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« OLBIA GALLURA ALLARME VA...OLBIA GALLURA Vertice di... »

OLBIA-SASSARI Non nasce nel migliore dei modi per la Gallura la legislatura sotto la guida di Ugo Cappellacci.

Post n°89 pubblicato il 21 Marzo 2009 da olbiesi

 

 da La Nuova Sardegna SABATO, 21 MARZO 2009

NUOVO RAID IN VIA VERONESE

di Luca Rojch

Seconda inondazione della scuola in 24 ore

Sfida alle istituzioni, i vandali allagano le aule con la stessa tecnica utilizzata ieri

17 ol daid 210309 18 ol raid 210309

19 ol raid 210309OLBIA. Si fa fatica a definirla gioventù bruciata. Non c’è nulla di romantico in questi piccoli bulli con la testa vuota e i piedi in ammollo. Ragazzi terribili diventati orribili. Senza paura, senza coscienza, inondano per la seconda volta in 24 ore i corridoi della scuola. Più stupidi che coraggiosi gonfiano d’acqua l’istituto di via Veronese. Convinti di essere invisibili, invincibili. Le telecamere riprendono lo show. Forzano la finestra, infilano la manichetta anti incendio e aprono il rubinetto. Nessuna paura di essere ripresi. Nessun timore di finire dai banchi alle aule. Di saltare l’interrogazione e passare all’interrogatorio.
 La scuola finisce di nuovo ko. È la quarta volta in tre mesi. Il piano terra somiglia a una risaia. Per il secondo giorno i bidelli si trasformano in spalatori d’acqua. I carabinieri ritornano sulla scena del crimine. Il set è sempre lo stesso. La finestra forzata e la manichetta antincendio che spara disperata tutti i 30 mila litri d’acqua della cisterna nei corridoi. La bravata è sfuggita di mano. Ha contorni che non fanno più neanche sorridere. Divise, sirene, verbali. Non si vedono libri e studenti. L’innocenza non c’è più. I carabinieri non hanno voglia di scherzare. Da ieri hanno cominciato a raccogliere testimonianze, a sentire genitori e studenti. Hanno raccolto la denuncia della preside della scuola, Paola De Turco. Tutte le tessere del puzzle sono già state messe insieme. Sul tavolo degli inquirenti Ci sarebbero anche i nomi dei due colpevoli. Minorenni. Uno frequenta la scuola.
 La seconda puntata del raid vandalico è la fotocopia di quello avvenuto 24 ore prima. Sono entrati dallo stesso buco nell’inferriata. Hanno forzato la stessa finestra, tenera come un grissino. Presa la stessa manichetta e riempita la scuola d’acqua. Hanno anche tentato di entrare nella sala dei professori, ma non ci sono riusciti. Ci sono tracce di sangue sulla finestra che ha retto ai colpi. Fa impressione la sicurezza ostentata dai due ragazzi la prima sera del raid. Tracotanza documentata dalle telecamere. I due ragazzi sapevano di essere ripresi. Alle 20,38 hanno forzato la finestra e infilato la manichetta. Sono andati via. Alle 20,42 sono ritornati per vedere se il lavoro procedeva secondo i piani. Intorno alle 22 con lo scrupolo del bravo teppista sono ripassati un’ultima volta davanti alla finestra per essere certi che l’operazione allagamento continuasse. Poi si sono rivolti alla telecamera e hanno salutato. 11 ore e 30 mila litri d’acqua dopo hanno scoperto tutto i bidelli. Con i carabinieri e la polizia locale sono arrivati il sindaco Gianni Giovannelli, e gli assessore alla Sicurezza, Michele Fiori e alla Pubblica istruzione, Uccio Iodice.
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 da La Nuova Sardegna SABATO, 21 MARZO 2009

LE REAZIONI

La preside: «Affranta» Il sindaco: «Vigilanza per 24 ore al giorno»

20 ol scuo 210309OLBIA. Le lacrime solcano occhi stanchi. La preside della scuola di via Veronese, Paola De Turco, mostra i segni della tensione. Reagisce ai due raid idraulici in 24 ore con fermezza. E pensare che la sua scuola ritirerà da Abbanoa un premio. Ha vinto un concorso regionale per il corretto uso dell’acqua. «Sono distrutta - dice -. Sono andata a sporgere denuncia ai carabinieri. Questa è una scuola modello con 300 ottimi alunni, tutti tra gli 11 e i 16 anni. Non possiamo rovinare la nostra immagine per colpa due soggetti difficili. Grazie alla collaborazione con gli insegnanti e i genitori siamo riusciti a rompere il muro dell’omertà. Escono fuori testimoni e nomi. E abbiamo deciso che la scuola non si fermerà. Per prima cosa oggi abbiamo fatto lezione al secondo piano, il resto degli studenti recupererà stasera in un altro istituto». Si guarda intorno, parla con il sindaco Gianni Giovannelli, arrivato sul posto con gli assessori Uccio Iodice e Michele Fiori, per capire cosa accade. «La nostra scuola è sempre attiva fino alle 18 - continua la De Falco -. Ci sono telecamere sistemi di allarme anti intrusione. Ma non hanno funzionato».
 L’assessore alla Sicurezza, Michele Fiori, assicura che sarà montato un sistema di vigilanza a infrarossi collegato con le forze dell’ordine. «È impossibile mettere un vigilante in ogni scuola - dice -. Con un sistema a infrarossi garantiremo più sicurezza».
 Parole di conforto arrivano anche dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Uccio Iodice. «I due episodi sono opera di un paio di imbecilli - dice Iodice -. Non devono cancellare il grande lavoro che viene fatto dai docenti, né gettare ombra su questi ragazzi». Giovannelli ha il viso teso, nessuna voglia di sorridere. Passeggia con le scarpe di cuoio immerse nell’acqua. Uggioso come la giornata. «Da stasera i barracelli cominceranno l’attività di controllo della scuola - dice il sindaco -. Ma presto trasferiremo in un locale della scuola un’associazione di volontariato che è attiva 24 ore al giorno. Non possiamo accettare gesti simili. Abbiamo già dato mandato dopo il primo raid di aggiustare la recinzione e migliorare i sistemi di sicurezza. Chi ha compiuto questo gesto lo ha fatto come sfida alle autorità. La nostra risposta sarà ferma e decisa». (l.roj.)
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da La Nuova Sardegna SABATO, 21 MARZO 2009

LA GALLURA DIMENTICATA

Sassari-Olbia e Meridiana, promesse mancate

Silenzio dopo le rassicurazioni di Berlusconi e Cappellacci in campagna elettorale

Calvisi: «Si può sperare per gli assistenti di volo, ma il Governatore parli»

21 ss-ol 210309 22 ol-ss 210309 23 ss-ol 210309

di ENRICO GAVIANO
 OLBIA. Non nasce nel migliore dei modi per la Gallura la legislatura sotto la guida di Ugo Cappellacci. Il neo governatore è chiamato a intervenire sui fondi scomparsi per la Sassari-Olbia e sui licenziamenti annunciati da Meridiana. Sui due fronti, nei comizi del 24 gennaio in Gallura, Cappellacci e Berlusconi avevano promesso il massimo impegno.
 Meridiana. A Olbia, nella trionfale chiusura del tour elettorale gallurese di Berlusconi, Cappellacci pronunciò parola rassicuranti: «Ci impegneremo per salvaguardare il posto ai lavoratori di Meridiana». Applausi a scena aperta del pubblico festante, compreso il manipolo di dipendenti della compagnia dell’Aga Khan. Un’eco lontana, che stride con quei 61 assistenti di volo che stanno appesi. azienda e sindacati stanno comunque lavorando per cercare di evitare il peggio. Ma il silenzio di Regione e Governo sulla vicenda è assordante, come sottolinea anche il deputato gallurese del Pd Giulio Calvisi. «Detto che ripongo la massima fiducia nei vertici dell’azienda e nei sindacati che stanno trattando per risolvere il problema, è assurdo che la vicenda di Meridiana si stia consumando fra l’indifferenza di chi può e deve intervenire. Non si tratta di una normale discussione contrattuale, o di qualche piccolo esubero, ma della concreta possibilità che Meridiana chiuda o che lasci la Sardegna».
 Calvisi chiede dunque un intervento nelle trattative, del governo e del presidente della Regione Ugo Cappellacci. «Durante la crisi di Alitalia, Berlusconi si è impegnato direttamente - ricorda Calvisi - e il governo era al tavolo con i sindacati per imporre un accordo fra lavoratori e azienda. Per Meridiana neanche una parola, invece. La trattativa al ministero del Lavoro è stata delegata a un funzionario e in tre giorni di incontri ad oltranza tra le parti, non si è fatto vedere neanche un sottosegretario».
 «Se si vuole rimediare alla situazione in extremis, e i margini ci sono - conclude Calvisi - intervenga il presidente Capellacci, si facciano sentire i parlamentari sardi del Pdl, si attivi il ministero dei Trasporti e il primo ministro».
 Sassari-Olbia. Silenzio anche sulla questione della Sassari-Olbia. Sono passate due settimane esatte dalla riunione del Cipe che ha certificato la scomparsa degli oltre 400 milioni di euro destinati a portare a quattro corsie la strada. Da allora poche parole, e sottovoce. Ma dal centrodestra arrivano dichiarazioni improntate all’ottimismo, comunque. Portavoce è Bastianino Sannitu, il neo assessore regionale al Turismo promosso da Cappellacci anche vicepresidente delle giunta. Belle medaglie per il centrodestra gallurese, che però non ripagano dell’amarezza vissuta in questi giorni dalla gente. «Ma anche ieri - sottolinea il sindaco di Berchidda - ho chiesto agli uffici di presidenza di Cappellacci di chiedere un incontro per la prossima settimana con i ministri Fitto e Matteoli. Noi siamo fiduciosi, sappiamo che le cose si risolveranno».
 Ostenta certezze anche Fedele Sanciu che, in ogni caso, promette di continuare a sollecitare il governo sulla questione. «Attendo ancora una risposta alla mia interrogazione - precisa il senatore del Pdl -, ma sono pronto a fare ulteriori passi per contribuire a risolvere la faccenda».
 Resta, come ultimo passaggio ufficiale, l’incontro di Cappellacci con il governo, avvenuto la settimana scorsa. «In quel vertice - ricorda Sanciu - Berlusconi ha detto ai ministri Fitto e Matteoli di seguire personalmente l’iter della strada. E dunque, siccome mi fido del presidente del consiglio, sono certo che uno sbocco si troverà».
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