Creato da paoloalbert il 20/12/2009

CHIMICA sperimentale

Esperienze in home-lab: considerazioni di chimica sperimentale e altro

 

 

« Idrocianato di tritossid...Il selenio, le sue forme... »

Commento al post precedente

Post n°102 pubblicato il 28 Aprile 2011 da paoloalbert
Foto di paoloalbert

Leggendo tra le righe con spirito critico i risvolti esclusivamente tecnici del lavoro descritto nel post precedente, rilevo un particolare poco chiaro nelle righe dell'Ambrosioni; forse si sarà trattato di un'omissione o di una svista dell'Autore, oppure di qualcosa che mi sfugge.
Ecco di cosa si tratta:

-dal momento che il blù di Prussia è costituito da ferrocianuro ferrico Fe4[Fe(CN)6]3, ritrovo nell'arcaico procedimento settecentesco della sua preparazione delle giuste sostanze, ma me ne manca all'inizio una essenziale!

Mi spiego: nella composizione da far "arrostire" ci sono sostanze solfo-azotate (cheratina, ecc.), le quali combinandosi con il carbonato di potassio possono dar origine a solfuro e cianuro alcalino; nella seconda fase della procedura c'è poi la successiva aggiunta di vetriolo verde (FeSO4) e conseguente formazione del sale ferrico per lenta ossidazione all'aria durante quella ventina di giorni di lavaggio, eccetera.
Sembrerebbe tutto chiaro...

E' però evidente la mancanza "iniziale" del ferro, che se presente negli ingredienti di partenza avrebbe originato per calcinazione del solfuro di ferro, del cianuro di potassio, ed alla lunga per arroventamento della massa la formazione finale di prussiato giallo, cioè di ferrocianuro di potassio, il quale poi in presenza di sali ferrosi (e poi ferrici) avrebbe originato il nostro bellissimo blù.

Ripeto, non vedo nel procedimento dell'Ambrosioni il ferro "iniziale", quello che serve per formare il K4[Fe(CN)6], indispensabile per il doppio scambio successivo in fase liquida con il solfato ferroso (il quale naturalmente viene aggiunto solo quando il complesso ferrocianico col potassio doveva essersi formato).
E' vero che c'era un po' di emoglobina nella puzzolente miscela di partenza; oppure magari si potrebbe considerare la consunzione del materiale ferroso dei "crogiuoli", ma non mi sembrano certamente queste delle buone fonti di ferro, o comunque sufficienti alla bisogna.

Per dissipare i miei dubbi ho voluto dare un'occhiata al Molinari, che mi ha confermato che nelle materie prime di partenza per la fabbricazione del ferrocianuro di potassio si aggiungeva alla potassa e alle "ugne" anche tornitura di ferro... adesso sì che ci siamo ed i conti (stechiometrici...) tornano!

Ma la mia perplessità in questa preparazione sarà dovuta (credo) ad un peccato veniale di omissione del nostro bravo Farmacista di Pavia, che perdoniamo volentieri!

Se alle mie considerazioni qualcuno avesse delle altre idee da aggiungere per ulteriore completezza o per pura discussione, saranno benvenute.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

ULTIME VISITE AL BLOG

p_noragigrobrossigiulianoRamses670amorino11matteo_amatomaurograndi0loretolollosyamam12ps12virgola_dfmisonorottoqualcosajasssminebree121diegovan83
 
 

I MIEI LINK PREFERITI

AREA PERSONALE

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963