C'era nel vento...
tra i rami...
solo un repiro
a riempire il vuoto
di un pensiero antico
lungo un viale alberato
ad ascoltare il passo
di un soffio in solitudine...
N.A.
Post n°82 pubblicato il 08 Marzo 2008 da eureka.anna
Il bisfenolo A, una sostanza organica presente come additivo specifico in numerose materie plastiche che sono a diretto contatto con il cibo e con l'organismo umano, come ad esempio nella laccatura interna delle lattine di alluminio, nei biberon, nelle otturazioni dentali o nelle tubature dell’acqua, può avere effetti devastanti sullo sviluppo cerebrale del bambino. L’allarme arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Endocrinology.
.Già dal 1936 è noto agli scienziati che il bisfenolo A può essere causa di disturbi del sistema endocrino, ma i ricercatori dell’University of Cincinnati hanno scoperto che questi disturbi hanno effetti negativi sul tessuto cerebrale a dosi sorprendentemente basse. “Questo studio è anche il primo a mostrare che i meccanismi di segnalazione tipici degli estrogeni sono attivi durante lo sviluppo cerebrale fetale e infantile in regioni del cervello che non si credeva fossero coinvolte ormonalmente”, spiega Scott Belcher, professore associato di Farmacologia e Biofisica Cellulare all’University of Cincinnaty College of Medicine. Il bisfenolo A agisce come un estrogeno artificiale, ed è già stato accusato di favorire lo sviluppo del tumore della mammella e della prostata, ma solo recentemente la comunità scientifica ha lanciato l’allarme per possibili rischi a lungo termine dovuti all’esposizione a bisfenolo A durante la gravidanza. “Le molecole di bisfenolo A vengono utilizzate per la sintesi di polimeri plastici e resine largamente utilizzati in molti prodotti di uso quotidiano”, avverte Belcher. “Si tende a pensare che le plastiche siano composti stabili, ma invece il legame chimico tra le molecole di bisfenolo A è altamente instabile, e quindi c’è un elevato rischio che la sostanza si diffonda nell’acqua, nelle bevande o nel cibo che sono a contatto con le materie plastiche nelle quali è contenuta”.
Studi sperimentali hanno dimostrato che il bisfenolo A mima l’azione degli estrogeni, essenziali nello sviluppo cerebrale, a tal punto che anche dosi minime di questa sostanza possono inibire del tutto l’azione degli estrogeni sulla crescita neuronale. Si stima che 0,23 parti per trilione di bisfenolo A possano avere effetti inibitori drammatici sullo sviluppo neuronale a pochi minuti di distanza dall’assunzione. “Si tratta di concentrazioni con l’esposizione fetale alla sostanza, a livelli che possono essere presenti anche nell’acqua potabile”, spiega Belcher. Il fatto che il bisfenolo A abbia effetti devastanti anche a così basse concentrazioni può facilmente causare una mancata individuazione della sostanza con i metodi di misurazione standard del rischio chimico. Una considerazione molto importante, data la larga diffusione nell’ambiente della pericolosa sostanza. |
Post n°81 pubblicato il 04 Marzo 2008 da eureka.anna
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Al liceo ero una ragazza molto studiosa e sempre partecipe di tutte le attività scolastiche, avevo un senso del dovere e del rispetto nei confronti dei miei genitori e dei miei insegnanti molto forte....mi ha sempre caratterizzato la mia umiltà...e la consapevolezza di poter imparare dagli altri. Iniziarono per me dei giorni amari, dove mi nascondevo nel gruppo, in palestra diventavo quasi invisibile, e se un ragazzo veniva visto in mia compagnia, veniva a sua volta deriso, ed io continuavo ad esser sola. Un giorno successe qualcosa ebbi un'illuminazione, bastò una semplice parola a farmi capire la mia forza, a farmi capire quanto valevo, quanto io potevo essere grande, e cosa avrei dovuto fare. Iniziai a gurdarli in faccia, bastava guradarli negli occhi per capire quanto erano piccoli.... Iniziai a non avere più paura avevo uno scudo intorno a me ed era la mia personalità. |
Un altro ragazzo vittima del bullismo Andrea ha 13 anni, va benissimo a scuola, in tutte le materie. Ma invece di tirare calci al pallone va a scuola di danza. Ricordiamo un altro ragazzo di 14 anni che si è suicidato nel novembre scorso ad Ischia in seguito ad episodi di bullismo. |
Post n°78 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da eureka.anna
Kabul Succede che in Afganistan un soldato italiano muore. Succede che in Afganistan i talebani se ne fregano delle beghe da campagna elettorale e ammazzano. E' morto Giovanni Pezzullo. Faceva quello che fanno gli altri militari italiani tutti i giorni: aiutare la popolazione a costruire un nuovo futuro. La sua morte è stata rivendicata dai talebani. Un avviso, una minaccia, per tutti i cittadini che andranno a votare: «è meglio che vi ritirate, qui comandiamo noi». Nel 2007 sono morti oltre 200 soldati. Il nuovo anno ha contato 13 vittime. Nel momento del dolore ricordiamo perché sono lì i nostri ragazzi: sono lì per non permettere che il fanatismo sia l’unica alternativa sociale e politica, sono lì ad aiutare la gente comune, a dargli una speranza, a costruire un sogno. Oggi qualcuno già dice che dovremmo andarcene, dovremmo ritirarci perché loro sparano. Lo urla con tutta la sua ipocrisia la Sinistra arcobaleno, la Cosa Rossa o come caspita si chiama. I compagni tornano a vestirsi da pacifisti, ad appendere le bandiere della pace, a riattaccarsi le spillette, ad organizzare cortei. Quando c’erano le poltrone da conservare era meglio tacere sull’Afganistan, meglio non parlarne. Chiedete a Turigliatto che, in preda ad una crisi di coscienza, rifiutò di appoggiare la politica estera del governo Prodi. Tra qualche settimana si voterà per il rifinanziamento delle missioni militari all’estero. Loro non lo voteranno, il Pd e il PdL non faranno mancare il loro sì. È il buon senso che lo impone. Diliberto dice che «le truppe italiane debbono andarsene dall’Afganistan». Gli fa eco Giordano: «Siamo contrari alla missione». Poi ci sarebbe Pecoraro Scanio, ma ve lo risparmiamo, facendo un favore a voi e a noi. Era questa la sinistra dell’Unione, che diceva di non volersi allineare. Erano una cosa strana, contrari all’impegno in Afganistan ma favorevoli a quello in Libano. Oggi torna il rigurgito del pacifismo a intermittenza, per di più annaffiato da tanta demagogia. Sia chiaro: la pace la vogliamo tutti. Ma bisogna costruirla. Proprio come faceva il maresciallo Pezzullo |
Mappa delle foibe
10 febbraio"Giornata del Ricordo", per commemorare per le vittime delle foibe.
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Post n°76 pubblicato il 10 Febbraio 2008 da eureka.anna
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Post n°75 pubblicato il 09 Febbraio 2008 da eureka.anna
http://www.neurofibromatosi.org/ Con il termine di neurofibromatosi si intendono almeno sette diverse malattie genetiche accomunate dalla presenza di tumori benigni che si sviluppano a livello dei nervi. Ognuna delle patologie ha però particolari peculiarità diagnostiche, importanti ai fini di una specifica sorveglianza periodica e differenziata. |
Adotta un progetto in Eritrea L'Eritrea è uno dei paesi per i quali i sostenitori italiani dell'UNICEF possono effettuare donazioni finalizzate a un progetto specifico che l'UNICEF realizza nel paese. Diverse scuole, aziende italiane e cittadini, attraverso il Comitato Italiano per l'UNICEF, stanno già offrendo il loro contributo L’Eritrea è stata devastata da 30 anni di guerra e tutte le infrastrutture economiche sono state distrutte. Ancora oggi il Paese vive in uno stato di grande emergenza a causa della dittatura esistente e delle continue tensioni sulla definizione dei confini tra Eritrea ed Etiopia. Giovani e anziani sono obbligati alla leva militare e sono costretti ad abbandonare così le proprie famiglie, pena la morte o il carcere a vita. A questi problemi si aggiunge inoltre la siccità cronica che affligge il Paese. Questa situazione così difficile grava soprattutto su donne e bambini, che privi di acqua e di cibo sono facili vittime di malattie ed infezioni. |
Gabriele torsello, il fotografo rapito in Afghanistan, ha assistito Shabana e stava cercando di farla curare in Europa. Una iniziativa di grande umanità! |
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