Una buona amante? E' una donna che ama se stessa...
Si tratta di un concetto fondamentale, che spesso dimentichiamo. L'amore che proviamo per noi stesse è il pilastro delle relazioni con gli altri. Solo con una grande fiducia in noi possiamo credere di essere amabili, e di essere in grado di dare piacere.
Fare l'amore significa poi avvicinarsi al compagno, rivelarsi, farsi conoscere in un senso profondo: solo chi si accetta veramente può tollerare un tale sguardo ravvicinato. Purtroppo, invece, tante donne malate di non amore rimangono incastrate in una sessualità difensiva, in cui magari la performance è perfetta ma non c'è vero abbandono o reale apertura..
La persona che non si accetta frequentemente non apprezza il proprio corpo, è timorosa nei gesti, ha paura del giudizio del partner, non osa esprimersi, provare nuovi comportamenti, espandersi.
Ma forse la caratteristica più evidente è l'abitudine a scegliersi il compagno sbagliato: negativo, critico, giudicante, incapace di amare, oppure non libero. La tendenza al rifiuto di sé, con tutte le sue conseguenze sulla relazione e la sessualità, è molto diffusa...
"Nemo dat quod non habet"... nessuno può dare quello che non ha. E dunque è difficile instaurare una relazione basata sulla fiducia, il rispetto, l'attenzione se qualcuno non l'ha insegnato prima a noi, se in passato, in famiglia, non abbiamo sperimentato questo tipo di relazione. Ritrovare l'amore per noi stesse, se nessuno ce lo ha insegnato, o se ce lo hanno trasmesso con troppi limiti e condizioni, è possibile con un percorso di crescita non affannoso e non solamente razionale... Non serve ripetersi che ci si deve amare, ma cercare, a poco a poco, nelle situazioni della vita, quel nutrimento emotivo che ci è mancato...
Inviato da: voglioiltuosorriso
il 01/05/2010 alle 16:21
Inviato da: cavallopezzato1
il 22/04/2010 alle 23:45
Inviato da: voglioiltuosorriso
il 22/04/2010 alle 17:47
Inviato da: sandokanmiao
il 22/04/2010 alle 06:25
Inviato da: voglioiltuosorriso
il 21/04/2010 alle 22:49