Creato da passionale1165 il 10/07/2008
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Il mio grido per Eluana 

Post n°17 pubblicato il 02 Agosto 2008 da passionale1165

Parole dolci... Opinioni... Auguri... Frasi ad effetto... Tutto questo e di più sui vari forum che danno spazio al "caso" Eluana! Al mio post allego in coda un link, giusto per corretta informazione, quindi non mi dilungherò nella descrizione di cosa sia la situazione di S.V.P. ben descritta nell'articolo a cui il rimando si riferisce. Vorrei spendere alcune parole di riflessione non riguardo all'accanimento terapeutico in sè, che oltre certi limiti è preoccupantemente ottuso, ma all'accanimento di salvezza e controllo spirituale obbligato su chi vorrebbe essere padrone del proprio destino.  Perchè secondo me è questo che è veramente in gioco! Si impone, in questo caso, non uno stato di non vita ma di non coscienza! La vita è conservata, artificiosamente, ma è corservata. Le cellule che compongono i tessuti sopravvivono perchè le cellule alimentate potrebbero vivere anche su una piastra di coltura. Tecnicamente anche questa è vita. Si paragonano la continua cura prestata alla ragazza e la ragazza stessa rispettivamente alla cura che potrebbe avere un botanico verso una pianta (secondo ciò che ci rimanda  il concetto di  "vegetativo") ed Eluana alla pianta stessa.    Ma una pianta tenuta in queste condizioni permane comunque nel suo stato naturale... non ha bisogno d' altro... nè il botanico si aspetterebbe da questa un sorriso o una carezza... Eluana dov'è? Chi lo sa... alzi la mano chi lo sa davvero! Alzino la mano, se vogliono, quelle persone intellettualmente e moralisticamente prigioniere di dogmi che pur di salvare la propria coscienza preferiscono mantenere lo status quo riitenendo di secondaria importanza, o peggio, monopolio di un Dio ridotto a scarica barile prima ancora che debitamente elevato ad immensa fonte di Grazia, la sofferenza dei genitori e la sofferenza di una persona che, se mai sentisse qualcosa, è costretta grazie a loro a persistere in una esistenza terribile!  Questo non è pietas, non è rispetto "religioso" per la vita altrui è ergersi a Giudice, è un egoistico salvagente per la propria cosienza... con i salvagenti non si affonda... nuotare trascinandoci dietro le nostre paure, i nostri dubbi,  affrontare umanamente il mare che impone la propria forza...  prendere ogni volta, e ad ogni cambio di vento decisioni appropriate, dinamicamente costruttive, non forzatamente dogmatiche è la sfida che ci  dovrebbe spronare .... è uno splendido atto di coraggio. 

http://www.zadig.it/speciali/ee/stud2.htm

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Commenti al Post:
realgar0
realgar0 il 03/08/08 alle 19:27 via WEB
E' strano ergersi a giudice in un senso o nell'altro nel caso di Eluana...Certo che là su quel letttino ormai Eluana non c'è più, perchè la sua linfa vitale l'ha abbandonata molti anni fa...E allora chi c'è la sopra? Chi viene mantenuto in vita...Se vita si può chiamare ? E allora che fare...Chiudere l'intetuttore...Non chiuderlo...Chi siamo noi per farlo o per non farlo...Forse era meglio una volta quando non esistevano i mezzi per mantenere in vita qualcuno...Allora si lasciava che tutto perndesse il suo corso...Era meglio forse... marko
 
 
passionale1165
passionale1165 il 03/08/08 alle 19:46 via WEB
E' doloroso ma credo che staccare tutto equivalga a lasciar fare il suo corso....
 
Ammit.or.Aaru
Ammit.or.Aaru il 04/08/08 alle 08:20 via WEB
In queste situazioni, compreso per chi ha malati terminali, ci vuol coraggio sia per decidere di staccare sia per il nn staccare. Non sapremo mai cosa è giusto ed ogni scelta presa sarà vissuta con sensi di colpa... Un bacio
 
 
passionale1165
passionale1165 il 04/08/08 alle 10:01 via WEB
Certo... nessuna decisione sarà mai facile! Il punto è rendersi conto che le "macchine" alle quali noi suffraghiamo la vita non possono pensare al posto nostro. Per questo ci vuole coraggio. Sempre! Un bacio.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/08/08 alle 11:55 via WEB
Vivere ogni giorno a contatto cn la sofferenza significa rendersi conto che nessun Dio..se mai esistesse può volerle!!!Anni di studio..ricerche..ed un codice deontologico..non possono ancora sostituire la coscienza...e anche se il nostro lavoro è salvare la vita principalmente... nasconde anche l'alleviare il dolore e la sofferenze...e se questo significa arrendersi ad un destino troppo potente anche per la scienza..allora occorre dire basta!!Lì non c'è VITA...la vita non è solo respirare...ma ESSERE!!!!Ciao Nessuna!
 
 
passionale1165
passionale1165 il 04/08/08 alle 12:38 via WEB
La penso esattamente come te! Grazie per il tuo commento...
 
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