Da mihi animas

Ciao. Permettimi di commentare il tuo post. Non credo che OGGI sia diverso da IERI. La differenza sta nella mediaticità dell'evento, un tempo nemmeno troppo remoto ciò che succedeva dall'altra parte del mondo era a noi sconosciuto e viceversa. Oggi tutto è a portata di mano e di voce. Ma non è diverso. La schiavitù le guerre, gli stupri e gli orrori ai bambini sono sempre stati e purtroppo sono parte del nostro vivere. Ripeto non c'è differenza. Questo non significa che nulla si può fare, ma ritengo che sia difficile trovare soluzione. Sei credente mi pare, quindi così come accetti senza remore il "Bene" devi accettare anche il "Male" contrastarlo, ma accettarlo. E' parte di noi. Grazie per lo spazio.

... sono piccolissimi passi avanti... speriamo proprio che sia un inizio...

Unica micro, micro-consolazione, l'Europa condanna, e il nostro ministro degli esteri pure. Ben poca cosa, sinchè sono solo parole. Però vorrei ricordare quando stavamo peggio... Vale a dire quando i vari Aznar, Fini e Blair ancora a briglia sciolta avrebbero scelto di stendere un tappeto rosso, sopra il tappeto di sanghe e carne morta che l'avazione Usa ha calato sopra Mogadiscio.

wow....sai e nn me l'avessi detto sarei rimasta nella mia ignoranza....

... don luigi è stato il direttore della Caritas Diocesana di Roma.. è stato definito "il Monsignore dei poveri, dei diseredati, il prete degli immigrati". Si è impegnato nella lotta contro ogni forma di emarginazione e nella promozione dei diritti degli ultimi, come espressione autentica della solidarietà e della fraternità della chiesa...

scusa ma ki è Don Luigi Di Liegro???sono un po' ignorante....

Non la spaevo...Buon week end! ;-))

Shalom anche a te, e speriamo davvero di arrivare a quel mondo che sogniamo in cui tutti possono vedere soddisfatte le proprie necessità materiali e spirituali, quel mondo di sola pace e solidarietà. a presto...

Belle riflessioni. Speriamo siano veramente ascoltate. Shalom! Cioè la pace stia con te, però non quella pace che si define come la semplice mancanza di guerra, ma la soddisfazione di tutte le necessità materiali e spirituali.