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i barbari

Post n°302 pubblicato il 04 Novembre 2008 da maredolce72

Un bambino di 5 anni è stato rapito a Città del Messico e poi ucciso con un'iniezione di acido dai suoi sequestratori. I quattro autori dell'atroce delitto, tra cui una donna e un ragazzo di 17 anni che conosceva la famiglia del bambino, sono stati arrestati grazie alla denuncia di un tassista che il 26 ottobre li aveva presi a bordo con la piccola vittima. I malviventi volevano chiedere un riscatto di 300 mila pesos (18.500 euro circa).

Ma, saputo di essere ricercati, i sequestratori hanno deciso di eliminare l'ostaggio. Il bimbo, che era stato sequestrato il 26 ottobre in un mercato della periferia di Città del Messico, è stato così ucciso tre giorni dopo.

Il metodo scelto per sbarazzarsi del fardello divenuto ormai scomodo è stato barbaro. Dapprima dell'acido è stato iniettato nel cuore del piccolo e dopo il corpo è stato bruciato in un luogo isolato fuori da Città del Messico.

 
 
 

MORIRE SPAVENTATI A SCUOLA

Post n°301 pubblicato il 03 Novembre 2008 da maredolce72

Una bambina di 10 anni è morta per lo spavento in classe, in una scuola del Cairo, quando il suo insegnante di matematica ha chiesto di alzarsi in piedi a chi non aveva studiato. Ne dà notizia l'agenzia Mena, precisando che la bambina è stata accompagnata in ospedale, dove però è arrivata già morta. La settimana scorsa, ad Alessandria d'Egitto, un professore ha ucciso a calci uno studente delle elementari perché non aveva fatto i compiti a casa.

 
 
 

Incollato !!!

Post n°300 pubblicato il 03 Novembre 2008 da maredolce72

Attimi di panico e grande imbarazzo per un 35enne inglese, rimasto incollato alla tazza di una toilette pubblica dopo lo scherzo di alcuni buontemponi. L'uomo è entrato nel bagno e si è seduto sull'asse, senza accorgersi che qualcuno l'aveva cosparsa di colla ed è rimasto letteralmente attaccato al wc. Per liberarlo è stato necessario l'intervento dei pompieri e dei sanitari. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi increduli dei passanti.

L'uomo è uscito dal cubicolo con il water di acciaio attaccato al deretano ed è stato caricato su un'ambulanza.

 
 
 

Il Dialogo tra vite diverse

Post n°299 pubblicato il 02 Novembre 2008 da maredolce72

 "Caro ministro, non spezzi il filo del dialogo e ci convochi al più presto". Ricordate la Consulta islamica? Voluta da Giuseppe Pisanu e confermata da Giuliano Amato, aveva raccolto attorno al tavolo del Viminale i più importanti rappresentati dell'islam italiano. Ne era nata una "Dichiarazione d'intenti", firmata dai musulmani moderati (ad esclusione dei "duri" dell'Ucoii), con l'obiettivo di dar vita a una Federazione dell'islam "pluralista e democratica". Che ne è stato?

Il ministro Roberto Maroni sembra essersene dimenticato. O meglio, sembra giudicarla inutile, visto che ancora non ha risposto alla lettera speditagli da 8 membri della Consulta, il 3 giugno scorso. "Così muore un organismo unico e prezioso", commenta con amarezza Yahya Pallavicini, vicepresidente della Coreis. Non è tutto: Maroni non ha finora convocato neppure il Comitato contro la discriminazione e l'antisemitismo, istituito nel 2004 da Pisanu e presieduto dal prefetto Mario Morcone.

 
 
 

Dolcetto o Scherzetto ? Ucciso.

Post n°298 pubblicato il 01 Novembre 2008 da maredolce72

Voleva solo chiedere "trick or treat", "dolcetto o scherzetto" come tutti i bambini americani la notte di Halloween, invece quando ha bussato alla porta di una delle case del vicinato, da dentro è partito un colpo d'arma che lo ha ucciso, a 12 anni. E' successo a Sumter, nella Sud Carolina ieri notte.

Il ragazzino stava girando per le case del quartiere con i suoi familiari, come vuole la tradizione, ha raccontato la polizia. All'improvviso un uomo si è affacciato da una casa e ha sparato al bambino e al padre, che stava accompagnando i figli. Entrambi sono stati portati in ospedale ma il piccolo è morto poco dopo, mentre il padre e il fratello sono stati feriti in modo non grave.

L'uomo sospettato di aver sparato, Quentin Patrick, di 22 anni, è già in stato di arresto. Ancora si ignorano i motivi del gesto. I vicini, scioccati, hanno raccontato di aver sentito lo sparo ma hanno pensato a fuochi d'artificio per festeggiare la tradizionale ricorrenza, che diventa sempre più popolare anche in Europa.

 
 
 

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Post n°297 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da maredolce72

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trascurare

Post n°296 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da maredolce72

Un guasto tecnico è "con ogni probabilità" all'origine dell'incidente all'elicottero dell'Aeronautica militare italiana, che ha provocato la morte di otto persone ieri a L'Isle-en-Barrois, nell'est della Francia. Lo si è appreso da fonti dell'inchiesta francese a Verdun. "Con ogni probabilità - ha detto un investigatore mantenendo l'anonimato - si è trattato di un problema del rotore posteriore". "Stefano aveva una grandissima passione per il volo ma voleva andarsene dall'Aeronautica militare perché riusciva a volare sempre più di rado: i piloti erano molti, gli elicotteri scarsi e sempre rotti". E' un dolore venato di profonda rabbia quello che Chiara Bolin, 31 anni, la moglie del capitano Stefano Bazzo lascia trasparire parlando della tragedia. Chiara Bolin si dice "molto arrabbiata", al punto da preferire, se possibile, "funerali semplici e familiari per il suo Stefano". La donna riferisce che il marito si era rivolto ad un legale per valutare la possibilità di lasciare l'Aeronautica, ma avevano scoperto che il capitano avrebbe comunque dovuto rimanere nelle Forze Armate sino al 2012.

 
 
 

discriminazione italiana

Post n°295 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da maredolce72

Il cittadino tunisino con regolare permesso di soggiorno che sta partecipare al bando comunale da sessanta licenze per taxi, scopre che tassisti, qui da noi, si diventa solo se cittadini italiani. Una coppia nigeriana residente in Veneto, rispose a un annuncio per cuochi, ma scoprì che l'albergo di neri non ne voleva. Il Razzismo italiano è un "pensiero ordinario". Abita il pianerottolo dei condomini, le fermate dell'autobus, i tavolini dei bar, i vagoni ferroviari. Il pestaggio di un ragazzo ghanese in una caserma dei vigili urbani di Parma; il linciaggio di un cinese nella periferia orientale di Roma; il rogo di un capo nomadi nel napoletano; la morte per spranga, a Milano, di un cittadino italiano, ma con la pelle nera del Burkina Faso; l'aggressione di uno studente angolano all'uscita di una discoteca nel genovese. Negli uffici della presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per le pari opportunità, lavora da quattro anni un ufficio voluto dall'Europa, "l'Unar" (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale). Ha un numero verde (800901010) che raccoglie una media di 10 mila segnalazioni l'anno, proteggendo l'identità di vittime e testimoni. È il database nazionale che misura la qualità e il grado della nostra febbre xenofoba. Roma, gli hinterland lombardi e le principali città del Veneto si confermano le capitali dell'intolleranza. I luoghi di lavoro, gli sportelli della pubblica amministrazione, i mezzi di trasporto fotografano il perimetro privilegiato della xenofobia. Un cittadino romeno, dirigente di azienda, arriva in un aeroporto del Veneto e si vede rifiutare il noleggio dell'auto che ha regolarmente prenotato perché - spiega il gentile impiegato al bancone - il Paese da cui proviene "è in una black list" che farebbe della Romania la patria dei furti d'auto e dei rumeni un popolo di ladri. Un cittadino di un piccolo Comune del centro-Italia che si sveglia un mattino con nuovi cartelli stradali che il sindaco ha voluto per impedire "la sosta anche temporanea dei nomadi". Se la storia ci impone di vivere insieme perché farci del male anziché provare a convivere? Bisogna abituare la gente a ragionare e non a gridare e a contrapporsi. Non dico che la colpa è dei giornalisti o dei politici o degli uomini di cultura o di qualche altra categoria. La colpa è di noi tutti. Rischiamo di diventare un paese incosciente che, anziché preparare la storia, cerca di frenarla.

 
 
 

Acqua in bocca, vi abbiamo venduto l'acqua

Post n°294 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da maredolce72

Mentre nel paese imperversano annose discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio per il cane e sul flagello dei grafitti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto lege 112 del ministro Tremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali).Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropiarsene per trarne illecito profitto. L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo. Il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.

 
 
 

Prosciutti di qualità

Post n°293 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da maredolce72

Sono ancora in corso le indagini dei Carabinieri dei Nas sui salumi e prosciutti con il falso marchio del Consorzio di Parma e scaduti anche da cinque anni e coperti di vermi e larve. I Nas del nucleo di Brescia hanno condotto un intervento presso gli stabilimenti dell'azienda "Salumi Val Baganza Srl" con sede legale a Parma. Nel corso dell'operazione sono stati effettuati il sequestro giudiziario di circa 32.500 kg. di insaccati vari (prosciutti crudi, di cui molti riportanti il marchio Parma, culatello, salami, pancette, speck etc.) in cattivo stato di conservazione (invasi da larve, insetti e muffe) e con data di scadenza superata da alcuni anni (dal 2003) "il sequestro giudiziario di uno stabilimento per la lavorazione di prosciutto crudo nel comune di Felino (PR) e il sequestro giudiziario di un deposito di alimenti privo di autorizzazione nel comune di Langhirano. Sono stati avviati alla distruzione circa 20 tonnellate di insaccati.

 
 
 

Dare un nome ad un figlio

Post n°292 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da maredolce72

Sono a rischio i nomi troppo insoliti con i quali i genitori decidono di chiamare i loro figli. La Cassazione ha, infatti, confermato il cambiamento d'ufficio del nome di battesimo imposto da una coppia di Genova, sposata, al loro primogenito.

Il bimbo, per decisione dei Supremi giudici, non potrà chiamarsi 'Venerdi' ', come avrebbero voluto la mamma Mara O. e il papa' Roberto G., ma si chiamerà 'Gregorio', il nome del santo festeggiato il 3 settembre giorno di nascita del bimbo.

Senza successo, in Cassazione, i genitori del piccolo hanno cercato di insistere sulla legittimità della scelta del nome 'Venerdi' ' facendo presente che ci sono stati personaggi noti, come Francesco Totti e Ilari Blasi, che hanno chiamato la figlia 'Chanel', o come Jaki Elkann e Lavinia Borromeo che hanno chiamato 'Oceano' il loro secondogenito. Dunque, anche per 'Venerdi' ' non devono esserci problemi.

Ma i supremi giudici - con la sentenza 25452 - hanno confermato il decreto della Corte di appello di Genova che, il 10 novembre 2007 aveva convalidato la rettifica del nome prescelto cosi' come stabilito, in primo grado, dal tribunale del capoluogo ligure. Le procedure per il cambiamento d'ufficio del nome al bambino avevano preso le mosse quando l'ufficiale dell'anagrafe si era rifiutato di scrivere 'Venerdi' ' sull'atto di nascita.

Secondo i giudici di merito 'Venerdi' ' sarebbe un nome ''dal carattere ridicolo e suscettivo di ironia e scherno, in grado di arrecare un grave nocumento alla persona che lo porta" per il richiamo al nome del compagno di sventura di 'Robinson Crusoe' (il romanzo di Daniel Defoe), "figura umana caratterizzata dalla sudditanza e dalla inferiorità che non raggiungerebbe mai la condizione di uomo civilizzato".

 
 
 

INGIUSTIZIA SOCIALE

Post n°291 pubblicato il 21 Ottobre 2008 da maredolce72

Ricchi sempre più ricchi, classe media che va assottigliandosi e disparità economiche e sociali sempre più marcate. L'Italia è tra i paesi dell'Ocse dove la differenza di reddito tra ricchi e poveri è più ampia. Tra i 30 stati membri dell'Organizzazione, la disuguaglianza è maggiore solo in cinque paesi (Messico, dove le differenze sono in assoluto maggiori, Turchia, Portogallo, Usa e Polonia).

Tra i paesi del G7 l'Italia è seconda solo agli Stati Uniti. All'opposto Danimarca, Svezia e Lussemburgo, dove le distanze sono meno profonde. I dati emergono dal rapporto dell'Ocse 'Growing Unequal' che sottolinea come la disparità di reddito sia aumentata più o meno in tutti i paesi anche se con ritmi molto diversificati.

 
 
 

15 milioni di nuovi poveri in Italia !

Post n°290 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da maredolce72

In Italia «l'emergenza sociale riguarda 15 milioni di persone», quindi non solo i 7,5 milioni di persone ufficialmente sotto la soglia della povertà, ma altrettanti che «si collocano poco sopra, e quindi sono da considerare ad alto rischio». Lo afferma il Rapporto sulla povertà in Italia elaborato dalla Caritas Italiana in collaborazione con la Fondazione Zancan.
«Si può dare risposta alla povertà senza aumentare la spesa pubblica complessiva per la protezione sociale (366.878 milioni di euro) e senza aumentare la spesa per l'assistenza sociale (circa 47 miliardi di euro nel 2007)». In proposito, durante una conferenza stampa, il direttore della Fondazione Zancan ha indicato alcune direttici: «è possibile - ha spiegato - destinare ad un diverso utilizzo parti rilevanti della spesa per assistenza sociale, oggi destinata alla persone non autosufficienti e alle famiglie di lavoratori con figli». Anche se, sottolinea Vecchiato, «non è per niente facile, perché chi oggi beneficia dei trasferimenti pubblici e ne ha fatto una fonte di reddito non è disposto a rimettere in discussione i diritti acquisiti, anche se ragioni di equità portassero a riconoscere il contrario».

 
 
 

Il Nobel all'Anti-Bush

Post n°289 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da maredolce72

''Il mio credo e' che se un editoriale o un fondo non fanno decisamente arrabbiare un notevole numero di persone, l'autore ha sprecato lo spazio concesso'': e' il premio Nobel per l'Economia, Paul Krugman, a spiegare in prima persona la sua ormai decennale presenza come editorialista del New York Times.
Il suo 'Economia Internazionale' e' uno dei libri di testo piu' diffusi, anche nelle universita' italiane, grazie alla 'nuova teoria del commercio', poi evolutasi nella 'Analisi dei modelli di commercio internazionali' in cui determina gli effetti del libero scambio e della globalizzazione e che gli e' valsa il premio Nobel.
'La deriva americana' e' la traduzione italiana di una raccolta di suoi articoli in cui muove critiche a quel ''pericoloso gruppo di potere rivoluzionario'' che, sostiene, sta rovinando gli Stati Uniti. Acceso sostenitore della sanita' pubblica e detrattore dell'abolizione della tassa di successione, il neo premio Nobel, in anticipo di anni rispetto a quanto sarebbe successo con la crisi dei mutui, aveva piu' volte sottolineato, citando gli esempi dei fallimenti di WorldCom ed Enron, che un sistema di libero mercato non e' in grado di funzionare correttamente senza gli adeguati controlli. E non e' un caso che anche nel suo editoriale odierno, quand'era ancora ignaro del premio che lo attendeva dall'altra parte dell'oceano (''sono corso a farmi una doccia per la conferenza stampa'', il suo primo commento), Krugman abbia speso parole positive per l'iniziativa inglese del premier Gordon Brown per fronteggiare la crisi dei mutui, bocciando invece senza mezzi termini il piano Usa: invece di rinazionalizzare le banche - ha scritto - il ministro Paulson ''ha scelto di acquistare i titoli tossici, basandosi sulla teoria che... beh, non e' mai stato chiaro quale teoria fosse''.

 
 
 

La magistratura è ... Carnevale !

Post n°288 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da maredolce72

Per lui Giovanni Falcone era un cretino, perché "certi morti io non li rispetto". Il Giudice Corrado Carnevale è nel cuore della destra. Gli fecero una leggina ad hoc nel 2003, per ripescarlo dalla pensione dov'era finito quale imputato in un processo per mafia, gliene rifanno una per consentirgli di concorrere all'unico incarico che desidera, il posto di primo presidente della Cassazione. Ci arriverà alla veneranda età di 80 anni, ci potrà restare fino ai suoi 83, anche se i colleghi vanno in pensione a 75. Appena ieri, a Taormina, davanti ai giovani avvocati, il Guardasigilli Alfano ha vantato i meriti del Csm perché "svecchia" i capi degli uffici. Ma per Carnevale, l'unico che si è vantato d'essere l'ispiratore della prima norma a suo favore, ben venga un'eccezione.
Eccoci al lodo Carnevale. Partorito giovedì 9 ottobre, al Senato. Infilato nel decreto legge che dà più soldi ai magistrati in marcia verso le sedi disagiate. Lo propone Luigi Compagna, docente di dottrine politiche, d'origini repubblicane, oggi forzista. A leggerla, la minuscola norma pro-Carnevale, è incomprensibile, ma significa tanto. Dice così: "L'articolo 36 del decreto legislativo 5 aprile 2006 n.160, come modificato dall'articolo 2 comma 8 della legge 30 luglio 2007 n.111, è abrogato". Vuol dire: la disposizione dell'ordinamento giudiziario dell'ex Guardasigilli Clemente Mastella (2007) per cui, chi fu graziato nel 2004 e ottenne la ricostruzione della carriera non può ottenere posti di vertice oltre i 75 anni, "è abrogata".

 
 
 
 
 

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