Non vorrei deludere Mutanda Bugiarda che si aspetta da me una risposta polemica sulle scie chimiche!
Proviamo a fare due conticini.
Gli sciachimimicaroli parlano spesso di voli a bassa quota. Supponiamo di voler inquinare/seminare/contaminare, modificare insomma, uno strato di atmosfera di uno spessore pari a cento metri (un'inezia, sottile quasi come la pellicola del Cuki, tanto per capirci) ad una quota di 4000 metri (meno della metà della quota abituale di volo di un aereo di linea).
Di quanta aria stiamo parlando? Beh, il raggio equatoriale terrestre è pari a 6378,388 km. Se vogliamo il volume di quella porzione di atmosfera compresa tra 4000 e 4100 m (lo straterello di cento metri) basta che calcoliamo il volume di una sfera di raggio 6382,388 km, lo sottraiamo da quello di una sfera di raggio 6382,488 km e otteniamo il volume di aria che ci interessa. Il volume della sfera qual è? Quattroterzipigrecoerretre! E otteniamo un volume pari a 51.189.730 km3 di aria da trattare.
Supponiamo che non ci interessi però “contaminare” tutto il mondo, ma la sola Italia. La superficie dell'Italia è circa 1/1693 di quelle terrestre, riduciamo in pari proporzione il volume da trattare, ed otteniamo 30.236 km3 di aria. Grammo più, grammo meno, a quella quota la densità dell'aria può essere valutata intorno a 0,7 kg/m3. Quindi la massa d'aria da trattare risulta pari a 21,1652 miliardi di tonnellate. Un bel po', vero?
Supponiamo di avere a disposizione un Boeing 747 in versione cargo (e un 747 a 4000 metri si vede e si sente bene!) e di riempirlo al limite del suo carico utile, pari a 112 tonnellate. Ammettiamo pure che il misterioso prodotto chimico che dobbiamo spargere sia assolutamente puro, niente solventi o eccipienti, solo il principio attivo. Scaricando queste 112 tonnellate nell'aria sovrastante l'Italia (i 21 miliardi di tonnellate calcolati prima) otterremmo una concentrazione pari a 0,005292 ppm (parti per milione).
Ora, gli sciachimicaroli non ci hanno mai detto in modo preciso di che sostanza si tratti, se deve agire quando ricade al suolo o se produce i suoi effetti nell'atmosfera, e nemmeno ogni quanto tempo bisogna ripetere il “trattamento”, quindi possiamo solo fare delle congetture. Perché un “qualcosa” scaricato a 4000 metri produca un qualche effetto al suolo, vogliamo pensare che all'origine sia necessaria una concentrazione di almeno 50 ppm? Ma vorrebbe dire 10.000 voli! Se invece quella sostanza misteriosa dovesse produrre i suoi effetti in quota, potremmo essere anche un po' più generosi e accontentarci di 5 o anche solo 1 ppm, ma sarebbero comunque necessari 1.000 o 200 voli.
Tutto questo per la sola Italia, e da ripetere ogni quanto? Volando con un 747 a 4000 metri, qualcosa di “molto fuori dal comune”. Se si dovesse pensare a quote più alte e aerei più piccoli le cifre sarebbero ancora più abnormi. Ci si può credere?
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ouisted il 18/08/12 alle 07:58 via WEB
Ringrazio chi mi ha fatto notare svariate imprecisioni linguistiche nel testo dell'articolo, una anche piuttosto grave, a dire il vero. E' sempre necessario dedicare un po' di attenzione alla “rilettura”, questa volta mi sono invece concentrato soprattutto sul ricontrollare i calcoletti e ho trascurato la forma. Farò in modo che non si ripeta, me ne scuso e ho provveduto alle necessarie correzioni.
Comunque sia, i miei quattro conticini qualche dubbio lo hanno insinuato:
Quindi bisogna argomentare la nostra tesi , niente di piu' . Potrebbe anche darsi che lui ( o lei ) abbiano basato tutto il loro ragionamento facendolo partire da pesi e volumi errati .
Ed è un ragionamento più che corretto. Mai fidarsi ciecamente di nulla, i calcoli possono essere sbagliati, ci può anche essere malafede nelle ipotesi...tutto va sempre verificato. Ma cercare di lanciare un cerino nel buio abisso dell'ignoranza è impresa vana. Queste sono state le risposte della padrona di casa:
A me dei suoi paroloni o numeri nn me ne frega niente, io credo di piu' a quello che leggo e ai video che vedo, ce ne sono a migliaia, visto che queste persone sono studiosi di queste cose, ai pagliacci che credono di avere sempre la verita' in tasca e nn si mettono mai in discussione a me fanno solo ridere, questa gente se tu dici che l'erba è verde pur di darti contro dicono che è nera, gente da poco, gente che vale meno di niente!!!
Ahahahaahahah ha fatto un post pieno di numeri, questo mi fa morire, nn dorme piu', pensa solo a come fare per sputtanarmi ahahaahahah nella mia vita nessun uomo mi è stato cosi' devoto, anche se chiamare un uomo un moscietto del genere è un eufemismo ahaahahaah ciaoooo
E' piuttosto sconfortante leggere che chi pensa in questo modo abbia anche il coraggio di dire ad altri “non si mettono mai in discussione”. Comunque mi sento di fugare ogni preoccupazione: non perdo certo il sonno, per sputtanarti bastano pochi secondi.
Ma su un argomento come le scie chimiche non poteva mancare l'intervento dell'uomo gioioso:
Hai visto che "calcoloni" logistici si è messo a fare con le scie chimiche...???
No, non sono calcoloni. Sono alla portata di un qualunque bambino che frequenti la prima media con un minimo di attenzione. A te probabilmente appaiono un po' ostici.
Gli ho chiesto di fare gli stessi calcoli sull'olocausto... ma si rifiuta... si avvale del "V° emendamento"...
Ovviamente, come TUTTO quello che scrivi, non è vero. Nel commento del 27/10/11 ore 11.42 al mio post “Ahi ahi Valerio....” ho riportato (con una pazienza che un essere come te non merita) tutte le considerazioni necessarie a dimostrare che i numeri dell'Olocausto sono possibili. Anche se il numero effettivo di morti conta fino ad un certo punto. Quel commento lo concludevo così: E con questo non ho più intenzione di parlare di Olocausto con un individuo squallido. Chiamami pure "ebreo vigliacco", "falso come Giuda" o come ti pare. Qualunque insulto proveniente da te è un onore, e comunque mi scivola addosso. Ma per rispetto delle vittime, tu qui di Olocausto non parlerai più. Ogni commento che appena sfiori l'argomento sarà cancellato”. E così mi sono comportato, e mi comporterò. Con un solo rammarico: il non riuscire a trovare le parole per esprimere con la necessaria evidenza il disprezzo e la ripugnanza che provo per te.
Ma se essere considerati, idioti, significa essere paragonati a NOAM CHOMSKY... beh... allora... sono orgoglioso di essere un "idiota".
Mi spiace per te, ma non mi sono mai sognato di paragonarti a Chomsky. Il suo lavoro accademico è pressoché unanimemente considerato geniale (e devo crederci, dato che non sono in grado di giudicarlo), ben più controverso invece il suo pensiero politico, su cui non mancano le critiche. Tra queste anche la mia: “....ma il Chomsky politico radical chic continuo a considerarlo un idiota”. Opinione che molti condividono, anche se magari la esprimono in termini più sfumati. Ma questo non pesa che in maniera infinitesimale sulla valutazione di Chomsky. Ben diverso il tuo caso. Non hai nulla in comune con Chomsky. Quella che per lui è una piccola macchia, per te è completa essenza. Se poi ritieni di doverne essere orgoglioso, beh, meglio per te!
(Rispondi)
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il 19/11/2013 alle 14:05
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