Elogio dell'otium - "Pensieri oziosi di un ozioso"
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Post N° 39

Non bisognerebbe mai scrivere, di notte.Non bisognerebbe mai scrivere, quando, di notte, la pioggia scende leggera, con la promessa di bagnare il giorno a venire.Non bisognerebbe mai scrivere quando, di notte, una lontana voce presente ti parla in silenzio.E non bisognerebbe mai scrivere di notte, quando suona un disco nuovissimo di ballate evocative e malinconiche,…
 

Post N° 38

A Uno Sconosciuto « Sconosciuto che passi! non sai con quanto desiderio io ti guardo,tu devi essere colui che io cercavo, o colei che cercavo (mi arriva come da un sogno),certamente ho vissuto in qualche luogo una vita di gioia con te,tutto è ricordato, mentre passiamo l’uno vicino all’altro, fluido, amorevole, casto, maturo,sei cresciuto con…
 

Post N° 37

Sono sempre più popolari, gli haiku. Piace, in modo evidente, la loro essenzialità, che a volte si coniuga come semplicità, una ricerca della parola, e dell'immagine più limpidamente espressiva, quasi delle epifanie; altre volte, si colora di enigma, di allusione, di visione nascosta.Non è l'aspetto zen che mi interessa, degli haiku, anche se ne sono l'espressione.…
 

Post N° 36

Presso i Celti, gli alberi erano sacri. Essi infatti ritenevano che gli alberi sorreggessero il cielo.E la sola paura che i Celti avevano, era per l'appunto che il cielo cadesse loro sulla testa.
 

Post N° 35

Con me, porterò per sempre le parole che mi hai detto.Con me, porterò per sempre le parole che hai saputo farmi dire.Con me, porterò per sempre ciò che mi hai fatto diventare.Con me, porterò per sempre il coraggio che hai saputo infondermi.Con me, porterò per sempre il modo in cui mi hai fatto vedere le…
 

Post N° 34

« Eraclito non ha ieri né adesso.È solo un artificio che ha sognatoUn uomo grigio sulla riva del Red Cedar,Un uomo che tesse endecasillabiPer non ripensar tanto a Buenos AiresE ai visi amati. Uno manca. » Jorge Luis Borges
 

Post N° 33

Ad avvicinarsi troppo al cuore caldo delle parole, ci si brucia. Siamo nel linguaggio. E ti dedichi a lui, lo ascolti, lo impari, lo rispetti. E credi ti rispetti allo stesso modo.E ne prendi confidenza. Credi di possederlo, di capirlo. Vedi che lo capisci sempre meglio, sempre di più, sino a credere di padroneggiarlo. Sino a…
 

Post N° 32

« … e anche l’amore fissa occhi attenti.Ma ciò che resta, lo istituiscono i poeti. » Friedrich Hölderlin, RAMMEMORAZIONE Che cos’è ‘rammemorare’? Di cosa parlano questi versi? Heidegger lo spiega in un famoso saggio.La rammemorazione non è soltanto il pensiero che corre a ciò che è stato (‘zurückdenken’, il pensare all’indietro), ma è anche un…
 

Post N° 31

« Quando la neve cade alla finestra, a lungo risuona la campana della sera, per molti la tavola è pronta e la casa è tutta in ordine. Alcuni nel loro errare giungono alla porta per oscuri sentieri. Aureo fiorisce l'albero delle grazie dalla fresca linfa della terra. Silenzioso entra il viandante; il dolore ha pietrificato…
 

Post N° 30

L’Identico. Das Selbe. L’unità di appello e risposta. E’ il farsi concreto di appello e identità, che non si dà necessariamente, dialetticamente, ma presuppone una comunanza più profonda: è ciò che abbiamo dentro da sempre e che condividiamo da sempre. E’ il modo in cui costruiamo esperienze, che precede le esperienze ma si dà, si…
 

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