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OLBIA GLLURA Tregua notturna tra Meridiana e assistenti di volo

Post n°86 pubblicato il 18 Marzo 2009 da olbiesi

 

 da La Nuova Sardegna MERCOLEDÌ, 18 MARZO 2009

Sfiorata la rottura a Roma, ma l’incontro tra l’azienda e i sindacati riprenderà oggi

Tregua notturna tra Meridiana e assistenti di volo

Riesce la mediazione del ministero i licenziamenti per ora non scattano

6 mer 180309 7 mer 180309

OLBIA. Un’altra notte di trattative, quando i licenziamenti sembravano il drammatico sbocco della crisi di Meridiana. Poco prima della mezzanotte, azienda e sindacati degli assistenti di volo hanno deciso di bloccare il conto alla rovescia: si sono concessi una pausa nelle trattative, durate ore, e oggi alle 9.30 si rivedranno per arrivare a un accordo. L’oggetto del contendere sono i soldi: hostess e steward sono pronti a fare sacrifici altissimi, pur annullare i tagli.
 Ore 14, primo incontro. Due ore dopo l’orario fissato, l’azienda e i sindacati si incontrano nella sede del ministero del Lavoro a Roma. La delegazione di Meridiana è composta dall’ad Gianni Rossi, dal consigliere d’amministrazione Claudio Miorelli, dal direttore centrale Sergio Rosa, dal direttore del personale Stefano Sedda. Filt-Cgil, Uilt, Anpav, le tre organizzazioni degli assistenti di volo, sono rappresentate dai dirigenti nazionali, da quelli territoriali e da quelli aziendali.
 Meridiana ripropone il suo diktat: o gli assistenti di volo accettano il contratto Eurofly oppure i licenziamenti saranno inevitabili. L’azienda si sente forte: i piloti hanno detto sì al taglio dei loro stipendi del 7%, permettendo così a Meridiana di risparmiare 6 milioni all’anno per quattro anni. I sindacati degli assistenti di volo dicono no a Eurofly, ma si impegnano a sottoscrivere un accordo per scongiurare i licenziamenti.
 Ore 17, vertice sindacale. I sindacati decidono di riunirsi tra di loro per mettere a punto un nuovo piano da proporre all’azienda. Sul no al contratto Eurofly, il fronte è compatto. Il management di Meridiana (Miorelli non è più presente) pensa che possa esserci una spaccatura - Cgil da una parte, Uil e Anpav dall’altra - e ipotizza di firmare un’intesa con le ultime due sigle. Così non è. I rappresentanti delle tre sigle lavorano sulla normativa e sugli stipendi. Alla fine, dopo una serie di concessioni sul primo e sul secondo punto, Cgil, Uil e Anpav elaborano una proposta che farebbe risparmiare a Meridiana i 5 milioni richiesti dall’azienda per chiudere la trattativa.
 «Abbiamo fatto tutto ciò che potevamo per evitare i licenziamenti - dice una fonte sindacale durante la pausa delle trattative - ma, con questi sacrifici, non sappiamo se i lavoratori diranno sì all’intesa».
 Ore 19, riprende la trattativa. «Sì, stiamo trattando, proviamo sino alla fine» dice un’altra fonte, alla ripresa del confronto. I sindacati portano all’attenzione dell’azienda la nuova proposta. E’ vicinissima a quella che Meridiana voleva, ma, incredibilmente, l’amministratore delegato Rossi non la trova soddisfacente. Per lui, vale solo il contratto Eurofly. O i sindacati firmano quello niente, nessuna intesa. I rappresentanti di Cgil, Uil e Anpav sono sorpresi (non più di tanto). Non capiscono l’ostinazione di Rossi sul contratto di Eurofly. «L’Aga Khana aveva chiesto ai suoi manager di aprirsi alle nostre proposte - racconta sempre un sindacalista -. Ebbene, abbiamo fatto tutti gli sforzi possibili, siamo vicini a quello che voleva l’azienda e ora ci sentiamo dire di no. E’ evidente che ormai, per Rossi, è una questione ideologica». La rottura è a un passo, i licenziamenti anche, poi i mediatori chiedono e ottengono un’altra pausa.
 Ore 22, in campo il ministero. Poco prima delle 22, prende posizione il dirigente del ministero, Francesco Cipriani. Ricorda all’azienda che non è quella la sede per il confronto sul rinnovo del contratto di lavoro ma che al ministero va chiusa la vertenza sui licenziamenti annunciati. Visto che ci sono stati degli sviluppi che incoraggiano l’ipotesi di un’intesa, il dirigente propone che azienda e sindacati stabiliscano un rinvio e si prendano ancora dei giorni per concludere la vertenza con una stretta di mano. Ma l’ad Rossi dice di no, poi, pressato, accetta di valutare l’offerta dei sindacati, impegnandosi a rispondere entro la mezzanotte. «La palla è nella mani dell’azienda, tocca a lei decidere» dicono i sindacati.
 Ore 23.45, la pausa. L’azienda risponde, ma ripropone il contratto Eurofly. Rossi dà tempo ai sindacati per valutarla. Oggi alle 9.30 le parti si rivedranno. Che cosa faranno i sindacati? Secondo una fonte aziendale, potrebbero dividersi tra il sì e il no della Cgil.

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 da La Nuova Sardegna MERCOLEDÌ, 18 MARZO 2009

IL SISTEMA TURISTICO LOCALE

di Luca Rojch

16 ol 180309 17 ol 180309 18 ol 180309

Tutti bocciano la ricetta per le vacanze dell’Stl

Dal sarcasmo di Satta: «Genii incompresi», alle accuse di Sanna: «Sono inutili»

Dopo l’atto di accusa dei vertici della società che promuove il territorio scatta una rivolta generale di Comune e Provincia

19 ol satta 180309 Satta  20 ol sanna 180309 Sanna  21 ol stl 180309 Turisti

 22 ol stl 180309                                  «Ostacolati dalla loro inefficienza»

OLBIA. Nella guerra di Stl contro tutti ci finisce anche l’Expo. Rea di avere organizzato una manifestazione discutibile per accogliere i corcieristi. “Sapori di Sardegna”. Il presidente Gian Mario Giua risponde in modo deciso alle critiche. «Comune e Provincia, in accordo con Autorità portuale e Cna, hanno dato mandato all’Expo di occuparsi dell’accoglienza - dice -. Doveva farlo l’Stl ma non era stato in grado. La società che guido deve fare utili. La manifestazione era stata un’iniziativa positiva per le casse e gradita dai turisti».

23 ol stl 180309 «Continuerò ad andare alle fiere»

PALAU. Le scosse telluriche del terremoto mediatico della conferenza stampa dell’Stl arrivano fino a Palau. L’assessore al Turismo del Comune di Palau, Antonio Deiana, contesta in modo duro la scelta dei vertici dell’Stl di criticare in modo così deciso e senza contradditorio l’attività doi promozione portata avanti dai Comuni. «Sono convinto che la scelta di Palau - dice Deiana -, come altri Comuni, di essere presente alle fiere, come alla Bit. Non credo che con un atteggiamento simile si possa fare promozione del territorio».

OLBIA. Rivoluzionario come Copernico o ciarlatano come l’alchimista che ha inventato la formula per trasformare il piombo in oro. La differenza è una questione di sfumature. L’Stl si lancia nell’eresia suprema. Critica braccia e cervelli che hanno disegnato il modello di turismo in Gallura. Un po’ come entrare in un museo e dire che ai muri ci sono solo croste. Nichilismo ai limiti del suicidio. Inutili le crociere, le fiere, i voli low-cost, il conteggio delle presenze, il circuito dei tour operator.
 Le critiche arrivano più veloci delle prenotazioni. Il direttore dell’Stl, Tomaso Giagoni, e i due rappresentanti del cda, Gigi Astore e Franco Anziani, fanno una operazione coraggiosissima. Sparano, ma la canna del fucile è in parte puntata contro di sé. Facile dare un nome alle vittime del fuoco amico. Comune, Provincia, Geasar, Confindustria, Autorità portuale, Expo. Caustico l’assessore al Turismo, Vanni Sanna. Lui, mentre i vertici dell’Stl accusavano gli assessori in fiera, era a Berlino. Per una fiera. «Sono molto sorpreso dalla pochezza delle affermazioni dei vertici dell’Stl - dice Sanna -. Non ricordo cosa abbiano fatto in questi anni. Mi chiedo anche cosa abbiano fatto dei 126 mila euro che nel 2008 il Comune ha dato loro. Mi pare nulla. Io avrei fatto 13 fiere, come minimo. Io, Paolo Piro, Lele Ciaravola, ci sediamo intorno a un tavolo. Studiamo strategie, cerchiamo di trovare soluzioni. Ci mettiamo in discussione. Dovrebbero farlo anche loro. Non è corretto dire che le crociere non servono a nulla e non lasciano un euro. Né che ho speso soldi per mega concerti. Ricordo poi che le mete low-cost tanto criticate da Giorgioni sono ossigeno per i flussi turistici. Difficile fare credere che Londra, Manchester e Berlino siano località depresse. O che Stoccarda, Parigi e Vienna siano città di Stati con un pil da fallimento». Le affermazioni dell’Stl stuzzicano anche l’ironia. «Francamente non sapevo che tra noi c’è chi ha una ricetta in tasca per un turismo straordinario - dice il vicepresidente della Provincia, Antonio Satta -. Faccio loro i miei complimenti. Non sapevamo di avere così grandi luminari del turismo e non avere capito nulla. Vedere la conferenza stampa della Stl che non ha sentito nessuno tra Comuni e Provincia mi fa un po’ di effetto. Negativo. Serve un intervento immediato per formare un nuovo cda. Ci sono dei ritardi che saranno colmati. La Stl deve essere espressione del territorio. Dobbiamo mettere in campo una società che risponda agli indirizzi dei soci, non a quelli di un direttore e di un comune. Come assessore al Turismo ho parlato con la presidente Murrighile, non lasceremo passare un giorno in più per risolvere la questione Stl. C’è già un accordo di massima».
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  da La Nuova Sardegna MERCOLEDÌ, 18 MARZO 2009

Un documento firmato dal presidente Stefano Lubrano

Confindustria durissima: «Loro lontani dalla realtà»

29 ol conf 180309OLBIA. L’Stl riesce a fare sistema. Non per la promozione turistica, ma per la demolizione mediatica della società. Tutti contro il Sistema turistico locale. Una guerra di reazione. Di sicuro non manca coraggio ai tre contestatori in doppiopetto. A subire le critiche feroci sono per la maggior parte gli azionisti di maggioranza dell’Stl. «Non capisco questa presa di posizione da parte del direttore pro tempore dell’Stl - dice il sindaco Gianni Giovannelli -. Il Sistema diventerà una delle priorità della agenda del Comune negli incontri con la Provincia». Ma lo stesso cda dell’Stl è felicissimo del cambio di passo del Comune. Per il 30 è stata fissata l’assemblea degli azionisti dai due rappresentanti del Cda per modificare lo statuto della società e nominare un presidente. Suona come eresia anche l’altra teoria portata avanti dal direttore Giagoni. Inutile attaccarsi al numero delle presenze, che non sarebbero il vero indice del successo della stagione. Molto più corretto analizzare i dati di chi lavora nel settore. «Il gruppo Delphina ha registrato un calo del 20 percento delle prenotazioni - dice Giagoni -, Alpitour non investe più in Gallura e non propone nessun pacchetto ai vacanzieri. Dobbiamo prendere atto di questi dati». Confindustria non gradisce e in un preciso comunicato ribatte punto su punto. «Le parole dei vertici dell’Stl dànno la conferma del distacco tra chi è alla guida della società e gli operatori - dice il presidente di Confindustria nord Sardegna, Stefano Lubrano -. I membri del Cda non gradiscono le azioni che il territorio porta avanti per sostenere l’economia. Per queste persone è assurdo che imprenditori, amministrazioni, Regione, aeroporti, autorità portuale, privati, si siano dati da fare in sinergia per l’isola. Forse questo fastidio nasce dal fatto che altri stanno facendo il lavoro che dovrebbe fare l’Stl, per il quale sono stati stanziati fondi pubblici, che fino ad oggi hanno generato solo costi, non risultati. Confindustria nord Sardegna e la Regione hanno organizzato un evento a Manchester. La Sardegna è l’unica regione italiana presente in un mercato con un bacino di 8 milioni di clienti attratti dai collegamenti low cost. Non l’inflazionata Londra, che vive la crisi, ma il nord della Gran Bretagna, che ha realizzato una riconversione produttiva verso il terziario avanzato e che si presenta con una notevole crescita della propria capacità di spesa. Mentre altri parlano in modo offensivo noi in 2 eventi abbiamo raccolto 3500 contatti diretti. Molti già conoscevano la Sardegna grazie a una crociera con sosta a Olbia». (l.roj.)
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