Creato da ouisted il 23/03/2010
...non sono sicuro

http://i1.wp.com/www.jewishpress.com/wp-content/uploads/2013/03/201192615635147734_20.jpg?w=477

 

Area personale

 

Ultime visite al Blog

micheleM100massimocoppaRavvedutiIn2carvz68charlie2222studio.minellapeo77j.rixorsaccio69slavkoradicsuri67schlussestefmizzybrucewill30kiwai
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Contrordine compagni...Günter, ma vaff......... »

Un esempio

Post n°23 pubblicato il 11 Aprile 2012 da ouisted

 

Uno tra mille. Se ne potrebbero fare davvero tanti, evidenziare l'incongruenza di un personaggio che scarica insulti a razzisti a vagonate, poi piagnucola e si atteggia a vittima; che scrive che è antisemita per colpa degli ebrei, e la riga dopo dice che non è vero, che lui non è antisemita. Ma lasciamo perdere questi aspetti, proviamo a vedere che reale sostanza ha l'individuo. Recentemente ha pubblicato un post, prelevato da Infopal.it, che si proponeva di ricostruire la storia e le motivazioni del conflitto arabo-israeliano, dalla dominazione ottomana ai giorni nostri. Compito a dir poco improbo nel breve spazio di un articolo, ma bisogna riconoscere svolto abbastanza bene, per quanto infopal non sia forse tra i siti più obiettivi e neutrali (!). Il testo intero lo potete leggere qui:

http://blog.libero.it/AMEN555/11215618.html

Il buon Roberto mi ha invitato a commentare questo post, da me, perché da lui non mi vuole. E va bene, posso anche capirlo (no, a dire il vero non lo capisco, ma fa lo stesso).

Allora, vediamo una delle cose scritte da infopal:

Le Nazioni Unite, per porre fine alle tensioni nella zona,propongono come soluzione il "Piano di Spartizione dellaPalestina" (risoluzione 181) secondo cui si sarebbe dovutiformare due stati indipendenti con:

- il 56,5% del territorio agli Ebrei (che erano 500.000, il30% del totale),

- il 42,5% ai Palestinesi (che erano più del doppio,1.150.000, il 70%).

Questo è un classico esempio di verità parziale. Quello che c'è scritto è assolutamente vero. Peccato manchi qualcosino che, guarda caso, cambia un po' le cose. E quel qualcosino l'ho fatto notare, scrivendo:

L'apparente sproporzione a vantaggio ebraico tra popolazione e superficie dei due stati è dovuto essenzialmente al fatto che allo stato ebraico veniva assegnata la quasi totalità del deserto del Negev. Se il confronto venisse effettuato solo sulle aree effettivamente popolate, quella sproporzione si annullerebbe.

Come mi si risponde? Così:

Il signor ouisted insiste nel dire che ad israele gli è stato dato il deserto , a me sembra che la maggioranza , al 90& di un'area non corrisponda al deserto ... poi ricomincia con uno dei suoi soliti pipponi pieni di dati incontrovertibili se non per lui , inutile , chi è in malafede non ammette neanche un solo suo errore . Lo sa tutto il mondo serio ed onesto che gli israeliani sono in mala fede perche' ladri di roba e terra non loro , e che i Palestinesi sono invece le vittime , che si difendono con dei sassi contro i mitra dei "buoni" . Ouisted ... non lo sa .

Allora, io non "insisto", faccio notare un qualcosa che è evidente dalle cartine che lo stesso Roberto ha pubblicato e che ho riportato all'inizio. Il piano di partizione assegnava ad Israele il deserto del Negev, che è sostanzialmente quel bel triangolino bianco che sta in basso, quello dove c'è scritto "Israel" nelle due ultime cartine. E' facile vedere che quell'area rappresenta poco meno della metà del territorio dello stato di Israele. A meno che la recente storiografia non abbia scoperto che anche questa è una menzogna sionista, una delle carattteristiche dei deserti mi risulta essere quella di non avere una grande densità di popolazione. Allora quell'apparente sproporzione del 56,5% per cento del territorio dato a chi ha meno della metà della popolazione dovrebbe risultare un po' meno strana. Poi si può discutere all'infinito se quanto previsto dal piano di spartizione fosse "giusto" o meno, sicuramente il far passare in quei termini la sproporzione 56-42 nella distribuzione delle terre è malafede, oppure ignoranza, o entrambe. Io lo so, tu Roberto? Sei molto più onesto e credibile quando mi dai del "figlio di txxxa ebrea", almeno lì lasci esplicitamente emergere la tua natura di razzista, non cerchi di tirare in ballo "mitra e sassi" quando non c'entrano nulla perché si parla semplicemente di rapporti tra territorio e popolazione.

Ovviamente questa non era l'unica obiezione all'articolo di Infopal, è solo l'unica a cui, seppur in questo modo strampalato, mi sia stata data qualche risposta. Se qualcuno che si è letto quell'articolo ha ancora la pazienza di leggere anche le mie obiezioni, le riporto nuovamente qui. Può essere utile, magari qualche dubbio sull'obiettività dell'informazione filopalestinese potrebbe anche venire.

La ricostruzione di infopal è sostanzialmente corretta nel come riporta i fatti storici. C'è però qua e là qualche "omissione" che è opportuno integrare. Le più importanti:

Deir Yassin: è una macchia grave, molto grave sulla storia della nascita dello stato di Israele e i relativi fatti non sono negati dalla storiografia israeliana, non solo da quella attuale, ma anche da quella dell'epoca. Ma è malafede riduttiva ricondurre vent'anni di disordini e scontri tra arabi ed ebrei durante il mandato britannico a quel solo episodio. Eccessi ed atrocità sono avvenuti da entrambe le parti. Tanto per citarne uno, il massacro di Hebron del 1929, fu una deliberata uccisione di ebrei, senza nemmeno l'attenuante di una battaglia per il controllo della città, come invece avvenne a Deir Yassin. E gli stessi fatti di Deir Yassin furono seguiti da una rappresaglia in cui fu attaccato un convoglio diretto all'ospedale Hadassah, in cui furono trucidati feriti, medici e infermiere. Non si cerchi di far credere che da una parte fossero tutti santi ed eroi e dall'altra tutti assassini. Episodi per cui provare vergogna ce se sono da entrambe le parti.

Piano di partizione del 1947. Fu proposto allora come unica possibile soluzione di compromesso alla situazione venutasi a creare negli anni, pur nella consapevolezza che non sarebbe stato possibile accontentare entrambe le parti. Ad esempio, alcune frange del movimento sionista contestarono quel piano in base ad un'interpretazione della dichiarazione Balfour secondo cui lo stato ebraico avrebbe dovuto comprendere l'intera Palestina (come era intesa allora, cioè l'insieme degli attuali stati di Israele e Giordania)! L'apparente sproporzione a vantaggio ebraico tra popolazione e superficie dei due stati è dovuto essenzialmente al fatto che allo stato ebraico veniva assegnata la quasi totalità del deserto del Negev. Se il confronto venisse effettuato solo sulle aree effettivamente popolate, quella sproporzione si annullerebbe.

Guerra del 48-49. La guerra scoppia in seguito all'accettazione da parte ebraica del piano di partizione e alla conseguente proclamazione della nascita dello Stato di Israele. Il rifiuto da parte araba NON nasceva però da rivendicazioni territoriali, ma dalla pura e semplice negazione dello Stato di Israele. Gli arabi non combatterono per dei confini "più equi", combatterono per cancellare Israele.

Questione dei profughi. Le cifre di infopal sono corrette. La guerra causò l'uscita di circa 700.000 profughi arabi da Israele. Si dimentica però che circa altrettanti ebrei furono espulsi per rappresaglia dai paese arabi, cancellando comunità che esistevano da secoli. Molti si diressero verso l'Europa e gli Stati Uniti, ma 400.000 andarono in Israele. Qui non furono segregati in campi profughi, ma divennero cittadini israeliani. Ben diversa fu la sorte dei profughi arabi, a cui fu negata cittadinanza e libertà di movimento nei paesi arabi "fratelli". Ecco come 700.000 profughi di allora sono oggi diventati quasi sette milioni. Sempre profughi, dopo quasi settant'anni! E perché Egitto e Giordania non favorirono comunque lo nascita di uno stato palestinese, seppur entro confini più ristretti di quelli previsti dal piano di partizione, ma preferirono occupare militarmente Gaza e la Cisgiordania?

Guerra dei sei giorni. Molto faticoso tentare di trasformarla in una guerra di aggressione da parte di Israele. Soprattutto se poi ci si "dimentica" di citare la guerra dello Yom Kippur.

Ma tutto questo conta fino ad un certo punto. Ciò che è veramente importante è il futuro. Che non può che essere la soluzione "due popoli due stati". Che deve essere accettata incondizionatamente dalle due parti. L'occidente deve far sentire una pressione unanime in questo senso, negando ogni sostegno a chi rifiuta questo principio. Altrimenti non si supererà mai il giochino "è colpa di questo, no è colpa di quello" e chi continuerà a soffrirne di più saranno i palestinesi.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963