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OLBIA GALLURA. IL MOSTRO: Spritu Santu. Un gigante da 19 ettari che ha fatto nascere un comitato contro la stazione

Post n°67 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da olbiesi

 








da La Nuova Sardegna MERCOLEDÌ, 04 FEBBRAIO 2009

Meridiana conferma: in mobilità 142 lavoratori


Anpav, manifestazione immediata e sciopero generale per il 10 febbraio


   1 ol merid 040209 2 ol merid 040209


di MARCO BITTAU
 OLBIA. Precipita la crisi Meridiana. Ieri a Roma, al ministero del Lavoro, la compagnia aerea ha confermato la decisione di collocare in mobilità 142 dipendenti portando in un vicolo cieco la trattativa sindacale. Immediata la reazione: oggi manifestazione dell’Anpav e il 10 sciopero generale. Il sindaco di Olbia, intanto, questa mattina vola a Parigi per incontrare l’Aga Khan.
 Da Roma la delegazione sindacale è ritornata con poche speranze, anzi nessuna. L’azienda ha respinto anche la proposta di differire il termine ultimo (il 13 febbraio) previsto dalla procedura di mobilità. In tasca appena una disponibilità del management - su richiesta del ministero - a convocare ancora una riunione intermedia in azienda nelle prossime ore. Un lumicino sul quale, francamente, i rappresentanti sindacali non sembrano confidare troppo. Anche perché, tutto lascia pensare che dopo la mobilità del personale di volo scatterà anche quella per il personale di terra. Insomma, una cura dimagrante in piena regola per raggiungere quella riduzione del costo lavoro che sin dal principio è stato l’obiettivo dichiarato della compagnia.
 La reazione dei lavoratori non si è fatta attendere: confermato lo sciopero di 24 ore in programma il 10 febbraio, mentre per il 9 (alle 15 nell’aeroporto Costa Smeralda) è prevista un’assemblea generale. Questa mattina, intanto, nuova manifestazione degli assistenti di volo promossa dall’Anpav con sit in in divisa a partire dalle 10, sempre in aeroporto.
 «Di fronte all’atteggiamento di chiusura dell’azienda - dice Marco Bardini, segretario della Uil - questa volta faremo fuoco e fiamme dando mandato ai nostri legali per verificare la regolarità della procedura prevista dalla legge 223. Infatti, secondo noi non ci sono le condizioni per ricorrere alla mobilità, almeno per tre ordini di motivi: il prezzo del carburante oggi è diverso e più basso del 2008, non c’è più il rischio di perdere la continuità territoriale, in più il 15% delle attività è stato trasferito da Meridiana a Eurofly creando di fatto condizioni di esubero nel personale in organico. Ora ne vogliamo parlare con i nostri avvocati».
 Reazione rabbiosa anche da parte dell’Anpav. «Al ministero abbiamo trovato un’azienda irremovibile di fronte alla possibilità di trattare - dice il coordinatore nazionale Fabrizio Contino - abbiamo più volte ribadito la necessità di dialogo per trasformare i licenziamenti in qualcosa di più costruttivo per il futuro aziendale. Abbiamo anche ribadito che un modus operandi aziendale ricattatorio porterà inevitabilmente a un forte scontro». «I lavoratori sono allo stremo - aggiunge Contino - e non riusciamo più a sedare gli animi, giustamente infuocati, di una categoria, quella degli assistenti di volo, penalizzata da una procedura di licenziamento strumentale».
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 da La Nuova Sardegna MERCOLEDÌ, 04 FEBBRAIO 2009


di Luca Rojch


Centrale, il Comune mette i paletti alla Galsi


Il vicesindaco Marzio Altana nella conferenza di servizi di Roma pone i primi vincoli


18 ol galsi 040209 9 ol galsi 040209


OLBIA. Un conferenza sul gas con poca pressione. Il primo tavolo, per discutere del gasdotto che passeggia sull’isola, si chiude con una presa di posizione del Comune. Nessun via libera neanche per poggiare un mattone nel territorio. La delegazione ha fissato dei paletti rigidi per dare il suo benestare alla centrale di pompaggio che dovrebbe sorgere a Spritu Santu. Un gigante da 19 ettari che ha fatto nascere un comitato contro la stazione e all’interno della maggioranza non trova troppi sostenitori.
 A guidare la delegazione il vicesindaco, Marzio Altana. «Non è stata presa nessuna decisione - spiega Altana -. Né siamo andati là per firmare qualcosa. Abbiamo chiesto più informazioni. Abbiamo messo sul tavolo una serie di rivendicazioni indispensabili per avere maggiori conoscenze». L’assessore all’Urbanistica non vuole passare per un fan della mega stazione. «Prima di esprimere una posizione l’amministrazione vuole avere maggiori dettagli - continua Altana -. Abbiamo chiesto di avere più dati sull’impatto ambientale e sul grado di inquinamento delle sostanze immesse nell’aria dalla stazione. Abbiamo chiesto di avere più immagini e da diverse angolazioni della riproduzione tridimensionale della centrale». Altana ha messo sotto pressione i signori del gas. «Vogliamo anche che gli esperti dell’area marina protetta di Tavolara facciano parte del team che studia l’impatto ambientale del progetto - continua l’assessore -. È evidente che vogliamo anche dati ulteriori sull’inquinamento acustico che i reattori possono avere. Se fanno rumore come motori di aereo sempre in funzione è difficile che possano essere tollerati. In generale vogliamo avere più informazioni prima di dire sì a una proposta che ha un alto impatto sul nostro territorio. Ho sentito la delegazione del comune di Piombino che poneva quesiti sulla loro centrale, grande solo quattro ettari. Figuriamoci cosa dobbiamo fare noi che abbiamo una stazione da 19 ettari e alta 15 metri. Mi sembra normale che l’amministrazione chieda garanzie. Tutti i nostri dubbi sono finiti sul tavolo della commissione. Nella prossima conferenza di servizi dovrebbero cominciare a darci qualche risposta. Solo in quel momento riusciremo ad avere qualche dato in più. Poi partirà il confronto reale, aperto con il resto della comunità. Non solo di chi vive vicino alla centrale, ma con tutta la città». Il progetto per la stazione di pompaggio rimane ancora un mistero.
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da La Nuova Sardegna MERCOLEDÌ, 04 FEBBRAIO 2009


Il metano algerino alimenterà cinque comuni


Pronti i protocolli d’appalto con l’impresa che dovrà mettere in posa la condotta


Intanto fioccano i ricorsi da parte delle società escluse


    1 TE Trib 020209 8 TE metano 040209


di TONIO BIOSA
 TEMPIO. Procede, anche se si riscontrano intoppi, l’iter per la metanizzazione dell’Alta Gallura. Il prossimo adempimento, se ogni atto amministrativo compiuto andrà per il verso giusto, sarà l’aggiudicazione dell’appalto e l’assegnazione dei lavori all’impresa risultata a suo tempo vincitrice dell’appalto. A fare il punto sull’andamento delle cose si sono ritrovati nel palazzo comunale tempiese i sindaci ed alcuni amministratori di Tempio, Aggius, Bortigiadas, Calangianus e Luras, i comuni che costituiscono il cosiddetto bacino della distribuzione in Alta Gallura del gas naturale di prossima provenienza dall’Algeria.
 Accanto agli amministratori pubblici figuravano alcuni tecnici comunali di Tempio, comune capofila, incaricati di seguire il procedimento.
 All’attenzione di tutti si è posta la questione dei ricorsi avverso la conclusione della gara d’appalto per la realizzazione della rete di distribuzione del gas all’interno del bacino.
 Ricorsi presentati da società o escluse dalla gara o risultate perdenti.
 Occorre infatti ricordare che le procedure previste collocavano alla base dell’appalto il progetto predisposto dalla società cosiddetta «promoter».
 La relativa gara invece sarebbe stata aperta alla partecipazione dello stesso promoter e di altre società concorrenti.
 Sarebbe risultata vincitrice la società che avrebbe presentato offerte migliorative rispetto al progetto del «promoter».
 Il quale, a sua volta, avrebbe avuto la possibilità di rientrare in gara e di vincerla con un’offerta ulteriormente migliorativa.
 Così di fatto sarebbe accaduto se vincitore della gara, con due soli concorrenti, è risultato il «promoter».
 Ma la sua vittoria pare sia stata contestata con un ricorso dalla società perdente.
 Un ricorso andato a fare il paio con quello della società «Fiamma 2000» che a suo tempo, nel corso degli anni’90, aveva svolto una sorta di ruolo di «promoter» per quanto riguarda il comune di Tempio.
 Questo guazzabuglio legaleo, per sommi capi, è lo stato delle cose mostratosi all’attenzione degli amministratori e dei tecnici del bacino del gas dell’Alta Gallura.
 Una situazione - a quanto è dato sapere - similare a quella di numerosi altri bacini d’utenza all’interno dell’isola, alle prese anch’essi con appalti esperiti, ricorsi e controricorsi in atto.
 Esaminata pertanto la situazione, gli amministrratori dei comuni dell’Anta Gallura hanno deciso di andare avanti predisponendo gli atti e le procedure necessarie all’aggiudicazione definitiva dell’appalto all’impresa che, al momento (salvo modifiche che saranno imposate dai giudici di merito) risulta aggiudicataria.
 Sulla decisione avrebbe appunto pesato la constatazione che il bacino altogallurese non sarebbe l’unico a versare nella situazione sopra descritta e quindi la speranza, ritenuta fondata, in un provvedimento risolutore da parte dell’Amministrazione regionale. Anche perché le scadenze fissate stringono.
 Secondo il calendario dell’arrivo e della distribuzione del metano algerino nella nostra isola, l’aggiudicazione dell’appalto dovrà avvenire entro il 2009 per dar corso così alla realizzazione della rete di distribuzione. Sullo sfondo del nuovo servizio che dovrà servire l’intera popolazione si staglia infatti la fatidica data del 2013, anno in cui la metanizzazione dell’isola dovrebbe risultare un fatto compiuto. Un fatto storico.
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