CLUB DEL GAMBALETTO

Post N° 362

La mia latitanza da queste pagine non è giustificata da alcun motivo... non ho carichi di lavoro da impedirmi di scrivere, anzi.. non mi hanno tolto la connessione ad internet... ho ancora tutte e dieci le dita per poter scrivere (e anche se me ne fosse rimasta una sola, potrei scrivere lo stesso.. un po’ lenta, ma comunque...)... non ho perso l’ispirazione dello scrittore, (sì, sì ho detto scrittore... non contradditemi... si sa che gli scrittori sono mooolto permalosi)...Insomma, è tutto nella norma.. trovo imbecilli in ogni angolo.. c’è sempre qualcuno che telefona con richieste da psicopatico (“senta scusi perché non mi arriva la posta?” “e chi sono io, il postino??? Ma pensa te...”), ogni tanto rimango interdetta dalla fauna automobilistica... (a proposito, proprio ieri mi raccontavano che una “ritardata” ha imboccato lo stradone di entrata in città in senso opposto – rischiando di non raccontarla – poi accortasi della cazzata ha deciso di fermarsi e di fare retromarcia investendo una ignara vecchietta che stava attraversando la strada... l’ho proposta al Comune per il premio “l’idiota dell’anno”...ma ce ne sono talmente tanti qui in giro che sarà una gara dura).. ho ripreso ad andare in palestra dopo il viaggio e le scorpacciate di Natale (l’altro giorno al corso di G.A.G. ho rischiato lo svenimento...), Thelma continua ad arrivare con due ore di ritardo agli appuntamenti.. insomma tutto normale....

Unica cosa differente degli anni passati è stato il Capodanno... mentre eravamo in Brasile, ci arrivavano messaggini che chiedevano cosa facevamo per l’ultimo dell’anno, se eravamo con tutti gli altri alla tal cena.. che dovevamo prenotare in fretta che i posti stavano finendo... (a novembre??? Ma siamo impazziti??? Ho ancora un viaggio aereo di ritorno da fare.. posso prenotare adesso che non so se sarò viva per festeggiare?) così abbiamo tergiversato.. sapendo anche che saremmo partiti il primo dell’anno per andare in montagna... quindi partendo presto avevamo la scusa di non poter far tardi... e allora per l’ultimo dell’anno siamo stati a casa io e il mio amore (che d’ora in poi chiamerò Ciccio) come in una serata normale... cena come tutti i giorni, tv come tutti i giorni e letto presto. E’ stato il Capodanno più bello della mia vita!