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Solidarietè e Amore, l'esempio lasciatoci da Sant'Antonio da Padova
Post n°188 pubblicato il 10 Giugno 2016 da pasquale.zolla
Sant’Antonio: esempio di solidarietà evangelica Dare la vita a Dio servendo i fratelli Sant’Antonio, uomo dottissimo, ma nel contempo umile, durante la sua vita terrena ha sempre messo il Signore al primo posto, amandolo sopra ogni cosa e riconoscendo il Suo volto in quello dei poveri, per cui partì e andò con fede e determinazione a divulgare il Vangelo: vera fonte di Vita, risorsa d’amore, tesoro inesauribile dell’idea di fraternità. Sull’esempio di San Francesco d’Assisi trattò tutti come fratelli, al di là di ogni differenza di rango e di divergenza ideologica, pertanto contemperò bontà, amabilità e fermezza tollerante, ma estremamente severo sui temi della “Vera” verità e giustizia. Il suo cuore era pieno di compassione per i poveri, gli oppressi, gli emarginati, le donne umiliate. Il suo pensiero era chiaro nell’affrontare i potenti e rimproverare i loro sorprusi richiamandoli al senso vero della giustizia e della pace. Cibandosi di preghiera e di carità, non si allontanò mai dall’amore di Dio e del prossimo, chiedendo sempre al Misericordioso Iddio serenità e pace. I poveri determinarono l’accettazione totale del comando evangelico: «Va! Vendi quello che hai e seguimi!» Da nobile e ricco a mendicante, per amore dei poveri, per sostenerli e donare loro un po’ di serenità. Oggi come non mai, visto la fuga di intere popolazioni dall’Africa e non solo, la figura di Sant’Antonio dovrebbe essere il punto di riferimento da mettere in pratica per vincere e superare l’indifferenza che imperterrita alberga nel cuore dell’uomo del nostro tempo. È tempo di liberarsi dell’egoismo e disporre il proprio cuore all’ascolto e all’accoglienza di chi è costretto a scappare da guerre, dolori e fame e non a chiudere frontiere e a lanciare proclami.
Grazjòne a Sandandònje Kare Sandandònje, prerekatòre d’u Vangéle è Ppatròne d’i pòvre è dd’i suffrènde ndreccedìje pe nuje prizze Dìje pekkè ce pòzze kungéde de jì arréte è tuje nzegnaminde de kambà krestjane è dde spremendà, dind’a pròve, u sekkurze da tuje meserekòrdje pekkè i kure nustre s’appiccene de kavete dind’a ‘mmòre de ki atturne ce stà. Lunghe u jì de stu kambà, ke tutte i asprèzze è ‘stakule suje, nuje ci’arrakkumanname a’ grann’è putènde tuje ndrecessjòne è, ‘rrekunescènn’a òpre tuje de bunnà, ce afedame a tè pe tutte u kòrze d’u nustre kambà, akkussì ka nu jurne i facce nòstre pòzzene arresblènne kum’a raje de sóle tra i vrazze d’u Segnòre.
Preghiera a Sant’Antonio Caro Sant’Antonio, predicatore del Vangelo e Patrono dei poveri e dei sofferenti, intercedi per noi presso Dio perché possa concederci di seguire i tuoi insegnamenti di vita cristiana e di sperimentare, nella povertà, il soccorso della tua misericordia perché i nostri cuori si accendano di calore nell’amore del prossimo. Lungo il cammino di questa vita, con tutte le asperità e gli ostacoli suoi, noi ci raccomandiamo alla tua grande e potente intercessione e, riconoscendo la tua opera di bontà, ci affidiamo a te per tutto il corso della nostra vita, così che un giorno i nostri volti possano splendere come raggi di sole tra le braccia del Signore.
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