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OLBIA GALLURA «Sensibilità nuove nella maggioranza. Matteo Sanna? Delirio di onnipotenza»

Post n°82 pubblicato il 13 Marzo 2009 da olbiesi

 

da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 13 MARZO 2009

Sanciu detta la linea: «Il rimpasto si può fare»

«Sensibilità nuove nella maggioranza. Matteo Sanna? Delirio di onnipotenza»

24 ol pol 130309 25 ol pol 130309di ENRICO GAVIANO
 OLBIA. Fedele Sanciu è senatore ma anche coordinatore provinciale di Forza Italia. Cioè, nel cammino verso il Pdl, è una potenza. E le sue parole oggi pesano come macigni: attacca Matteo Sanna per la condotta seguita nelle trattative per la formazione della giunta regionale, e giudica giuste le rivendicazioni di chi vuole il rimpasto nella giunta comunale ribadendo però la fiducia piena nei confronti del sindaco Gianni Giovannelli.
 Vien subito da pensare che, dopo i furibondi litigi, Sanciu è tornato in sintonia con Settimo Nizzi. Lui corregge subito. «Non sono in sintonia con Nizzi - osserva - ma con la politica. Che va gestita senza personalismi». Sarà pure, ma intanto c’è un gruppo di consiglieri del Pdl che vogliono il rimpasto a tutti i costi, altrimenti si blocca l’attività consiliare. «Occorre dire - dice Sanciu - che il quadro attuale vede la presenza di 23 consiglieri comunali olbiesi riconducibili al Pdl. Una preponderanza netta, che ha un significato».
 Osservazione giusta, ma ci sono anche 8 assessori su dieci riconducibili al Pdl. «Si può senz’altro dire che rispetto a un anno fa il quadro è cambiato. Qualche sensibilità, evidentemente non c’è dentro la giunta. Il rimpasto è plausibile, accettabile. Sempre sottolineando che la figura di Giovannelli gode della nostra incondizionata fiducia».
 Fiducia di cui invece non gode Matteo Sanna. «Ha condotto male e all’insegna dei personalismi la battaglia del Pdl gallurese per un rappresentante in giunta regionale - dice Sanciu -. Dovevamo essere uniti. E abbiamo anche scritto un documento, per sensibilizzare Cappellacci. Tutti d’accordo tranne lui. Avevamo anche individuato lo schema. L’assessorato sarebbe stato proposto prima agli eletti, poi a quelli in lista, e in ultima analisi a un personaggio qualificato da definire. Nizzi? No, a quel punto, aveva fatto un passo indietro».
 Invece, secondo Sanciu, Matteo Sanna è andato fuori strada. «Folgorato - attacca il parlamentare azzurro - dal successo elettorale. Tanto che in una conferenza stampa ha annuciato di volere per An assessorato regionale, ruolo di commissario gallurese del Pdl e presidenza della provincia. Un delirio di onnipotenza che non può essere accettato. Mi dispiace davvero che si sia comportato così, vanificando il trionfo del Pdl alle urne».
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 da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 13 MARZO 2009

Microspia nel palazzo, indagini a tutto campo

  26 ol micros 130309OLBIA. Un giallo degno delle celebri serie tv tipo Csi. La microspia nascosta nella stanza dell’assessore comunale all’urbanistica, è sempre la più gettonata fra le discussioni nei bar olbiesi. Guardia di finanza, la prima a essere stata informata della vicenda, polizia giudiziaria, Uigos. Tutti al lavoro per cercare di scoprire chi ha lasciato la cimice nella stanza del palazzo di Poltu Quadu. Un impegno che comprende anche la visione di ore e ore di filmati delle telecamere a circuito chiuso che rioprende tutta l’area del palazzo comunale.
 Marzio Altana sarà pure tranquillo, ma intanto ha abbassato notevolmente il tono della voce, anche quando chiacchiera amabilmente all’aperto, lontano dunque da possibili «orecchi elettronici». Colpito, evidentemente, da sindrome da intercettazione. Quella stessa che ha fatto dichiarare a Vanni Sanna, assessore alle attività produttive, di voler immediatamente «bonificare il mio ufficio, al ritorno dal viaggio di lavoro all’estero. Non ci dormo la notte».
 Di certo l’assessore Altana è rimasto colpito e disgustato dalla faccenda. Ha sporto querela verso ignoti e ora aspetta l’esito delle indagini, affidate alla procura di Tempio. «Non riesco a capire chi possa aver fatto questa cosa - sottolinea -, anche perché in quell’ufficio non viene istruita alcuna pratica, cosa che invece avviene negli uffici tecnici».
 Fra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, la possibilità che a lasciare la microspia in un ripiano della stanza dell’assessore, sia stato magari qualche persona che frequenta gli uffici per il rilascio di pratiche urbanistiche. Nella speranza magari di ricavare delle registrazioni preziose per la sua attività. Qualche pratica difficile da ottenere che, magari, si sarebbe potuta sbloccare con una sorta di ricatto. Ipotesi, solo ipotesi. Ma su una vicenda così complessa si indaga a 360 gradi. (en.g.)
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 da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 13 MARZO 2009

«Cambiare è solo un salto nel buio»

Giovannelli boccia l’idea del gruppo Pdl e non esclude il ritorno alle urne

27 ol polit 130309OLBIA. Aperto al dialogo, ma deciso a difendere sino in fondo la squadra di governo. Gianni Giovannelli ha bene in testa la linea da seguire. Sino alle estreme conseguenze, cioè la chiusura anticipata della legislatura e il ritorno alle urne. Il sindaco di Olbia ha acquisito le richieste del gruppo Pdl, messe nero su bianco, che vuole designare tre nuovi assessori. Giovannelli è convinto che seguire questa strada sia senza futuro, perché non c’è un progetto dietro, ma solo la voglia di visibilità. Sostenuta, sono parole sue, dai mal di pancia.
  «Si usa la forza dei numeri - osserva - per indebolire il sindaco. Invece dovrebbe essere il contrario. Dopo le elezioni di due anni fa avevamo fatto questo patto: io mi sarei occupato della giunta, i partiti invece delle commissioni. Perché cambiare? Il Pdl è sempre più forte, e ora in giunta è rappresentato da 8 esponenti su 10. Dunque è un discorso di correnti, e basta».
 Un rimpasto che, secondo Giovannelli, rappresenterebbe un salto nel buio. «Cambiare tanto per cambiare - dice - non serve. Perché la giunta si fa sulla base del progetto politico, non della visibilità. Seguendo quest’ultimo principio, fra due mesi dovrò nuovamente cambiare assessori, perché qualcun altro dirà di non essere rappresentato».
 Il sindaco ricorda anche come è stata composta la giunta. «Abbiamo messo dentro coloro che avevano preso più voti. Cioè ottenuto l’investitura popolare. E in consiglio sono entrati i non eletti. La maggior parte dei quali ora rivendica posizioni di visibilità. Ma che discorsi sono? Non c’è manco rispetto per chi ha lasciato il posto di consigliere per diventare assessore».
 Ma Giovannelli non è disposto a recedere. «Non si può di certo continuare di questo passo, minacciando di bloccare l’attività delle commissioni. Non lo merito io e non lo meritano gli assessori. Ma se il braccio di ferro continua, non mi metto certo problemi. Si può anche tornare alle urne. Io sono certo che gli olbiesi apprezzano il mio lavoro e quello della giunta. Sono molto sereno».
 Il gruppo Pdl. Ma intanto il gruppo dei 15 rappresentanti del Pdl continua a lavorare per ottenere il rimpasto. L’area che fa capo a Settimo Nizzi chiede tre assessorati di peso. Sarebbero stati anche individuati i nomi da proporre a Giovannelli. Si tratta di due esterni, considerati dunque dei tecnici, e cioè i commercialisti Libero Balata e Tonino Neri. Il terzo candidato-assessore, invece, dovrebbe far parte del gruppo dei dissidenti, con Giampiero Palitta in pole position. (en.g.)
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da La Nuova Sardegna VENERDÌ, 13 MARZO 2009

Meridiana, mercoledì i licenziamenti

Salta l’accordo con le hostess, solo un miracolo eviterà i tagli

LA VERTENZA Lo scontro sul costo del lavoro

29 ol meri 130303 28 ol merid 130309di GUIDO PIGA
 OLBIA. Meridiana licenzierà. Lo farà per la prima volta, annunciando così, forse, la fine della sua storia. Salvo miracoli dell’ultim’ora, questa è la prospettiva che attende i lavoratori della compagnia aerea di Olbia. Ieri a Roma si è consumato lo strappo definitivo tra l’azienda e i sindacalisti degli assistenti di volo: l’intesa sulla riduzione degli stipendi non è stata trovata, dunque quella raggiunta con i piloti rischia di non essere valida, e Meridiana, da martedì, esauriti tutti i passaggi burocratici, potrà licenziare.
 «Abbiamo presentato un’offerta ai sindacati per salvare l’azienda, e loro, divisi, non l’hanno accettata» spiega una fonte aziendale. «Non è vero, siamo noi, uniti, che abbiamo presentato un piano che l’azienda non ha voluto nemmeo prendere in considerazione. I dirigenti sono tornati all’antico, “prendete il contratto Eurofly o faremo i licenziamenti”, e noi abbiamo detto no, non lo prendiamo» spiegano i rappresentanti delle tre sigle. La Cgil sembrava quella sulla posizione più intransigente, con la Uil e l’Anpav più possibiliste sull’intesa. «Abbiamo presentato una piattaforma unitaria, con 20 punti condivisi e aggiornati, non possiamo essere divisi - spiega Marco Bardini, Uil -. Sconcertante è l’azienda: ci ha riproposto il contratto Eurofly, il suo ad non si è presentanto alle trattative. E’ un comportamento irresponsabile». «Di più - attacca Roberto Pesaresi, Cgil -: abbiamo la chiaria impressione che l’azienda voglia fare di tutto per chiudere Meridiana. Di questo dovranno rispondere i suoi dirigenti».
 Queste le posizioni in campo. Ma la battaglia, da sindacale, si farà legale. Meridiana, senza aver ottenuto l’intesa con i sindacati, può ora compiere il passo deciso dal cda del 13 novembre 2008: fare i licenziamenti. In quella seduta, l’organo direttivo della compagnia aveva messo nella lista dei tagli 145 tra piloti e assistenti di volo. Con i sindacati prima, e con il ministero poi, la compagnia aveva aperto alla possibilità di studiare soluzioni alternative: tra riduzione degli stipendi e contratti di solidarietà (soldi pubblici), l’azienda sembrava orientata a revocare i licenziamenti. In questi lunghi mesi di trattative, aveva trovato l’accordo con i piloti, che avevano subordinato la sua efficacia a quello con gli assistenti di volo. Ma i rappresentanti di hostess e steward hanno rotto, ritenendo insostenibili le proposte dell’azienda. E dunque anche la prima intesa rischia di saltare, con questa conseguenza: mercoledì 18 marzo, esattamente 46 anni dopo la sua fondazione, Meridiana farà partire le prime lettere di licenziamento. Sarà battaglia nei tribunali.
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