Creato da ouisted il 23/03/2010
...non sono sicuro

http://i1.wp.com/www.jewishpress.com/wp-content/uploads/2013/03/201192615635147734_20.jpg?w=477

 

Area personale

 

Ultime visite al Blog

micheleM100massimocoppaRavvedutiIn2carvz68charlie2222studio.minellapeo77j.rixorsaccio69slavkoradicsuri67schlussestefmizzybrucewill30kiwai
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Ancora sul nucleareBeata ignoranza »

E per finire.....

Post n°9 pubblicato il 19 Maggio 2010 da ouisted

….vediamo gli altri punti delle obiezioni dipietraiole, che dovrebbero convincerci a firmare per il referendum contro il “mostro” nucleare.

Dicono che il nuovo nucleare è sicuro. Ed economico. E veloce da costruire.

Non è vero, con i tempi e i costi del nucleare franco-berlusconiano, che sono il doppio di quelli previsti dal governo, l’Italia non rispetterà le direttive europee sulla riduzione delle emissioni.
Qui i dipietrati un minimo di ragione ce l'hanno. Non certo dal punto di vista tecnico, ma da quello amministratitivo sì. Il tipo di reattore previsto dal piano italiano sta diventando un prodotto “di serie”. Se ne sta completando uno ad Olkiluoto in Finlandia ed è a circa metà lavori quello di Flamanville in Francia. Altri due dovrebbero partire a breve in Cina. E' quindi una tecnologia matura, in cui tutti gli inconvenienti delle prime realizzazioni, quelli in grado di causare rilevanti ritardi, sono già emersi e risolti. Il problema sta nel fatto che viviamo in un paese in cui domina la sindrome Nimby, e non è difficile prevedere che un progetto del valore di miliardi di Euro possa essere rinviato sine die da ricorsi e controricorsi di un qualunque sindacuzzo eletto con duecentocinquanta voti. Il rischio è di avere una centrale in vent'anni. Quindici di carte bollate e cinque di cantiere.

 

Dicono che il nucleare non ha impatti sull’ambiente.

Ma una centrale nucleare, oltre alle scorie, utilizza enormi quantità d’acqua, compromettendo l’equilibrio idrogeologico della zona in cui viene costruita
Questa è ignoranza allo stato puro. L'equilibrio idrogeologico è tutta un'altra cosa. E' però vero che una centrale nucleare richiede considerevoli quantità di acqua di raffreddamento e che questa viene restituita all'ambiente a temperature leggeremente più elevate. Ma nessuna attività umana ha un impatto ambientale zero. E una centrale nucleare non produce le tonnellate e tonnellate di anidride carbonica e residui di combustione di una centrale a gas, carbone o olio combustibile. A proposito di impatto ambientale: prendete in mano una calcolatrice e provate a vedere quanti km quadrati di pannelli fotovoltaici sarebbero necessari per produrre la stessa quantità di energia di una centrale nucleare da 1,6 GW. Tanti, vero? Ecco, quando tra una ventina di anni saranno tutti da buttare, come e dove li smaltiremo?

 

Dicono che con il nucleare in Italia saremo energeticamente autosufficienti.

Ma tu hai mai visto giacimenti di uranio in Italia? Lo compreremo dall’estero. E comunque le 4 centrali previste arriverebbero a malapena all’8% del fabbisogno energetico nazionale.
Questo non lo ho mai detto nessuno. Ma attualmente circa i due terzi dell'energia elettrica necessaria vengono prodotti a partire da gas naturale, proveniente sostanzialmente da due soli fornitori. Questo è molto rischioso, politicamente ed economicamente. Già sottrarre un 8% a questa quasi monodipendenza energetica sarebbe molto. Se poi si riuscisse a ricavare qualche altro punticino percentuale dall'eolico e dal solare termico (quello serio, non la pagliacciata del fotovoltaico!) avremmo fatto un bel passo avanti. Un'altra considerazione importante: costruire una centrale nucleare è più costoso rispetto alle altre centrali termiche, ma nel ciclo di vita il combustibile incide molto meno sul costo complessivo. In altre parole, è molto più prevedibile il costo su tutto il periodo di esercizio. Eventuali oscillazioni di prezzo del combustibile non sarebbero dirompenti come per le centrali a combustibili fossili.

 

Dicono che viviamo in democrazia.

Ma i siti delle centrali verranno scelti dal Governo e dai privati che costruiranno. I cittadini non avranno diritto di parola.
Francamente qui non riesco a ribattere nulla. Farei un torto a quel po' di intelligenza che mi attribuisco al solo prendere in considerazione un'obiezione di una tale sconfortante piccineria morale e culturale.

In conclusione: il nucleare NON è la panacea di tutti i mali. Costruendo qualche centrale non è che ci ritroveremo ad avere energia gratis per millenni e millenni. Ma la politica energetica è una cosa seria, che deve essere affrontata in base a criteri tecnici, economici e politici, non all'emotività. E se possibile con un minimo di cognizione di causa. Tutti fattori che escludono a priori i dipietraioli. Cerchiamo di non ripetere gli errori del 1987.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ouisted/trackback.php?msg=8839638

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
ROBERT62VR
ROBERT62VR il 10/05/11 alle 14:46 via WEB
Chernobyl , Fukushima ( ultima generazione , no ? ) , incidenti in serie , avvenuti in Usa ed ex Urss , non ti dicono nulla ? il fatto che in Spagna il 18 % del fabbisogno sia coperto dal nucleare non significa nulla ? il nucleare coprirebbe , intanto , solo il 4% del fabbisogno in italia e non l'8% . I pannelli sarebbero da smalitire fra 20 anni ? e tutte le infrastrutture , tubi , carpenterie delle centrali non dovrebbero essere smaltiti ? perche' non proseguire la ricerca di qualcosa che non sia il nucleare ? ma si , è perche' lo dice il vostro capo . Siete voi ad avere una concezione staliniana del capo , il culto del capo . Neanche di fronte all'evidenza che gli stati europei stanno dismettendo il nucleare , "regalandoci " tecnologia vecchia gia' ora e che fra dieci anni sara' obsoleta , neppure di fronte all'evidenza vi arrendete . Si , perche' la salute e il bene COMUNE , come anche l'acqua , vengono dopo le direttive del gran ladrone di arcore , vero ? e voi sareste democratici e razionali ? beh , meglio essere come noi allora . Ouisted , visto che hai soldi , perche' non vai a farti una bella crociera , così nel tempo libero leggi qualche libro , in modo da non dover copiare in web . Ed anche qualche opuscolo sul nucleare , ti consiglio anche quello . Bel pubblico che hai , complimenti . Uno piu' sveglio dell'altro ...
(Rispondi)
 
ouisted
ouisted il 10/05/11 alle 15:51 via WEB
Per quanto riguarda Chernobyl (e agli incidenti nell'ex URSS), Three Mile Island e Fukushima ne ho già parlato negli altri articoletti dedicati al nucleare e nei relativi commenti. Quindi non chiedermi cosa ne penso, ma vatteli a leggere e al limite controbatti a quello che ho già detto. Incidentalmente sappi che i reattori di Fukushima non erano comunque di ultima generazione, ma di una trentina di anni fa. Sempre se tu avessi letto tutto quello che ho scritto, sapresti che io non vedo il nucleare come alternativo alle rinnovabili ma ai combustibili fossili. Mi sono semplicemente limitato a far notare come la maggior parte delle obiezioni al nucleare siano difficilmente sostenibili se esaminate razionalmente e con un minimo di cultura tecnica. Non le faranno mai, ma se in Italia si costruissero le quattro centrali ipotizzate coprirebbero effettivamente l'8% circa del nostro fabbisogno. Stai pure tranquillo che di crociere ne ho fatte in abbondanza e che di libri ne ho letti sicuramente molti più di te.
(Rispondi)
 
 
forward62
forward62 il 10/05/11 alle 16:26 via WEB
La tua risposta piccata mi fa propendere per le crociere ma non riguardo i libri , Voltaire dei miei stivali ... a Fukushima , inoltre , le infrastrutture erano di 28 anni fa , vero , ma come ben sai , in qualunque impianto esiste la manutenzione ordinaria e quella straordinaria . Direi che un posticino come una centrale nucleare sia degno di piu' attenzione , o no ? eppure , caro il mio saccente interlocutore , mi sembra che tu non consideri il fattore umano ( Sindrome cinese , è un film ... ) ed i vari fattori ambientali , climatici , sismici ... mi sembra di ricordare che tutto , in Giappone , sia avvenuto in seguito ad un terremoto e ad un susseguente tsunami ... pensi di poter fermare anche la natura e l'imprevedibile ? ma lo vedi che siete a favore dell'improponibile solo per partito preso ? hai il rifugio antiatomico sotto la tua bella casa ? in caso di catastrofe te lo lascio volentieri , tanto non bastera' . Argomentazioni ridicole e risibili , TUTTE , le tue ... ciao "dottore" . Leggi , informati ... e poi parla .
(Rispondi)
 
 
 
ouisted
ouisted il 10/05/11 alle 16:37 via WEB
La mia non era una risposta piccata, ma il semplice invito a leggere tutto quello che avevo scritto. Non capisco cosa c'entrino i discorsi sulla manutenzione: ti facevo solo notare che considerando Fukushima di ultima generazione avevi detto una sciocchezza. Non riesco poi a capire le tue farneticazioni sul fermare la natura e l'imprevedibile.....cosa intendevi dire???? Per il terremoto e lo tsunami sono morte migliaia di persone in casa, nei treni, sui traghetti, e allora, cosa facciamo? Chiudiamo tutto, andiamo a vivere in una grotta in cima alle montagne?
(Rispondi)
ROBERT62VR
ROBERT62VR il 10/05/11 alle 20:45 via WEB
Intendo rispondere pacatamente tentando , alla disperata , di farti notare le tue di farneticazioni : il significato delle mie parole era che non si puo' fermare la natura ne' prevedere l'imprevedibile , tipo un terremoto . Se basta un "piccolo" terremoto per sconvolgere la "totale sicurezza" delle centrali , non è meglio mollarla del tutto questa totale pazzia e dirigersi verso le energie alternative ? ma te , voi , pensate veramente che il cosiddetto "premier" , assediato da " quanti processi , vuoi ricordarmelo te , o lo dico io ? " , pensi di rivolgersi al nucleare per il bene del paese ? come la spazzatura a Napoli ? come la ricostruzione de L'Aquila ? come le tangenti ai tempi di Milano2 ? bah , a me onestamente sembra che , appartenenza a parte , il "premier" sia solo un ladro assurto al potere solo per salvarsi dai processi e poter interagire piu' liberamente con mafia e P2 , cose che ha sempre fatto .Ses ono anche queste delle farneticazioni , se non è triste vedere un governo , o meglio un carrozzone composto anche dalla lega , allora è inutile continuare a parlare . Brutto che una persona della quale denoto una "certa" cultura , si schieri così acriticamente dalla parte sbagliata , quella dei ladri conclamati . Eh , gia' , bisogna stare attenti ai carrarmati sovietici . Ma la sinistra non è composta solo dagli errori del passato , la destra invece in questo , nel perseverare nello sbaglio , è veramente lineare . Quanto meno siete coerenti , pur sbagliando tutto . Scusa la digressione dal discorso iniziale , ma devi pur accettare il fatto che vi sia una buona parte della gente che di centrali non vuole proprio saperne . Tutti folli ? o disinformati ? sara' ...
(Rispondi)
 
ouisted
ouisted il 11/05/11 alle 08:12 via WEB
Una premessa: già prima degli degli eventi di Fukushima ero più che convinto che le famose quattro centrali nucleari in Italia non si sarebbero fatte mai. Questo è un paese in cui ci vogliono anni e anni di carte bollate, ricorsi e controricorsi per costruire una straducola tra due paesini, figuriamoci per le grandi opere. A maggior ragione adesso, con un'opinione pubblica diventata ancor più contraria. Seconda premessa (anche se lo avevo già detto rispondendo a Pino Bullara): io non credo che il nucleare sia LA soluzione. E' ovvio che la PRIMA strada da percorrere è quella delle fonti rinnovabili: solare TERMICO, eolico, maree e quant'altro. Sfortunatamente non è prevedibile il poter ricorrere in tempi accettabili SOLO a queste fonti, anche per i costi al momento ancora insostenibili. Il nucleare è allora l'alternativa ai combustibili fossili per produrre l'energia non ottenibile dalle rinnovabili. E il nucleare ha costi confrontabili con il fossile, ed è indubbiamente più pulito e sicuro. Estrazione, raffinazione e trasporto di combustibili fossili hanno prodotto infinitamente più morti e disastri ecologici del nucleare civile. Ciò premesso non mi sembra che si possa dire che un "piccolo" (?) terremoto sconvolga la "totale sicurezza" delle centrali. In Giappone per un terremoto come quello dell'Aquila la gente non scende nemmeno in strada, rimette semplicemente a posto le penne sulla scrivania e continua a lavorare. Non mi sembra quindi che questo terremoto sia stato tanto "piccolo", se in un paese come il Giappone ha fatto più di QUINDICIMILA morti. Di questi DUE (dicesi DUE) a Fukushima, tra l'altro per un'esplosione, nemmeno per effetto diretto delle radiazioni. Certo bisognerà vedere nel tempo se e quante conseguenze ci saranno per i lavoratori che sono stati impegnati nei lavori di messa in sicurezza. Faccio notare che a Chernobyl nell'arco di due giorni dall'incidente morirono per effetto diretto delle radiazioni una settantina di lavoratori. Per quanto riguarda gli effetti sulla popolazione civile queste dovrebbero essere sensibilmente inferiori, vista la ben maggiore tempestività delle operazioni di evacuazione. Certo un'ampia zona nei dintorni della centrale rimarrà inutilizzabile per molto tempo, o richiederà lunghe e costose operazioni di bonifica, ma non mi sembra che gli eventi di Fukushima siano poi così sproporzionati di fronte all'evento naturale che li ha provocati.
(Rispondi)
jorges
jorges il 11/05/11 alle 01:06 via WEB
Vorrei fare un paio di domandine semplici e forse banali, mi scuso, sono ignorante e ragiono con la pancia più che col portafoglio dei francesi. Dunque: i terreni dove sorgeranno le "sicurissime" centrali sono già del demanio pubblico o dovranno essere espropriati a privati cittadini? Se per assurdo dovesse capitare un incidente o un terremoto o un difetto di costruzione, per es. calcestruzzo troppo magro o con sabbia di mare, come verrebbe gestita l'emergenza, con un coprifuoco o con l'evacuazione della popolazione entro un raggio di 30 km? Ne aggiungerei un'altra: in caso di contaminazione di una vasta area, i cittadini colpiti hanno o no il diritto di essere risarciti? Un saluto. Giorgio
(Rispondi)
 
ouisted
ouisted il 11/05/11 alle 08:13 via WEB
Anche per questo commento valgono le due premesse della precedente risposta a Robert. Ammesso che le centrali vengano costruite, una volta definiti i siti i terreni verranno acquisiti secondo le procedure applicabili. Dal demanio se possibile o attraverso acquisto o espropriazione per pubblica utilità, come avviene per ogni altra opera. Di fronte poi a qualunque possibile incidente verranno prese le misure di sicurezza adeguate. Come avviene normalmente di fronte ad un incidente industriale. E lo stesso principio si dovrà adottare per gli eventuali risarcimenti ai danneggiati. La responsabilità civile non è un qualcosa che abbia bisogno di essere inventato apposta per il nucleare
(Rispondi)
 
 
jorges
jorges il 13/05/11 alle 08:06 via WEB
Allora possiamo dormire sonni tranquilli... Un ultima domanda: il valore degli immobili nei pressi delle centrali rimarrà invariato?
(Rispondi)
 
 
 
ouisted
ouisted il 13/05/11 alle 11:33 via WEB
Assolutamente no! Andrà alle stelle, come quello degli immobili vicini ad aeroporti, raffinerie, centrali a carbone o a valle di una bella diga! Noto comunque con piacere come tutte le obiezioni al nucleare arrivino da persone in grado di sfoggiare solide argomentazioni, cultura tecnica e capacità di affrontare temi concreti. Sonni tranquilli....il sonno della ragione!
(Rispondi)
forward62
forward62 il 25/07/11 alle 22:09 via WEB
Esatto ... fai nanna , è meglio ...
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963