conoscere per amare

Luca (15, 4-6)

"Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta".

Io mi raffiguro tanto alla "pecora perduta" . Questo è un brano del Vangelo che amo, e desidero trasmettervi il "gusto" di questo brano. La mia vita è fatta da cadute e rialzate. Prima di amare così profondamente Gesù e affidargli la mia vita, cedevo spesso alle difficoltà che mi si presentavano sotto forma di grossi massi, quasi a formare una montagna  invalicabile. Mi ricordo, e lo cito perché sento che la gente, oggi, ha necessario bisogno di testimonianze, non con le parole ma con il vissuto di ognuno di noi,  quando qualche anno fa il mio viso toccava, sul vero senso della parola, il pavimento freddo e umido.  La disperazione regnava in me, le sofferenze non mi permettevano di vedere la luce, tutto mi sembrava buio. Tutta la gente che amavo stavo per perderla, non apprezzavo i loro consigli, criticavo tutti e tutto, in più un grandissimo dolore mi ha gettato, quella volta in terra. Nella mia mente ricordo che i pensieri erano diversi, erano come un incitamento a fare "altro". Mi sentivo come spazzatura, ricordo tantissime lacrime e il ripetermi continuamente "Io non sono spazzatura". Non capivo che Gesù mi stava risollevando. Una delle tante volte con la guancia sul pavimento ho gridato: "Gesù aiutami" anche se non capivo come potesse aiutarmi, l'ho invocato ugualmente. Nello stesso tempo frequentavo ogni lunedì sera un cammino fatto di adorazione: mi presentavo davanti a Gesù Eucarestia e Lui senza che io potessi immaginarlo riempiva il mio cuore di poche gocce alla volta. Sono stati giorni duri che oggi ricordo con la pace del cuore, perché ho un altro pensiero che voglio condividere con chi leggerà: "Sono certa che oggi non sarei stata la stessa persona che sono adesso se non avessi attraversato tutti i miei dolori".  Dalle cento pecore mi sono discostata, sono rimasta in pianura mentre loro salivano già la montagna, Gesù è venuto a cercarmi e mi ha caricata sulle spalle. Non finirò mai di ringraziarlo e Lo prego affinché ognuno di voi possa essere caricato sulle sue spalle e sentire l'Amore che Lui prova per noi.