da La Nuova Sardegna MERCOLEDÌ, 04 FEBBRAIO 2009
Il metano algerino alimenterà cinque comuni
Pronti i protocolli d’appalto con l’impresa che dovrà mettere in posa la condotta
Intanto fioccano i ricorsi da parte delle società escluse
di TONIO BIOSA TEMPIO. Procede, anche se si riscontrano intoppi, l’iter per la metanizzazione dell’Alta Gallura. Il prossimo adempimento, se ogni atto amministrativo compiuto andrà per il verso giusto, sarà l’aggiudicazione dell’appalto e l’assegnazione dei lavori all’impresa risultata a suo tempo vincitrice dell’appalto. A fare il punto sull’andamento delle cose si sono ritrovati nel palazzo comunale tempiese i sindaci ed alcuni amministratori di Tempio, Aggius, Bortigiadas, Calangianus e Luras, i comuni che costituiscono il cosiddetto bacino della distribuzione in Alta Gallura del gas naturale di prossima provenienza dall’Algeria. Accanto agli amministratori pubblici figuravano alcuni tecnici comunali di Tempio, comune capofila, incaricati di seguire il procedimento. All’attenzione di tutti si è posta la questione dei ricorsi avverso la conclusione della gara d’appalto per la realizzazione della rete di distribuzione del gas all’interno del bacino. Ricorsi presentati da società o escluse dalla gara o risultate perdenti. Occorre infatti ricordare che le procedure previste collocavano alla base dell’appalto il progetto predisposto dalla società cosiddetta «promoter». La relativa gara invece sarebbe stata aperta alla partecipazione dello stesso promoter e di altre società concorrenti. Sarebbe risultata vincitrice la società che avrebbe presentato offerte migliorative rispetto al progetto del «promoter». Il quale, a sua volta, avrebbe avuto la possibilità di rientrare in gara e di vincerla con un’offerta ulteriormente migliorativa. Così di fatto sarebbe accaduto se vincitore della gara, con due soli concorrenti, è risultato il «promoter». Ma la sua vittoria pare sia stata contestata con un ricorso dalla società perdente. Un ricorso andato a fare il paio con quello della società «Fiamma 2000» che a suo tempo, nel corso degli anni’90, aveva svolto una sorta di ruolo di «promoter» per quanto riguarda il comune di Tempio. Questo guazzabuglio legaleo, per sommi capi, è lo stato delle cose mostratosi all’attenzione degli amministratori e dei tecnici del bacino del gas dell’Alta Gallura. Una situazione - a quanto è dato sapere - similare a quella di numerosi altri bacini d’utenza all’interno dell’isola, alle prese anch’essi con appalti esperiti, ricorsi e controricorsi in atto. Esaminata pertanto la situazione, gli amministrratori dei comuni dell’Anta Gallura hanno deciso di andare avanti predisponendo gli atti e le procedure necessarie all’aggiudicazione definitiva dell’appalto all’impresa che, al momento (salvo modifiche che saranno imposate dai giudici di merito) risulta aggiudicataria. Sulla decisione avrebbe appunto pesato la constatazione che il bacino altogallurese non sarebbe l’unico a versare nella situazione sopra descritta e quindi la speranza, ritenuta fondata, in un provvedimento risolutore da parte dell’Amministrazione regionale. Anche perché le scadenze fissate stringono. Secondo il calendario dell’arrivo e della distribuzione del metano algerino nella nostra isola, l’aggiudicazione dell’appalto dovrà avvenire entro il 2009 per dar corso così alla realizzazione della rete di distribuzione. Sullo sfondo del nuovo servizio che dovrà servire l’intera popolazione si staglia infatti la fatidica data del 2013, anno in cui la metanizzazione dell’isola dovrebbe risultare un fatto compiuto. Un fatto storico. --------------------------
|
Inviato da: coffeebreak.for.us
il 16/03/2009 alle 09:44