Creato da: lupoulisse il 29/01/2006
strade e piazze della mente del corpo del cuore

camino

Caminante, son tus huellas
el camino y nada más;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.

Al andar se hace camino
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.

 

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« i soliMessaggio #84 »

affinità elettive

Post n°83 pubblicato il 12 Giugno 2007 da lupoulisse
 
Foto di lupoulisse

"E pensando io alla scelta d'un compagno, nessuno dei miei amici - strano a dirsi - mi parve in tutto adatto; tanto anche tra persona care è rara una perfetta identità di volontà e di sentimenti"
             (Petrarca, Ascensione al Mont Ventoux, da Familiarum rerum libri)

Càpita spesso, nella vita reale e nella sua traduzione virtuale, di incontrare persone grazie ad amici e conoscenti; persone con le quali più o meno rapidamente si scoprono affinità specifiche, diverse da quelle che ci legano ai primi, a quelli che il "caso" ha voluto mediatori, o - talvolta - "galeotti".

A quel punto la relazione tra noi e il nuovo amico (o altro) non "passa" più attraverso il vecchio, con il quale possiamo continuare a coltivare le antiche affinità, separatamente o in compagnia dei nuovi.

"Purtroppo" (tra virgolette, perché interpreto il pensiero dei miei simili, che non condivido) càpita spesso che le amicizie si interrompano, vuoi per cause aliene agli amici stessi, vuoi per naturale dissoluzione dell'affinità, vuoi per scelta d'uno dei due, dettata da veri o presunti torti subiti.

In quest'ultimo caso, soprattutto, accade purtroppo spesso che uno o l'altro - tirando l'amico rimasto per la giacchetta - pretenda da lui le stesse scelte, la stessa "antipatia" o "indifferenza"; e ancor più che pretenda da lui le stesse scelte. Accade spesso che non accetti che il suo amico rimanga in contatto, frequenti, scriva, veda, magari ami chi lui, invece, detesta, ignora, avversa in ogni modo.

Non mi pare manifestazione di rispetto, questa, e per di più so per certo che sortisce anche effetti opposti a quelli desiderati: il vecchio amico se ne sta col nuovo, e abbandona chi vorrebbe invece trascinarlo nella sua rottura.

Per rispetto della libertà di ognuno, e per la sopravvivenza d'ogni possibile affinità, perciò, è opportuno non tentare mai di far fare ad altri le scelte - in fatto di relazioni - che facciamo noi.
Più saggio accettare che ognuno, anche se la cosa ci dà fastidio, veda senta incontri chi vuole come vuole quando vuole, anche se si tratta del nostro peggior nemico.

Che poi, a pensarci bene, siamo proprio sicuri che i nemici esistano?

 
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