe e il poveretto (il bambino intendo) quante volte si sentirà chiedere: Robinson come sta?

Addirittura la coppia aggiunge, alla fine dell’articolo, che erano indecisi su Mercoledì o Venerdì. Bè certo o il domestico di Robinson o la figlia degli Addams… originali…

E’ per questo che a volte si sente parlare di figli che, cresciuti, uccidono i genitori…

Dopo tutta la serie di giudici avvocati udienze e altro per arrivare a una soluzione, la sentenza del giudice di Cassazione dice “No non si può chiamare Venerdì, chiamatelo Gregorio Magno”

.. ma la Cassazione è a conoscenza che alcuni suoi magistrati bevono???

Gregorio Magno? E perché non Vercingetorige o Scipione??

Signor giudice perché non si limita a negare il permesso di chiamare un figlio Venerdì ed evita di imporre altre disposizioni? …l’imposizione di un nome da parte di chi non è il genitore lo trovo completamente al di sopra di ogni competenza. (soprattutto se impone un nome come Gregorio Magno.. che ne so un semplice e comune Marco? Andrea? Matteo? Nooo??? Almeno dare un ventaglio di nomi da cui attingere..)

Bisogna stare attenti ai giudici… se oggi vogliono decidere i nomi dei NOSTRI figli.. un domani potrà succedere che vorranno collaborare anche alla loro creazione…
“)

Il commento che ha lasciato è questo:

cavalierdgl3 il 26/08/10 alle 18:00 via WEB

"...praticamente non ho capito un cavolo..." Infatti non hai proprio capito un cavolo. La cassazione difatti ha chiesto ai genitori di mettergli un nome nuovo A LORO SCELTA, ma i genitori SI SONO RIFUTATI, per cui il giudice cosa doveva fare se non dargli un nome lui ? Lasciare Venerdì perchè i genitori non volevano saperne di cambiarlo ? O sceglierne uno alla cavolo senza criterio ? Il santo del giorno mi sembra una buona soluzione, Gregorio è un bel nome, e tanto poi lo chiameranno tutti Greg. Magari, la prossima volta, informati prima di scrivere baggianate.

Bene. Ora assodando l’assoluta mancanza di senso dell’umorismo del signor/signora cavalierdg13… che forse se avesse letto con una vena un po’ ironica il tutto avrebbe forse (il condizionale è d’obbligo in questo caso) fatto un sorriso o magari anche solo alzato un angolo della bocca in segno di divertimento e voltato pagina… ma così non è stato. Ha preso la cosa quasi sul personale tanto da farmi chiedere.. forse anche lui si chiama Gregorio Magno (detto Greg) o se donna ha un figlio a cui ha dato questo nome e chiama ogni giorno il piccolo Gregorio Magno, il mio caro Greg? Oppure è parente del giudice o lui stesso il giudice di cassazione che ha emesso l’illuminata sentenza? (che detto tra noi se i giudici si occupassero di cose più serie forse le cose andrebbero meglio…) Oppure è semplicemente un rompicoglioni che, privo di senso dell’umorismo, prende tutte le cose alla lettera e vaga per i vari blog a fare commenti assolutamente inadeguati? Mah… credo non dormirò stanotte…

Ma comunque, in qualsiasi caso, vorrei puntualizzare alcune cosa al signor Greg giudice di cassazione rompicoglioni…  commento le sue parole punto per punto… (in corsivo le parole di Cavaliere)

“Infatti non hai proprio capito un cavolo.” CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA…  “La cassazione difatti ha chiesto ai genitori di mettergli un nome nuovo A LORO SCELTA, ma i genitori SI SONO RIFUTATI,QUESTO INDIZIO PORTEREBBE A PENSARE CHE E’ IL GIUDICE DELLA CASSAZIONE VISTO CHE CONOSCE A MENADITO LA QUESTIONE… (l’ipotesi che sia uno dei genitore del piccolo Venerdì/Greg non è ammissibile.. mi avrebbe dato ragione e non contro!!) … per cui il giudice cosa doveva fare se non dargli un nome lui ?  BE’ CERTO CHE ALTRA COSA POTEVA FARE? DARGLI UN NOME DECENTE?? FARLO SCEGLIERE TRA UNA LISTA DI NOMI??? (cosa che tra l’altro avevo scritto nel mio post, ma il genio cavalier113 nel suo impeto di vendicatore dei nomi altisonanti ha tralasciato)  Lasciare Venerdì perchè i genitori non volevano saperne di cambiarlo? POTEVA ANCHE ESSERE UN’OPZIONE, VISTO CHE IL FIGLIO ME LO ALLEVO IO E CHE NON VIENE IL MAGISTRATO A CAMBIARE I PANNOLINI O A FARLO DORMIRE LA NOTTE, POTRO’ CHIAMARLO COME CAZZO PARE A ME? VISTO POI CHE GIRANO TANTI SUELLEN O GEIAR O ALTRI NOMI DI QUESTO GENERE.. VENERDI’ ALLA FINE NON RISULTA, IN CONFRONTO, COSI’ ASSURDO!! O sceglierne uno alla cavolo senza criterio ? PERCHE’ LA SCELTA DI GREGORIO MAGNO E’ OCULATA? IL GIUDICE HA CHIUSO GLI OCCHI HA PUNTATO IL DITO SUL CALENDARIO E ZAC 3 SETTEMBRE SAN GREGORIO, CHIAMIAMOLO GREGORIO. IL MAGNO L’HA AGGIUNTO DOPO COSI’ TANTO PER DARGLI UN IMPRONTA PERSONALE… (ndr il giorno 3 settembre è san gregorio, detto magno… quindi il chiamarlo gregorio magno è una forzatura di quel genio del giudice… a questo punto poteva anche imporre di chiamarlo GREGORIO DETTO MAGNO… non è stato tanto preciso per essere un giudice della cassazione eh?)  Il santo del giorno mi sembra una buona soluzione (OTTIMA, MA SE ERA IL 2 NOVEMBRE COME LO CHIAMAVA DEFUNTO? .. sono sicura che a questa frase il battagliero Cavaliere direbbe “avrebbe guardato gli altri Santi del giorno”… ahhhhhhhhhhh vedi? Vedi che allora ci arrivi anche tu?? Allora lo sai anche tu che nello stesso giorno si ricordano più santi vero?? E allora perché il giudice tassativamente ha indicato Gregorio??? O questo che dico io o niente? Ma che stronzata…), Gregorio è un bel nome (MA LO DICI TU, PERCHE’ PIACE A TE.. A ME PERSONALMENTE FA CAGARE.. E MAGARI ANCHE AI GENITORI DEL PICCOLO VENERDI’), e tanto poi lo chiameranno tutti Greg (Sì E POI ANDRA’ A FARE IL COMICO ASSIEME A UNO CHE IL GIUDICE A VOLUTO CHIAMARE CAMILLO DELLO LILLO). Magari, la prossima volta, informati prima di scrivere baggianate. IO MI INFORMERO’ MA TU RILASSATI…

 

 
 
 

BORIS BECKER DIVENTA PADRE GRAZIE AD UN RAPPORTO ORALE... ?????

Post n°406 pubblicato il 12 Marzo 2009 da occhjblu

L’altro giorno, mentre ero in macchina, Linus e Nicola Savino su Radio DeeJay commentavano una notizia che parlava dell’ex grande del tennis Boris Becker.

La notizia diceva che il tennista aveva riconosciuto una figlia avuta da una donna russa con la quale, a suo dire, non aveva avuto nemmeno un rapporto sessuale “completo”. Diciamo che l’unico contatto erotico che i due avevano avuto era stato sul modello Lewinsky in uno sgabuzzino! Ehhhh?? Forse non ho capito bene… Vado a cercare la notizia su internet e leggo “il fugace rapporto di tipo orale avuto nel 1999 nello sgabuzzino delle scope di un ristorante londinese con la modella anglo-russa Angela Ermakova. Da quell'incontro, strano ma vero, è nata una bimba, Anna. La Ermakova è riuscita dimostrare, infatti, che rimase incinta col seme di Becker attraverso la fecondazione artificiale”… assurdo…

Ora io immagino la scena… i due sono al ristorante per una cena… presi da un irrefrenabile ingrifamento si appartano nello sgabuzzino delle scope (romantico come primo incontro) e tac lei si prodiga… poi escono e lei???? Cosa fa, corre in un centro fecondazione prima che i soldatini di Becker muoiano? (e correre senza respirare non è facile eh?) oppure chiede al cameriere (mimando, ovvio) un bicchiere dove riversare il frutto delle sue operazioni, per poi sempre correre al solito centro.. dicendo “scusa Boris, mi è venuto un gran mal di testa.. me ne torno a casa, grazie di tutto”.. Perché se Becker dice che non c’è stato un rapporto completo (dal quale, anche se unico, può nascere una figlia), l’unico modo è proprio quello: conservare il seme per poi trapiantarlo…

Si sa che la vita di uno spermatozoo è molto breve, se non è in un habitat consono… e che in situazioni “disagiate” vivono pochissimo… al massimo mezz’ora in una provetta sterile..

Quindi in sintesi, lavoretto, saluti frettolosi a Boris, corsa al centro (che fra l’altro doveva essere vicinissimo e già pronto per l’inseminazione artificiale) e inseminazione (e la signora doveva anche essere nei giorni fertili) e tac rimane incinta…

Per me qui si può iniziare a parlare di miracolo, se non altro valutare seriamente l’ipotesi di convocare la ragazza alle prossime Olimpiadi per record di corsa in apnea…

 
 
 

VELTRONI... LASCI O RADDOPPI???

Post n°405 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da occhjblu

Ieri, in un convegno, Veltroni ha voluto esternare la sua disapprovazione sull’elargizione di ingenti somme a chi partecipa a quiz televisivi…

Partendo dalla semplice considerazione che non mi sembra un discorso di alta politica e che quando si comincia a parlare del tempo e di ovvietà è risaputo che gli argomenti sono finiti… vorrei fare alcune valutazioni…
i quiz televisivi sono la nostra televisione, sono la nostra storia… il mitico Mike ne è la conferma quando negli anni 50 riuniva parecchie persone davanti all’unico televisore del quartiere per vedere se il concorrente ..lasciava o raddoppiava… in più i concorrenti, a parte in alcuni quiz “di fortuna”, erano e sono preparati molto più di un “veltroni medio”… e poi la loro vincita (che spesso è data in gettoni premio più che in veri contanti) è “una tantum” e per qualcosa che alla fine si sono meritati…

Il “veltroni” non riunisce parecchie persone davanti alla tv e, ultimamente nemmeno nelle piazze, non è preparato né culturalmente né politicamente, ha mandato in rovina il Comune di Roma.. non dimentichiamolo….(da uno che è diplomato all’ Istituto professionale di stato per la cinematografia non si pretende che sappia lo scibile umano…) eppure percepisce uno stipendio e, cosa ancora più ignobile, già una pensione sicuramente immeritati e per di più, sommando il tutto, molto più vergognosi delle vincite ai quiz…

Fa della demagogia su cose frivole e di facile impatto (tutti questi soldi regalati mentre la povera gente non può comprarsi un maglione…), ma ha mai pensato di decurtarsi lo stipendio, vergognoso, per fronteggiare la crisi? 

Caro Veltroni quando dici “in certe trasmissioni televisive dove si possono guadagnare centinaia di migliaia di euro senza saper far nulla, trasmettono un messaggio sbagliato… mentre ci sono persone che non possono comprare un maglione” perché non ti fai un bell’esame di coscienza e non ti chiedi davvero CHI guadagna centinaia di migliaia di euro senza saper far nulla????

 
 
 

TOM TOM... MEGLIO AGGIORNARLO

Post n°404 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da occhjblu

Si sa che l’evoluzione tecnologica rende la nostra vita più comoda, sicuramente più semplice… mail, telefonini supertecnologici che fanno anche il caffè, collegamenti wirless per comunicare ovunque con chiunque, shopping in poltrona solo facendo click, e chi più ne ha più ne metta… e poi ci sono loro, i navigatori satellitari… una volta quando si doveva raggiungere un luogo sconosciuto si prendeva in mano tutto città e si cercava.. tavola b26 – c35… giro a destra vado nella tavola d35 e arrivo… oppure se non si era in possesso di “tuttocittà” si girava come trottole chiedendo indicazioni al primo passante o vigile che si incontrava…. Adesso Tom tom, garmin.. si inserisce la via, il numero civico e zac…la signorina con voce metallica ci dice “tra 800 metri svoltare a destra”… e si arriva a destinazione… niente di più facile… anche per un deficiente…

Oggi leggo che un chirurgo di Udine, dovendosi recare a una cena dei compagni del liceo per festeggiare i 40 anni dalla maturità, nel raggiungere un ristorante di Trieste, dove lo aspettavano gli ex compagni, ha seguito le indicazioni del navigatore satellitare e ha imboccato e percorso una scalinata rovinando la macchina e chiamando i vigili del fuoco in aiuto…

Ok, spesso i navigatori satellitari non sono aggiornati sulla nuova viabilità… quello sì… ma COME SI FA A IMBOCCARE UNA SCALINATA???? l’articolo di Libero dice che la strada non era illuminata.. e allora?? I fari delle macchine esistono….E non era nemmeno a fine cena e dopo aver trincato… era prima! Io sono seriamente preoccupata… perché se un chirurgo non riesce a distinguere una strada da una scalinata tanto da percorrerla con l’auto quasi fino alla fine (ma poi non poteva fermarsi prima??)… quando opera, riuscirà a distinguere un fegato da un rene, o dovrà chiedere aiuto ad un navigatore… spero ben aggiornato??

 
 
 

DONNA BAFFUTA SEMPRE PIACIUTA...

Post n°403 pubblicato il 19 Novembre 2008 da occhjblu

Alle elementari ci hanno insegnato che il Creatore ha fornito l’essere umano di peluria per proteggersi dal freddo.. ed infatti nelle raffigurazioni dell’era preistorica vediamo scimmioni pelosissimi con clava e perizoma di pelliccia che trascinano le loro donne per i capelli… e ok all’epoca non c’era H&M e non si poteva coprirsi in altro modo… giusto così.

Oggi, a migliaia di anni di distanza, con l’evoluzione tecnologica e non solo… i peli continuano ad esserci… e allora mi chiedo... se chi ci ha fornito di peli l’ha fatto per aiutarci nelle intemperie stagionali, adesso che possiamo comprarci il monclear perché non ce li toglie???? Dopotutto non dovrebbe essere un lavorone… niente che impegni 6 giorni con domenica di riposo…

Certo con il tempo la pelliccia si è sfoltita… ma, soprattutto le donne, continuano a dannarsi per togliere il toglibile… eh sì perché la peluria che ci proteggeva un tempo, oggi ci protegge solo dai rapporti sociali.. la donna pelosa si sa che piace solo nei proverbi…

L’unica ipotesi di pelliccia sostenibile è quella sulla testa, ma, a ben guardare, è l’unica che in parecchi casi viene tolta… è molto comune l’essere umano, perlopiù maschio, che gira a capo “scoperto” con evidenti tracce della caduta di peli sulle spalle o sulla schiena (aahh!!!)…

Considerando poi le zone in cui si è ritenuto fosse “indispensabile” la peluria trovo opinabile la loro disposizione. Ascelle… inguine… gambe… …sopracciglia e baffi!!! Per quanto riguarda i primi tre una proliferazione di peluria ci protegge eccome… diciamo che è una sorta di bomboletta al peperoncino… vuoi proteggerti da malintenzionati che attentano alla tua virtù? Fagli vedere la pelliccia sotto le braccia e vedi come fugge a gambe levate…

Il baffo è orribile sia negli uomini che nelle donne… le donne sembrano tutte delle Frida (la pittrice messicana) del 21esimo secolo.. gli uomini dei gay anni 80….

Per non parlare poi del sopracciglio unico… quello alla Peo Pericoli per intenderci…

E allora eccoci tutte armate di pinzette, cerette, silk epil (che di silk ha veramente poco io lo chiamerei hard epil) in una battaglia all’ultimo pelo, battaglia irrimediabilmente persa… eh sì perché dopo aver fatto una seduta lunghissima dall’estetista che ha disboscato ogni possibile traccia di peluria.. il giorno dopo guardandoti allo specchio trovi quel bastardissimo peluzzo sfuggito alle grinfie della ceretta.. e si ricomincia… eccheppalle!

I casi sono due: o l’evoluzione rimedia togliendo dal pianeta i peli e fornendo di woolrich chi si sente nudo… oppure si cambiano le mode… e finalmente, davvero, donna pelosa sempre piaciosa!

 
 
 

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA...

Post n°402 pubblicato il 07 Novembre 2008 da occhjblu

Anche il mio Comune ha deciso di istituire la pratica della raccolta differenziata dei rifiuti. Ogni cittadino, a breve, verrà fornito di bidoncini appositi in base al tipo di rifiuto che produce e che dovrà diligentemente selezionare. Avremo il bidone per la carta, la plastica, le lattine e il vetro, l’organico, il “non si sa”… praticamente 5 bidoncini colorati da disporre in casa come fossero arredamento. Avendo io una casa di 80 mq che malauguratamente ho ammobiliato e avendo una cucina piccola piccola (il tavolo per mangiare è in soggiorno) vorrei chiedere al Sindaco di fornire oltre ai bidoncini anche qualche metro quadro in più, tanto per avere il posto dove disporli… non è che mi metto a spargerli per casa come i nanetti di Biancaneve!!

Inoltre vorrei anche chiedergli di inviare una circolare ai vari datori di lavoro perché istituiscano, tra i vari permessi, anche quello di “gestione spazzatura”… eh sì perché per decidere in quale bidone mettere la mondezza non è cosa da poco. Cartone del latte: cos’è? Plastica? Carta? E se è bagnato di latte devo aspettare che si asciughi? Oppure metterlo nell’indifferenziata come carta sporca?

Il Comune allora, dato che le mie insicurezze sono di tutti i cittadini, ha pensato bene di fornire la cittadinanza di quello che è stato chiamato simpaticamente “Il rifiutologo” che sarebbe un elenco di materiali di cui uno vuole disfarsi con relativo simboletto accanto a seconda della differenziazione che deve fare… Oh bene, vediamo dove butto il cartone del latte.. Leggo: tra le varie cose che ipotizzano che una famiglia normale debba gettare ci sono accumulatori, cucine elettriche e a gas, cenere per caminetto, cerchioni per pneumatici, divani, lavabi, pallets (ma cosa sono??) pneumatici, poltrone, porte blindate, sanitari, sci, segatura non unta, oppure imbevuta d’olio o imbevuta di detergenti (ma in casa chi usa la segatura?????), strumenti musicali, termosifoni, vasche da bagno… ma si può???? Mi dai la differenziata e mi dici nel prontuario che se voglio buttare una vasca da bagno devo chiedere “il ritiro su chiamata?” ma secondo te me la caricavo in spalla e la portavo sotto nel buzzico? Oppure la facevo a pezzettini e la mettevo nella “indifferenziata”? Ma sta gente ragiona quando fa queste cose o si alcolizza prima?

Tra le varie ipotesi di immondizia il rifiutologo mi dice che i bicchieri di plastica (che io avrei messo senza pensarci una sola volta tra la “plastica”), li devo mettere nella “indifferenziata”… mentre le bottiglie di plastica nella plastica.. ma perché? Hanno fatto le regole a seconda di come gli gira??? Poi i cartoni della pizza vanno nella carta ma SOLO se non sono unti.. se sono unti non si sa.. perché non lo specificano (per la segatura hanno fatto mille differenziazioni, per il cartone della pizza invece niente.. se hai il cartone unto.. te lo tieni in casa come soprammobile o te lo mangi assieme alla pizza…)

Le custodie dei DVD (che notoriamente sono di PLASTICA) vanno tra l’indifferenziata… mah…

I tovaglioli di carta usati vanno nell’organico.. (ma perché? Non è sempre carta???) mentre il tetrapak va nella carta… (dato che io non ho una produzione di confezioni in tetrapak e sicuramente, come ogni famiglia, uso il tetrapak perché ho comprato il latte o qualsiasi altro alimento contenuto in esso, non è allo stesso modo assimilabile alla carta usata?)

Mmm sta differenziata mi fa rabbrividire… non è fondata su alcuna regola sensata. La carta, qualunque essa sia e qualunque uso io ne abbia fatto, rimane sempre carta! La plastica rimane comunque plastica sia che debba gettare un bicchiere o una bottiglia! Non ha senso… nessun senso…

 
 
 

MA ANDATE A STUDIARE!!!

Post n°401 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da occhjblu

Sono al lavoro, il mio ufficio è in centro.. e proprio in questo momento sta passando sotto le mie finestre un corteo di “studenti” che manifestano e protestano contro la riforma Gelmini.

Mi piacerebbe chiedere loro se sanno di cosa si tratta.. perché sono convinta che la grande maggioranza di questi ragazzi non sappia minimamente di cosa si tratti.

Tanto rumore per nulla… anzi, tanto rumore per rompere le scatole… a me!

Sono da tempo convinta che la nostra scuola abbia bisogno di una riforma radicale, non solo per quanto riguarda la gestione del personale e degli istituti, quanto per la qualità e le modalità di insegnamento.

Ora si fa continuo parlare di maestro unico.. e si grida allo scandalo… ma prima che ci fosse la malaugurata serie di riforme della scuola, ultima sciagurata quella Berlinguer, il maestro unico c’era. Eccome. Ed era un dato di fatto che la maestra/maestro insegnasse italiano, matematica, scienze, geografia, storia ecc. Io ho fatto l’elementari con la maestra unica, quella a cui si portava la mela. Quella che sapeva quanto eri somara in matematica ma bravissima in italiano… Una seconda mamma, per così dire. Adesso ci sono cira 30-35 maestre per classe. Sento mia nipote che dice “la mia maestra Roberta, di italiano” “La mia maestra Francesca di matematica” ecc.

Le maestre sono tutte indignate perché “come faremo?? Insegnare la matematica che fino a ieri ho fatto solo l’italiano??” Omioddio che cosa difficile! Non è che dovete fare un trattato di fisica nucleare in arabo. E’ l’italiano delle elementari, è la matematica delle elementari, è la storia delle elementari! Studiate maestre studiate… che male non vi fa. Soprattutto perché avete la responsabilità del futuro dei bimbi. Perché rimango dell’idea che la formazione base di un adulto si fa alle elementari. Io so benissimo che le parole che terminano con zio zia zie vanno senza doppia zeta. Ma quanti 15enni lo sanno?? Vedo quotidianamente degli sfrondoni grammaticali da far venire la pelle d’oca.. girate per i blog, leggete… e rabbrividite…

 

Appena laureata sono stata chiamata come membro in una commissione di maturità. Io ero l’insegnante di diritto. La scuola era l’Istituto tecnico femminile con indirizzo biologico sanitario. Ero un po’ spaventata, certo ero fresca di studi.. ma dovevo fare l’insegnante!! Cavolo, che emozione e che responsabilità! Anche perché io sono cresciuta con l’idea romantica che un insegnante abbia la scienza infusa, con lo scibile umano in testa. Quello che sa tutto, qualsiasi cosa si chiedae. E io, francamente, non mi sentivo molto all’altezza. I primi giorni di scritti passano senza problemi… me ne stavo lì mentre i ragazzi lavoravano. Poi inizia la correzione dei famigerati compiti. Dato che la prova specifica era scienze, io non avevo voce in capitolo e allora ero stata designata a partecipare alla correzione dei temi di italiano. Pur non essendo laureata in lettere, avevo al mio attivo la Maturità Classica e Giurisprudenza.. per cui qualcosina di italiano potevo capire… Nei primi incontri con l’insegnante di italiano, che leggeva ad alta voce i temi in mia presenza, ero tutta emozionata. Poi con il proseguo delle lettura letteralmente schifata! Eh sì perché per quanto mi riguardava nessuno di quei temi sarebbe stato da sufficienza. E non sto parlando di contenuti (anche quelli discutibili) quanto di forma. Tutti, dico tutti, scrivevano soggetto virgola verbo E SI SA DALLE ELEMENTARI CHE TRA SOGGETTO E VERBO NON VA LA VIRGOLA!! All’inizio ero un po’ titubante nell’intervenire per non urtare la suscettibilità di un’insegnante di italiano con esperienza pluriennale (visto che lei non diceva niente di quegli errori…) ma quando mi è arrivata alle orecchie la frase “il periodo storico più pessimo” ho esclamato “eh no! Più pessimo no!!” Ma lo sanno i bambini di 5 anni che più meglio e più pessimo non si dice! Eccheccazzo!! L’insegnante di italiano alla mia esclamazione ha detto “bè sì voleva evidenziare che era molto brutto…” “ma scusi, come molto brutto?? Molto brutto è il tema, scusi eh?? Ma più pessimo è un erroraccio!!” e lei, come per giustificare “eh ma siamo in un istituto tecnico…”

E sapete quanto ha preso quel compito? 8…

Io al classico per prendere otto avrei dovuto riscrivere la Divina Commedia e sta qui dà 8 a “più pessimo”???? e solo perché siamo in un istituto tecnico??

Ma alla fine il voto della maturità in un concorso pubblico non vale tale e quale al mio? Il suo straregalato 58 non vale una virgola del mio dignitosissimo 42… ma questo i ragazzi qua sotto, che scioperano per marinare un giorno di scuola, non lo capiscono…

 
 
 

LA MAMMA DI VENERDI'

Post n°400 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da occhjblu

Ogni tanto mi diletto a leggere le varie notizie che Libero ci propina… e spesso, oltre alle solite notizie catastrofiche, ce ne sono altre che mi fanno sì rabbrividire, ma per altri motivi.

Oggi leggo un titolo “La mamma di venerdì: non lo chiameremo mai Gregorio”. Dal titolo avevo capito che una signora aveva partorito di venerdì (e si sa che né di venere né di marte) e che per chissà quale motivo era in lite con il marito per il nome. Vado a leggere la notizia, che così come l’avevo interpretata non mi sembrava nemmeno una notizia…

Allora: praticamente non ho capito un cavolo. Una coppia di Genova ha avuto un bimbo e lo ha chiamato Venerdì (aiuto…), all’anagrafe però si sono opposti… così i genitori vanno dall’avvocato per fare ricorso, vanno in appello e finalmente in Cassazione la quale Cassazione DECIDE che il figlio non si chiamerà Venerdì (deo gratias) ma si chiamerà Gregorio Magno.

MA SIAMO IMPAZZITI???

Posso capire che chiamare un figlio Venerdì sia allucinante, soprattutto perché sarà marchiato a vita e preso per il culo dai compagni di asilo-elementari-medie-superiori-università-lavoro.. insomma da tutti, soprattutto perché si sa che Venerdì è l’aiutante di Robinson Crusoe e il poveretto (il bambino intendo) quante volte si sentirà chiedere: Robinson come sta?

Addirittura la coppia aggiunge, alla fine dell’articolo, che erano indecisi su Mercoledì o Venerdì. Bè certo o il domestico di Robinson o la figlia degli Addams… originali…

E’ per questo che a volte si sente parlare di figli che, cresciuti, uccidono i genitori…

 

Dopo tutta la serie di giudici avvocati udienze e altro per arrivare a una soluzione, la sentenza del giudice di Cassazione dice “No non si può chiamare Venerdì, chiamatelo Gregorio Magno”

.. ma la Cassazione è a conoscenza che alcuni suoi magistrati bevono???

Gregorio Magno? E perché non Vercingetorige o Scipione??

Signor giudice perché non si limita a negare il permesso di chiamare un figlio Venerdì ed evita di imporre altre disposizioni? …l’imposizione di un nome da parte di chi non è il genitore lo trovo completamente al di sopra di ogni competenza. (soprattutto se impone un nome come Gregorio Magno.. che ne so un semplice e comune Marco? Andrea? Matteo? Nooo??? Almeno dare un ventaglio di nomi da cui attingere..)

Bisogna stare attenti ai giudici… se oggi vogliono decidere i nomi dei NOSTRI figli.. un domani potrà succedere che vorranno collaborare anche alla loro creazione…

 
 
 

PEASE CHE VAI, USANZA CHE TROVI... (ma si può dire paese che vai???)

Post n°399 pubblicato il 21 Ottobre 2008 da occhjblu

Su un canale di Sky mi diverto a guardare i vari programmi di ristrutturazione delle case. Uno in particolare è quello ambientato negli USA dove chiunque, dalla ragazza di 25 anni al nonno in pensione, può decidere di ristrutturare un rudere fatiscente pagato relativamente poco per poi rivenderlo a un prezzo esorbitante...

Il programma inizia facendo vedere lo stato della casa (sembra sempre una baracca di cartapesta), poi i lavori durante le varie settimane (con tanto di controllo del budget previsto) ed infine la visione della nuova casa e la vendita.

Innanzitutto il modo in cui fanno le case gli americano non stupisce il fatto che, quando arriva un uragano, vengano spazzate via in toto… lo insegnano anche i tre porcellini che per difendersi dal lupo occorrono i mattoni! E invece loro si ostinano a farle in legno… per carità molto più semplice… occorre veramente poco.. legno e chiodi…. (poi però devono sempre fare i conti con le tarme… io avrei il panico… pensare che la tua casa, pagata parecchie migliaia di dollari può essere mangiata da un gruppetto di tarme… e a te lasciare i trucioli… mi vengono i brividi…). In più mi chiedo come il legno possa proteggerli dal freddo… eppure loro girano per casa sempre in maniche corte (inverno ed estate)… Noi coibentiamo, mettiamo riscaldamento a pavimento, le doppie finestre, chiudiamo tutti i possibili spifferi e continuiamo a morir di freddo a meno che non mettiamo il riscaldamento a mille, loro nella casa del porcellino Tommy in maniche corte… misteri…

Inoltre chiunque negli States può fare una casa… tutti si improvvisano carpentieri-elettricisti-muratori-imbianchini-ingegneri-idraulici senza che questo li metta in dubbio sulla solidità e la sicurezza della casa (che ne so un corto circuito… una trave che sprofonda… una tubatura che perde e fa marcire il legno… qualsiasi cosa, diamine!) Niente, loro la fanno e se apparentemente sembra una casa perfetta (perché esteticamente alla fine è perfetta) nessuno si preoccupa che sotto ci sia “il marcio”. Noi chiamiamo fior fiore di ingegneri anche solo se troviamo una crepa invisibile nel palazzo accanto (chissà mai, dovesse arrivare uno tzunami la casa del vicino potrebbe cadermi addosso) e loro non si preoccupano nemmeno di valutare lo stato dei materiali…

Inoltre, altra usanza assurda, vendono le case già ammobiliate. Quindi non solo ti deve piacere la disposizione delle stanze, ma anche i mobili, il divano, la cucina… e persino i tappeti e i quadri!!! Ma potrò arredarla come pare a me???? Incredibile…

Ed infine quando mettono in vendita la casa fanno la cosiddetta Open House: cioè mettono fuori nel giardino un cartello con appunto scritto “Open House” e chiunque passi di là può entrare e vedere la casa. Il proprietario fa fare il giro delle stanze, offre dolcetti e gli avventori guardano.. interessati o no.. Poi eventualmente fanno un’offerta. Sì, sì avete capito bene! Chi compra fa l’offerta al venditore. Non è che il venditore mette il prezzo e se ti va bene ok altrimenti ciao. Il potenziale acquirente ti dice quanto secondo lui vale quella casa… ve lo immaginate qui in Italia? Tutti gli acquirenti direbbero che la casa vale 20 euro… (il che mi fa comprendere che gli americani sono molto più onesti di noi italiani…) …

 

Altra stranezza degli americani… non so se avete mai notato, guardando i telefilm, l’uso assurdo che fanno del telefono/cellulare…..

In ogni telefilm, CSI, Numbers, Gray’s anatomy, Brother and sisters, di qualsiasi genere, dal poliziesco alla soap, quando suona il cellulare tutti, dico tutti, rispondono con il proprio nome. Suona il cellulare a Grisshom e lui risponde dicendo “Grisshom!”… niente pronto, niente chi è… praticamente vanno contro il mio credo principale che è “mi hai chiamato tu, saprai chi sono.. io non so chi sei, quindi TU che chiami mi dici il tuo nome per primo!” (è una delle regole di educazione) e invece no… loro si auto presentano ogni volta che rispondono al telefono… mah…

Poi, altra cosa assurda: chiacchierano al telefono, finiscono e, senza salutare, buttano giù.. niente ciao, niente ci vediamo, niente a presto, niente! Ti sbattono il telefono in faccia e amen! Magari uno doveva dire altro.. doveva concludere.. Noi quando finiamo la conversazione lo diamo ad intendere di solito con un “va bene…” ultime parole di commiato e un ciao (addirittura ultimamente spesso mi ritrovo a dire ciao ciao anche un paio di volte.. tanto per far intendere che sto mettendo giù).

E addirittura spesso, se va via la comunicazione e io non ho detto l’ultimo ciao, anche se era palese che la conversazione era finita richiamo solo per dire ciao. Mi sembra educato. Ma si sa che oggigiorno l’educazione è un’opinione…

 
 
 

INCREDIBILE OFFERTA!! ACCORRETE GENTE!!!

Post n°398 pubblicato il 02 Ottobre 2008 da occhjblu

Cercando su ebay una macchina del caffè lavazza utilizzabile con cialde ho trovato questo annuncio:

“VENDO MACCHINA DEL CAFFE' LAVAZZA POINT ANCHE SE HA I SUOI ANNI E' ANCORA TENUTA BENE….. ottimo vuoi vedere che riesco finalmente a trovare la stessa macchinetta che avevo??? Che figata!!!  IL DIFETTO CHE PRESENTA un momento il venditore mi dice che ha un difetto.. sarà un difettuccio di poco conto…. NON EROGA IL CAFFE' SI ACCENDE TUTTA MA AL MOMENTO CHE INSERISCO LA CIALDA FA' IL RUMORE MA NON ESCE NULLA… sticazzi!! È una macchina del caffè se non eroga il caffè a che serve?????  PENSO CHE SIA LA POMPA BLOCCATA… hai detto niente…. E MANCA LA CHIAVE SOPRA …. Pure!.... MA NON CI SONO PROBLEMI lo dici tu SI APRE LO STESSO A MANO PER RIEMPIRE IL DOSATORE D'ACQUA… che cazzo la riempio a fare con l’acqua se poi non mi fa il caffè??? La uso per innaffiare le piante???

Il tutto per la modica cifra iniziale di 45 Euro...+ 15 di spedizione... praticamente 60 euro di contenitore per l'acqua...

Ma tu dimmi….

 
 
 

ALITALIA... MACHISSENE...

Post n°397 pubblicato il 25 Settembre 2008 da occhjblu

Sinceramente non ho seguito con particolare interesse la vicenda Alitalia… ho solo letto qualche articolo, sentito qualche notizia al Tg… ma non mi sono documentata a dovere, come faccio per le cose che mi interessano davvero…

Questo perché personalmente Alitalia per me non è mai esistita.

Quando decido di fare un viaggio, l’ultima compagnia che guardo è proprio Alitalia… primo perché è la più cara e secondo perché è completamente inaffidabile… eh già! Quante volte sotto le vacanze di Natale o estive si vedono servizi al Tg di gente che staziona in aeroporto per uno sciopero dei controllori di volo o delle hostess o dei piloti o di qualsiasi altro soggetto che gira intorno agli aeroporti??? Praticamente ogni anno… e il pensiero che dopo aver pagato un biglietto salatissimo e aver sganciato soldi per la sudata e meritata vacanza dover aspettare che questi si degnino di riprendere il lavoro perché hanno deciso di protestare scioperando sulla pelle degli italiani, bè questo lo trovo decisamente vomitevole… Siamo gli unici che danno così tanto potere a chi lavora e gestisci i nostri mezzi di trasporto… Alitalia, Ferrovie, autobus… quando scioperano per protestare contro il Governo si ferma l’Italia, con grave disagio per gli italiani… cosa che non si è mai vista in nessun altra parte del mondo…

E allora se l’azienda è sul baratro economico, se non ha più i soldi per gestire un numero eccessivo di piloti e hostess superpagati e pieni di privilegi, se questi ultimi non vogliono recedere di un millimetro dalle loro posizioni per mantenere in vita il loro posto di lavoro, se i Sindacati come sempre ci mettono del loro per creare casini e non risolvere mai niente, se lo Stato nel tentativo di salvare questa azienda al capolinea sta sperperando decine di migliaia di euro, bè sapete che vi dico?? Io una spintarella gliela darei… nel baratro.

Che Alitalia fallisca, se non si trova un accordo… fallisca pure. Ma se dopo una serie di tira e molla si riesce a salvarla con grave dispendio di energie e sostanze ANCHE NOSTRE, io propongo di mettere una clausola nell’accordo: il primo pilota o hostess che si azzarda a fare un minimo sciopero viene mandato via a calci nel culo!

 
 
 

MA CHE C'AZZECCA!!!

Post n°396 pubblicato il 16 Settembre 2008 da occhjblu
Foto di occhjblu

Nella gestione del problema delle strade, degli incidenti stradali, della guida in stato di ebbrezza, in stato di sonnolenza o di incapacità oggettiva a guidare, da tempo il Governo sta tentando di rendere noi automobilisti, degli automobilisti responsabili e consapevoli.

E’ per questo che quando si va in autostrada ogni tanto si vedono dei display luminosi che ci dicono “da gennaio ad oggi sono morte 15 persone su questa autostrada”, il che porta immediatamente a togliere una mano dal volante e, a seconda del genere di persona che sta alla guida, a fare corna o la dovuta grattatina… “bè grazie dell’informazione adesso farò tutto il tragitto pensando se domani il display sarà aggiornato o il numero delle vittime rimarrà a 15”…

Oppure la società autostrade ti informa… “tutte le notizie sono su www.autostrada.it..”

Bene adesso mi accendo il computer, con le ginocchia tengo il volante, mi connetto e vedo quali consigli mi dà il sito per la guida sicura….ma si può???

Alcune volte invece ti dicono “sei stanco? Fermati al prossimo autogrill…” Sì ora mi fermo… meno male che mi avvisi tu, display… altrimenti sarei andata avanti per ore stanca e assonnata cercando di incrementare il numero di 15…

Adesso la nuova genialata… proposta dall’On. Razzi dell’Italia dei Valori… (per intenderci Di Pietro)… multa salatissima a chi giuda fumando (o a chi fuma guidando)… MA PERCHE’???? Già tempo fa avevo sentito la notizia che una disposizione simile era in vigore nella Repubblica di San Marino… e lì ho dato la colpa al fatto che i governanti di un piccolo stato come San Marino non avendo granché da fare… non perdono tempo a pagare le tasse, il massimo della vita è girare per i vari outlet in 20 mq di Paese, saranno un po’ annoiati e allora si divertono così… de gustibus per carità… e poi non riguardandomi personalmente non mi sono più di tanto allarmata… ma ieri ho sentito la notizia che anche l’Italia dei Valori ha proposto la stessa regola…

Allora io mi chiedo.. finché si multa chi usa il telefonino ok… il cellulare distoglie dalla guida.. se tieni con una mano il telefono sei costretto a cambiare marcia lasciando il volante per qualche secondo ed effettivamente può diventare pericoloso… MA LA SIGARETTA???

Razzi il promotore afferma"Chi si accende una sigaretta mentre è alla guida di un'auto provoca una diminuzione del proprio livello di attenzione aumentando le probabilità di causare un incidente. Senza contare che chi fuma mentre guida è costretto a usare una sola mano.

Razzi ma sei deficiente??? Come può una sigaretta far diminuire il livello di attenzione… e soprattutto per fumare una sigaretta mentre si guida NON SI USA una sola mano… per fare una “tirata” ci si impiega 2 secondi… e poi si riporta subito la mano sul volante.. proprio lo stesso tempo con cui si cambia marcia o con cui si gira la stazione della radio o si cambia cd… quindi dove sta la pericolosità????

Se l’illuminato RAZZI mi dice che è pericoloso perché distoglie l’attenzione e si guida con una sola mano.. perché allora non multa anche chi durante la guida si mette le dita nel naso.. (che sono moooolti di più di quelli che fumano.. garantito) o chi chiacchiera in macchina con gli amici… (non sarà più distratto lui dalla guida che uno che fuma in santa pace una sigaretta??) o chi decide di cambiare un cd spostandosi tutto sulla parte destra della macchina per cercare dentro il cassetto il cd che vuole?? O chi mangia in macchina??? O beve?? Queste sono tutte azioni che distolgono l’attenzione e le mani dal voltante!!

E’ di moda oggi, per attirare consensi, attaccare il fumo e chi fuma… sapendo che molti odiano il fumo, sanno che colpiscono nel segno… fra un po’ non permetteranno di fumare nemmeno dentro casa… (Allora la legge 455434 art. 34 dice che chi fuma dopo il caffè in cucina della propria casa incorre in una sanzione che va da 2000€ fino a vendita coatta della casa…)..

Dopo la ghettizzazione dei fumatori nei locali pubblici (E PER QUESTO IO SONO D’ACCORDO… PERCHE’ IL FUMO NEI LOCALI ERA DIVENTATO INSOSTENIBILE…) adesso si tenta di ghettizzare il fumatore anche nelle sue proprietà. Vietato fumare in macchina… Allora: se sali in macchina DEVI metterti la cintura perché io Stato ti impedisco di morire (ma saranno anche questi cazzi miei??) e soprattutto non devi fumare perché quando accendi una sigaretta perdi la concentrazione perché ti estranei dalla realtà… (ma non è che forse intendevano fumare le canne??) per il resto puoi fare qualsiasi cosa…ballare, scaccolarti, leggere il giornale, gli sms, cercare la stazione radio, chiacchierare con le amiche, bere, mangiare, dare il biberon al bambino che sta dietro nel seggiolino.. MA ASSOLUTAMENTE NON FUMARE…LO DICE DI PIETRO… sempre che abbia “azzeccato” le parole per esprimersi e non volesse dire tutt’altra cosa….

 
 
 

INGRID BETANCOURT...

Post n°395 pubblicato il 11 Luglio 2008 da occhjblu

Dopo avermi interrotto la visione di un film con un’edizione straordinaria sento dire dal giornalista Rai “E’ stata liberata Ingrid Betancourt”… ah sì, bene… ma chi è??? Perché addirittura l’edizione straordinaria??? Mah… Poi, per nutrire la mia ignoranza abissale, mi informo… Ingrid Betancourt rapita nel 2002, candidata alla presidenza della Colombia… embè??? Che è tutto sto clamore?? Per carità tutti siamo contenti che sia stata liberata… ma santificarla adesso non mi sembra il caso… Bentornata a casa Ingrid.. punto.

E invece nei giorni a seguire non si fa che parlare di lei. Messaggio del Papa, Sarkozy prostrato, tutti che festeggiano, l’Unità e vari nostri politicanti che vogliono proporla per il Nobel della Pace…

Mi sembra un po’ esagerato adesso… ma avranno i loro buoni motivi…

Poi oggi leggo un’intervista rilasciata in esclusiva al settimanale Paris Match in cui la Ingrid dice che gli eventi che l’hanno colpita in modo particolare durante la sua prigionia sono (cito dall’articolo) “Lo scoppio della guerra in Iraq, il discorso di Dominique de Villepin all'Onu” – e fin qui niente da dire… poi aggiunge che l’evento che l’ha segnata in modo particolare è …. io credevo .. non so.. le torri gemelle… le stragi in iraq… la morte di Papa Giovanni Paolo… e invece… “la finale della Coppa del Mondo tra Italia e Francia” e aggiunge che “Ho pianto quando la Francia ha perso”…. azz.. che profondità di pensiero.. bè in effetti una prigioniera dei guerriglieri colombiani si preoccupa sostanzialmente che la nazione che l’ha adottata non perda i Mondiali di calcio… grande profondità d’animo… in effetti… e poi chiamata a commentare la testata di Zidane a Materazzi chiosa con un amichevole e profondamente pacifista – da Nobel - … “Lo adoro, credo che avrei fatto lo stesso. Non capisco chi lo ha criticato.”

A Betancourt.. mavvaffanculo!!!

 
 
 

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE… OVVERO OCCHJBLU AL SAN RAFFAELE

Post n°394 pubblicato il 04 Luglio 2008 da occhjblu

Sono tornata ieri da un viaggio a Milano per accompagnare mia mamma all’Ospedale San Raffaele, per un intervento chirurgico.

Da tempo immemorabile e, credo come tutti, odio gli ospedali, odio l’odore di mensa ospedaliera che si respira, odio la sofferenza che trasuda dalle pareti, odio lo s-ciabattare delle infermiere che camminano in corsia… odio tutto ciò che gira intorno agli ospedali…

Così lo scorso lunedì, con un po’ di magone per vari motivi, io e mia mamma siamo partite alla volta di Milano per affrontare l’intervento.

L’appuntamento: ore 8 all’accettazione per poi fare il ricovero…

Memore dell’Ospedale della mia città (che si vanta di essere regionale e per questo “affidabile e preparato” - le virgolette sono d’obbligo…) ero già pronta a dover fare code chilometriche, a dover combattere per un posto letto e, come spesso è accaduto, a contare fino a mille per non mandare a cagare il personale sanitario… quindi armate di pazienza, io, mamma e mia sorella, come novelle Indiana Jones ci siamo addentrate nei meandri di questo ospedale…

Accettazione, sono le 7.40.. siamo un po’ in anticipo… qui inizieranno alle 8.30 minimo… prendiamo il numerino e prepariamoci ad aspettare… tempo 3 minuti e avevamo la carta di ricovero.. azz.. come sono veloci… vabbè colpo di fortuna, forse il tipo aveva avuto una notte tormentata è ha preferito venire al lavoro prima… ok andiamo al reparto… sesto piano…

Ci accolgono e ci fanno sedere in un salottino in attesa che mamma venga chiamata per fare la visita… faccio in tempo a leggere un depliant informativo che mia mamma viene chiamata… prelievo visita e sistemazione nella cameretta.. a due letti, ampia ed accogliente con bagno personale… (ma dove mi trovo?? Sto sognando???)

L’infermiera, sorridente e gentile, dà le indicazioni a mia mamma per sistemarsi… quando arriva la dottoressa per un ulteriore visita non ci dice “levatevi dalle palle voi parenti… che io c’ho da fare” ma in modo molto cortese accompagna mia mamma all’ambulatorio…

Poi arriva il pranzo, un pasto frugale, ma che, stranamente non aveva il classico odore di minestrone “rancichito” che hanno tutti i cibi ospedalieri, era addirittura buono!

Io e mia sorella ci guardavamo senza parlare, basite da tutto questo.

Il giorno dopo operazione… mamma viene ben ben “incartata” e portata sotto… in un paio d’ore se la cava.. quando torna su il barelliere addirittura le rimbocca le coperte e le dice “tanti auguri signora!” … si sarà drogato?? Mah…

Mentre siamo lì a chiacchierare in stanza (ma di solito non ti cacciano a calci nel sedere?? “no, qui non si può stare, tornate in orario di visite!”) finisce la flebo … allora suoniamo.. ogni volta che, in passato, suonavo il campanello per far cambiare flebo o per altre necessità impellenti (non è che suonavo tanto per divertimento) arrivava un’infermiera scocciatissima strascinando i piedi e con gli occhi mi diceva “cazzo suoni? Che vuoi??” e quando le dicevo.. “è finita la flebo” senza troppi convenevoli e anche un po’ stizzita staccava la flebo e se ne andava.. (ma lo spirito di Florence Nightingale dove è andato a finire??) Io che ero cresciuta a pane e Candy-Candy ci rimanevo malissimo…

Per questo ero un po’ titubante nel suonare.. sai, si potrebbero disturbare le infermiere mentre chiacchierano in astanteria.. ma per evitare che mia mamma avesse un’embolia, schiacciamo il pulsante… e rimaniamo in attesa… tempo un nano-secondo arriva un’infermiera (che non trascina i piedi, incredibile!) che con un sorriso ci chiede cosa ci serviva e quando le abbiamo detto che era finita la flebo ci ha detto “Ah è finito il vino bianco! Ora vedo subito se ne deve fare un'altra.. arrivo, scusatemi un attimo”… tempo un attimo e torna .. “no signora per oggi ha finito.. ora le tolgo tutto, così è più libera!”

Io, mamma e sorella continuiamo a guardarci convinte che da un momento all’altro possa uscire Marco Balestri a dirci che eravamo su “scherzi a parte!”..

Mentre siamo in corridoio sento un dottore che dice agli altri medici “Forza qui ci sono i pazienti che aspettano e non è bello farli aspettare!”…??????? Ma come?! se vado al Pronto Soccorso di Torrette (ospedale della mia città) per una ferita lieve devo portarmi dietro il cambio per il giorno dopo perché una delle prerogative del Pronto (??) Soccorso è l’attesa di ore (qualche volta di giorni..) e qui gli stessi dottori bacchettano gli altri dottori per darsi una mossa….

Quando poi dimettono mia mamma prescrivendole delle medicine, fermiamo un’infermiera “a caso” e le chiediamo se le medicine potevano essere comprate tranquillamente in farmacia senza prescrizione medica (non avendo il medico curante a disposizione) e lei “no signora, queste medicine hanno bisogno di prescrizione medica… ma ve le diamo noi, aspetti un attimo che gliele vado a prendere” e dopo qualche secondo arriva con tutti i medicinali richiesti…

VI PREGO SE STO SOGNANDO, NON SVEGLIATEMI…

HO DECISO.. SE DOVESSI AVER BISOGNO DEL PRONTO SOCCORSO IO VADO AL SAN RAFFAELE… faccio solo 4 ore di attesa per il viaggio… molte di meno di quelli che aspetterei al Pronto Soccorso di Torrette…

 
 
 

IL MELONE PIU' SAPORITO...

Post n°393 pubblicato il 26 Giugno 2008 da occhjblu

A volte si hanno delle convinzioni così radicate che diventano quasi dei dogmi.

Sono convinzioni personalissime che maturano in base all’esperienza vissuta e che, con il tempo, si instaurano in noi diventando proverbio, saggezza popolare, credenza assoluta e garantita…

Prendiamo i cosiddetti “rimedi della nonna”… quante volte mi sono sentita dire “allora se hai un orzaiolo guarda sette volte dentro la bottiglia dell’olio”, oppure “fai scorrere un filo di lana sopra l’occhio e tutto passa…” e in risposta ad uno sguardo tra il perplesso e il “questo è da rinchiudere” mi sono sempre sentita rispondere “è il rimedio della nonna”… ogni nonna ha il proprio rimedio e, anche se a volte le soluzioni prospettate sono davvero ridicole e al di fuori di qualsiasi spiegazione medico-scientifica… funzionano! Quanti di voi con il singhiozzo si sono bevuti 13 sorsate di acqua o sono stati in apnea con un braccio alzato??? O quando ci si scotta si usa una patata tagliata a metà sopra la ferita??? Oppure se si hanno le gengive infiammate si usa sempre una fetta di patata e passa tutto?? Eh le nonne ne sapevano una più del diavolo… (e secondo me facevo un uso improprio della candeggina…)

Altro che studi! Altro che università! La nonna e i suoi rimedi, questo si dovrebbe studiare… (alcuni medici sarebbero sicuramente più efficaci)

Dato che ho raggiunto ormai la veneranda età di 39 anni bis (il Governo fa leggi con articoli bis, ter… sexies ecc e io non posso dire che ho 39 anni bis??? Ma figuriamoci!) credo di poter, nel mio piccolo, dare alcuni consigli della nonna.. uno in particolare, di cui vado fierissima e che mi porterà fama e fortuna… riguarda la scelta del MELONE… ebbene sì… ho elaborato una teoria efficacissima per trovare il melone più saporito.. allora vi scegliete il melone che volete e lo annusate, se profuma lasciatelo giù e cercate quello che non ha nessun odore.. quello completamente senza odore di melone. Sarà il più saporito… Succede come con le persone.. quelle belle non hanno bisogno di trucco o profumo.. sono belle. Punto. Quelle “insipide” si rendono attraenti con ogni sorta di belletto (parlo anche come una nonna…) per “ingannare”..  così è per il melone.. provate… (a volte mi stupisco di me stessa per quanto sono profonda…)

 
 
 

Post N° 392

Post n°392 pubblicato il 25 Giugno 2008 da occhjblu

Finalmente è estate… è arrivato il tanto desiderato caldo e con pinne, fucile ed occhiali (una buona dose di pazienza e cremine fattore protezione 50+) si va al mare. Io ho la fortuna di abitare in una città sul mare, quindi nei week-end e nei momenti liberi, approfitto per andarmene a prendere il sole…

Un tempo l’entusiasmo iniziale dell’arrivo della bella stagione mi portava a stare, modello lucertola, sotto il sole a piombo per ore… salvo poi ritrovarmi nel reparto grandi ustionati di Cesena… quest’anno sono molto più indolente e vado al mare giusto per prendere un po’ di colore e per non passare da “malaticcia” in mezzo a orde di  superabbronzati...

L’altro giorno, da sola, in riva al mare, sul mio inseparabile lettino, un po’ annoiata (senza riviste di gossip, un must sulla spiaggia, senza i-pod, senza amiche con cui chiacchierare) mi sono messa ad osservare la fauna balneare…che, ad una attenta visione, risulta essere sempre la stessa…

Tra i vari avventori della spiaggia, oltre agli immancabili bambini – simpaticissimi – che urlano, piangono, corrono e nella migliore delle ipotesi schizzano acqua e tirano la sabbia, la proverbiale famiglia con al seguito ombrellone, sdraio, seggiolina pieghevole per la nonna (che sta sempre sotto l’ombrellone con un fazzoletto in testa con i quattro nodini agli angoli) e contenitore freezer (della grandezza di un congelatore della mensa comunale) dal quale esce ogni bendiddio… ci sono altre figure caratteristiche che immancabilmente si ripropongono ogni anno.

C’è la fidanzatina che schiaccia i punti neri al fidanzato… usanza raccapricciante ma che, pare, sia molto in voga… solitamente lui è spaparacchiato sulla sabbia o intento sotto l’ombrellone a leggere il giornale e lei, come un avvoltoio, lo ispezione dall’alto guardando ogni centimetro di pelle e, quando trova qualcosa, opera… lui non fa una piega… lei gioisce ogni volta che riesce a estirpare.. vomitevoli.. Francamente se una/o mi si avvicina per massacrarmi la schiena lo stendo con una gomitata… ma che modi sono? Qui in pubblico? Ma cosa siamo delle scimmie che si spulciano??? Ma che schifo!! (fra l’altro già l’azione in sé mi fa ribrezzo se fatta da soli, figuriamoci fatta da un’altra persona…)

Poi c’è il vecchio carbonizzato, letteralmente abbrustolito dal sole, un po’ incartapecorito, con un costume del due (solitamente uno slip blu o nero con gli elastici slabbrati) che passeggia in riva al mare avanti e indietro. Alla fine della giornata deve rifare il tagliando…

Poi c’è la signora di una certa età che non si vuole dar per vinta… abbronzantissima, truccatissima, ingioiellatissima e profumatissima… rossetto evidente con tanto di riga di matita, ombretto pesante e anche un velo di fard (a volte ne ho viste alcune anche con il fondotinta), 10 anelli (uno per ogni dito e tutti rigorosamente di oro giallo) cavigliera, ciabattine con tacco alto, orecchini ad anello e massiccia dose di profumo (che si sa che al sole fa le macchie)…

Ed immancabile c’è sempre il gruppo di ragazzini che decide di fare la partitella di calcio, beach volley, beach tennis, beach basket, beach boys, in riva al mare proprio a pochi centimetri dal tuo lettino… nella migliore delle ipotesi arriva qualche schizzo d’acqua.. nella peggiore una pallonata in faccia…

 
 
 

IL PAPA PENSI ALLA SALVEZZA DELLE ANIME

Post n°391 pubblicato il 05 Giugno 2008 da occhjblu

Fin dal tempo che fu, fin da quando c’era lui (non Stalin, sto parlando di Gesù), la Chiesa e, di conseguenza, la cristianità in genere si occupava della salvezza dell’anima, del “porgere l’altra guancia”, del santificare i santi e beatificare i beati. Punto. Viveva nella povertà e si occupava essenzialmente dello spirito. E ALLORA QUALCUNO MI SPIEGA PERCHE’ LA CHIESA, IL PAPA IN PRIMIS, MA ANCHE TUTTI I VARI CARDINALI, MONSIGNORI E VIA DICENDO, DEVONO SEMPRE METTERE BOCCA SU TUTTO???? E basta!!! Allora, il fatto di avere il Vaticano dentro le “nostre mura” ci fa essere continuamente controllati e giudicati dal Santo Padre che ad ogni esternazione del nostro Governo, di sinistra o di destra che sia, ci mette bocca. E i Dico non vanno, e le cellule staminali meglio di no, e il reato di clandestinità non lo fate… e ogni cosa non va. Ma io mi domando: già abbiamo un ospite dentro casa, che si sa dopo un paio di giorni puzza, dobbiamo pure sentirci dire cosa dobbiamo fare IN CASA NOSTRA??? Perché non mette bocca e pone veti anche negli altri Stati? Perché non dice a Zapatero o a Bush che così non va?? Solo noi veniamo bacchettati? Per quale motivo, perché ce l’abbiamo sotto casa?? Eh no! Che la Chiesa e il Papa pensino alla pace dell’anima e a ritrovare le pecorelle smarrite…che si occupi essenzialmente dello spirituale… I panni di casa nostra ce li laviamo da noi e non vogliamo intrusioni da chi, come il Vaticano, occupa solo il nostro territorio, senza nemmeno pagare l’ici…
Poi ripensandoci mi è venuto un dubbio.. non è che il Papa, in effetti, sta pensando anche a sè?? Dopotutto se si considera che il Vaticano è uno stato extracomunitario, che il Papa non ha un lavoro qui in Italia e che gira senza avere il permesso di soggiorno… non è che ha paura di essere condannato per clandestinità mentre si aggira per le strade di Roma??

 
 
 
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