paradossi

Vorrei regalarti questa favoletta.

- - -

Il governatore Frolli si aggirava per casa, pensierante. "Userò la terapia dell'acquisto" si disse, "sì!" e chiese la carrozza per uno di quei suoi soliti giretti in periferia. Scelse un paesino a circa un'ora di viaggio. "Ultimo"  pareva si chiamasse. Durante il movimentato percorso andava cercando mentalmente un oggetto da sistemare in camera. Si decise per un candeliere. Gli rammentava i fasti di certa borghesia, vociare di raduni mondani ai quali non partecipava più, ma soltanto per indolenza. "Un bel candeliere vivace" disse ormai convinto.
Pomeriggio inoltrato, una pioggerella autunnale seccante lo accompagnava per le antiche viuzze del posto. Luci fioche dietro le poche vetrine e nessun luogo stimolante per il suo "vizio". In procinto di rinunciare si incantò davanti ad una targa in legno posta sull'uscio di un improbabile esercizio, la polvere accumulata impediva qualsiasi impotesi riguardo l'interno. Finemente incise su un supporto lucido quanto antitetico, la frase: "Attento  al gradino". Sorrise ed entrò cercando comunque l'ostacolo assolutamente inesistente. Lo accompagnò il "dlin..." di una campanella e si ritrovò in uno spazio angusto male illuminato a respirare odori antichi e dismessi. Mentre la vista gli tornava lentamente, presero forma montagne di oggetti di varia natura.. bauli, libri, vasi, pacchi di carte, lumi.. da terra al soffitto tutto rigorosamente protetto da un manto di polvere. Mentre osservava con golosità crescente gli si avvicinò un ometto secco e curvo perso dietro un grembiale di cuoio. Dopo alcuni istanti con voce diafana chiese.. "ebbene?". Frolli si stava ancora aggirando tutt'intorno, pur perfettamente immobile, non rispose subito. "Vorrei... un candeliere" disse agitando la mano quasi a disegnarlo. L'ometto si scostò, svanì da qualche parte dietro quelle cianfrusaglie per tornare con due oggetti...

- - -

tornerai vero?