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25 Aprile....due giorni dopo.

Post n°6 pubblicato il 27 Aprile 2010 da ouisted

 

Ebbene sì, mi spiace confessarlo, ma c'è una cosa su cui sono d'accordo con i simpatici amici con cui vado polemizzando su queste pagine. Il 25 Aprile è la Festa della Liberazione, tale deve restare e non può assumere altri significati. Ogni revisione di questo elementare concetto è una grossolana mistificazione storica.

Ma tutte le mistificazioni storiche sono da rigettare, anche quella molto di moda tra i nostri cari amici, tendente a sminuire o negare addirittura il peso determinante dell'intervento americano nella seconda guerra mondiale.

Tra i sostenitori più accesi di questa tesi, un fine dialettico, il simpatico Vietcong70, che così scrive in un commento dal nostro benamato Eugenio. Per amor di patria, trascuriamo le disinvolture sintattiche e ortografiche e concentriamoci sui contenuti:


QUESTI SONO PEGGIO DI UN DISCO ROTTO... OGNI ANNO E' SEMPRE LA STESSA MUSICA! E CHE PROPRIO NON GLI VA GIU' CHE IL RUOLO CHE EBBERO I COMUNISTI PER LA SCONFITTA DELLA GERMANIA NAZISTA E DEL REGIME FASCISTA FU DETERMINANTE!?! SERVI DEL FASCIO LEGGETTEVI UN LIBRO DI STORIA, LEGGETE COSA ACCADDE NELLE RIVE DEL DON E A STALINGRADO OVE L'ARMATA ROSSA RIUSCI A FERMARE L'ESERCITO NAZI-FASCISTA E CON UNA FORMIDABILE CONTROFFENSIVA RICCACCIARLO INDIETRO SINO A BERLINO (MENTRE IN ITALIA ERA IN PIENO FERMENTO LA GUERRIGLIA DELLA RESISTENZA E DEI SUOI EROICI PARTIGIANI). QUESTA E' LA STORIA... CHE PIACCIA O NO! QUINDI CHE SI FINISCA CON LA BALLA CHE L'INTERVENTO AMERICANO FU RISOLUTIVO PER LE SORTI DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE!! PER CONCLUDERE FACCIO UNA RIFFLESSIONE... SE ANCHE L'UNIONE SOVIETICA FOSSE CADUTA SOTTO I COLPI DELL'ESERCITO DEL 3° REICH SIAMO SICURI CHE L'ESITO DELLA GUERRA SAREBBE STATO IL MEDESIMO???....



Già, leggere i libri di storia. E' vero, aiuta, aiuta molto. Ma bisogna leggerli davvero, non guardare solo le figure.

Il ruolo dei comunisti. Diciamo pure il ruolo dell'Unione Sovietica, perché allora non c'erano molte possibilità di trovare una propria linea, si obbediva e basta, come tristemente sperimentarono sulla loro pelle gli anarchici spagnoli.

Tutti (o quasi) sanno che la II G.M. cominciò il primo settembre 1939 con l'invasione tedesca della Polonia. Molti meno sanno che il 23 agosto tedeschi e sovietici avevano firmato un patto di non aggressione, il patto Molotov-von Ribbentrop, con cui si accordavano sulla spartizione di Polonia e stati baltici. Molti fingono di ignorare che il 17 settembre i Sovietici “onorarono” il patto invadendo a loro volta la parte di Polonia non occupata dai tedeschi e i paesi baltici. Perché aspettare più di due settimane? Probabilmente volevano aspettare che l'esercito polacco fosse stato del tutto annientato dai tedeschi, per non correre il rischio di trovare Mosca occupata dalla cavalleria polacca. Già, perché nel 1939 l'Armata Rossa era l'esercito più inefficiente del mondo. Nella seconda metà degli anni '30, in nome della democrazia e della libertà Stalin aveva “epurato” vertici e quadri (circa quindicimila ufficiali fucilati), per cui i reparti erano comandati da ufficiali inesperti e soprattutto terrorizzati dalla presenza dei Commissari politici, cui di fatto spettava ogni decisione. E lo si vide bene quando a fine novembre i Sovietici tentarono l'invasione della Finlandia, prendendole di santa ragione.

Qualche anima pia, come il nostro caro Vietcong, potrebbe affermare che solo quella tedesca fu un'invasione, quella sovietica fu in realtà un'azione di soccorso umanitario verso i poveri Polacchi così maltrattati, in nome del fulgido futuro della rivoluzione socialista. Peccato che dalla foresta di Katyn (e non solo da lì) si levino delle voci che dicono che non fu proprio così.

Due dittature imperialiste difficilmente riescono a coesistere a lungo, e il 22 giugno del '41 i tedeschi ruppero unilateralmente il patto Molotov-von Ribbentrop, e attaccarono l'Unione Sovietica. L'Armata Rossa non era molto diversa da quella del '39, la sua unica forza era l'enorme numero di uomini di cui poteva disporre. Era di fatto l'unico esercito al mondo che poteva non preoccuparsi delle perdite, e infatti fu quello che perse più uomini nel corso della guerra.

Quello che il buon Vietcong non sa è che la sopravvivenza dell'Unione Sovietica era fondamentale per le potenze occidentali. E di fatto l'Unione Sovietica fu sostenuta per tutta la durata della guerra da ingenti rifornimenti anglo-americani, via mare da Murmansk e Arcangelo, e via terra attraverso l'Irak. E già qui il tanto vituperato intervento americano si è fatto sentire e non poco. La vittoria dell'Armata Rossa non sarebbe stata possibile senza l'enorme sacrificio umano subito dai sovietici (circa tredici milioni di morti tra i soli militari!), ma sarebbe stata altrettanto impossibile senza il flusso degli aiuti occidentali.

Poi si aprì il secondo fronte con lo sbarco in Normandia, e la guerra finì come sappiamo. In particolare l'Italia visse la Resistenza e l'occupazione alleata. Per fortuna quella degli alleati “giusti”.

E adesso si spiegano anche le fotografie che aprono e chiudono questo post. Nel 1989, il 23 agosto, cinquantesimo anniversario del patto Molotov-von Ribbentrop, il processo di disfacimento dell'Unione Sovietica era ormai avviato. I cittadini di Lituania, Estonia e Lettonia, in quel momento ancora Repubbliche Socialiste Sovietiche, scelsero proprio l'anniversario del patto che li aveva portati sotto l'egemonia sovietica per un grande manifestazione con cui chiedere finalmente libertà, indipendenza e democrazia. Più di due milioni di persone (un terzo circa della popolazione complessiva dei tre paesi!) scesero per le strade, formando un'ininterrotta catena umana di più di seicento km da Tallinn a Vilnius.

Ecco allora il contributo risolutivo degli americani, che tanto poco piace al nostro simpatico Vietcong. Per essere liberi in Europa Occidentale non abbiamo dovuto aspettare quarant'anni dalla fine della guerra, e non abbiamo dovuto fare una catena umana da Roma ad Amsterdam.

Non mi sembra poi così poco.









 

 
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Commenti al Post:
Aldus_r
Aldus_r il 27/04/10 alle 19:41 via WEB
1) <<<<<<<<<<Il 25 Aprile è la Festa della Liberazione; è già stato scritto nei linri di storia; 2) <<<<<<<<<<Senza l’intervento dell’esercito statunitense, Hitler avrebbe vinto la guerra (aveva l’esercito più potente), e in Italia non ci sarebbe stata nessuna lotta di Resistenza; 3) <<<<<<<<<<La Sesta Armata tedesca a Stalingrado(2 Febbraio 1943), comandata dal Maresciallo Von Paulus, subì una sonora disfatta, anche a causa del sopraggiungere dell’inverno. Subì la stessa fine della Grande Armata di Napoleone Bonaparte nel 1812, sconfitta alle porte di Mosca; 4) <<<<<<<<<< Luglio 1943: la VII armata Usa del gen. Patton sbarca sulle spiagge di Gela, Licata e Scoglitti. Per l'Italia di Mussolini è l'inizio della fine. 5) <<<<<<<<<<8 settembre 1943, armistizio con le forze anglo-americane; 6) <<<<<<<<<<Resistenza (8 settembre 1943 – 25 aprile 1945) contro l'invasione d'Italia da parte della Germania nazista e la Repubblica Sociale Italiana, da parte di liberi individui, partiti e movimenti organizzati in formazioni partigiane, nonché delle ricostituite forze armate del Regno del Sud, che combatterono a fianco degli Alleati. Ho riportato succintamente ciò che già fa parte della storia.
(Rispondi)
ouisted
ouisted il 28/04/10 alle 10:45 via WEB
Perfettamente d'accordo sul punto 1, d'altronde è ciò che avevo detto all'inizio del post. D'accordo anche dal punto 3 in poi, sono dati storici. Più che all'inverno attribuirei la disfatta della VI Armata ad alcune indecisioni di Paulus e soprattutto all'ostinazione di Hitler nel voler a tutti i costi difendere Stalingrado, ma sono dettagli. Il nodo sta nel punto 2. Il senso dell'analisi storica è innanzitutto ricostruire per quanto possibile i fatti, capirne concatenamenti, cause, effetti e motivazioni. E' invece piuttosto sterile l'esercizio del "se": cosa sarebbe successo se...se...se. Quello che mi premeva sottolineare era l'importanza enorme dell'intervento americano in Europa. Prima, durante e dopo. Prima del loro intervento diretto in Europa, perché con i loro rifornimenti consentirono la sopravvivenza dell'Inghilterra e sostennero in misura determinante lo sforzo bellico dell'Unione Sovietica. Durante, è abbastanza ovvio. Dopo, perché evitarono a buona parte dell'Europa di passare da una dittatura all'altra. Noto inoltre con un certo piacere che il dotto Vietcong ha gratificato questo blog con la sua visita. Mi rammarico però del fatto che non abbia voluto esprimersi, non sia intervenuto a difesa delle su tesi....Charlie don't surf?
(Rispondi)
kiwai
kiwai il 28/04/10 alle 20:37 via WEB
caro ouisted, permettimi di intervenire, osservando con piacere che il tuo interlocutore Aldus (che maliziosamente sospetto si sostituisca per le risposte, come "doctor sapiens" a molti suoi amici) si è astenuto da commenti ben più schierati operati altrove, nei quali negava radicalmente l'importanza dell'intervento americano e negava altresì la presenza, nella resistenza italiana, di gruppi partigiani comunisti che avevano il dichiarato scopo di instaurare una dittatura comunista anche in Italia. Che nel frattempo abbia consultato altri libri di storia?
(Rispondi)
 
Aldus_r
Aldus_r il 21/06/10 alle 19:52 via WEB
Nel mio blog non ho mai negato l’importanza dell’intervento dell’esercito degli Stati Uniti d’America. Leggi bene ciò che ho scritto. Affermare, poi, che nella Resistenza italiana, nelle cui fila c’erano formazioni comuniste “che avevano il dichiarato scopo di instaurare una dittatura comunista anche in Italia”, non ha alcun aggancio storico. Sono affermazioni gratuite. I comunisti hanno contribuito alla scrittura della Carta costituzionale repubblicana democratica del nostro Paese. Perché non vieni a a dibattere nel muio blog, anziché commentare (a mia insaputa) il mio pensiero su altro blog, con saccentia? Quante inesattezze! Adopero un eufemismo, per non essere offensivo. Sono una persona educata!
(Rispondi)
ouisted
ouisted il 29/04/10 alle 10:25 via WEB
E' vero, lo avevo notato anch'io. Sia qui, sia in una risposta ad un commento che avevo scritto da lui, si è dimostrato meno massimalista che in altre occasioni. Credo sia comunque un uomo "di buone letture", quindi ciò è forse frutto di una più attenta meditazione e (consentitemi questa piccola presunzione) dello stimolo offerto da un interlocutore che non si accontenta di slogan rifritti e affermazioni non dimostrabili. Immagino invece che il silenzio di Vietcong sia dovuto alla faticosa compitazione di qualche testo. La strada è lunga dalla rilettura del sussidiario delle elementari.....
(Rispondi)
insorgente
insorgente il 30/04/10 alle 23:19 via WEB
Caro ouisted
da quello che hai scritto si evince come tu abbia letto esclusivamente i libri della sporca e capziosa propaganda fascista nazista capitalista nemica del popolo.
Non hai tenuto in minima considerazioni le numerose ed autorevoli fonti storiche assolutamente attendibili del vietcomesichiama.
Mi spiace, continui a restare tra le persone "non intelligenti" (vedere post precedente...... a proposito, questi blog sono una miniera! ..... ottima alternativa a Zelig, anzi, molto più esilaranti.
(Rispondi)
 
ouisted
ouisted il 03/05/10 alle 09:54 via WEB
Ahimè è vero....la mia faziosità è indiscutibile! Le mie letture demoplutocapitalgiudaiche mi hanno incurabilmente avvelenato! Aiutatemi.......
(Rispondi)
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